Blog Tour sui Monti Dauni, alla ricerca della Puglia sconosciuta
Il blog tour sui Monti Dauni mi ha permesso di conoscere una Puglia lontana dagli itinerari turistici pertanto più autentica e particolare.
Ciò è stato permesso grazie al supporto di Daunia Press Tour che ha organizzato un viaggio di cinque giorni nelle città di Troia, Ascoli Satriano, Candela e Biccari.
Troia (blog tour sui Monti Dauni)
Troia è stato il punto di partenza per conoscere il territorio circostante. Adagiata su morbide colline dal colore verde brillante del grano appena nato, Troia si presenta ai visitatori in tutta la sua bellezza nel suo centro storico.
La sua fama la deve alle processioni che avvengono durante il periodo di Pasqua quando la religiosità raggiunge il suo culmine. In queste occasioni si possono visitare le numerose chiese presenti in città:
- la Concattedrale della Beata Vergine Assunta in Cielo;
- la chiesa di San Basilio Magno, chiesa di San Benedetto dell’Addolorata, la chiesa di San Giovanni di Dio, chiesa dei Morticelli, ex chiesa dell’Annunziata, la chiesa di San Vincenzo Martire, la chiesa di San Domenico, la chiesa di San Francesco e infine la chiesa di San Giovanni Battista (o al mercato).
Ho già parlato della Concattedrale nell’articolo precedente ed è l’edificio religioso più importante del centro storico. Ma il più antico invece è la Chiesa di San Basilio Magno che conserva anche le croci usate durante le processioni.
Le sue origini risalgono al periodo paleocristiano ma è stata menzionata per la prima volta in una pergamena nel 1087. L’interno è austero e nell’abside in pietra rimane un fonte battesimale di origine rinascimentale.
La Chiesa di San Francesco presenta un’unica navata ed è arredata in stile barocco. Annesso vi si trovava il monastero guidato da Padre Maestro San Francesco Antonio Fasani di Lucera. Oggi ospita il Centro del Gusto e il Gal Meridaunia dei Monti Dauni.
Nel Museo Ecclesiastico Diocesano è conservato al suo interno il capitello delle 4 razze di cui una copia identica è presente al Metropolitan Museum di New York, donato da un certo James Hyden nel 1955.
Mentre al Museo del Tesoro della Cattedrale si possono ammirare 3 dei 32 esemplari di Exultet presenti al mondo. Sono dei rotoli di pergamena redatti tra il XI e il XII secolo che contengono delle profonde verità teologiche.
Dopo esserti graziato gli occhi nelle bellezze religiosi e culturali per scoprire Troia al meglio non ti rimane che attivare il gusto. I prodotti enogastronomici tipici sono:
- il famoso vino Nero di Troia;
- le Passionate, i pasticcini di ricotta e pasta di mandorle prodotte dalla Pasticceria Casoli;
- il Pancotto, cucinato in tutta la Puglia ma qui arricchito dalle erbette selvatiche e proposto nei migliori ristoranti.
Ascoli Satriano
Ascoli Satriano si trova su un’altura che domina la valle del Carapelle dove si combatté e ci fu, nel 279 A.C., la famosa vittoria di Pirro da parte del re Epiro contro i Romani.
La zona è terreno fertile per i ritrovamenti archeologici. Per questo motivo è stato istituito il Polo Museale, ex convento del XV secolo completo di chiesa e monastero.
Gli oggetti all’interno sono ritrovamenti storici rinvenuti nella zona, rubati e rivenduti all’estero per poi ritornare dopo molti anni in possesso al comune.
Ma il pezzo forte è il Trapezophoros, meglio conosciuti come i Grifoni, parte del corredo funerario appartenuto a una tomba macedone in marmi policromi.
Rappresenta due grifoni nell’atto di azzannare un cervo. La bellezza della statua è ineguagliabile e accentuata dalla disposizione buia della stanza che esalta la ricercatezza del lavoro di intarsio e il pregio del marmo talmente levigato in modo perfetto da far nascere la voglia di sfiorarlo.
All’interno della Basilica di Ascoli Satriano è conservata invece una statua del patrono della città, San Potito, portata in processione durante la festa del patrono, di fattura napoletana con gli occhi sormontati da due diamanti.
Candela
L’ultima tappa del blog tour sui Monti Dauni è stato Candela. Nonostante sia caduta una pioggia torrenziale durante la visita alla città di Candela, a me è piaciuta molto, anche grazie al contributo della guida Benito Quaglia.
Si trova tra il fiume Ofanto e il torrente Carapelle ed è abbarbicato su due colline dette di San Rocco e di San Tommaso. Le sue vie strette e tortuose sono conosciute come trasonne e la più importante è appunto “la trasonna” perché risulta essere la più stretta in Italia con i suoi 38 centimetri di larghezza.
Il borgo reca tracce di un importante passato storico. Fu dato in concessione ad Andrea Doria che fece crescere la cittadina fino a farla diventare un punto di riferimento della zona. La sua fortuna era dovuta anche alla posizione in cui si trovava, fra Puglia, Campania e Basilicata.
In quel periodo vennero edificate la Chiesa Madre, la Chiesa della Concezione, un ospedale civile annesso ed il Palazzo Doria. Oggi il comune tenta la via del ripopolamento con una manovra di aiuti economici destinati a chi decide di trasferirsi in paese.
Biccari nel blog tour sui Monti Dauni
Grazie alla gentile ospitalità del sindaco di Biccari abbiamo avuto la possibilità di scoprire una zona verde di Foggia che non mi sarei mai aspettata.
Non a caso è chiamata la “piccola Svizzera” grazie alle sue vallate e alla presenza del lago Pescara. Un bellissimo bacino naturale diventato un luogo ideale nel quale trascorrere dei momenti di relax.
Diversi percorsi e itinerari si diramano per poi raggiungere il picco più alto in Puglia, il Monte Cornacchia, con i suoi 1152 metri di altezza. Dalla cima si possono ammirare, in una giornata di sole e senza nuvole, le isole Tremiti.
Ma la maggior parte dei visitatori si ferma al Daunia Avventura, un bellissimo parco divertimenti dove si possono fare discese in carrucola e testare il proprio equilibrio arrampicandosi sugli alberi. Salendo sentirai i canti degli uccelli ancora più vicini e percepirai il profumo di resina degli alberi.
Un modo originale per trascorrere un pomeriggio in compagnia dei propri amici o della propria famiglia.
Un blog tour sui Monti Dauni da non dimenticare! Tantissime altre città e piccoli borghi mancano all’appello perché la ricchezza in questo angolo italiano è davvero incredibile.
Ci sarebbe voluto molto più tempo per conoscere a fondo il territorio, ma rimane la consapevolezza di aver visto un luogo incantato, fermo nel tempo e magnifico non solo per il suo mare, ma anche per la realtà paesaggistica del suo interno.