L’ultimo cheeseburger vichingo in Islanda: 15 anni e non sentirli

Cheeseburger Vichingo

Il cheeseburger vichingo più famoso della storia è quello venduto da McDonald’s, l’ultimo anno in cui il locale è stato in Islanda. Per la precisione, la sera di Halloween del 31 ottobre 2009, un consumatore del noto locale americano ha pensato di acquistare del cibo.

Ha dunque ordinato un classico cheeseburger accompagnato da una scatola di patatine fritte. Però, non l’ha mangiato, bensì conservato. Tutt’oggi si trova ancora esposto in una teca.

 

Ultimo cheeseburger vichingo

 

L’ultimo cheeseburger vichingo: ne resta solo uno!

 

Lo sperimentatore è un certo Hjortur Smarason, il quale vanta uno spirito curioso e dedito agli esperimenti. Non a caso, è il responsabile delle comunicazioni in un’azienda che si occupa di turismo spaziale, e quindi abituato a sfide impossibili.

La notte di Halloween del 2009 decise di andare al McDonald’s per comprare una combinata di cheeseburger e patatine fritte, ma non per mangiarle, poiché voleva testare se le dicerie in fatto dei prodotti della linea fossero veritiere.

Difatti, si racconta spesso che gli alimenti venduti dalla società americana siano indistruttibili e imputrescibili. E la compagnia avrebbe abbandonato presto il paese, chiudendo tutte le sue attività.

Quindi ha conservato per dieci anni il panino e le patatine fritte nel garage di casa sua per poi essere spostato al Museo Nazionale islandese. Infine, è stato collocato a Snotra House, un ostello che si trova nella città di Thykkvibaer.

Piccola digressione: un altro museo interessante islandese è quello della stregoneria, anch’esso da non perdere.

Ovviamente, entrambi gli alimenti sono rinchiusi all’interno di una teca ed è proprio questo il segreto della loro longevità. Tutti i cibi conservati in assenza di umidità mantengono intatte le loro proprietà organolettiche.

In più, si rallenta all’estremo il processo di decomposizione.

 

Patatine fritte

 

Altri casi in cui il panino non ammuffisce

 

Quello islandese non è un caso isolato. Difatti, altre persone hanno tentato lo stesso esperimento. Per esempio, su YouTube si può trovare il video in cui Len Foley mostra degli hamburger conservati da circa vent’anni.

E come lui, molte altre persone hanno documentato la conservazione. Tuttavia, si tratta di una notizia manipolata, in quanto diversi scienziati hanno testato diverse marche ottenendo il medesimo risultato.

Questo perché non c’entrano i danni di una cattiva alimentazione, bensì la capacità degli alimenti tenuti chiusi di trattenere l’acqua, e quindi di lasciare andare l’umidità molto lentamente.

Poi sui gusti personali non si discute, ma non rischiamo la salute se ci gustiamo un panino da McDonald’s!