Lago del Mis e i dintorni nella Valbelluna
Un’ottima idea viaggio estiva è andare in Valbelluna per visitare il lago del Mis e i dintorni. La gita può essere fatta in un solo giorno. Il lago si trova in provincia di Belluno, a Sospirolo.
Il nome Sospirolo già evoca pensieri poetici e infatti la maestosità delle acque del lago sono state le uniche a ricevere il riconoscimento di lago blu più bello e meno inquinato d’Italia. Ah, no?
Il lago del Mis è un incanto che srotola i suoi tesori solo a chi è in grado di scoprirli. La zona fa parte del Parco Dolomiti Bellunesi, rigorosamente conservata e protetta dalla Regione Veneto.
Lago del Mis e i dintorni
Il lago del Mis è conosciuto e frequentato non solo dai veneti ma dai turisti di tutto il mondo. Anzi sarà più facile sentir parlare tedesco e olandese piuttosto che in italiano. L’area del lago è dotata di strutture ricettive per camper e roulotte per questo è particolarmente apprezzato dai nordeuropei.
Si tratta di un lago artificiale formato dal fiume Mis che dà il nome al lago e anche al paese. Un torrente che arriva dalle montagne dell’Agordino e scende a valle fino al Piave.
La colorazione delle sue acque vibra in tutte le sfumature del verde e cambia a seconda dei riflessi del sole. Uno spettacolo per gli occhi! Purtroppo il lago non è balneabile essendo di origine artificiale ma ci sono tante attività da fare nei dintorni.
Come arrivare al lago del Mis e i dintorni?
Ti basterà seguire le indicazioni per Sospirolo per arrivare alla rotonda che si dirama in direzione lago del Mis o Agordo. Nella frazione Pascoli (la poesia ritorna!) si trova la nostra meta e sarà emozionante attraversare i tunnel stretti e poco illuminati che costeggiano il lago. Soprattutto se a misurare, in macchina, sei una schiappa come me. Ti raccomando, ovviamente, prudenza.
I Cadini del Brenton
Una delle attività più interessanti da fare nei pressi del lago del Mis e i dintorni è visitare i Cadini del Brenton. Di che cosa si tratta? Sono delle vasche naturali, definite marmitte, che contengono l’acqua come se fossero delle piscine.
Immagina l’acqua fredda di torrente che scorre in tutta la sua potenza andandosi a convogliare in depositi creati naturalmente dalle rocce. Una meraviglia unica, un vero regalo della natura.
Raggiungere le varie vasche non è semplice, in quanto il terreno è friabile e scivoloso. Indossa dei scarponcini per ancorarti meglio al terreno e non lesinare in appigli dato che la salita è piuttosto impervia.
Se arrivi in infradito (mannaggia a te!) ti dovrai accontentare di visitare le prime vasche, le quali sono comunque alquanto scenografiche, grazie alle cascate che scendono a strapiombo. Potrai attraversare le varie marmitte lungo un percorso fatto da pontili in legno.
Da quando la zona è entrata a far parte dall’ente Parco Dolomiti Bellunesi è proibita la balneazione pegno una multa severa. Ciò è dovuto all’impossibilità di prestare soccorso in caso di necessità e per non inquinare le acque con protezioni solari chimiche.
All’entrata si può visitare un piccolo giardino botanico e sbocconcellare un panino nelle panchine messe a disposizione dei turisti. Nei pressi dell’entrata ai Cadini del Brenton è sempre presente (in estate) un food truck gestito da una coppia di giovani. Ti consiglio di acquistare da loro un buon “Panin onto” così da assaggiare la specialità della zona: il famoso “Pastin”.
Come raggiungerli? I cadini del Brenton intendo, non i panini onti.
Si trovano prima di attraversare il ponte che sale in direzione Agordo, sulla sinistra. Ma se attraversi il ponte e scendi nella stradina a destra trovi il parcheggio comodo per visitare l’area del lago del Mis e i dintorni. Da qui puoi iniziare il tuo percorso alla scoperta della Cascata della Soffia.
La cascata della Soffia
Superato il ponte del Mis, esattamente dalla parte opposta ai Cadini del Brenton, si può visitare la cascata della Soffia, sostare sulla spiaggia e bere un caffè al bar.
La cascata si trova dopo il bar la Soffia, tramite un percorso riqualificato, che permette di vedere un altro torrente che dalla parte opposta getta le sue acque all’interno del lago. La cascata per la verità non è molto alta ma il luogo è davvero suggestivo e permette di vedere il lago da un’altra prospettiva.
L’itinerario dura circa 10 minuti circa ed è quindi adatto a tutti. A parte chi indossa le infradito che viene bandito dalla zona (scherzo :))
Subito dopo il bar/ristorante c’è una chiesetta molto suggestiva, distrutta durante il conflitto mondiale ma poi ricostruita per il volere degli abitanti della zona.
Come fare a visitare la cascata nel lago del Mis e dintorni?
Si trova dopo il ponte del Mis: puoi parcheggiare nel lungo lago e incamminarti verso il bar la Soffia, superato il quale trovi le indicazioni del percorso. Grazie a un semplice circuito ad anello, in circa 20 minuti puoi visitare l’intero sito.
Sentiero didattico naturalistico Val Falcina
A circa metà lago ed esattamente dove si trova la spiaggia e la zona di sosta riservata ai camper, inizia un percorso didattico attraverso le aspre montagne che sovrastano il lago.
Il percorso porta direttamente nella Val Falcina, una zona impervia che non è consigliato percorrere se non si è vestiti in modo adeguato (le infradito verranno tagliate a pezzettini) e con un livello medio di difficoltà.
Si tratta di un itinerario ad anello percorribile in circa due ore ma con dei tratti a strapiombo protetti adeguatamente da parapetti in legno. Il luogo ideale per gettare tutte le infradito della zona.
Durante il tragitto didattico si può ammirare la fitta vegetazione e l’asperità delle montagne carsiche. Un’immersione nella natura più selvaggia che attira soprattutto gli amanti del birdwatching e gli escursionisti esperti.
Fare attenzione al lago del Mis e dintorni:
La zona è piuttosto selvaggia è frequentata da ospiti indesiderati (a parte le persone in infradito) quali la vipera e le zecche.
Presta molta attenzione a dove cammini, soprattutto vicino all’acqua e nelle zone sassose. La sera, quando torni a casa, fai un controllo per evitare spiacevoli intrusioni.
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