Petén: il dipartimento guatemalteco più grande
Peten è il più grande e il più verde dipartimento tra i ventidue di tutto il Guatemala, e la sua capitale rappresentativa è Flores.
Non a caso, si tratta di una delle regioni più amate per la sua natura rigogliosa e selvaggia, nonché dove si possono visitare le spettacolari piramidi di Tikal, Il Mundo Perdido e l’isola di Flores.
Alla scoperta del magico Petén: tra piramidi e natura selvaggia
Il Petén è un dipartimento protetto. Ciò significa che nulla potrà entrare nel paese, che sia a base di frutta, poiché viene subito sequestrata.
L’azione non è causale, bensì l’unico metodo utile nel combattere l’invasione di un certo tipo di mosca che si riproduce in velocità e rischia di rovinare l’ecosistema della zona.
Pertanto, prima di entrare all’interno dei suoi confini si dovrà scendere dal veicolo con cui ci si sposta per un controllo allo zaino, o alle valigie. Ma non ti preoccupare! I gendarmi cercano solo frutta, e se abbiamo panini o bibite le lasciano passare.
A me è successo così per raggiungere Tikal. A ragion veduta, il biglietto da visita del Guatemala. Difatti, qui passano tutti i viaggiatori presenti nello stato del Centro America.
L’obiettivo è quello di scandagliare il monumentale complesso maya immerso e ancora per la maggior parte nascosto dalla foresta. Stiamo parlando di un sito che fa parte del Patrimonio dell’UNESCO ed è una delle più estese città dell’antica civiltà maya.
A proposito del biglietto… Sappi che oltre al prezzo del tour quando arriverai all’entrata del parco di Tikal ti verrà richiesto un contributo come tassa, quindi porta dei contanti con te per non farti cogliere impreparato.
A me è successo. Ho dovuto elemosinare un prestito agli altri partecipanti del tour perché non avevo portato con me abbastanza soldi. Avrei voluto sotterrarmi all’ombra di una pianta di Ceiba. Imbarazzante!
Cosa vedere a Tikal
Il nome di Tikal significa “luogo delle voci degli spiriti” per evidenziare le casse di risonanza create naturalmente dalla giungla, dalle piante secolari e dal suono emesso dagli animali selvatici.
La pianta sacra è la Ceiba – l’albero della vita – che presenta radici profonde e rami che si innalzano verso il cielo. Un assioma perfetto con l’innalzamento dello spirito verso il divino.
I suoi tronchi sono perfettamente lisci e candidi, benché all’interno nascondano un’energia cosmica che li fa slanciare verso l’infinito. Così raccontano i maya.
L’estensione totale del parco è di 576 chilometri quadrati; ed e lungo 24 chilometri. Ciò significa, la potenza politica maggiore di tutta l’area guatemalteca nella civiltà antica.
Tuttavia, venne abbandonata senza che se ne conoscano i motivi e lasciata in custodia alla natura, la quale se n’è lentamente impossessata. Difatti, regna sovrana e forse le piante stesse nascondono gli spiriti degli antichi condottieri maya.
Cosa vedere ancora nei pressi di Tikal
Uaxactun si trova mezz’ora di macchina da Tikal ed è una naturale continuazione del sito. Veniva usato come studio degli equinozi e qui sorgono due grandi strutture lontane dal turismo di massa.
Invece, El Mirador si trova addentro il complesso monumentale, ed è considerato un sito preclassico, cioè edificato ancora prima di Tikal e Uaxactun.
Si estende su una superficie di 25 chilometri quadrati e richiede una visita di almeno due giorni. Non sono in molti ad avventurarsi fino a qui, e per fortuna aggiungo, così il sito si preserva dal turismo di massa.
Consta in diverse piramidi in successione:
- una grande piramide chiamata El Tigre;
- La Danta di 70 metri, considerata la più alta al mondo;
- El Leon;
- Los Monos e molte altre.
Spostandoci verso nord, la Selva Locandona messicana sconfina in parte in Guatemala e proprio nella parte superiore del Petén, lungo la linea del Rio Usumacinta, dove nasce.
Poi sale attraversando il Messico e sfocia nel Golfo del Messico. Il suo nome significa luogo delle scimmie. Difatti, si sentono questi mammiferi lanciare urli dalla mattina alla sera.
Petén nord e sud
Ho già parlato dell’Isola di Flores, la quale è visitabile in un giorno, proprio come tappa prima o dopo Tikal. a mio avviso, però, merita anche un giorno in più.
L’isola in stile coloniale si trova a ridosso del Lago Petén Itza e venne edificata all’origine da un gruppo di Maya provenienti dal Messico. L’area si visita in poche ore, e la sera si possono fare dei giri in barca per godere del tramonto spesso infuocato.
Si tratta di una tappa classica dei backpacker, in quanto da Flores si prende la corriera Fuente del Norte per arrivare a Belize City e da lì visitare le meravigliose isole di Ambergris Caye e Caye Caulkner.
Le ultime chicche guatemalteche da non perdere
Finca Ixobel è una struttura ricettiva alquanto particolare che trovi appena fuori dalla cittadina di Poptun, tra Flores e Rio Dulce.
Acquisita da una coppia di americani è stata adibita a residenza bohémien. Ora a gestirla rimane solo la parte femminile della coppia, dopo che il marito è rimasto ucciso, aggiungo purtroppo, durante gli scontri del 1990 durante la Guerra Civile.
La sistemazione è atipica, in quanto come gli ospiti possono selezionare dei tour classici da agenzia, mentre le consumazioni, i servizi utilizzati e le notti di soggiorno vanno annotate e poi riferite in fase di pagamento. La vacanza è immersa nella pace della foresta del Petén.
In pratica, un trattamento basato sulla fiducia reciproca e sulla correttezza delle informazioni date. Tuttavia, non so se il funzionamento sia cambiato nel corso degli anni, e in particolare a distanza del 2016, l’ultima volta in cui ho visitato il Guatemala.
Raggiungere Finca Ixobel è semplice: basta prendere un minibus da Flores o da Cobàn fino a Poptun, e poi da lì prendere un taxi.
Oppure da Poptun prendere un chicken bus e scendere in prossimità della Finca, raggiungendola poi a piedi per un tratto di circa 15/20 minuti.
Ti consiglio di scaricare un’applicazione come MapsMe che ti permetterà di seguire i percorsi anche offline, ma solo se li avrai precedentemente scaricati. La trovi gratuitamente sia sull’Apple Store che su Play Store.