Riconoscere i funghi con Mushroomizer: l’applicazione boschiva

riconoscere i funghi con Mushroomizer

Riconoscere i funghi con Mushroomizer durante una vacanza in montagna può essere utile e alquanto istruttivo per avvicinarsi alla natura. Non a caso, stiamo parlando di elementi che possono essere piuttosto pericolosi, quando non si conoscono e non si sanno maneggiare.

Molte varietà sono simili, solo che al loro opposto hanno un cugino spesso velenoso. Per esempio, la macrolepiota crocera, chiamata comunemente ‘Mazza di tamburo‘ vanta delle sosia che sono velenose come la lepiota morgana o la lepiota helveola.

Al primo sguardo appaiono simili, eppure non possono essere consumate. Perciò, meglio avere a disposizione uno strumento che facilita il riconoscimento.

Tuttavia, non dobbiamo fidarci al 100% dei risultati dall’applicazione. Gli esperti consigliano di far controllare i funghi raccolti da un micologo o da un’associazione che si occupa proprio di questo.

Alcuni funghi, similari a quelli commestibili, sono mortali e comportano gravi conseguenze alla salute. Quindi, cuciniamo i funghi solo se siamo sicuri di averli riconosciuti.

riconoscere i funghi con mushroomizer l'applicazione da viaggio

 

Riconoscere i funghi con Mushroomizer

 

L’applicazione ha un’interfaccia piuttosto semplice con un menù alquanto funzionale. Si può usare sia in versione free che in quella pro, a cui si aggiungono altre capacità di fruizione.

Tuttavia, già nel formato gratuito troviamo molte soluzioni a disposizione. Tra queste figurano la scansione, che richiede la foto del fungo dal basso verso l’alto, affinché sia ben visibile tutto il corpo (gambo e cappella).

In questo modo, lo strumento verifica la presenza di lamelle o di un interno più spugnoso, come nel caso dei porcini. Oppure, nel caso mancasse la connessione, si può caricare un’immagine già fatta così da vederne apparire i corrispettivi risultati.

Hai capito bene. I risultati potrebbero essere più di uno, in quanto alcuni funghi si somigliano benché abbiano un diverso grado di commestibilità. Per questo non ci si può fidare al 100% dell’applicazione sul telefono.

Le altre sezioni riguardano le impostazioni, i quiz, le informazioni, il forum, la guida sul campo e le mie scoperte. Si tratta di sezioni che vengono ampliate dall’offerta pro e sono quindi più indicate a chi raccoglie funghi con una certa frequenza.

Per tutti gli altri, è utile avere la versione gratuita e riconoscere i funghi con Mushroomizer assieme ad altre applicazioni come PlantNet che ti fa scoprire le piante in cui si sviluppa il micelio.

In questo modo, gironzolare nel bosco sarà un’esperienze più intensa che si affiancherà a ricordi che rimarranno indelebili.