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I boulanee afghani sono un ottimo street food, o cibo da strada, per incuriosire i palati vegetariani e non solo. Si possono farcire a piacere con verdure e cereali o impreziosirli con della carne macinata o a straccetti.

La presenza dei boulanee in tavola mi fa ricordare le pupusas artigianali salvadoregne (trovi la ricetta qui) e il mio fantastico viaggio di sei mesi in Centro America. Ma più di tutto mi rubano un sorriso ripercorrendo la pausa spezza fame a Livingston in Guatemala (leggi il racconto qui).

Ingredienti:

 

  • mezzo chilo di farina di tipo 0;
  • un cucchiaio di sale fino;
  • 270 millilitri di acqua a temperatura ambiente;
  • un uovo;
  • 4/5 patate medie;
  • una zucchina, un porro e una carota;
  • uno spicchio d’aglio;
  • sale, pepe, curcuma, cumino e finocchietto selvatico;
  • olio per la cottura a scelta;
  • yogurt greco con una triturata di erba cipollina come accompagnamento.

 

istantanea boulanee afghani

Preparazione dei boulanee afghani

 

Iniziamo a preparare i nostri boulanee afghani facendo sobbollire le patate con abbondante acqua. Prova a saggiare la cottura utilizzando uno stuzzicadenti lungo: quando entrerà all’interno della patata senza fatica vorrà dire che è pronta.

Si passerà quindi a scolare e pelare le patate facendole prima un po’ raffreddare. Ora prenderemo una ciotola e inizieremo a schiacciare le patate fino a ridurle in poltiglia. 

Ma…

Mentre aspettavamo che le patate si cuocessero non siamo rimasti inattivi perché abbiamo creato un soffice impasto con la farina, l’acqua e il sale. Lo abbiamo amalgamato e creato un piccolo panetto che abbiamo lasciato a riposare.

Inoltre, abbiamo preparato le verdure: il porro, la carota e la zucchina le abbiamo lavate, tritate e messe a soffriggere in una padella con un filo di olio le spezie e lo spicchio d’aglio. Nel momento in cui le abbiamo viste indorare le abbiamo tolte dalla padella ed eliminato l’aglio. 

Ora sì che possiamo continuare la ricetta dei boulanee afghani! Aggiungiamo nella ciotola le verdure alle patate e mescoliamo per amalgamare bene il tutto.

Stendiamo il panetto dell’impasto e creiamo dei cerchi piccoli o grandi a scelta aiutandoci con un coppa pasta (questi andranno bene). All’interno inseriamo il composto di verdure e patate e chiudiamo i bordi spennellando con l’albume. Il rosso lo spennelliamo sopra per dare un po’ di colore al fagottino.

Non rimane che oliare una pentola e inserire i boulanee afghani facendoli friggere per alcuni minuti su entrambi i lati. Togliere l’olio in eccesso scolandoli in un foglio di carta assorbente.

A piacere si può accompagnare una salsina di yogurt greco con una triturata di erba cipollina all’interno. Volendo esagerare si può preparare l’hummus o la salsa Guacamole.

 

Libri di accompagnamento allo spuntino, pranzo o cena:

Quali sono i visti più difficile da ottenere nel mondo? E di conseguenza quali sono le mete più ambite da visitare nei prossimi anni?

Il sogno di ogni viaggiatore è visitare liberamente ogni parte del mondo ma non sempre ciò è possibile. Conflitti interni o condizioni economiche disastrose impediscono, per problemi di sicurezza, di visitare certi paesi. Vediamo quali stati sarebbe meglio evitare e i motivi che ne impediscono una visita in tutta tranquillità.

I visti più difficili da ottenere

Russia

Il paese più discusso in questo periodo per la presenza dei Mondiali di Calcio non è escluso dalla lista. Ci sono delle zone a rischio assolutamente da evitare come quelle di confine con Daghestan e Cecenia, in balia dei gruppi armati organizzati.

Bhutan

Uno stato dal fascino senza tempo proprio perché inaccessibile.  Per visitare il paese e quindi ottenere il visto bisogna viaggiare con un Tour Operator accreditato dalla Tourism Authority of Bhutan, l’unico che rilascia i documenti. E non solo: il costo per rimanere all’interno del paese variano dai 200 ai 250 dollari al giorno!

Pakistan

Purtroppo il livello di sicurezza in Pakistan rimane potenzialmente pericoloso secondo i dati del sito della Farnesina, “Viaggiare Sicuri” (scopri come consultare il sito in questo articolo) .

I problemi riguardano essenzialmente l’elevato rischio di sequestri e gli attentati nei luoghi pubblici principali, soprattutto di interesse occidentale.

 

visti più difficili Pakistan

 

Siria e Yemen

La Siria e lo Yemen sono questo momento delle zone off limits a causa delle terribili guerre civili in corso. Non solo è consigliato non andarci ma si spronano anche i connazionali che ancora si trovano all’interno dei paesi a rientrare al più presto.

Purtroppo molti monumenti patrimonio dell’Unesco in Siria sono andati distrutti come il bellissimo minareto della moschea Umayyad ad Aleppo.

Angola (visti più difficili da ottenere)

Anche l’Angola è un paese a rischio a causa del movimento indipendentista Flec che opera per lo più nell’enclave di Cabinda. Per il resto il paese è considerato abbastanza sicuro dagli organi competenti.

Somalia, Afghanistan e Arabia Saudita

Questi paesi sono oramai da molti anni considerati “assolutamente da non visitare” a causa delle guerre interne e un pericoloso atteggiamento ostile verso i turisti da alcune parti politiche dei paesi.

Molti viaggiatori, soprattutto fai da te o singoli, riportano una versione completamente diversa sugli abitanti. Confessano di trovare molta ospitalità e rispetto.

Rimane il fatto però che ci sono degli attivisti senza scrupoli che a causa delle continue invasioni straniere hanno sviluppato dei sentimenti di odio verso le nazioni estere, pertanto il rischio rimane alto.

 

 

Turkmenistan

Una delle mete più ambite in Turkmenistan è la Porta dell’Inferno nel deserto del Karakum. Si tratta di una perforazione fatta per ricercare il petrolio nel 1971 che ha fatto fuoriuscire dei gas naturali piuttosto nocivi.

Per evitare la dispersione del gas le autorità hanno deciso di incendiarlo e da quel momento non ha più smesso creando uno strano effetto che richiama molti curiosi.

Il problema principale per l’entrata al paese è la burocrazia: è necessario, infatti, un visto subordinato alla presentazione di una lettera di invito di una agenzia turistica turkmena.

 

Libia

Dopo la morte di Gheddafi il paese è entrato nel caos e i continui attacchi per destituire il governo insinuatosi subito dopo non ha facilitato la stabilità al paese. Ogni entrata è sconsigliata soprattutto nelle zone della Cirenaica e nel Sud del Paese.

Nel caso si volessero fare dei viaggi in questa nazione è consigliabile consultare il sito della Farnesina e iscriversi lasciando i propri dati qualora dovesse essere necessario rendersi reperibili.

 

Uzbekistan (visti più difficili da ottenere)

L’Uzbekistan come il Pakistan è pericoloso per attentati terroristici di matrice estremista islamica soprattutto nei luoghi maggiormente frequentati dai turisti.

Si consiglia di entrare solo accompagnati da una guida turistica autorizzata soprattutto nelle zone di confine con il Kirghizistan, l’Afghanistan e il Tagikistan.

 

Questa lista dei visti più difficili da ottenere è in continuo cambiamento ma rimangono comunque i Paesi dove bisogna sempre prestare massima attenzione e non sottovalutare i pericoli.