Il Pont de la stua è un posticino ameno incasellato fra le montagne, situato ad Alano di Piave, in provincia di Belluno. Per raggiungere la località basta inserire nel navigatore il nome caratteristico e seguire le indicazioni.
In ogni caso non è difficile, poiché basta andare in direzione Feltre una volta oltrepassato il ponte di Fener e poi girare per entrare nel centro cittadino di Alano di Piave.
Da lì una strada stretta in salita conduce al Pont de la stua fino a degradare in una strada acciottolata, in cui credo sia interdetto il passaggio in auto. Nonostante ciò, ci sono dei piccoli parcheggi predisposti.
Dovrai avere solo l’accortezza di non scegliere quelli sormontati da un cartello di proprietà privata, poiché sono di proprietà delle abitazioni adiacenti.
Pont de la stua ad Alano di Piave
La mia passione per la zona del bellunese è viscerale, rinforzata dalle numerose destinazioni che si accavallano e che si possono scegliere per fare delle escursioni indimenticabili.
Così, ho caricato in auto il mio fedele compagno di viaggi Pepe e ho raggiunto Pont de la stua. Non ho incontrato anima viva, ma premetto di esserci stata in un giorno infrasettimanale.
Purtroppo, le temperature non sono state clementi e nonostante l’ombra, l’afa risultava insopportabile. Ma quando ho raggiunto Pont de la Stua mi sono gratificata con un piccolo assaggio di acqua fresca, la quale mi ha permesso di bagnarmi fino a metà gamba.
Intorno un paesaggio bucolico da cartolina: fronde di tassi e di abeti rossi a sfiorare la superficie dell’acqua, un dolce cinguettio di passerotti e una brezza leggera ad accarezzare la pelle. Un luogo ideale per ritrovare la calma e riallineare i chakra.
Le escursioni da fare
Una volta raggiunto Pont de la stua è tempo di decidere quale escursione fare. Ci sono due possibilità iniziali, le quali possono prolungare il trekking oppure lasciare il resto per una seconda capatina.
Da una parte si può seguire il sentiero Rommel e abbinare come destinazione finale la Spinoncia. In alternativa, si può seguire il percorso verso la Forcella San Daniele e prolungare fino alla Valdumela.
Le mete in aggiunta richiedono una durata di circa tre ore ciascuna, perciò valuta attentamente la tua preparazione fisica e tecnica. Un altro consiglio che mi sento di lasciarti è di indossare delle calzature sportive, nello specifico gli scarponcini da trekking.
Sebbene il percorso in direzione Forcella San Michele sia il più breve, poiché richiede solo mezz’ora di cammino, è organizzato in salita e in un percorso costellato da sassi di varie dimensioni.
Pertanto, si rischia di scivolare soprattutto se ha piovuto o se il terreno è tappezzato da foglie secche che impediscono di vedere i sassi.
Salendo si apre la visuale e si possono apprezzare le vedute sul vicentino, sul trevigiano e sul bellunese. Dunque, nonostante la fatica alla fine si viene pienamente ripagati.
Consigli pratici:
- parte dei percorsi sono al sole, per cui porta con te acqua, un cappello e indossa dei pantaloni lunghi per proteggerti dalle zecche;
- scegli il periodo estivo per fare l’escursione perché rimarrai inebriato dal profumo dei ciclamini;
- porta con te un asciugamano, così avrai la possibilità di fare un bagnetto ristoratore nel fiumiciattolo, e anche una coperta per distenderti all’ombra di un albero e goderti la natura circostante;
- il sentiero Rommel è dedicato al generale tedesco, la cosiddetta ‘Volpe del deserto’ il quale durante il conflitto mondiale attraversò proprio questo percorso per scovare degli accampamenti italiani.