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Cobán è la città più importante del dipartimento dell’Alta Verapaz dalla forte connotazione indigena e un pochino caotica. Un mercato importante si svolge tutti i giorni nella via principale della città vecchia, mentre lontano dalla zona residenziale si trovano centri commerciali e negozi.

Cosa vedere a Cobán

 

Cobán merita una visita per l’assaggio del caffè aromatizzato al cardamomo. Nei dintorni infatti sorgono ordinate e molteplici piantagioni di caffè di qualità superiore, almeno a detta degli abitanti locali. A queste coltivazioni si affianca una pianta particolare che nulla ha a che vedere con la cucina guatemalteca: il cardamomo.

Questa pianta ha trovato terreno fertile per crescere e prosperare. Viene venduta in tutta Europa e contribuisce in piccola parte a rimpolpare le finanze dei campesinos, i contadini guatemaltechi.

Saggiamente poi, si è trovato un modo per utilizzarla anche in patria aggiungendola alla bevanda più amata e creando così un accostamento sublime. Va anche sottolineato però che la spezia è gustata soprattutto dai turisti in quanto il prezzo elevato e la poca fruibilità in cucina ne sfavorisce il consumo ai guatemaltechi.

Cobán è raggiungibile con i mezzi pubblici e senza cambi da Flores, Rio Dulce, Lanquín, El Progreso e Rio Hondo. La città è un incrocio tra il moderno, con i suoi negozi di stampo occidentale e centri commerciali, e il tradizionale con le chiese e il mercato rionale. Quest’ultimo ogni giorno presenta prodotti agricoli freschi, specialità come la moringa e prodotti culinari tipici come i tamales.

Suddivisa in vie principali e in vie laterali è un dedalo in cui è facile perdersi. La sicurezza poi, non è il massimo. È consigliabile, infatti, non trovarsi da soli in posti isolati onde evitare spiacevoli situazioni. Rimane comunque un ottimo punto di partenza per scoprire le bellezze nei dintorni.

 

guatemalteca

I punti di interesse nelle vicinanze sono:

  • Templo el Calvario, da questa chiesa è possibile ammirare la città e sbirciare i fedeli che lasciano offerte sui tabernacoli e sulle croci esterne all’edificio.
  • Orquigonia, il giardino delle orchidee a Tontem, vicino a Cobán. Numerose varietà di orchidee, coltivate già dai Maya, trovano rifugio in questa area. Nel periodo di dicembre vengono esibite durante la Mostra Nazionale dell’orchidea in città.
  • Parque Nacional las Victorias, con sentieri, laghetti e attrezzata a barbecue, campeggio e area bimbi adiacente al centro. Gli abitanti si riversano qui nel fine settimana per godere la pace e la tranquillità lontani dal traffico cittadino.
  • Balneario las Islas a Carchá, dove è possibile fare un piacevole bagno grazie a un affluente del fiume Cahabon.
  • Balneario Cecilinda e Grutas Rey Marco, un insieme di grotte dove poter rinfrescarsi con acqua cristallina e ammirare stalattiti e stalagmiti imponenti.

 

Giunti a quest’ultima destinazione dovrai lasciare andare lo scetticismo e farti guidare dalla fantasia per seguire la leggenda locale secondo cui “ogni desiderio espresso all’interno delle grotte diventerà realtà”. Perciò, buona fortuna!

Raxruhá si trova vicino a due siti molto interessanti da un punto di vista naturalistico. Si tratta del sito maya Cancuén e del Parco Nazionale Cueva de Candelaria. Il primo è stato scoperto recentemente ed è ancora in fase di scoperchiamento.

Si stima possa raggiungere per ampiezza le dimensioni di Tikal ma al momento sono solo supposizioni. Si pensa, inoltre, che sia stato un importante centro nel quale venivano lavorate le pietre, grazie anche alla vicinanza delle miniere di pirite e di ossidiana e in uno degli antichi laboratori è stata ritrovata una pietra di giada dal peso di 17 chili.

Il Parco è invece un insieme di grotte create dal rio Candelaria utilizzate dalle antiche popolazioni indigene Q’eqchi che hanno lasciato all’interno i segni del loro passaggio con scale e poggioli costruiti nella roccia.

La visita può essere fatta solo accompagnati da una guida turistica che saprà portarti nei luoghi più accessibili e meno pericolosi. Tieni conto che la lunghezza delle grotte è di 22 chilometri per cui non è il caso di percorrere i sentieri sotterranei da soli.

Fray Bartolomé de Las Casas è una cittadina molto tranquilla e poco frequentata dai turisti, per cui mantiene ancora intatte le caratteristiche autentiche di un villaggio del Guatemala.

Da qui con si può prendere un minibus in direzione Chahal e poi prenderne un altro in direzione Las Conchas. Perché dovresti venire fino a qui? Perché a Las Conchas passa il rio Chiyú che crea cascate e laghetti simili al più famoso sito di Semuc Champey.

L’acqua è meno cangiante ma è molto meno frequentato e altrettanto divertente. I laghetti sono formati in modo naturale e raggiungono una profondità massima di 8 metri.

 

Guarda la cartina per orientarti: Google Maps.

Lanquin

Il luogo più amato dai turisti dell’Alta Verapaz, però, rimane il Parco Nazionale Grutas de Lanquin.

SI trova a circa 60 chilometri da Cobán e si può raggiungere con gli shuttle preventivamente prenotati in qualche agenzia. Preparati all’ennesimo cambio di temperatura: se a Cobán soffrivi il freddo qui tornerai a provare caldo e i tuffi nel rio Cahabòn saranno ancora più piacevoli.

Il fiume è il protagonista del Parco Nazionale che, grazie al suo lavoro stimato in millenni, ha dato vita alle piscine naturali di Semuc Champey e le grotte sotterranee lunghe almeno 20 chilometri.

Lanquin è il nome del paesino in cui si soggiorna e, ne sono sicura, dal quale non vorrai neanche più andartene. Gli ostelli sono collocati in posti ameni super rilassanti, vicini al fiume e alla selva.

Unica pecca sono le strade, le quali non essendo asfaltate diventano pericolose nei periodi di forte pioggia. Informati sulle condizioni meteo prima di arrivare lì.

Una volta terminato il tuo soggiorno potrai proseguire per Livingston approfittando del solito servizio shuttle. Ti sconsiglio di raggiungere Lanquin con i mezzi pubblici proprio a causa del servizio disagevole delle strade. Da Lanquin alle grotte invece ci si arriva facilmente grazie ai pick up che partono dalla piazza principale. Ti basterà chiedere in giro per sapere il posto esatto.

Quando arrivi nel parco un altro consiglio che ti do è quello di prendere una guida. Dovrai entrare, infatti, all’interno di grotte che non sono illuminate, con il solo ausilio delle candele o di una torcia se l’avrai portata con te.

Il percorso è un susseguirsi di tuffi, camminate, scalate da una roccia all’altra, saliscendi di scale improvvisate per circa un’ora e mezza. Porta con te costume, scarpette antiscivolo e un cambio, ti torneranno utili!

Non ti spaventare se ogni tanto sentirai dei versi, sono i pipistrelli, gli unici abitanti e proprietari indiscussi delle grotte. Se non sarai schiattato dalla paura, dopo un’altra passeggiata impegnativa che ti porterà in salita per poi ridiscendere lungo il costone della montagna, potrai finalmente ammirare Semuc Champey.

Un insieme di piscine naturali dove potrai nuotare in acque dai colori cangianti, se non soffri troppo il freddo, passare da una piscina all’altra con l’aiuto della guida e infine scendere con dei gommoni, chiamati in gergo tubing, seguendo il corso della corrente. L’escursione può essere fatta in un giorno e potrai ripartire la sera stessa per un’altra destinazione guatemalteca.