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L’altro giorno mi sono regalata una passeggiata invernale a Innsbruck e prima di andarmene ho festeggiato la gita con un Glünwein. Cosa ho visto? Speravo di ammirare i mercatini di Natale ma ho scoperto che finiscono il 23 dicembre e vengono tolti pure quasi tutti i festoni e le luci entro il 26. 

Rimangono solo ad adornare le varie piazze poche casette natalizie che vendono prodotti artigianali, cibo da strada e, ovviamente, il famoso Glünwein.

Il Glünwein altro non sarebbe che vin brulé con la variante del vino bianco, varie spezie profumate a insaporire in modo caratteristico la bevanda e il calore che inevitabilmente genera nel corpo e nello spirito.

Come arrivare a Innsbruck

 

AUTO

Io ci sono andata in auto in compagnia di amici, attraversando il famoso ponte d’Europa (il più alto in Europa) dal Brennero, spendendo un totale di 19€ andata e ritorno.

La vignetta permette, invece, di guidare nelle autostrade austriache a un costo di 9,20€ ma se si entra a Innsbruck sud non serve l’acquisto di quest’ultima.

I parcheggi sono alquanto cari e si va da un minimo di 1,30€ ogni mezz’ora, a 2,60€ all’ora, per finire con 18€ il giornaliero mentre le tariffe notturne sono leggermente più basse. Il prezzo è uguale per tutti i parcheggi.

 

TRENO

Vicino al centro si trova anche la stazione ferroviaria denominata Innsbruck Hauptbahnhof da cui partono e arrivano i treni in direzione Germania, Svizzera, Italia e tutta l’Austria.

Dalla stazione si accede con una passeggiata di 10 minuti al centro città, nelle piazze principali da cui si iniziano a intravvedere i primi bagliori di arte gotica e barocca tipica dell’Austria.

Potresti anche vedere le tratte del Flixbus per Innsbruck, la stazione di partenza e di fermata è a Südbahnstraße nei pressi della stazione di benzina DISKONT che si trova a due minuti dalla stazione ferroviaria.

 

arco di trionfo

 

Cosa vedere nella passeggiata invernale a Innsbruck

 

Se farai una semplice passeggiata invernale a Innsbruck come ho fatto io non avrai molto tempo per visitare in toto la città, potrai comunque vedere molte bellezze architettoniche che la caratterizzano.

Le più importanti sono le seguenti:

  • Tettuccio d’oro (Goldenes Dachl)
  • Il Duomo di San Giacomo (Dom zu Sankt Jakob)
  • Il Palazzo Imperiale (Hofburg)
  • La Chiesa di Corte dove si trova il cenotafio di Massimiliano I (Hofkirche)

A queste si devono aggiungere l’Arco di Trionfo e la Colonna di Sant’Anna posizionate nell’Altstadt, ossia il centro storico cittadino, l’Alpenzoo, lo zoo più alto in Europa, il Castello di Ambras e il Museo dei Swarovski.

Attorno invece è un dovere ammirare la vivacità del fiume Inn e i monti che la circondano: a nord i Monti del Karwendel, a sud il Patscherkofel e a ovest l’Altopiano di Mieming.

I musei da visitare sono in tutto 20 e ti consiglio di fermarti a recuperare informazioni su escursioni, orari, biglietti e Innsbruck Card presso l’Ufficio Informazioni posizionato in via Burggraben, 3.

 

Centro storico a Innsbruck

 

Mercatini di Natale mancati

 

La mia idea era quella di visitare i mercatini di Natale ma dato che erano già terminati ho optato per una visita più completa alla città. L’arco di Trionfo mi ha subito colpito perché mi ha dato una sensazione di antica magnificenza. 

Così mi sono andata a informare e ho scoperto che l’opera era stata costruita per il matrimonio del futuro imperatore Leopoldo II e serviva a immortalare la grandezza dell’impero asburgico.

Camminando per Maria-Theresien-Straße ho avuto modo di vedere le ultime casette di Natale rimaste ad adornare la piazza. Inoltre, ho visto l’entrata dell’Hard Rock Cafè, gli aerei che passano poco sopra gli edifici e le tinte pastello che colorano le abitazioni.

La fortuna ha voluto che comprendessi il motivo dei diversi colori: essi, infatti, servivano in passato per indicare i negozianti e i loro mestieri, identificandoli in base alla gradazione.

Si può vedere meglio la contrapposizione delle diverse colorazioni passeggiando lungo la riva destra del fiume Inn dove, nella parte opposta, sorge la città vecchia, degna rappresentatrice di quest’arte pittorica. 

Ma è raggiungendo Herzog-Friedrichstraβe che si accede all’attrazione principale di Innsbruck: il Tettuccio d’oro. Si tratta di una specie di balcone finestrato chiamato Erker ricoperto di 2.657 scandole di rame dorato che regala un effetto ottico di pura lucentezza.

 

Cosa sono le scandole?

Sono le tegole in legno come venivano fatte una volta

 

Il palazzo era di proprietà dei conti del Tirolo mentre oggi è diventato il museo Maximilianeum visitabile con o senza guida, dove viene illustrata la città in tutte le sue sfaccettature. 

Continuando a passeggiare in via Pfarrgasse si raggiunge la Dom Platz dove si può ammirare il Duomo di San Giacomo. Fu eretto tra il 1717 e il 1724 sopra le ceneri di un’altra chiesa del 1180, seguendo lo stile barocco. È dedicato a San Giacomo per ricordare il passaggio della via austriaca relativa al Cammino di Santiago de Compostela.

 

Duomo di San Giacomo: passeggiata invernale a Innsbruck

 

La passeggiata invernale a Innsbruck continua

 

Continuando a fare della flânerie, esattamente dietro al Duomo, si trova il Palazzo Imperiale, conosciuto come Hofburg, sede della famiglia regnante e caratterizzato dal Salone dei Giganti, una stanza da ballo enorme che doveva contenere tutti gli invitati a corte. 

Qui si può fare la conoscenza del Genius Loci di Innsbruck, uno spirito che vive a metà strada fra l’aristocratico e il montanaro, miscelando irresistibilmente i due contrasti. 

L’Hofkirche è una chiesa in stile gotico che custodisce le spoglie di Massimiliano I di Austria protette da due imponenti statue in bronzo che catturano al primo sguardo. Si trova sulla via Burggraben e l’entrata costa attorno ai 7€.

E ancora…

Il Castello di Ambras è posizionato al fuori del centro cittadino ma è visitato per la sua bellezza rinascimentale ed è meravigliosamente contornato da un parco curato in ogni dettaglio.

Le opere pittoriche presenti sono di notevole valore e attraversano tutte le varie epoche storiche. Tra queste figura un quadro di Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto come il Conte Dracula.

L’Alpenzoo è a nord della città e si può raggiungere in mezz’ora a piedi o in pochi minuti con la funicolare ma non essendo particolarmente amante degli zoo non ho ricercato informazioni su come visitarlo.

Tra l’altro passeggiando per le vie di Innsbruck ho assistito alla morte di un topolino a causa di un avvelenamento o di un malore, non so, mentre si contorceva e allungava le zampine come a richiedere aiuto.

Un topo è sempre un topo ma la scena è stata straziante e molte persone, come me, si sono fermate impotenti per lasciare un pensiero al povero topolino morente. 

Il Museo dei Swarovski si trova ancora più distante, nella cittadina di Wattens. Questo l’indirizzo esatto: Swarovski Kristallwelten, Kristallweltenstraße 1, 6112 Wattens, Austria.

In centro città puoi comunque visitare il negozio Swarovski con relativo museo e forse anche a te verrà voglia di tenere fra le mani quelle pietre luccicanti per percepire se posseggono dei poteri magici.

 

Musica consigliata: Tchaikovsky – Waltz of the Flowers

Lettura consigliata: I Buddenbrock – Thomas Mann

 


I giganti esistono davvero in Austria e vivono nascosti nei boschi. Scendono durante le feste natalizie per partecipare alla vita cittadina. Si mettono negli angoli della strada e rimangono per tutta la loro permanenza immobili e silenziosi. Sono altresì pronti ad accogliere con un sorriso i turisti che li guardano interessati e spaventati allo stesso tempo. I loro nomi sono Mathias, Elfodor, Grunge e Lyanette. Io li ho visti per le strade, in posa ad aspettare i turisti. La prossima volta porto loro il tuo saluto?

 


 

Vuoi sapere anche della Ciclabile San Candido-Lienz? Trovi tutte le info qui:

Il racconto della Sacher Torte e altre curiosità viennesi sono in parte cariche di dolcezza e in parte di mal celata amarezza. Sì, perché la lotta sul riconoscimento della proprietà ideologica della torta austriaca più famosa al mondo fu agguerrita. 

La nascita della Sacher

 

Franz Sacher si ritrovò, nell’anno 1832, a inventare una torta al cancelliere Metternich. Era un semplice apprendista nelle cucine di una delle famiglie più in vista dell’Austria ma dovette assumersi una grande e improvvisa responsabilità. 

Il capocuoco si era ammalato e non aveva fatto in tempo a preparare il dessert per l’importante cena di gala che si sarebbe svolta la sera stessa. Sacher non si perse d’animo e ideò un dolce con due strati di pan di spagna, lo divise in due e al centro spalmò una gustosa confettura di albicocche, ricoprendo il tutto con una calda glassa di cioccolato fondente.

Il successo fu ineguagliabile, tanto da consumarsi ancora oggi nei salotti viennesi e nelle case di tutto il mondo. L’originale, però, rimane quella venduta all’hotel Sacher di Vienna, anche se non è stata da subito riconosciuta.

 

La Sacher è di Sacher e altre curiosità

Date a Cesare quel che è di Cesare disse Gesù nei vangeli e lo stesso desidero lo ebbe il giovane Sacher. “La torta l’ho inventata io” avrà detto seppur non conoscendo Pippo Baudo e tramandò la ricetta segreta al figlio.

Eppure la notorietà della torta era cresciuta così in fretta da diventare di dominio pubblico. Fu il figlio di Franz Sacher, tale Eduard Sacher, ad accrescerne l’originalità della ricetta tenendo gelosamente custoditi i segreti di alcuni ingredienti. 

In competizione c’era, però, il pasticcere di corte Demel con il quale Eduard aveva lavorato, che proponeva al mondo una sua versione leggermente differente da quella autentica. È la doppia farcitura di marmellata a determinarne la disuguaglianza tra l’una e l’altra, per il resto, il gusto e la qualità non cambiano. 

Dopo numerose battaglie legali risulta vincitrice l’originale creata dall’inventore Sacher che può finalmente rivendicarne i diritti e proporla in veste autentica nel suo Hotel Sacher posizionato dietro l’Opera di Vienna.

La torta è accompagnata da una tazza di caffè, in quanto ai viennesi risultava un po’ secca, e una spruzzatina di “obers”, il nome tedesco della panna montata.

 

 

La Sacher si trova solo a Vienna?

L’hotel Sacher è il punto di partenza da cui è nata la leggenda della torta viennese ed è stato fondato nel 1876. Successivamente ha visto nascere una filiale a Salisburgo dove si può assaggiare l’originale dessert.

Data la richiesta, però, sono nati dei Cafè Sacher specializzati esclusivamente a servire il dolce viennese nella zona duty-free dell’aeroporto di Vienna, a Innsbruck, Graz e nel Sacher Shop di Bolzano. Oltre alla possibilità di acquistare le delizie austriache anche nel negozio online Sacher (le prelibatezze possono essere ordinate online ma ritirate a Bolzano).

Ti ho fatto venire l’acquolina in bocca? Non resta che scoprirne la ricetta originale.

 

Foto Sacher torte

 

Ricetta Sacher Torte e altre curiosità

 

La ricetta originale della Sacher torte la trovi a questo link: Ricetta originale e ricordati di aggiungerci un po’ di panna montata e di servirla con del caffè lungo stile americano. 

 

Cerchi altre ricette gustose adatte per il clima natalizio o invernale? 

 

Oppure se vuoi immergerti in un mondo di cioccolata ti do alcune indicazioni…

La ciclabile San Candido Lienz è una biciclettata di circa 45 chilometri incorniciata dalle vette che contraddistinguono la Val Pusteria. Volendo si può partire da Dobbiaco che si trova a circa 7 chilometri di distanza da San Candido, mentre la destinazione finale rimane invariata.

Era da tempo che sognavo di percorrerla e finalmente un sabato sono partita alla volta della Val Pusteria decisa ad affrontare questa magica avventura. La spinta maggiore l’ho avuta alla notizia che fra quelle valli si trova lo stabilimento della Loacker, incastonato in un paesaggio da cartolina.

Com’è andata? Sono proprio ansiosa di raccontartelo!

San Candido

 

Ci troviamo nella Val Pusteria nel cuore dell’Alto Adige dove ogni dettaglio è curato fin nei minimi particolari. Le case sono addobbate da gerani dai colori sgargianti e da fiori che esprimono tutta la loro vitalità.

Nei giardini, opportunamente tagliati, fanno bella vista sculture in legno di stampo artigianale che rivelano tutta la maestria e l’estro dei proprietari. Il centro storico di San Candido (Innichen in tedesco) è pulito, ordinato, regolare e perennemente addobbato a festa.

In questi luoghi nasce il desiderio di sentir suonare campanacci, comperare pantofole in feltro, camicie a quadri e pantaloni in velluto con bretelle, salvo poi tornare a casa e domandarsi il perché di tale scelta…

Eppure, è tutto talmente in armonia, da farti sentire una persona migliore o almeno di provare a esserlo per un giorno. La ciclabile passa per la stazione dei treni e vicino si può trovare un parcheggio gratuito dove lasciare la macchina.

Se guardiamo di fronte la stazione verso destra si va in direzione Lienz mentre verso sinistra si va a Dobbiaco. Il percorso è ottimamente segnalato sul manto stradale su cui sono disegnate una bici e le frecce a indicare la direzione corretta.

 

Link su google Maps qui: lascia la macchina al parcheggio ovest e tramite una scorciatoia raggiungi la stazione in circa due minuti. Segui l’indicazione per la stazione dal parcheggio segnalata vicino al ponte in legno sulla sinistra.

 

Si prosegue per lo più in discesa con qualche salita inaspettata che infastidisce un po’. Bisogna fare molta attenzione alle altre biciclette che sfrecciano, a volte, a velocità fin troppo elevata.

Percorsi 15 chilometri circa, accompagnati dal gorgoglio del fiume Drava, si inizia a scorgere sulla sinistra una fabbrica dal nome conosciuto e amato: la Loacker.

 

Lo stabilimento della Loacker

 

Lo stabilimento della Loacker

 

Sarà impossibile impedire alla bicicletta di girare verso sinistra fino a trovare l’ingresso dello spaccio. Saranno proprio le tue gambe a chiedertelo dopo che avranno ricevuto l’ordine dalla gola.

Sei pronto a diventare per un attimo bambino? Un tripudio di cioccolata si presenterà sotto forma di biscotti waffle dai gusti variegati ai quali sarà difficile dire di no. Il bar vicino richiamerà la tua fame con continui effluvi di cioccolata calda.

“Chi se ne frega della dieta? Quando mai ci ricapita un’occasione del genere?” suggerirà la tua mente mentre le mani si muoveranno veloci per riempire il sacchettino di succulente prelibatezze.

Come un automa ti dirigerai verso la cassa per paura che qualche pensiero disturbante, con la sua voce zelante, ti faccia cambiare idea. Una volta acquistati i prodotti tirerai un sospiro di sollievo pensando che ora niente e nessuno potrà impedirti di gustare ciò che ti appartiene di diritto.

Tenere in mano una confezione di Loacker sarà una tale soddisfazione che ti farà dimenticare anche il motivo per cui ti trovi da quelle parti, la cioccolata ha questo potere!

Potrai approfittarne per visitare anche il piccolo museo che illustra le varie fasi di lavorazioni. Questo ti darà un nuovo indizio a cui, magari, non avevi fatto caso.

Ti accorgerai che il paesaggio disegnato sulla confezione è lo stesso che ti si parerà davanti agli occhi una volta uscito dal negozio. Sarà un’emozione incredibile e, soddisfatto, potrai continuare il tuo percorso per riprendere i chilometri che mancano alla destinazione finale.

 

Vista sul fiume Drava

 

Lungo la Drava nella ciclabile San Candido Lienz

 

A causa delle condizioni meteo dei mesi scorsi la ciclabile è stata rovinata in più punti ma nonostante il terreno accidentato la gioia di percorrerla non ti abbandonerà.

Se sarai fortunato potrai avvistare uno dei tanti scoiattoli che popolano i boschi e magari riuscire anche ad avvicinarlo. La Drava non smetterà di farti compagnia e ti regalerà una brezza fresca e leggera che asciugherà il sudore provocato dai raggi del sole.

Attraverserai ponti in legno, fabbriche di legnami, alcune baite e tratti che si intersecano con la strada circolata anche da automobili.

Prima di arrivare a Lienz passerai lungo la cittadina di Thall. Perché te la nomino? Perché questa è la città natale di Arnold Schwarznegger e sarà impossibile non numerare con gli amici i film in cui ha recitato. Pochi chilometri ancora per arrivare a Lienz. Lo sai cosa ti aspetta vero? Una bella coppa di gelato, acqua fresca e un giro nel centro storico.

 

Ciclabile San Candido Lienz: Benvenuti a Lienz scritta

 

Ciclabile San Candido Lienz: Finalmente a Lienz

 

Quando si arriva a Lienz è impossibile non fermarsi sulla rotonda con la scritta “Benvenuti a Lienz” e fare una foto di rito. Proseguendo sulla sinistra e attraversando il ponte si arriva scendendo e poi salendo di nuovo, sulla destra, alla stazione dei treni.

Se non hai prenotato la bici a San Candido dovrai salire sul treno con la bici e dovrai acquistare dei biglietti appositi. A meno che tu non sia così sportivo da decidere di ritornare in bici a San Candido: in questo caso meriti i miei applausi.

Il costo del biglietto per un adulto con bici e di quasi 17 euro: un salasso che solo i pezzetti di Loacker sapranno farti dimenticare.

Se hai un po’ di tempo a disposizione ti consiglio di fare un giro nel centro storico della città per ammirare il rigore e il pavimento che sembra luccicare da quanto è pulito. Ma prima ti consiglio di acquistare il biglietto del treno al fine di non dover aspettare il prossimo per mancanza di posto!

Se sei un appassionato del gelato ti consiglio di provare l’Eis Café o l’Eis Shokolade: si tratta di una coppa con una o due palline di gelato (caffé/cioccolato e vaniglia) con caffè o cioccolato freddo liquido e un po’ di panna. Dopo una pedalata del genere te lo meriti, no?

Non dire che hai già comperato la Loacker perché quella si mangia quando torni a casa!

Ti ci vorrà circa un’ora per tornare a San Candido in treno, fai attenzione a presentarti presto perché il treno è fermo in stazione e si riempie con grande facilità, potresti rischiare di non trovare posto.

La mia giornata si è terminata con il rientro a casa ma tu potresti approfittarne per rimanere in queste zone per il weekend, le escursioni da fare sono tantissime, chissà se avrai la fortuna di incontrare anche uno degli gnomi della Loacker, a me non è capitato.

Forse è un segno che devo ritornare a fare la ciclabile San Candido Lienz? 😉

 

Come avrai capito non si può parlare di flânerie in quanto la gita è dedicata alla bici ma potrai farla nel caso decidessi di visitare qualche piccola cittadina nei dintorni.

I Genius Loci dei luoghi citati sono gli gnomi dal carattere burbero, risoluto ma anche tenero e dolce come la cioccolata. Grandi amici degli scoiattoli tanto da lasciare loro che si avvicinino agli uomini gli gnomi, invece, non ne vogliono sapere!

 

Musica consigliata: 2Cellos – Thunderstruck

Lettura consigliata: Narciso e Boccadoro – Hermann Hesse

Scopri anche la ciclabile del Sile o dedicati ai cioccoviaggi!

Ti sei mai chiesto quali siano le terme più belle al mondo e dove si trovino? Io sì e cercando sul web ho scoperto le seguenti. Ma partiamo subito dalle più vicine, ossia quelle che si trovano in Italia e in Europa.

Le terme più belle al mondo

 

Terme Fonteverde (Italia)

Le Terme Fonteverde si trovano nella zona della Val d’Orcia, ricca di bellezze naturali e di sorgenti fra le più rinomate al mondo, soprattutto per le loro proprietà benefiche.

Rilassarti in una delle sette piscine ammirando il panorama circostante sarà un’esperienza che non ti lascerà indifferente. Tutte le sfumature della luce durante il giorno sapranno regalarti degli attimi di pura beatitudine.

Le fonti termali hanno origini millenarie e apportano benefici sia al corpo che alla mente. E poi non si trovano all’estero, perciò una visita qui è d’obbligo!

 

Terme Liquidrom (Germania)

Nella bellissima capitale tedesca Berlino, troviamo il Liquidrom, un centro termale adatto a tutta la famiglia. La spa è composta da diverse piscine tutte riscaldate e da un sottofondo musicale che si può sentire anche sottacqua.

Vengono organizzati dei veri e propri eventi mondani con dj e serate danzanti. Oppure delle serate all’insegna del relax per chi desidera ricaricare le energie. Un ottimo modo per spezzare la frenesia della metropoli e rifugiarsi in un’oasi di pace.

 

Terme più belle al mondo: Aquadome (Austria)

La caratteristica più affascinante della spa Aquadome è la vista a 360 gradi sulla natura, sulle montagne e sugli alberi. Ti sembrerà quasi di essere immerso nella natura più selvaggia mentre ti rilassi ai bordi della piscina.

Anche le saune sono ricercate e realizzate in cristallo. La sala lounge dove rilassarsi è anch’essa costituita da vetrate e sarà impossibile non fermarsi ad ammirare il verde del prato e l’azzurro del cielo.

 

Terme di UUnarquot (Groenlandia)

Un paesaggio da cartolina quello delle terme UUnartoq: piccoli laghi che nascondono delle sorgenti geotermali, circondati dallo spettacolo degli iceberg che galleggiano sul mare.

Penso non sia necessario aggiungere altro per sentirsi rapiti dall’immagine, vero?

 

terme più belle al mondo

 

Cagaloglu Hamami, Turchia

Il New York Times, il prestigioso quotidiano americano, ha inserito il Cagaloglu Hamami come uno dei mille posti da visitare nel mondo.

Si tratta dell’Hammam più famoso di Istanbul. Il trattamento più richiesto è il massaggio che qui viene eseguito in modo piuttosto forte ma che riesce a sciogliere anche le tensioni più profonde. Un meritato riposo fra una visita e l’altra alla meravigliosa capitale turca.

 

Aman Amangiri  e Terme di Travertine (USA)

L’Aman Amangiri si trova nello stato dell’Utah, fra rocce e terra grigia che ricorda vagamente un paesaggio lunare. Fra le proposte c’è la “Flotation Therapy”, un trattamento sensoriale “ad alto potere rilassante”, dice chi l’ha provato.

Sempre negli Stati Uniti si trovano le famose Terme Travertine, questa volta nello stato della California e più precisamente nella California State Park.

La loro particolarità è quella di essere frequentate dai reduci degli hippy, dei moderni backpacker, dai nudisti e dai viaggiatori attirati dalla sua fama libertina. Se hai intenzione di viaggiare in questa parte d’America una visita non la dovrai assolutamente mancare!

 

Termas San Joaquin (Messico, l’unica tra le terme più belle al mondo)

Anche il Messico ha le sue terme e si chiamano San Joaquin. Sono molto lussuose e costruite con colonne dorate sovrapposte da archi e volte come un antico tempio greco.

Regala la sensazione di un salto nel passato, un lusso riservato alle caste più abbienti dell’antica Grecia, ma a disposizione in realtà a tutti. Se i cenotes non saranno abbastanza per te dovrai provare questa meravigliosa esperienza.

 

Terme più belle al mondo: Terme di Puritama (Cile)

Scendendo più giù nel sud America, nel deserto più arido del mondo, ci sono le terme di Puritama. Sono considerate le sorgenti naturali più calde della terra e si trovano nel nord di San Pedro de Atacama.

La parte più divertente è raggiungerle in quanto si dovrà affittare una jeep e guidare nel deserto fino a trovare il punto di sbocco delle acque. Immersi quindi in un paesaggio selvaggio sarà una delle esperienze più emozionanti della tua vita!

 

Terme di Beppu (Giappone)

Infine l’Asia o meglio il Giappone e le sue terme chiamate Beppu. Prendono il nome dalla città che si trova nell’isola vulcanica di Kyushu.

Si trovano all’interno del Suginoi Hotel e sono visitate da ben 12 milioni di visitatori all’anno. Segno che anche i giapponesi amano crogiolarsi al caldo delle terme e rilassarsi grazie al tepore che emanano.

Quali sono i borghi più belli in Europa escludendo quelli italiani? Gli esperti hanno scelto le più visitate e le più amate dai turisti.

Non è possibile paragonare l’uno all’altro, in quanto si differenziano in posizione, architettura e cultura, ma solo presentare e dare qualche spunto per un possibile soggiorno primaverile.

I borghi più belli in Europa

 

Reine in Norvegia

Si tratta di un caratteristico villaggio di pescatori nelle isole Lofoten. Le case sono di colore rosso, circondate da neve in inverno e di fiordi ai lati. Quante volte avrai visto la foto della cittadina nelle varie riviste di viaggi?

Pucischie in Croazia

La località si trova sull’isola di Brazza nella regione spalatino dalmata ed è apprezzata per le sue acque dalle tonalità celesti. Le sue case caratteristiche e fissate nel tempo la fanno apparire magica.

I tetti in cotto come voleva la tradizione della zona, fanno risaltare il candore pallido delle abitazioni che riluccicano con il riflesso del mare. Un’oasi protetta dalle ondate di turisti che ogni anno visitano la Croazia.

Gruyeres in Svizzera

Immagina una località svizzera circondata dalla natura e dalla rilassante tempra degli abitanti. Questa è Gruyeres, nel cantone Friburgo, che produce il famoso formaggio con i buchi.

L’architettura è di stampo medievale con un castello che domina dall’alto della collina e delle mura a difesa della città.

Rochefort-en-Terre in Francia: borghi più belli in Europa

La città è caratterizzata da botteghe di artigiani, boutique e gallerie a rallegrare le antiche vie medievali del centro. Un borgo fiorito con i classici tetti in ardesia e l’aria frizzante della Bretagna.

 

foto di Albarracin con la sua cinta muraria

Albarracin e la sua cinta muraria

 

Albarracin in Spagna

Il comune si trova nella regione autonoma dell’Aragona ed è considerato il più bel borgo di tutta la Spagna. Sorge su uno spuntone di roccia che è stato tagliato dal corso del fiume Guadalaviar, tra paesaggi aridi e secchi.

Al suo interno nasconde monumenti che si susseguono nelle varie epoche storiche, dalle mura erette dagli arabi alle tracce lasciate dai romani. Ogni angolo è un ricordo delle dominazioni passate.

Folegandros in Grecia: borghi più belli in Europa

Nelle Cicladi, lontano dalle rotte turistiche di Mykonos, Creta e Santorini, si trova questa graziosa località che richiama la tipica architettura ellenica. Il tempo sembra essersi fermato e gli asini lavorano ancora fianco a fianco con gli uomini.

L’isola è frequentata da moltissimi italiani, per lo più del nord, che hanno scelto di vivere in questo angolo di paradiso lontano dalla movida vacanziera.

Hallstadt in Austria

Il borgo, patrimonio dell’Unesco, si trova sulle rive dell’omonimo lago nel distretto austriaco del Gmunden. Una volta era una città mercantile raggiungibile solo via barca. Solo nel XIX secolo fu costruita una via praticabile per trasportare l’immenso quantitativo di sale ritrovato nelle miniere.

 

foto di Hallstatt che si affaccia sul lago con le montagne come sfondo, borghi più belli in Europa

Hallstatt in Austria con le montagne sullo sfondo

 

Castle Combe in Regno Unito: borghi più belli in Europa

Tetti spioventi, ponti in pietra e la classica architettura inglese che invita all’ordine e alla pulizia. Benvenuto a Castle Combe il borgo che è stato votato come il più bello del Regno Unito nel 1962.

Gieethorn nei Paesi Bassi

È considerato uno dei borghi più belli d’Europa e più green perché gli unici modi che hanno gli abitanti di spostarsi è tramite imbarcazione o bicicletta. Si trova, infatti, immerso in un parco naturale con un centinaio di ponti e di canali che attraversano il comune.

Il luogo è apprezzato dai turisti per la quiete e la natura incontaminata.

Cong in Irlanda

Città natale di sir William Wilde, padre del celeberrimo Oscar Wilde, si trova nella contea di Mayo ai confini con Galway. La sua particolarità è quella di trovarsi nella posizione di passaggio del fiume che alimenta due laghi.

L’architettura è quella classica irlandese con case in pietra, muretti in sassi e il verde brillante dell’erba. Tra gli edifici famosi figurano i resti di un’abbazia agostiniana e un castello riqualificato in hotel.