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Borghi italiani sorprendenti ce ne sono a bizzeffe nella nostra amata penisola, eppure alcuni sono da visitare almeno una volta nella vita. Sono quelli entrati a far parte dei più bei borghi in Italia grazie alla loro carica di arte, storia e cultura.

Il nostro Belpaese vanta un assortimento pressoché infinito di borghi caratteristici capaci di attrarre l’attenzione dei vacanzieri, sebbene fuoriescano dai classici circuiti turistici. Anzi, proprio la loro peculiarità sibillina funge da magnete persuadendo la curiosità del viaggiatore.

Celano al loro interno altisonanti storie di conquista, di sottomissione, di cedimento e di rivalsa. Racconti che narrano di eroiche gesta o di azioni impunite, mai cancellate dai ricordi popolani. Un intruglio di folklore e tipicità che vanno a formare il tessuto incomparabile dell’Italia.

Borghi italiani sorprendenti

 

I borghi italiani sorprendenti sono dislocati da nord a sud, senza dimenticare le isole. In particolare, andremo a conoscere i seguenti:

  • Strassoldo, in Friuli Venezia Giulia;
  • Ossana, in Trentino-Alto Adige;
  • Bellano, in Lombardia;
  • Vho, in Piemonte;
  • Bagnara di Romagna, in Emilia-Romagna;
  • Populonia, in Toscana;
  • Sellano, in Umbria;
  • Petritoli, nelle Marche;
  • Casoli, in Abruzzo;
  • Gaeta Medievale, nel Lazio;
  • Gesualdo, in Campania;
  • Tropea, in Calabria;
  • Erice, in Sicilia;
  • Lollove, in Sardegna.

A decretarne il successo non è certo il nome, perlopiù distintivo, ma lo spirito del luogo che lo ammanta. Perciò avviciniamoci a passi felpati, per non disturbare il demone, e andiamo a scoprire quali segreti e meraviglie vengono celati in questi luoghi.

 

I borghi del nord Italia

Ossana è un borgo che si trova in Trentino-Alto Adige e, più precisamente, nell’incantata Val di Sole, meta turistica invernale ed estiva.

In inverno Ossana si contraddistingue per essere il “Borgo dei 1000 presepi” dove la festa della natalità del Cristo incontra i paesaggi pittorici degli edifici e del castello San Michele affastellati lungo il centro storico.

L’antico borgo medievale di Strassoldo, a Cervignano del Friuli, disegna la sua architettura attraverso l’espediente cavalleresco di suddividere la parte alta da quella bassa.

Abbiamo quindi il Castello di Sopra e il Castello di Sotto. Al suo interno vennero ospitate diverse personalità storiche di estrema rilevanza, le quali tracce vengono conservate fra i miasmi del tempo.

Bellano è un borgo che richiede il suo spazio alle sponde del lago di Como. Molti citano ‘l’orrido Bellano’ riferendosi non al suo aspetto estetico o architettonico bensì alla profonda cavità creata dal torrente Pioverna.

Ma chi non ama l’altitudine può sempre rifugiarsi nel particolare Museo del Latte e della storia della Muggiasca, scrigno della tradizione agricola popolare.

Gli amanti della musica rock si saranno subito indirizzati a questo paragrafo per scoprire il borgo di Vho. Purtroppo, il nome non collima con la band rock ‘The Who‘ ma richiama i cultori dell’archeologia, dell’arte e della storia.

Infatti, queste sono le prerogative che invitano alla visita del borgo anche se nulla vieta di ascoltare in cuffia le note di “My generation“.

Infine, a Bagnara di Romagna si ode il fruscio del tempo incastonato fra le mura del castrum medievale e il profumo dello zafferano, tipico del luogo. Il borgo si anima da aprile a ottobre con eventi e manifestazioni di vario genere e finalità.

 

Visitare borghi italiani sorprendenti

 

A zonzo nei borghi del centro Italia

A Populonia gli Etruschi copiarono i Maya, posizionando una città sul mare alla stregua di Tulum nei Caraibi.

Le tonalità dei colori e l’atmosfera non coincidono, sebbene il sentore storico assedi il borgo. Il castello presenta tutte le caratteristiche di un complesso fortificato e spiana le vele dell’architettura medievale.

Sellano in Umbria si anima in agosto quando compaiono le prime strutture per iniziare la sagra cittadina. Viene preparato il dolce “Attorta” con un ripieno di fichi, frutta secca e uva, mentre la musica si estende oltre le mura della Pieve.

Petritoli è il borgo più amato dalle coppie che sognano di sposarsi in Italia. Ecco perché è conosciuto anche con il nome di ‘Borgo dei matrimoni’ con il beneplacito dei professionisti wedding planner della zona.

Il suo centro storico presenta degli edifici di forte valore architettonico e l’arte raffigurativa nelle pareti degli interni richiama i cultori del classico.

Casoli è sospesa tra la montagna e il mare e promette dei panorami da cartolina, ideale per chi non riesce a fare a meno dei selfie.

Le chiese e il castello la rendono un borgo incantato anche se la maggior parte del merito va ai suoi ospitali abitanti che abbelliscono il borgo di eventi e manifestazioni.

Gaeta Medievale è posizionata sul mare, nella regione Lazio, e viene spesso ammirata da chi raggiunge la località tramite un’imbarcazione.

Il borgo è parte della storia italiana poiché in questo luogo combatterono gli eserciti borbonici contro i piemontesi. Uno spiraglio architettonico che diede il via all’Unità d’Italia.

Sud Italia e isole tra i borghi italiani sorprendenti

Gli ultimi borghi italiani sorprendenti sono Tropea in Calabria, famosa località turistica marittima con la sua setosa spiaggia, Lollove in Sardegna funestata da una maledizione, Gesualdo con i suoi prodotti tipici locali e, infine, Erice che si erge a dominare la provincia di Trapani.

Tropea è famosa per il mare e per il centro storico avente origine dall’Età del Bronzo. Forse è la località più nota di tutta la Calabria e le immagini della sua estensione a picco sul mare sono ricercate.

A differenza, Lollove è quasi sconosciuta. Si tratta di un borgo abbandonato osteggiato da una maledizione che lo fa vivere senza mai morire. Persiste nella sua atmosfera decadente senza rialzarsi.

La colpa è da attribuire a un gruppo di monache, le quali si lasciarono andare a comportamenti lascivi che indispettirono la popolazione e lo spirito del luogo.

Gesualdo è fitto di elementi di valore storico e architettonico ma la maggior parte delle persone lo conosce per i suoi prodotti gastronomici.

Difatti, a Gesualdo si cercano i tre PAT, ovvero i prodotti agroalimentari tradizionali certificati. Si tratta del pomodorino seccagno, del sedano e dell’aglio dell’Ufita.

Erice è un borgo incantato, sfondo dei tour che partono da Trapani o dall’osannata località marittima San Vito lo Capo. Famosa per la sua formazione antica, poiché accolse le ceneri degli esuli troiani.

Oggi conosciuta per le pasticcerie, fondate da donne che hanno carpito i segreti culinari dei monasteri per donarli al mondo, soprattutto quello del turismo.

Ischia fai da te è possibile? Certamente! L’isola non presenta difficoltà per l’organizzazione del viaggio in quanto ben collegata. Ti basterà raggiungere il porto e da lì partire alla volta di una delle isole napoletane più belle.

Ad accoglierti ci sarà una terra lussureggiante di piante, un terreno ricco di minerali grazie alle eruzioni vulcaniche, un mare dai colori cangianti e delle rocce di tufo verde che ti faranno spalancare la bocca dallo stupore.

Ci sei mai stato? Allora sai già di cosa sto parlando. Se invece non l’hai ancora visitata seguimi nel racconto e ti farò conoscere un angolo italiano che ti verrà voglia di scoprire al più presto.

Come raggiungere Ischia fai da te

 

Se stai organizzando un viaggio a Ischia fai da te non ci sarà nessuno con un cartello con su scritto il tuo nome ad attenderti all’aeroporto e neanche qualcuno pronto a indicarti il tragitto da percorrere per arrivare al porto dalla stazione dei treni. 

Per questo motivo ho deciso di mettermi una camicia bianca, un paio di pantaloni neri e di raccogliere i capelli in modo da apparire professionale e trasformarmi nella tua agente di viaggio virtuale. 

Fa’ finta che ci sia io in aeroporto o in stazione pronta ad accompagnarti nel viaggio dei tuoi sogni. Non ti aspettare, però, un trattamento a 5 stelle perché il mio concetto di viaggio si basa sull’avventura.

Sei pronto/a dunque a partire?

Perfetto, cominciamo! Arrivando all’aeroporto Capodichino a Napoli dovrai scegliere il mezzo a te più congeniale per raggiungere il porto. Tra le soluzioni più convenienti puoi scegliere l’Alibus o il taxi collettivo.

Il primo si trova a circa 200 metri dall’uscita dell’aeroporto, sulla destra e ha un costo di 5 euro a tratta, da pagare direttamente al conducente. Puoi acquistarlo anche in anticipo per un costo ridotto di 4 euro.

Prevede le fermate alla stazione centrale dei treni di Napoli, al terminal dei traghetti del Porto di Massa e al Molo Beverello dove si prendono gli aliscafi. Con il taxi collettivo si pagano 6 euro a persona comprese le valigie e sono previste le stesse soste dell’Alibus.

Qual è la differenza fra traghetto e aliscafo?

La biglietteria dei traghetti si trova prima di raggiungere il molo e più precisamente nella fermata di Calata di Porto di Massa. Il viaggio ha una durata superiore rispetto all’aliscafo e spesso fa fermate anche all’isola di Procida.

 

l'isola vista dalla strada che porta alla sommità

 

Di contro, però, il prezzo del biglietto è nettamente inferiore, si possono risparmiare anche 10 euro a tratta. Il viaggio in aliscafo dura solo un’ora, mentre quello in traghetto si completa in un’ora e un quarto, un’ora e venti, se si fa la fermata a Procida. 

Durante il viaggio puoi vedere la costa napoletana, l’isola di Capri in lontananza, Procida e Vivara, fino a raggiungere il porto di Ischia. Da Napoli puoi scegliere i porti di Casamicciola o Ischia Porto dove scendere, dipende dove è collocata la tua struttura ricettiva.

Finalmente a Ischia: informazioni generali

 

Ischia è un’isola di formazione vulcanica, te ne accorgerai girando le varie spiagge provviste di fumarole e saune naturali, parchi termali e sabbia di colore nero come la pece. 

I minerali presenti nel sottosuolo hanno permesso agli abitanti di sfruttare la terra per la coltivazione di qualsiasi tipo di pianta che qui cresce rigogliosa e in perfetta salute.

Il simbolo dell’isola è il limone ma non mancheranno di impressionarti anche gli orti ricchi di ortaggi, piante officinali e aromatiche. La vera connotazione degli ischiani, infatti, è di tipo contadino più che pescatore e non si è cancellata nel tempo, rimanendo fedele ancora oggi nell’isola. 

 

 

 

L’isola assume la forma di un trapezio, lunga 7 chilometri e larga 10 con una sommità, raggiunta dal monte Epomeo, di 788 metri. Quest’ultimo è un horst, un termine geologico che indica un pezzo di crosta terrestre che si è sollevato rispetto al terreno circostante, grazie alla spinta magmatica.

Il movimento ha dato vita al tufo verde, particolarità dell’isola, a causa del suo sprofondamento in mare e successiva emersione. Il tufo, difatti, è solitamente di colore giallo, ma essendo stato sott’acqua e poi riemerso si è ossidato assumendo una colorazione verdognola.

I comuni di Ischia sono sei:

  • Ischia
  • Casamicciola Terme
  • Lacco Ameno
  • Forio
  • Barano d’Ischia
  • Serrara Fontana 

Come muoversi a Ischia fai da te

 

Il mezzo più economico per muoversi a Ischia è il bus. La stazione degli autobus si trova in prossimità del Porto nel comune di Ischia e da qui partono i bus verso tutte le direzioni. 

La biglietteria si trova dietro il piazzale degli autobus e il costo per una corsa singola è di 1,50 euro. Il prezzo è veramente conveniente e si possono fare i biglietti per una settimana o giornalieri, ma c’è un però. 

Gli autobus sono solo per i coraggiosi essendo un condensato di persone. Ci si ritrova all’interno schiacciati come sardine senza possibilità di muoversi, né di timbrare il biglietto o di prenotare la fermata.

Dovrai stringere amicizia con gli altri frequentatori per fare queste cose e dar vita a un coro affinché tu riesca a scendere alla tua fermata. Sarà a tratti comico e a tratti fastidioso, ma anche questo farà parte della tua avventura sull’isola.

 

Ceramica con cartina isola di ischia

 

Cosa ho visto sull’isola

 

L’itinerario Ischia fai da te che ho fatto assieme alla mia amica Luisa è stato il seguente:

  • Terme Negombo a Lacco Ameno;
  • Castello Aragonese, Ischia Porto e Ischia Ponte;
  • Baia di Sant’Angelo, Fumarole, Cavascura e Spiaggia dei Maronti;
  • Giardini la Mortella, Forio e Spiaggia di Citara.

 

Terme Negombo (Ischia fai da te)

Definirle Terme è piuttosto riduttivo in quanto il Parco Termale Negombo è un implosione di arte, natura e acqua. Si trova in località Lacco Ameno ed è provvisto di 30 piscine di acqua calda, tiepida e fredda.

L’entrata costa 33 euro a persona per l’accesso alle piscine, al mare e ai servizi di spogliatoi e doccia. È un’esperienza da fare se ci si trova in vacanza a Ischia perché la disposizione delle terme si amalgama in modo esemplare all’ambiente circostante.

La cura e la pulizia sono impeccabili e ci si può rilassare in spiaggia all’interno di una baia riparata dai venti e dal mare mosso con una spiaggia di colore nero e un’acqua cristallina. 

Ti confesso che sarei rimasta a vivere lì dentro senza più uscire, per l’eternità! Ma, come ogni cosa bella, purtroppo finisce e si ritorna alla realtà e soprattutto si perde ogni forma di rilassamento acquisita nel momento in cui si risale sull’autobus!

 

Una delle piscine del parco termale Negombo

 

Castello Aragonese

La comunità di Ischia nasce all’interno di questo castello per poi diffondersi in tutta l’isola. Il castello, abitato nel tempo dai vari conquistatori, è rimasto un gioiello di inestimabile valore culturale e turistico.

All’interno si possono ammirare le chiese, i giardini, le carceri, le terrazze e i percorsi sopravvissuti nei secoli. Ti consiglio di salire con l’ascensore per poi scendere visitando tutte le varie aree. Indossa scarpe comode e goditi il panorama di Ischia Ponte con le sue spiagge e le sue case colorate.

L’entrata costa 10 euro e ti verrà fornito un foglietto illustrativo con la spiegazione dei vari punti turistici oppure 15 euro se vuoi farti accompagnare da una guida.

Da non perdere è la stanza mortuaria in cui sedevano le monache passate a miglior vita e lasciate decomporre su dei sedili in marmo con una sorta di imbuto in cui cadevano i liquidi. Una scena po’ macabra ma qui non ci facciamo mancare nulla.

 

Il castello Aragonese

Castello Aragonese

 

Ischia Porto e Ischia Ponte

Lo stesso comune con due centri storici popolati da ristoranti, negozi tipici e vicoli caratteristici. Entrambe le località meritano una visita, sia all’interno che nel lungomare, per ammirare la bellezza e la particolarità dell’urbanistica cittadina.

Gli acquisti più economici si fanno a Ischia Ponte sia per quanto riguarda i souvenir che i prodotti da supermercato. A Ischia porto, però, c’è più scelta sia a livello ristorativo che commerciale. Via Roma è la via principale ed è quella con i negozi più costosi e alla moda.

Le spiagge sabbiose si trovano a Ischia Porto mentre gli scogli a Ischia Ponte e in prossimità del castello Aragonese. Gli stabilimenti balneari si trovano lungo tutta la striscia di sabbia che costeggia il comune. 

Ci sono comunque spiagge libere tra uno stabilimento e l’altro e una più grande vicino al porto. Il mare è piuttosto tranquillo e poco profondo. 

Cerca il localino che sembra un negozio di frutta e verdura a Ischia Ponte, si trova sulla stradina a destra prima del museo del Mare, ti siederai fra grappoli di peperoncini e ceste di pomodori e sarai accolto dalla simpatia contagiosa del proprietario.

 

Veduta su Ischia ponte e Ischia Porto

 

Baia di Sant’Angelo (Ischia fai da te)

Bellissima baia con una veduta panoramica sul mar Tirreno da cui si possono fare diverse escursioni. Il borgo è piuttosto piccolo ma molto curato e ricco di negozi e locali.

C’è una spiaggia dove nuotare e prendere il sole e il porto da cui partono o arrivano i famosi taxi boat che toccano vari punti dell’isola. Si prosegue salendo in direzione fumarole per vedere le famose fuoriuscite di vapore caldo sulla spiaggia.

Il motto del borgo è: “L’unica felicità è godersi la vita”, tienilo come mantra per tutta la durata del tuo indimenticabile e irripetibile viaggio!

 

Baia di sant'Angelo, Ischia fai da te

 

Fumarole, Cavascura e Spiaggia dei Maronti

Attraverso un percorso da fare a piedi o salendo su una golf car si raggiunge la spiaggia dei Maronti passando per la chiesa delle Fumarole, un centro benessere e diversi locali e hotel.

Le fumarole si trovano sul litorale che da inizio (o fine, dipende dai punti di vista) alla spiaggia dei Maronti, dietro i lettini di uno stabilimento. Per la verità non sono molto suggestivi in quanto si vede solo il vapore uscire e si sente la sabbia diventare bollente, ma se sei fortunato, potresti assistere alla cottura di alcune pietanze come il pollo o le uova. 

Le uova vengono prima cotte sotto la sabbia e poi lasciate raffreddare nell’acqua del mare che rimane di temperatura ambiente, in modo da assorbire anche il sale ed essere pronte da mangiare. Più eco sostenibile di così!

Cavascura sono delle sorgenti naturali conosciute fin dai tempi dei romani dove ci si addentra in una grotta satura di esalazioni gassose fino ad arrivare in un centro termale rinomato.

Terminati i vari trattamenti di bellezza ci si può rilassare nella spiaggia dei Maronti, metà libera e metà dotata di lettini e ombrelloni. L’acqua può essere molto mossa a causa dei venti.

 

fumarole in ischia fai da te

 

Giardini la Mortella

I giardini la Mortella sono davvero unici, nati dalla passione di una signora inglese che è venuta a vivere a Ischia assieme al marito, un noto compositore di nome William Walton.

La passione per la botanica ha spinto entrambi a creare un’oasi di assoluta bellezza e diversità con fiori e piante di tutto il mondo che qui sono riuscite a crescere e prosperare in modo rigoglioso.

L’ingresso costa 10 euro ma se si vuole vedere la serra con le orchidee (non ce ne sono molte per la verità), bisogna aggiungere un altro euro prima di entrare nella porta a vetri della serra.

Il giardino non è solo un tripudio di piante ma anche un’opera architettonica ingegnosa, costruita in modo intelligente affinché ogni pianta abbia il proprio spazio e il proprio terreno fertile su cui prosperare in salute. 

La visita dura circa un’ora in cui ci si perde ad ammirare la meraviglia della natura e si può anche vedere un video esplicativo nella sede congressuale con protagonista la proprietaria, che spiega i lavori di costruzione e racconta i vari studi fatti sulle piante.

 

giardino con fontana

 

Forio (Ischia fai da te)

Mi aspettavo di più da questa cittadina che però non manca di avere una bellissima veduta sugli scogli di tufo verde e delle chiese fra le più rinomate dell’isola.

La più visitata è la chiesa del Soccorso che nasconde al suo interno un crocifisso ligneo rubato in Sardegna e rimasto intrappolato nell’isola a quanto pare, per volere divino. Il centro si anima verso sera mentre di giorno è frequentato dai turisti in transito in visita alle chiese o alla vicina spiaggia di Citara.

 

Chiesa del soccorso a Forio in ischia fai da te

 

Spiaggia di Citara

La spiaggia si trova a circa mezz’ora dal centro di Forio ed è praticabile tramite una passeggiata dotata di marciapiede pedonale lungo la via a senso unico.

Durante la passeggiata si possono ammirare gli scogli degli innamorati e il becco dell’aquila, due esemplari di roccia di tufo verde che sembrano plasmati da mani umane.

La spiaggia è molto frequentata ed è considerata una fra le più belle dell’isola. In zona, infatti, sorgono numerose strutture ricettive e con mia grande sorpresa, è dotata anche di una piccola stazione degli autobus da qui partono i bus per Ischia Porto.

Il mare è stato molto mosso in quel giorno di visita ma ciò non mi ha impedito di giocare con le onde come se fossi una dodicenne fuggita dalla scuola! 

scogli degli innamorati di tufo verde

 

Cosa c’è ancora da vedere

 

Il tempo non è bastato a vedere tutte le bellezze di Ischia che, nonostante le dimensioni, ha moltissimo da offrire ai turisti. L’isola è rinomata per le terme e in effetti ce ne sono per tutti i gusti a partire dai Giardini Terme Poseidon specializzati nel percorso Kneipp, la Fonte delle Ninfe Nitrodi fra le più antiche al mondo, le Idroterme Olympus, le Antiche Terme Belliazzi e molte altre.

Ci sono poi le Terme di Sorgeto nell’omonima baia che si possono accedere gratuitamente da Forio Panza con una discesa sul mare di alcune centinaia di gradini. Si arriva fra pietre bollenti e saune naturali contornati da una natura selvaggia e particolare. 

C’è un altro luogo magico chiamato la “Grotta del Mago” che un utente di Google Local Guide ha lasciato questo commento: 

 

“Le leggende attribuiscono a questo luogo proprietà fantastiche: culto del Sole, personaggi particolari che qui vivevano, accesso a mondi sotterranei. La realtà è la sua bellezza, resa ancora più particolare dai giochi di luce. In un momento della giornata la luce entra da un buco che si trova sulla sommità della Grotta e tutto si illumina. Meraviglioso.”

 

Spiagge, grotte, baie e scogli non finiscono qui a Ischia ma non voglio svelarti tutti i segreti perché credo che ognuno di noi riesca a trovare un pezzettino di terra in cui lasciarci il cuore e se poi ti racconto tutto che avventura è? 

Quando visitare Ischia? Ogni stagione ha la sua particolarità, il clima è favorevole tutto l’anno tranne i mesi di gennaio e febbraio che risultano essere i più freddi. 

L’isola di Procida si trova sul Golfo di Napoli, vicino a Ischia, dove a contrastare il blu scuro del mare ci sono le case in tinte pastello. Teatro di importanti film è anche un luogo in cui riposare la mente e lasciare che la fantasia si prenda il giusto spazio per volteggiare libera.

Come si raggiunge l’isola di Procida?

 

Se arrivi a Napoli dall’aeroporto Capodichino o dalla stazione centrale ti consiglio per comodità di prendere l’Alibus. Il biglietto si può comprare a bordo è ha un costo pari a 5€. L’ultima fermata è quella del molo Beverello, di fronte l’entrata della stazione marittima.

A questo punto, se non lo hai già fatto, ti consiglio di controllare gli orari dei traghetti o degli aliscafi per raggiungere l’isola di Procida. Sarà lo stesso che avrà la destinazione finale di Ischia. I traghetti e gli aliscafi per Procida si trovano in due punti differenti.

Per i traghetti dovrai dirigerti verso destra rispetto l’entrata della stazione marittima e camminare per almeno 5 minuti fino a che troverai gli sportelli e l’attracco. C’è una fermata intermedia con l’Alibus vicina alla stazione dei traghetti, prova a richiedere la fermata al conducente del bus.

Gli aliscafi invece si trovano sulla sinistra, rispetto sempre alla stazione marittima, a circa due minuti di distanza e il viaggio per l’isola ha una durata più breve: solo trenta minuti. Ovviamente il prezzo del biglietto rispetto al traghetto sarà più alto.

 

isola di Procida vista dalla strada che porta alla sommità

 

Cosa vedere nell’isola di Procida

 

Non appena scenderai dall’imbarcazione e ti ritroverai nella zona di Marina Grande verrai subito assalito dal profumo piccante della salsedine e i tuoi polmoni richiederanno un respiro più profondo.

Questa necessità non durerà a lungo, però! Non appena salirai, seguendo le indicazioni per il centro storico, ti ritroverai fra strade strette e alti edifici.

E ti renderai presto conto della quantità di auto e moto che circolano sull’isola, lasciandosi dietro una fastidiosa scia di gas di scarico e un rumore insopportabile.

Ma una volta che avrai raggiunto Piazza dei Martiri ti si aprirà davanti agli occhi l’isola di Procida in tutta la sua estensione e bellezza.

Sarà il momento di tirare fuori la macchina fotografica e abbandonarti alle tue emozioni. Cerca gli angoli più suggestivi, scendendo nelle scalinate, per cogliere gli scorci più particolari.

 

via del centro trafficatissima

 

Si continua a salire seguendo un muretto di colore giallo che contrasta con l’azzurro del mare. C’è uno spiazzo con due cannoni che puntano direttamente sull’acqua: sono un omaggio della Repubblica Napoletana, risalenti al 1799. Ci troviamo nella zona della Terra Murata, centro storico medievale.

Salendo ancora si vede ciò che rimane del Palazzo d’Avalos del 1563, divenuto Palazzo Reale e poi cittadella carceraria. La chiesa di Santa Maria delle Grazie appare piuttosto spoglia e non si celebrano le messe perché manca l’altare.

Ma nasconde comunque un piccolo gioiellino: la riproduzione fatta a presepe dell’isola, ideata dagli abitanti stessi. Ti verrà voglia di toccarlo con mano per capire se è reale oppure un’opera di fantasia. È reale, te lo posso assicurare!

Sarà premura delle due simpatiche custodi raccontarti la storia della creazione del presepe, in cambio di un piccolo contributo che varrà tanto quanto la tua stessa gentilezza. Nel punto più alto c’è un Belvedere. Finalmente si può scorgere Capri in lontananza e le coste di Pozzuoli.

 

io nell'isola di procida

 

Cosa fare sull’isola di Procida

 

Se sei un amante del pesce, qui, ogni tuo desiderio sarà realizzato. Puoi scegliere fra i diversi ristoranti, i prezzi sono abbastanza simili. Per la spiaggia dovrai spostarti leggermente fuori dal centro per incontrare la sabbia lavica di colore nero.

Dovrai assaggiare la granita procidana realizzata con il succo di limoni freschi dell’isola e le Lingue Dolci, una specialità gastronomica zuccherina.

In questa località è stato girato il film “Il talento di Mr Ripley e lo troverai pubblicizzato in vari punti dell’isola.

Il porticciolo di Corricella è stato invece teatro di uno degli ultimi film del compianto regista Massimo Troisi: il Postino. La locanda il Postino ne conserva vari cimeli, fra cui la famosa borsa marrone in pelle.

Sempre qui sono disseminati i vari locali dove ci si può rilassare ascoltando lo sciabordio dell’acqua e seguire i movimenti ondulatori dalle barche dei pescatori.

Hai anche la possibilità di fare un tour in barca dell’isola per scoprirne ogni anfratto e ogni angolo nascosto da una diversa prospettiva.

Oppure scegliere di visitare l’isola di Vivara, un lembo di terra collegata a Procida e considerata area Marina protetta. La zona è meglio conosciuta come “Regno di Nettuno” e si possono avvistare branchi felici di delfini che solcano con maestria le onde insistenti del mare.

Quando sarà ora di rientrare a Napoli cercherai di conservare quella sensazione di benessere donata dall’isola ma tu, invece, fanne dono a qualcuno, non tenerla tutta per te. Io ho scelto di regalarla a te, spero ti sia gradita.

Me l’ha detto il Genius Loci di Procida, un essere votato alla gentilezza, al calore e alla generosità simile all’acqua che prende e dona come un’onda continua. Ecco perché lo devi fare anche tu!

Fare un itinerario “Napoli in un giorno” è possibile scegliendo i percorsi giusti, i punti di interesse preferiti e delle pause ad effetto!

Napoli è una città fantastica: rumorosa, colorata, ricca di odori e di scorci inimitabili. Il cibo è ciò che di meglio si possa chiedere dalla tradizione italiana, mentre l’impatto iniziale lascia per un momento disorientati.

Vie strette che si chiudono come un imbuto addossandosi a palazzoni a volte eleganti, a volte fatiscenti. Motorini che sfrecciano senza pietà suonando impunemente clacson.

E ancora commercianti che espongono la merce, rivelando la più alta forma di creatività che si possa trovare nell’intera penisola. Napoli è tutto questo, una raccolta di emozioni e di sensazioni particolari che rimangono sulla pelle e nel cuore.

Itinerario Napoli in un giorno

 

Ma è davvero possibile stilare un itinerario Napoli per un giorno? La bellissima città partenopea meriterebbe, ovviamente, molto più tempo per essere visitata, ma se si ha a disposizione un solo giorno, si deve essere pronti a camminare.

O almeno, questo è ciò che ho fatto io. Grazie alla proposta di un’amica che mi ha segnalato la promozione di Ryanair, a circa 20 euro, di andata e ritorno a Napoli in un giorno.

dal porto parte l'itinerario napoli in un giornoSiamo partite alle 8.15 di mattina da Treviso per arrivare a Napoli verso le 9. Il ritorno invece è stato alle 7 di sera. Abbiamo avuto la possibilità di passeggiare per l’intera giornata.

Eravamo vestite con pantaloni lunghi e scarpe da ginnastica, perché al mattino in Veneto fa abbastanza fresco. Giunte a Napoli abbiamo maledetto il fatto di non aver portato un paio di sandali, dato che la temperatura raggiungeva e, oltrepassava, i 30 gradi.

Abbiamo preso l’Alibus, l’autobus che porta dall’aeroporto Capodichino al centro città. Siamo scese alla fermata del porto e ci siamo avviate all’ufficio di informazione turistica più vicino.

Abbiamo preso una cartina e abbiamo studiato un percorso ad hoc per visitare i quartieri più famosi di Napoli. Per una questione di tempo, abbiamo deciso di rinunciare ai musei, che ci avrebbero tolto troppo tempo. E ovviamente, abbiamo scelto di camminare un bel po’, saltando definitivamente la metro.

Percorso consigliato

 

Abbiamo iniziato dal porto facendo una piccola deviazione per ammirare Piazza del Plebiscito, la piazza che ospita i più importanti eventi napoletani. Visitare Napoli in un giorno è una sfida e quindi abbiamo proseguito imperterrite verso il lungomare.

Qui mi sono nuovamente maledetta per non essermi portata il costume da bagno. Il mare ha dei riflessi talmente stupendi e invitanti da farmi nascere la voglia di fare bagni e tuffi.

Ma diciamo che il lungomare è una zona piuttosto turistica e quindi non si può ammirare il cuore della città. Così ci siamo avventurate tra i vicoletti.

piazza plebiscito nel cuore di napoliAbbiamo fatto una sosta per prendere una bottiglia d’acqua e ci siamo infilate tra i Quartieri Spagnoli. E qui abbiamo iniziato a respirare la vera aria di Napoli.

Ci siamo perse tra le vie fermandoci di tanto in tanto a mangiare qualcosa. Abbiamo raggiunto il quartiere di Spaccanapoli con il suo mercato variopinto dotato di ogni genere di prelibatezza.

Dal pesce fresco alla pizza, ogni tesoro nascosto, lì è svelato. Proseguendo con la pancia più piena, siamo andate verso il centro storico dove si trovano gli artigiani. Le statuette del presepe conosciute in tutto il mondo per la loro originalità e ricercatezza.

Ci siamo fermate ad acquistare un prodotto tipico napoletano. Dato che la mozzarella non la potevamo portare a casa senza una valigia in stiva, abbiamo preso il Provolone del Monaco, per assaggiarlo nel delizioso piatto “spaghetti alla Nerano” come consigliato dal commerciante della Charcuterie.

Stremate, ma insaziabili, siamo tornate indietro passando davanti all’Università di Napoli. Ci siamo fermate a bere qualcosa e una volta giunte nelle vie dello shopping adiacenti la Galleria Umberto I, ci siamo fermate a comperare qualche dolce tipico. Non ci rimaneva che tornare al punto di partenza e riprendere l’autobus che ci avrebbe portato all’aeroporto.

veduta sul vesuvio da vedere nell'itinerario napoli in un giorno

 

Esperienza piacevole e da rifare?

Alla fine posso decretare che un itinerario “Napoli in un giorno” può solo dare l’idea della potenzialità che offre la città. Sono mancate le varie stazioni della metropolitana, considerate tra le più belle d’Europa, abbiamo perso i musei, in una delle città culturali tra le più interessanti.

Ma abbiamo anche messo un tassello importante nella nostra conoscenza. Ora controlliamo con frequenza i voli per Napoli. E speriamo di tornarci presto, magari con la valigia, questa volta per rimanerci di più. Un’altra offerta di Ryanair mi ha permesso di visitare l’Isola di Procida. Mentre un altro soggiorno mi ha portato a Ischia.