Articoli

Il migliore compagno di viaggio è il cane per almeno dieci motivi, anche se forse in realtà sono molti di più. Perché un cane non è solo un compagno di viaggi ma un compagno fedele per la vita.

Sono trascorsi quasi cinque anni da quando mi sveglio tutte le mattine vedendo il musetto felice di Pepe, il mio cucciolo inseparabile. E da quando l’ho conosciuto, la mia vita è notevolmente migliorata.

Innanzitutto ogni risveglio è accompagnato da un sorriso nel vedere i suoi occhi gioiosi e poi le giornate trascorrono all’insegna della curiosità e dell’esplorazione. Le vacanze trascorse in sua compagnia sono tutte diverse e indimenticabili e non vedo l’ora di fare le prossime.

 

Dieci motivi per cui viaggiare con un cane

 

  1. Un cane sarà sempre d’accordo con le tue decisioni. A lui non importerà dove vorrai andare in vacanza purché rimaniate assieme. Potrai portarlo al mare, in montagna, al lago o in città e saprà sempre adattarsi.

  2. Non sarà mai stanco di esplorare. Anzi sarà proprio lui a spingerti a farlo! E se qualcosa gli farà paura, cercherà il tuo aiuto, consapevole del fatto che in te troverà protezione.

  3. Non litigherete mai per il cibo. L’unica condizione necessaria sarà quella di condividere. Soprattutto se come pasto principale ci saranno affettati e affini.

  4. I momenti di noia o sconforto saranno condivisi. Perdendoti nella dolcezza dei suoi occhi comprenderai la transitorietà delle emozioni e un nuovo sorriso non tarderà a sopraggiungere.

  5. Riposo, gioco e scoperta saranno egualmente importanti. Uno dei più grandi insegnamenti di un cane è quello di imparare a riappropriarsi della spensieratezza, come quando da bambini non esistevano i problemi e la vita appariva leggera.

  6. Ogni cosa sarà fatta assieme. E ti accorgerai che non sarà così fastidioso come se dovessi farlo con un altro ‘umano’. Perché i cani sanno essere invadenti senza risultare pesanti.

  7. Le coccole non mancheranno mai. Non importa se avrete camminato tutto il giorno e scalato le montagne. Alla fine di ogni giornata e all’inizio di ogni nuova giornata non dovranno mai mancare una sana dose di coccole. Faranno del bene al tuo cucciolo ma soprattutto a te.

  8. Attirerà le simpatie delle altre persone. Il cane è un catalizzatore di gioia e grazie al suo contributo avrai la possibilità di conoscere e avvicinare molte persone. Proprio come quando viaggi in solitaria, con la differenza che ci sarà da subito un argomento di cui parlare.

  9. Imparerai a fare delle foto perfette. Sì, perché non sarai facile centrare l’obiettivo e fare allo stesso tempo una foto decente con il tuo cane. Io ci ho messo una settimana prima di riuscire a fare la prima foto a Pepe e ora, beh, ho il carosello del telefono con solo foto sue! Inoltre, sono diventata una vera esperta nel fare delle foto decenti in velocità.

  10. Ti insegnerà che il silenzio vale più di mille parole. E che comunicare è molto più importante che parlare. Tra di voi ci saranno sguardi così pregni di significato che nessuna parola sarebbe in grado di esprimerlo in modo migliore.

 

Il migliore compagno di viaggio: Pepe l'esploratore

 

Io e Pepe: il mio migliore compagno di viaggio

 

Le più belle vacanze le ho fatte proprio assieme a Pepe e hanno di certo rafforzato il nostro rapporto. Ha imparato a sopportare l’acqua, nonostante il terrore, e ad abitare in spazi insoliti.

Siamo stati nella provincia di Belluno per ben due volte e a Lavarone in Trentino mentre non l’ho ancora portato all’estero per non dovergli fare la puntura antirabbica.

Ha dormito sia in hotel che in appartamento ed è riuscito a fare amicizia con altri cani mentre io conoscevo chi li accompagnava. La sua compagnia è stata un valore aggiunto perché vederlo felice nel correre libero mi ha fatto capire quanto sia importante lasciarsi andare.

Pepe non è solo un cane ma un compagno di giochi e di avventure, un amico fidato, un maestro e un contenitore di immensa serenità. Quei suoi occhi da furbetto sono riusciti a trasmettermi così tanto amore da avvolgermi e circondarmi creando una rete di protezione.

Un modo goffo per dire che ho finalmente trovato il mio migliore compagno di viaggio.


Alcuni consigli di Punto e Viaggio per muoversi con il migliore compagno di viaggio:

L’elogio della vacanza è un articolo dedicato a coloro che durante un viaggio hanno dovuto sopportare un compagno/a non proprio gradevole. Io ne so qualcosa e ti assicuro che possono rovinare l’atmosfera della vacanza.

La vacanza non è un obbligo

 

Iniziamo sottolineando il concetto che fare una vacanza non è un obbligo. Nessuno ci costringe a lasciare la nostra zona comfort per ricercare nuovi orizzonti.

Alcune persone vivono perfettamente adagiate nella loro illusione di essere felici con ciò che hanno e non vogliono preoccuparsi di affrontare avventure al di fuori dell’ordinario.

Il problema nasce quando incontrano una o più persone che amano le novità e sono curiose di vedere nuove località. Quando si raggiunge il luogo di villeggiatura cominciano le incomprensioni.

Perché tu, anima entusiasta, dovrai cozzare contro la loro negatività e la tendenza al vittimismo. Sarai la causa dei vari intoppi che si verificheranno durante il soggiorno.

E se si prova a minimizzare l’accaduto, sarai costretto/a a subire delle tremende sfuriate. La frase principe sarà “Ma chi me l’ha fatto fare di venire qua? Se fossi rimasto/a a casa sarebbe stato meglio”.

Sarai costretto a sopportare lamentele e malumori, salvo dopo, una volta ritornati a casa, sentire raccontare con enfasi agli amici della bellissima esperienza vissuta. Mantieni la calma!

 

foto di varie vacanze in montagna e al mare

 

Se non hai soldi rimani a casa

 

Non c’è nulla di più maledettamente fastidioso che andare in vacanza con una persona taccagna o senza soldi. Non sto parlando di chi vuole soggiornare in hotel a 5 stelle e mangiare caviale e champagne pretendendo che gli altri facciano lo stesso, ma di chi si lamenta ogni qual volta deve aprire il portafoglio.

Ognuno di noi ha vissuto o vive dei momenti  di ristrettezze economiche ma non per questo dobbiamo farlo pesare agli altri. Se si ha un budget da rispettare ci sono due opzioni per vivere una vacanza serena in compagnia di altre persone:

  1. Calcolare le uscite e scegliere quelle che risultano fattibili rispetto al nostro importo totale;
  2. Declinare le proposte o proporre una soluzione alternativa.

Già, perché quello che i “taccagni” non sanno è che non è obbligatorio condividere tutte le esperienze. Io potrei scegliere, ad esempio, di fare un tour in barca a vela, mentre l’altro rimane tranquillamente sotto l’ombrellone per l’intera giornata, in modo da evitare qualsiasi discussione. Ma invece no!

I taccagni saranno così infimi da venire con te in barca a vela e farti pesare per tutto il tempo di averlo fatto. Se saranno poi particolarmente feroci, insceneranno un attacco di vomito in modo da farti sentire anche in colpa. Tu, essere ignobile che hai voluto tutto questo, ma non ti vergogni?

Quando rientreranno a casa e racconteranno la disavventura a familiari e amici enfatizzeranno le pene e tu diventerai il maligno da crocifiggere.

 

scritta meglio soli o accompagnati? elogio della vacanza

L’apatia è il mio mood (e me ne vanto, altro che elogio della vacanza)

 

Se la sfiga è così persistente, possiamo incappare in personaggi che, oltre a essere pantofolai e taccagni, sono anche apatici; nessuna chiesa, nessun museo, nessuna opera d’arte o tramonto sarà in grado di far affiorare un minimo interesse.

Ogni cosa per loro sarà piatta, senza forma, senza colore e senza sostanza.

Potrai snocciolare storie d’amore o di guerra tristissime ma non riuscirai mai a far emergere una qualsiasi forma di sentimento.  Le emozioni sono per quelli senza palle.

Così, mentre tu te ne andrai in giro con un grande sorriso stampato sulle labbra e la macchina fotografica sempre accesa, loro si muoveranno vicini a te con il broncio, come se avessero appena ricevuto una cartella esattoriale.

Al rientro dalle vacanze non faranno menzione di ciò che hanno visto ma parleranno di quanto fosse carino/a la persona alla reception dell’hotel.

Cucina italiana contro tutto il mondo: l’elogio della vacanza

 

In questo contesto potrebbero sfociare le liti più violente, dovrai imparare a essere accondiscendente perché non c’è niente di peggio che trovare un italiano affamato in giro per il mondo.

Mentre tu sarai abituato a testare ogni sorta di cucina estera, il pantofolaio, taccagno, apatico e pure nazionalista compagno di viaggio evita di uscire dal classico menu.

Preparati dunque a sopportare una serie di improperi non appena assaggerà un piatto di pasta scotto o vedrà elementi ignobili adagiati sopra una sacra pizza.

Le parole e le espressioni di risposta dovranno essere controllate. Basta un’alzata delle ciglia in più per scatenare l’inferno. Ricordati che la colpa è e sarà sempre tua.

Qui ne va di mezzo la tua incolumità e l’amicizia o l’amore con l’altra persona. Non ti azzardare a contraddire, l’Italia è il posto migliore al mondo e come si mangia in Italia non si mangia da nessun’altra parte.

Terminato il viaggio riprenderanno i discorsi su quanto fa schifo l’Italia e quanto maleducati siano gli italiani. Ah, l’elogio della vacanza e i simpatici viaggiatori!