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Viaggio dionisiaco o apollineo: questo è il problema! Direbbe un Amleto escursionista se fosse un viveur del mondo moderno. Però, anche noi possiamo interpretare il pensiero di Amleto, parafrasando uno dei dilemmi più combattuti del filosofo Nietzsche.

Forse sto mettendo troppa carne sul fuoco e probabilmente ti starai chiedendo cosa c’entrano Nietzsche e il personaggio dell’Amleto di Shakespeare. In realtà nulla, ma volevo lasciare una meta descrizione a effetto all’inizio dell’articolo.

Perciò, riavvolgiamo il filo conduttore del ragionamento eliminando Amleto e tenendo solo come riferimento Nietzsche. Nel 1872 il filosofo e filologo tedesco pubblicò la sua prima fatica letteraria intitolandola “La nascita della tragedia“.

Il tema centrale dell’opera è la distinzione tra il principio dionisiaco e quello apollineo, i quali si contrappongono in base alle loro specifiche valenze e approcci.

In pratica il dionisiaco rappresenta il caos, il disordine e la disarmonia mentre l’apollineo simboleggia il rigore, l’ordine e la prevedibilità. Quindi, prendendo spunto da questi due ficcanti principi, qual è la componente che primeggia nei tuoi viaggi?

Viaggio dionisiaco o apollineo?

 

Come ti ho già anticipato il viaggio dionisiaco o apollineo prevedono due approcci completamente diversi. Il primo rifugge la ragione nascondendosi nell’istinto. Sono quei viaggi che prenotiamo a seguito di un impulso incontrollabile.

Il secondo, l’aspetto apollineo, ci guida nel pianificare un viaggio mettendo in ordine tutti gli obiettivi da raggiungere in vacanza. Per obiettivi, intendo i siti turistici che vogliamo visitare o le località da scoprire.

Per questo contattiamo in anticipo i tour da fare, conteggiamo il tempo a disposizione e stabiliamo tutti gli spostamenti che dovremo fare in fase di soggiorno.

Nonostante ciò, una volta raggiunta la meta prestabilita potremmo decidere di capovolgere gli aspetti: lasciandoci guidare dall’istinto più che dalla ragione.

 

componente del viaggio dionisiaco o apollineo

 

Fare il giusto mix

 

Talvolta può capitare, come succede a me, di voler pianificare il viaggio fin nei minimi dettagli ma poi raggiunta la località, cambiare improvvisamente pelle.

Poiché quando si respira l’aria di libertà si iniziano a rompere le catene della routine. In questo modo non si desiderano più gli orari ma seguire i propri istinti.

Anche la scelta delle località da visitare può propendere da una parte o dall’altra. Possiamo definire località dionisiache all’insegna dell’avventura, del divertimento e dell’esplorazione.

A differenza, le località apollinee sono quelle incentrate nella scoperta della natura rilassante, della cultura, dell’arte e dell’architettura.

Capisce che si tratta di attività completamente differenti che possono compenetrarsi alla perfezione. Per esempio, si può scegliere una località montagna in cui integrare sport estremo e terme.

Oppure, una zona marittima in cui fare immersione con gli squali alternate a languide giornate distesi  in spiaggia sotto il sole.

 

compagno di viaggio

 

Compagno di viaggio opposto a noi?

 

Il problema sorge quando troviamo una compagnia in viaggio che differisce totalmente da noi. Come fare in questo caso? Dobbiamo trovare un punto di incontro, altrimenti la vacanza si trasformerà in un incubo.

A volte ciò non è possibile, poiché ci si ritrova ad affrontare un muro invalicabile nella comunicazione. In questo caso, non rimane che dividere le proprie strade e decidere di fare ognuno le proprie attività.

Non c’è niente di male nel fare delle escursioni differenti se ciò aiuta a mantenere l’atmosfera positiva. Magari abbiamo la possibilità di conoscere nuove persone e trovare, all’occorrenza, la nostra anima gemella di viaggio.

Non dico un partner ma proprio un collega di viaggio che ama fare le stesse attività che piacciono anche a noi. Sebbene non sia necessario dividersi ma alternare le esigenze dell’uno e dell’altro.

Dimostreremo non solo di essere compiacenti ma anche rispettosi del legame che ci unisce. E sappiamo quanto ciò sia importante al giorno d’oggi, in una società abituata a “Fottersi allegramente” come canta Vasco Rossi.