Articoli

Caffè nel mondo è un articolo in cui si vogliono illustrare dei modi insoliti nel preparare la bevanda energetica. Talvolta si desidera bere il caffè, ma non nella solita variante.

Pertanto in Italia e nel mondo, sono state inventate delle bevande con il caffè che assumo una forma a cocktail, a gelato o a dessert. Saranno proprio queste le tipologie di ricette a cui andremo a sviscerare gli ingredienti, così da poter viaggiare nel mondo grazie al caffè.

La prima ricetta è scozzese e si chiama Bonnie Prince Charlie Coffee, la second ricetta è irlandese. È simile alla prima ma con un tocco di whiskey irlandese. La terza ricetta è tedesca ed è un’alternativa al gelato classico: il suo nome è Eis Kaffee.

Infine, l’ultima ricetta è forse la più conosciuta poiché si chiama Crema al caffè, la quale può essere bevuta anche dai bambini. Anche se è meglio evitare di preparare la ricetta ai soggetti più vivaci!

 

 

Caffè nel mondo

 

Bonnie Prince Charlie Coffee

La ricetta del cocktail caffè nasce in Scozia e contiene un ingrediente alcolico piuttosto rinomato. Si tratta del liquore Drambuie, una ricetta speciale tramandata nelle pieghe del tempo.

Infatti, nel 1746 il principe Charlie, appartenente alla casata degli Stuart, dovette scappare dall’esercito del re per salvarsi la vita. I clan scozzesi, i quali caldeggiavano il ritorno degli Stuart, nascosero il principe prima nelle Highlands e poi lo scortarono fino alle isole Ebridi.

Giunse all’isola di Skye e da qui, con il sostegno di John MacKinnon, il principe riuscì a fuggire dagli inseguitori per dirigersi in Francia e mettersi finalmente in salvo.

Come ringraziamento, il principe Charlie consegnò al capo clan la sua ricetta segreta di un liquore, realizzata in suo onore. Nel 1873 la ricetta venne registrata come marchio di fabbrica da John Ross, proprietario del Broadford Hotel di Skye e dal figlio James.

Il nome che venne dato al liquore fu an dram buidheach, il cui significato in gaelico è la bevanda che soddisfa. Infine, nel 1914 Malcolm MacKinnon acquistò marchio e ricetta, e fondò quella che ancora oggi si chiama la Drambuie Liqueur Company.

Questo ingrediente è stato aggiunto al caffè per creare un cocktail dai contorni deliziosi.

Gli ingredienti necessari per realizzare un singolo bicchiere di cocktail sono: un cucchiaino di zucchero di canna, 30 millilitri di liquore Drambuie, caffè nero quanto basta, una spruzzata di panna e dei corn flakes a decorazione.

Il caffè deve essere caldo, perciò preparare il classico caffè americano e far sciogliere lo zucchero. A questo punto decorare con la panna, la quale deve essere bella compatta e spumosa altrimenti si scioglie, e decorare con un po’ di riccioli di mais per colazione.

La nostra prima ricetta di caffè nel mondo è servita ed è ottima come completamento di un pranzo o di una cena. Oppure, si presta bene anche come sostituto al tè con i pasticcini. In questo caso, serviamo una fetta di torta per blandire l’effetto alcolico.

 

Irish coffee

 

Irish Coffee

L’Irish Coffee è un’ottima variante alla ricetta precedente. Ci spostiamo di qualche centinaio di chilometri al fine di proiettarci nell’Isola di Smeraldo. La sua evoluzione è più recente rispetto alla ricetta scozzese.

Difatti, nasce nel 1942 da un’idea di Joseph Sheridan, un barman irlandese che lavorava principalmente per i marinai che giungevano nelle coste irlandesi.

Anche se alcune leggende narrano l’invenzione del cocktail grazie a un contributo americano, tramite il quale la ricetta pare sia viaggiata fino a San Francisco.

In ogni caso, l’Irish Coffee è talmente importante da festeggiarne la sua esistenza ogni anno il 25 gennaio. La ricetta è pressoché uguale a quella scozzese solo che in questo caso va aggiunto rigorosamente del whiskey irlandese.

Inoltre, la panna ha una consistenza meno spumosa e appariscente. Però, entrambi i cocktail vanno serviti in un bicchiere di vetro, così da mantenere la temperatura e far apprezzare gli strati di colore degli ingredienti.

Come decorazione segue un pizzico di noce moscata e, a volte, una granella di nocciole o una spruzzatina di cacao in polvere.

 

Eis Kaffee

 

Caffè nel mondo: Eis Kaffee

Durante il mio soggiorno lavorativo in Germania di Eis Kaffee ne ho preparati a bizzeffe. Questo perché la bevanda può essere consumata al posto del classico gelato.

Infatti, la ricetta prevede questi semplici ingredienti: caffè tedesco o americano, due o tre palline di gelato dai gusti classici, quali vaniglia, cioccolato e caffè, e infine, panna a piacere.

La stessa ricetta può essere realizzata con la cioccolata al posto del caffè per i bambini. A differenza dei cocktail, il caffè deve essere freddo e quindi tenuto in frigorifero per alcune ore.

Si inseriscono le palline di gelato in un bicchiere alto e lungo, poi si riempie con il caffè e infine si aggiunge uno spruzzo di panna. Se non si desidera si può riempire di caffè fino all’orlo.

La bevanda gelato è ottima in estate e talvolta anche come sostituto al pranzo o alla cena. Volendo si può aggiungere un contributo alcolico per rendere il gelato ardito!

 

crema al caffè

 

Crema al caffè

Anche la crema al caffè è una ricetta fredda e può essere un ottimo sostituto al tè del pomeriggio in estate. Si può usare sia il caffè della moka, sia quello americano oppure quello solubile, in base alla disponibilità.

Gli ingredienti necessari per l’ultima ricetta del caffè nel mondo sono: l’equivalente di una tazzina di caffè, 100 millilitri di panna da montare e un cucchiaino di zucchero di canna. Decoriamo con i classici cioccolatini a forma di chicco di caffè.

L’esecuzione è molto semplice ma necessita del tempo per raffreddarsi. In un pentolino mescoliamo la panna, il caffè, lo zucchero e lasciamo sobbollire il composto fino a quando non raggiungerà una consistenza cremosa.

A questo punto, togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare. Volendo si può gustare anche caldo. Nel piattino della crema al caffè mettiamo il nostro cioccolatino o se la bevanda è fredda possiamo utilizzare il chicco di caffè al cioccolato come decorazione.

 

Se non ti piacciono le ricetta di caffè nel mondo e preferisci il tè, scopri l’unica piantagione di tè europea alle Azzorre:

La Schwarzwälder Kirshtorte è una ricetta tipica della tradizione tedesca e la sua traduzione corrisponde alla torta della Foresta Nera. Una meraviglia dolce formata da strati di cioccolata, panna e amarene.

Gli ingredienti vogliono rappresentare la voluttà della zona costellata da villaggi fiabeschi, laghi, cascate e territori incontaminati dalla bellezza unica e suggestiva.

Il dolce viene preparato di solito la domenica quando tutta la famiglia si riunisce a pranzo e ha il tempo per chiacchierare e bere un alcolico come digestivo.

Posso assicurarti che dato le dimensioni pantagrueliche delle fette di torta che vengono servite, il digestivo alle erbe a fine pranzo va assolutamente bevuto al fine di riuscire a digerire l’introito di zuccheri.

 

Ingredienti

 

  • 500 grammi di ciliegie fresche;
  • 150 grammi di zucchero semolato;
  • un bicchiere e mezzo di acqua calda;
  • 50 grammi di zucchero a velo;
  • 80 grammi di cioccolato fondente amaro a scaglie;
  • 20 grammi di cioccolato in polvere;
  • 4 uova;
  • una bustina di lievito;
  • 500 millilitri di panna fresca;
  • 110 grammi di farina 00;
  • una ventina di ciliegie sciroppate;
  • mezzo bicchiere di liquore kirsch (alle ciliegie);

 

dolce della foresta nera: Schwarzwälder Kirshtorte

 

Preparazione della Schwarzwälder Kirshtorte

 

La prima mossa da fare è quella di preparare il pan di Spagna che sarà la base della nostra torta. Procedere, quindi, inserendo all’interno di una ciotola le uova, 100 grammi di zucchero semolato, il lievito e il bicchiere d’acqua versandolo a filo.

Unire la farina setacciata e il cacao in polvere facendo attenzione a non creare grumi e mescolare il composto fino a ottenere una soffice crema spumosa.

Tieni da parte 10 grammi di farina per spolverare la teglia e ungila con un po’ di burro affinché non si attacchi il composto. In alternativa puoi usare la classica carta da forno.

Infornare per circa 30 minuti a una temperatura di 180°C. Controllare di tanto in tanto che il pan di Spagna lieviti e che assuma un bel colorito marroncino dorato.

Una volta che sarà pronto lasciare raffreddare e preparare la composta di ciliegie che andrà ad appoggiarsi come collante alla nostra base solida al pan di Spagna.

Per preparare la composta metti le ciliegie a cui avrai già tolto l’osso in un pentolino con mezzo bicchiere di acqua e 50 grammi di zucchero semolato per circa 15/20 minuti. Ricordati di tenere da parte una decina di ciliegie per la decorazione finale.

La consistenza che vogliamo ottenere è quella di una composta non completamente cremosa ma con pezzi di ciliegia ancora da sciogliere affinché li possiamo ritrovare nella torta. Lascia raffreddare per circa 10 minuti.

È arrivato il momento di montare la panna. Procedi, quindi, inserendo la panna, lo zucchero a velo e il liquore al kirsch montandola a neve fino a ottenere una consistenza abbastanza dura.

Adesso arriva il passaggio più impegnativo: dovrai tagliare in tre fette il pan di Spagna che sarà completamente raffreddato. Sei pronto/a?

Ora disponi la prima fetta sul fondo di un piatto da portata, aggiungici una parte della composta, una parte di panna fresca, decora sopra con le ciliegie sciroppate e una spruzzata di cioccolato amaro a scaglie.

Aggiungi sopra la seconda fetta e procedi nell’inserire gli stessi ingredienti e così per la terza fetta. Sopra potresti decidere di incorporare la panna a ciuffetti per darle un aspetto più gradevole e terminare la decorazione con il restante cioccolato a scaglie che andrà al centro e le ciliegie fresche che avrai avanzato a cerchio, nei bordi più esterni.

L’ultimo tocco da chef sarà quello di decorare anche i bordi con panna e cioccolato a scaglie se lo desideri e il dolce è pronto per essere servito. La prima fetta della Schwarzwälder Kirschtorte la posso avere io?!

 

immagine del lago verde

 

La Foresta Nera si trova nella regione del Baden-Württemberg dove si trova anche la città di Ulm famosa per aver dato i natali ad Albert Einstein e per avere la cattedrale con la guglia più altra del mondo. Leggi l’articolo qui:

Per visitare la Foresta Nera puoi ottenere sconti e agevolazioni con la card a questo link:

 


Aneddoto sulla Schwarzwälder Kirshtorte:

La Schwarzwälder Kirshtorte sarà per sempre legata al ricordo di una giornata libera durante la mia esperienza lavorativa in Germania nell’isola di Sylt. Io e una mia collega decidemmo di prenotare un tour a Copenaghen in Danimarca in un’agenzia dell’isola.

Partimmo la mattina presto con il traghetto attraversando il mare del Nord che quel giorno era particolarmente agitato. Prenotammo in transito con il traghetto la colazione e mentre io avevo optato per dei biscotti, la mia collega scelse una fetta di Schwarzwälder Kirshtorte.

Ci sedemmo vicino ai finestrini della nave e dall’esterno si vedeva l’acqua salire e scendere in base all’oscillazione. Quando arrivarono le consumazioni guardai con un solo occhio la mia collega insozzarsi di torta alta 15 centimetri e ripiena di panna, mentre con l’altro occhio controllai l’oscillazione continua del livello dell’acqua.

Su e giù, su e giù. Per fortuna il tragitto fu breve altrimenti i miei biscotti li avrei lasciati lì, depositati sul fondo di una turca in bagno!

Il pane tedesco Bretzel lo avrai sicuramente assaggiato durante un viaggio in Germania o in occasione dell’Oktoberfest a Monaco di Baviera.

La sua forma ad anello permette di essere infilato in un espositore sopra i banconi dei bar o nelle vetrine dei panifici e, a volte, li trovi decorati con il formaggio, i semi o i salumi.

L’origine della ricetta risale al ‘600 quando i monaci lo preparavano nel periodo della Quaresima e li regalavano ai bambini che imparavano a memoria i versi e le preghiere della Bibbia. La forma, infatti, rappresenta nei tre buchi, la trinità.

Alle origini l’impasto era più crudo ma poi un marinaio in viaggio verso l’America si addormentò durante la preparazione. Non ricordandosi se li aveva già cotti, li cucinò un’altra volta dando vita alla ricetta moderna.

 

Ingredienti

 

  • 250 ml di acqua;
  • mezzo chilo di farina tipo 0;
  • 25 grammi di lievito di birra;
  • 30 gr di burro;
  • 1 cucchiaino di zucchero semolato;
  • 2 cucchiaini di sale fino;
  • 1 cucchiaio di sale grosso;
  • 3 cucchiai di bicarbonato di sodio.

 

pane tedesco bretzel in vendita

Preparazione pane tedesco bretzel

 

Per prima cosa sciogliere il lievito in un bicchiere d’acqua con il cucchiaino di zucchero. Una volta sciolto unire la farina con il lievito ed amalgamare.

A seguire aggiungere sale fino e burro che avremo precedentemente fatto ammorbidire a temperatura ambiente.

Quando avrà una consistenza compatta e omogenea lo lasceremo riposare per un’ora all’interno di una terrina ricoperta da un panno di cotone.

Trascorso il tempo si riprenderà l’impasto andando a formare filoncini di circa 50 centimetri. Vanno tenuti  larghi al centro e poi ripiegate le estremità fino a intrecciatele.

Intrecciarle per la seconda volta fino a ottenere la classica forma ad anello tipica del pane tedesco Bretzel. Preparare una teglia oliata o provvista di carta forno e adagiarli sopra.

Lasciare riposare in frigo per un’altra ora. Da freddi vanno fatti annegare in una pentola di acqua bollente con all’interno il bicarbonato per 30 secondi.

Il pane tedesco bretzel va scolato in modo accurato prima di cuocerlo in forno per circa 15/20 minuti a 220°C e aggiungere sopra all’impasto, a gradimento, del sale grosso.

Il tragicomico viaggio in Baviera è avvenuto in occasione di una delle più importanti manifestazioni: la festa della birra a Monaco. Era nato sotto i migliori auspici, o meglio sotto le migliori intenzioni, ma non è andata esattamente come mi aspettavo.

Come mai un viaggio in Baviera?

 

L’occasione era la famosissima Festa della Birra che coincideva con l’acquisto nuovo di zecca dell’Audi della mia amica Dina. L’idea era quella di provare entrambe festeggiando in un unico momento.

La decisione fu presa la settimana prima e di conseguenza non fu semplice trovare un alloggio adeguato. Alla fine, a forza di sfogliare siti di prenotazione hotel, trovammo una stanza privata per tre persone a 150 euro.

Una spesa folle e inappropriata ma non c’erano più stanze libere da nessuna parte e gli hotel erano praticamente prenotati da mesi. Al viaggio last minute si era aggiunto un altro mio amico, pronto a partecipare all’avventura improvvisata.

 

Non fare come me! Nel caso ci siano eventi in programma evita di prenotare un alloggio all’ultimo minuto, rimarranno sul mercato solo quelli peggiori e più costosi. Lo stesso vale per l’auto cerca di noleggiarla per tempo in modo da avere maggiore scelta.

 

Il giorno stabilito partiamo in orario seguendo prima la superstrada e poi l’autostrada. All’improvviso la macchina inizia a lampeggiare l’olio. In pochi istanti sale il panico e una raffica di domande riguardanti i controlli effettuati.

La mia amica, alquanto spaventata, ammette di non essere passata dal meccanico e di non aver fatto quindi un check out completo alla macchina.

Dopo averla fissata con gli occhi sgranati per almeno un minuto decidiamo di fermarci al primo distributore e di controllare velocemente le funzionalità di base.

Per fortuna accorre in aiuto il benzinaio, un meccanico mancato, che da un’occhiata a tutti i serbatoi confermando di aver sistemato e riempito ogni contenitore.

 

Ricordati di fare un check out completo all’auto prima di partire per un viaggio. Se prendi un auto a noleggio, controlla lo stesso i livelli di olio e benzina per non trovare sorprese. Al ritorno dovrai consegnarla esattamente come l’hai presa, con gli stessi livelli di benzina.

 

Mai successo in tutta la mia vita da quando l’Europa si è unita di passare a un controllo documenti. Eppure in quell’occasione non ci siamo fatti mancare neanche quello. Al mio amico era scaduta la carta d’identità e dopo essere sbiancato si è ricordato di avere con sé anche il passaporto. Altri momenti di panico fortunatamente sorpassati con un po’ di risate.

Ci eravamo fermati a prendere la Vignette in Austria e prima di salire in auto la polizia ci ha fermato chiedendoci i documenti. Forse le facce li ha insospettiti?

 

Controlla documenti e date di scadenza prima di uscire dai confini italiani. Anche se sei in Europa e viaggi in macchina potresti essere fermato e controllato. La patente poi deve essere tenuta sotto mano e fa attenzione al tipo di assicurazione stipulata. Non tutte sono efficaci al di fuori dei confini italiani. Lo stesso discorso vale con il noleggio, leggi punto per punto ogni norma scritta.

 

tedeschi coi vestiti tipici e veduta di monaco, tragicomico viaggio in Baviera

 

L’arrivo a Monaco di Baviera

 

Finalmente il nostro viaggio in Baviera ci portò a Monaco! L’auto la lasciammo fuori dall’appartamento in cui avevamo prenotato la stanza. Si trattava di una zona residenziale con parcheggi dedicati. Quindi per arrivare in centro prendemmo la metro.

Non era la prima volta che andavo a Monaco ma stentavo a riconoscerla così vestita a festa. Il flusso di persone era insopportabile e più ci si avvicinava alla zona delimitata dalla manifestazione, più si incontravano personaggi alticci.

Finalmente una folla infinita di persone e la scritta “Willkommen” sopra le nostre teste! Ero proprio curiosa di vedere come si svolgeva questo evento così tanto osannato. E la birra sarebbe stata così buona come dicevano?

Iniziammo a girare la fiera e notammo subito che gli stand con il cibo erano separati da quelli della birra. Pensammo che fosse alquanto scomodo e che non avremmo potuto sedere e consumare un pasto in modo tranquillo.

Decidemmo comunque di fare buon viso a cattivo gioco e ci fiondammo allo stand della Paulaner. Niente da fare, non si entrava. Si rimaneva in fila e vi accedevano solo chi al polso aveva un braccialetto dai colori sgargianti.

Comprendemmo l’esistenza di una via prioritaria e che sarebbe stato impossibile per noi partecipare. Senza rinunciare provammo ad entrare in diversi stand e chiedemmo informazioni, ma le entrate rimanevano comunque sbarrate. Se volevamo mangiare, e ti assicuro avevamo una gran fame, dovevamo uscire da lì.

Così facemmo e trovammo un giardinetto dove poter bere birra e mangiare un panino minuscolo dal prezzo scandaloso. In proporzione costava meno la birra e considera che il taglio più piccolo era da un litro!

Trascorremmo così la serata, a Monaco, ma fuori dalla festa ufficiale della birra. Proprio non era aria. Scegliemmo un pub irlandese in cui festeggiare e tornammo in appartamento verso l’una. Dormimmo in tre in un letto alla francese.

 

Quando partecipi a una manifestazione ancora una volta non fare come me, ma informati prima sulla modalità di accesso, sui parcheggi e sulle possibili difficoltà. Se non dormi in quel luogo devi avere almeno la possibilità di avere l’auto non troppo distante dall’evento, ma soprattutto geolocalizzati, in modo da non camminare a vuoto durante la notte per cercare la macchina.

 

birra gigante in uno stand

La ripartenza

 

La mattina salutammo tutti: il nostro viaggio in Baviera era terminato, riprendemmo la macchina e decidemmo di fermarci lungo la via del ritorno. Solo che la mia amica stava decisamente male.

Forse a causa del freddo o delle troppe birre, passò la mattina a dare di stomaco. Lungo la strada, inoltre, trovammo un gran traffico che ci tenne imbottigliati e, ovviamente, ci eravamo scordati di munirci di navigatore satellitare.

 

Prima di metterti in viaggio ti consiglio di scaricare delle applicazioni sul telefono che ti avvisano sul traffico stradale. Le migliori sono: waze, here wego, google maps, via michelin per il mondo e per l’Italia vai anas plus e my way-autostrade. In alternativa puoi acquistare un navigatore satellitare con funzione di segnalazione traffico come questi che trovi su www.Auto-Doc.it

 

Ma è proprio quando non hai mete da seguire che si scopre la bellezza di viaggiare in auto. Ci fermammo a comperare una zucca. Sì, hai capito bene.

Notammo una quarantina di zucche vicino a uno steccato e una cassettina a fianco in cui introdurre i soldi. Un euro a zucca. Pensai a quanto senso civico mancasse in Italia per raggiungere tali livelli di condivisione…

Facemmo una sosta a Garmish Partenkirchen. Qui si trova la vetta più alta in tutta la Germania ed è anche una meta sciistica molto apprezzata. Si trova ai confini con l’Austria e ha ospitato sia i mondiali che i campionati di sci.

La maggior parte dei locali sono pizzerie e gelaterie, la passione dei tedeschi e degli austriaci. Ci fermammo a mangiare una pizza e finalmente la mia amica iniziò a sentirsi meglio.

Ammirammo i paesaggi montani e ti confesso che avrei voluto fermarmi qui alcuni giorni a passeggiare fra i boschi e immergermi nella natura.

Ma non avevamo tempo e dovevamo obbligatoriamente tornare a casa. L’avventura tedesca e il viaggio in Baviera era terminato e anche se non era andata esattamente come pensavamo fu comunque un weekend che ricordammo a lungo. Ancora oggi quando ci incontriamo moriamo dalle risate ricordandolo.

 

Il grande vantaggio di spostarsi con l’auto? Avere il privilegio di scegliere e decidere i tempi, le soste e le partenze. Un viaggio creato su misura per viaggiatori liberi e indipendenti.

Ti sei mai chiesto quali siano le terme più belle al mondo e dove si trovino? Io sì e cercando sul web ho scoperto le seguenti. Ma partiamo subito dalle più vicine, ossia quelle che si trovano in Italia e in Europa.

Le terme più belle al mondo

 

Terme Fonteverde (Italia)

Le Terme Fonteverde si trovano nella zona della Val d’Orcia, ricca di bellezze naturali e di sorgenti fra le più rinomate al mondo, soprattutto per le loro proprietà benefiche.

Rilassarti in una delle sette piscine ammirando il panorama circostante sarà un’esperienza che non ti lascerà indifferente. Tutte le sfumature della luce durante il giorno sapranno regalarti degli attimi di pura beatitudine.

Le fonti termali hanno origini millenarie e apportano benefici sia al corpo che alla mente. E poi non si trovano all’estero, perciò una visita qui è d’obbligo!

 

Terme Liquidrom (Germania)

Nella bellissima capitale tedesca Berlino, troviamo il Liquidrom, un centro termale adatto a tutta la famiglia. La spa è composta da diverse piscine tutte riscaldate e da un sottofondo musicale che si può sentire anche sottacqua.

Vengono organizzati dei veri e propri eventi mondani con dj e serate danzanti. Oppure delle serate all’insegna del relax per chi desidera ricaricare le energie. Un ottimo modo per spezzare la frenesia della metropoli e rifugiarsi in un’oasi di pace.

 

Terme più belle al mondo: Aquadome (Austria)

La caratteristica più affascinante della spa Aquadome è la vista a 360 gradi sulla natura, sulle montagne e sugli alberi. Ti sembrerà quasi di essere immerso nella natura più selvaggia mentre ti rilassi ai bordi della piscina.

Anche le saune sono ricercate e realizzate in cristallo. La sala lounge dove rilassarsi è anch’essa costituita da vetrate e sarà impossibile non fermarsi ad ammirare il verde del prato e l’azzurro del cielo.

 

Terme di UUnarquot (Groenlandia)

Un paesaggio da cartolina quello delle terme UUnartoq: piccoli laghi che nascondono delle sorgenti geotermali, circondati dallo spettacolo degli iceberg che galleggiano sul mare.

Penso non sia necessario aggiungere altro per sentirsi rapiti dall’immagine, vero?

 

terme più belle al mondo

 

Cagaloglu Hamami, Turchia

Il New York Times, il prestigioso quotidiano americano, ha inserito il Cagaloglu Hamami come uno dei mille posti da visitare nel mondo.

Si tratta dell’Hammam più famoso di Istanbul. Il trattamento più richiesto è il massaggio che qui viene eseguito in modo piuttosto forte ma che riesce a sciogliere anche le tensioni più profonde. Un meritato riposo fra una visita e l’altra alla meravigliosa capitale turca.

 

Aman Amangiri  e Terme di Travertine (USA)

L’Aman Amangiri si trova nello stato dell’Utah, fra rocce e terra grigia che ricorda vagamente un paesaggio lunare. Fra le proposte c’è la “Flotation Therapy”, un trattamento sensoriale “ad alto potere rilassante”, dice chi l’ha provato.

Sempre negli Stati Uniti si trovano le famose Terme Travertine, questa volta nello stato della California e più precisamente nella California State Park.

La loro particolarità è quella di essere frequentate dai reduci degli hippy, dei moderni backpacker, dai nudisti e dai viaggiatori attirati dalla sua fama libertina. Se hai intenzione di viaggiare in questa parte d’America una visita non la dovrai assolutamente mancare!

 

Termas San Joaquin (Messico, l’unica tra le terme più belle al mondo)

Anche il Messico ha le sue terme e si chiamano San Joaquin. Sono molto lussuose e costruite con colonne dorate sovrapposte da archi e volte come un antico tempio greco.

Regala la sensazione di un salto nel passato, un lusso riservato alle caste più abbienti dell’antica Grecia, ma a disposizione in realtà a tutti. Se i cenotes non saranno abbastanza per te dovrai provare questa meravigliosa esperienza.

 

Terme più belle al mondo: Terme di Puritama (Cile)

Scendendo più giù nel sud America, nel deserto più arido del mondo, ci sono le terme di Puritama. Sono considerate le sorgenti naturali più calde della terra e si trovano nel nord di San Pedro de Atacama.

La parte più divertente è raggiungerle in quanto si dovrà affittare una jeep e guidare nel deserto fino a trovare il punto di sbocco delle acque. Immersi quindi in un paesaggio selvaggio sarà una delle esperienze più emozionanti della tua vita!

 

Terme di Beppu (Giappone)

Infine l’Asia o meglio il Giappone e le sue terme chiamate Beppu. Prendono il nome dalla città che si trova nell’isola vulcanica di Kyushu.

Si trovano all’interno del Suginoi Hotel e sono visitate da ben 12 milioni di visitatori all’anno. Segno che anche i giapponesi amano crogiolarsi al caldo delle terme e rilassarsi grazie al tepore che emanano.

Sylt è un’isola tedesca che fa parte delle isole Frisone dal paesaggio selvaggio e dal mare burrascoso. Cosa aspettarsi? Fari, vento e ceste colorate!

La mia esperienza lavorativa a Sylt

 

Tanti anni fa feci la mia prima esperienza di lavoro all’estero in una gelateria in Germania nell’isola di Sylt. Un gelataio trevigiano, dai modi un po’ burberi e autoritari, cercava personale tramite un annuncio in un giornale pubblicitario.

Non sapevo una parola di tedesco ma la tentazione di trasferirmi per un periodo all’estero fu insistente. Avevo voglia di cambiare aria per cui decisi di chiamare e chiedere se c’era possibilità di partire.

Andai fino a casa sua a fare il colloquio in compagnia di una mia amica. I miei pensarono fossi pazza. Il colloquio andò bene e in marzo partii per un isola tedesca della quale ignoravo completamente l’esistenza.

Partimmo un lunedì mattina alle 5 sotto dei fiocchi di neve gelati e attraversammo in macchina tutta la Germania. Come se il viaggio non fosse abbastanza lungo deviammo ad Amburgo per affari del datore di lavoro e poi ripartimmo per raggiungere la nostra meta.

Eravamo in cinque in macchina e per arrivare fu necessario salire con l’auto sul treno e passare attraverso il mare in burrasca. Iniziai a pensare di essere pazza anch’io!

Giungemmo alle 8 di sera stremati e affamati. Il giorno dopo iniziai a lavorare come cameriera. Dovevo arrangiarmi con la lingua dei gesti perché non ero in grado di pronunciare neanche un singolo vocabolo tedesco.

Un po’ alla volta imparai a farmi capire e a comprendere le ordinazioni. Rimasi lì per otto mesi e nei giorni liberi viaggiai alla scoperta dell’affascinante isola misteriosa.

Come raggiungere l’isola

 

Sylt fa parte delle isole frisone che si trovano nel mare dei Wadden arcipelago del mare del Nord. Le isole si suddividono in occidentali nella parte dei Paesi Bassi, orientali nella parte della Germania e settentrionali che appartengono alla Germania o alla Danimarca.

Sylt si trova nelle isole settentrionali e per raggiungerla bisogna arrivare fino a Niebüll in macchina e usufruire del Sylt shuffle: un treno dove salire con l’auto per arrivare a Westerland.

Oppure con il traghetto dalla cittadina danese di Rømø fino a List. In alternativa si può comodamente prendere un aereo e raggiungere l’isola dall’aeroporto di Tinnum.

 

Cosa vedere a Sylt

 

faro a syltLe città principali dell’isola sono:

  • Westerland
  • List
  • Wenningstedt
  • Kampen
  • Keitum
  • Hörnum

 

Westerland è il capoluogo dell’isola e dalla via principale si snodano i negozi fino ad arrivare alla spiaggia. L’entrata alla spiaggia non è gratuita e, a causa del terribile vento che soffia non si trovano lettini ma ceste, dove potersi abbronzare riparandosi dall’aria.

Le persone si salutano con un Moin che assomiglia al verso delle foche presenti nelle isole vicine. C’è un interessante cimitero da vedere dedicato alle persone che sono morte in mare per raggiungere le coste di Sylt.

Quando il vento non permette l’accesso alla spiaggia a ridosso c’è una piscina coperta le cui vasche utilizzano l’acqua del mare e creano un effetto onda che fanno girare su se stessi.


List è una cittadina portuale dove partono i traghetti per la Danimarca. Il bellissimo faro fa da cornice alle foto e un abbuffata di pesce qui è d’obbligo.

Tantissimi localini sulla spiaggia e un paesaggio selvaggio da cartolina: un sapore autentico di vita nordica, intervallato dal rumore delle onde e le grida dei gabbiani.


A Wennigstedt si possono raggiungere dei bellissimi locali sulla spiaggia dove bere birra tedesca delle migliori marche e passeggiare sul bagnasciuga alla ricerca di conchiglie.

In alternativa ci si può riposare in qualche cesta per prendere un po’ di sole e ripararsi allo stesso tempo dal vento. Anche se l’attività più piacevole è fare una lunga passeggiata lungo la spiaggia per assaporare iodio e salsedine.


Kampen è il posto più chic dell’isola dove si trovano i negozi più esclusivi e uno dei posti più strani che abbia mai visto al mondo. Abbarbicato su una collina si nasconde alla vista il Kupferkanne, un locale che prepara delle colazioni strepitose.

Fu adibito come bunker durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale e grazie alla sua posizione si possono vedere i due lati dell’isola e in lontananza anche la Danimarca.

Non è semplice vederlo perché fuoriesce solo di poco dalla superficie mentre l’attività febbrile si svolge sotto terra nelle stanze adibite a cucina e nel salone ristorante.


Gli alberi del giardino sono stati sradicati dal vento in una notte tempestosa (come direbbe Schulz) e invece di toglierli sono stati piantati di nuovo ma con le radici in alto creando un scenario a dir poco spettrale.

 


Keitum si nasconde tra spiagge e campi dove si possono ammirare le mucche frisone originarie proprio di queste parti. Sono le mucche che vengono più allevate al mondo grazie alla grande quantità di latte che producono.

Inoltre ti consiglio di visitare la chiesa di San Severino che nasconde un organo spettacolare e una statua della morte piuttosto inquietante. Ma non aspettarti chissà quale bellezza architettonica!

La struttura della chiesa e gli addobbi all’interno sono piuttosto semplici se li paragoniamo alle nostre chiese italiane ma l’insieme è molto elegante e interessante.


Hörnum si trova nella parte opposta di List e si possono prendere i battelli alla scoperta delle isole vicine e ammirare le foche e i leoni marini che si rilassano al sole.

Ci sono dei piacevoli sentieri da seguire che costeggiano il mare e portano a visitare luoghi inesplorati ma non troppo… In questa zona, infatti, ci sono alcune spiagge nudiste quindi non ti spaventare se vedi signori di una certa età giocare allegramente in spiaggia senza costume!

 

tipica cesta in spiaggia

Il sole si prende in queste ceste per ripararsi dal vento

 

Attività da fare a Sylt

 

A Sylt si va in giro in bicicletta grazie alle numerose piste ciclabili, si ammirano le dune di sabbia che si spostano continuamente nel tragitto che da Kampen porta a List o si parte alla ricerca di tutti i fari presenti fotografandoli in compagnia delle mucche frisone, protagoniste indiscusse dell’isola.

 

Sylt è famosa anche per i campionati mondiali di windsurf che si tengono ogni anno e per il surf a una sola tavola.

 

Gli uffici del turismo che si trovano a Westerland, Wennigstedt e Hörnum ti faranno conoscere i percorsi interessanti da seguire, ti aiuteranno a organizzare una giornata di visita a Copenhagen, a Legoland o ti suggeriranno dei tour in battello nelle isole vicine.

 

casa con il tetto in paglia

 


*** VIAGGIO ESPERIENZIALE ***

 

Puoi fare tranquillamente la flânerie in questa isola meravigliosa osservando paesaggi incantati. Ho fatto delle lunghissime passeggiate e mi sono gustata ogni attimo di libertà. L’isola è un tripudio di natura e di elementi a essa collegata.

Il Genius Loci è un abitante selvaggio, un po’ schivo, ma caloroso e gentile. Il freddo vento del mare del Nord non placa la sua irruenza ma non spegne neanche la sua dolcezza.

L’odorato è risvegliato dal profumo frizzante della salsedine, la vista dall’immensità e dalla forza della natura, il gusto dal sapore pungente del sale, il tatto dalla morbidezza dei verdi fili d’erba in contrapposizione alla secchezza delle piante, l’udito dal sibilare del vento o dai momenti di quiete quando tutto appare fermo e silenzioso ma invece si sta caricando di rinnovata energia.

 

Musica consigliata: Wir sind Helden – Nür ein Wort 

Lettura consigliata: Le Affinità Elettive di Goethe

Ulm è una cittadina tedesca tra Monaco e Stoccarda famosa per il campanile più alto del mondo e per essere stata la città natale di Einstein.

Si trova nella regione del Baden Württenberg ed è attraversata dal Danubio che la separa dalla città gemella Neu-Ulm, appartenente alla regione della Baviera, sulla riva destra.

Cosa vedere a Ulm

 

Einstein

Ulm ha dato i natali ad Albert Einstein dove visse fino agli 8 anni prima di trasferirsi a Monaco. La città ha posizionato una statua nel punto esatto in cui il fisico viveva.

L’abitazione e l’intero quartiere sono andati distrutti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e non ve n’è più alcuna traccia.

Duomo di Ulm

Al centro della piazza troviamo un duomo di proporzioni maestose con la guglia più alta del mondo: 161,53 metri e 768 scalini per arrivare fino alla cima.

La sera si possono vedere le nuvole quasi racchiudersi e abbracciare la guglia mentre i riflessi delle luci all’interno creano dei giochi di movimenti particolari e, a volte, quasi onirici.

Dall’alto si gode di una vista mozzafiato e una discesa resa impervia dalla scala a chiocciola provvista di stretti gradini ti farà barcollare e battere forte il cuore.

Le tue gambe già stremate dalla fatica inizieranno a cedere con la forza in prossimità dell’uscita. Fortunatamente vicino ci sono tantissimi locali dove riprendere le energie!

Il duomo fu progettato nel medioevo per contenere 20 000 persone in piedi, mentre oggi ne contiene 2000 sedute. Un edificio ambizioso e uno dei più belli in tutta la Germania.

Per questo molti turisti scelgono di fare una deviazione da Stoccarda o da Monaco per venire a visitare Ulm e anche molti tedeschi decidono di soggiornare in questa graziosa cittadina.

 

cattedrale di Ulm vista dall'alto

 

Rathaus

Il Rathaus è il municipio della città e fu costruito nel 1370 divenendo ben presto il simbolo di un passato fiorente grazie ai motivi architettonici che si rifanno al classico stile gotico tedesco. Presenta un orologio astronomico con i disegni dei segni zodiacali fatto da un famoso orologiaio dell’epoca proveniente da Strasburgo.

Museo del Pane a Ulm

Chi è già stato in Germania ha potuto apprezzare le doti panificatrici dei tedeschi che usano ingredienti di primissima qualità lasciando spazio alla fantasia di sapori.

Per sottolineare l’importanza di questo alimento a Ulm è nato il Museo del Pane, in tedesco “Brötkulture“, che illustra i metodi di panificazione e gli strumenti per realizzarlo.

 

statua di einstein a ulm

 

Le leggende di Ulm

 

La prima riguarda il premio nobel per la fisica Albert Einstein che diventò famoso per la sua genialità ma durante l’infanzia non se la passò bene a Ulm a causa dei suoi problemi di dislessia che non gli permisero di parlare fino all’età di 3 anni.

Venne deriso dai compagni e rimproverato dagli insegnanti e forse questo astio è stato il motore che ha acceso il senso di rivalsa dello scienziato tedesco.


La seconda, invece, narra la storia del passerotto di Ulm, in tedesco “Ulmer Spatz”, che aiutò i costruttori della cattedrale fornendo loro un aiuto su come far passare una grande trave attraverso l’ingresso della città.

Era da qualche tempo, infatti, che uno dei costruttori si arrovellava il cervello in cerca di una soluzione riguardo il problema della trave. Un giorno, un operaio osservò un passerotto che teneva nel becco un bastoncino.

Voleva farlo passare attraverso un pertugio per poter creare un nido. Il volatile, intelligentemente, lo piegò longitudinalmente risolvendo in questo modo anche il problema della trave.

Grazie al piccolo animale la cattedrale poté continuare a ingrandirsi e per ringraziarlo la popolazione lo fece diventare il simbolo della città. Ancora oggi, camminando lungo le strade, lo si può vedere un po’ dappertutto.


L’ultima rivela la storia del “sarto volante”. Un uomo lavorava come sarto ma aveva una grandissima passione per il volo. Lavorava molto ma spendeva tutto ciò che guadagnava per creare modellini volanti.

Il suo sogno era quello di volare e niente e nessuno l’avrebbe fermato! Purtroppo l’ambizione superò il senso della realtà e non riuscendo a realizzare il suo più grande desiderio morì di malnutrizione alcuni anni dopo.

Viene comunque ricordato come il pioniere dell’aviazione tedesca ma soprattutto come uomo di grande tenacia, ambizione e un personaggio fedele, nonostante tutto, ai suoi sogni.

 

foto facciata del rathaus

 

LO SHOPPING E IL TEMPO LIBERO

 

Lungo la via pedonale di Hirschstraße ci si perde ad ammirare le vetrine di negozi lussuosi, dei centri commerciali e dei locali adatti a tutti i gusti. La zona è molto frequentata dai giovani che si danno appuntamento qui per ascoltare un po’ di musica, ballare e bere in compagnia.

Se lo shopping non è fra i tuoi interessi, ti puoi comunque rilassare facendo una camminata lungo il Danubio anch’esso popolato da musicisti e artisti di strada che intonano l’aria di Strauss “Sul bel Danubio blu”. Anche qui, lungo il percorso, sono presenti numerosi locali di cui, la maggior parte, sono di proprietà italiana.

 


*** EMOZIONI E SENSAZIONI ***

 

La città si adatta perfettamente alla flânerie perché si possono trovare alcuni dettagli stilistici davvero notevoli mentre, lungo le sponde del Danubio, bisogna prestare attenzione a non farsi distrarre dal movimento dell’acqua che ipnotizza e seduce.

Il Genius Loci di Ulm appare di difficile interpretazione nonostante l’apparenza gioviale, festosa e allegra, dedita al gioco e allo scherzo. Conviviale con il turista solo se quest’ultimo sa apprezzare le bellezze locali.

La vista è attratta dall’altezza e dalla maestosità della cattedrale, non a caso Einstein si interessò a svelare i segreti del cosmo. Il gusto, invece, è un richiamo verso la famiglia e le tradizioni popolari.

L’odorato è assorbito dai profumi dei fiori e da tutto ciò che circola attorno all’attività fluviale. Il tatto accarezza le forme del gotico e della geometria.

L’udito è associato alle chiacchiere nei bar, alla musica che ne esce di sottofondo e al sibilo del vento che si intrufola fra le fessure del duomo: un invito a vivere la vita in modo leggero e spontaneo ma anche a ricordare le proprie radici. Solo così ci possiamo innalzare in tutta la nostra grandezza verso il cielo. 

 

Musica consigliata: Sag mir wo die Blumen sind, Marlene Dietrich

Lettura consigliata: Einstein: la sua vita, il suo universo di Walter Isaacson