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Nella Top 10 Belgio si racchiudono tutte le idee di percorsi turistici che si possono fare, non in una volta bensì in più visite. Poiché il Belgio è una nazione da vivere, e imparare a conoscere.

Il fascino delle sue città nordiche, caratterizzate da un’architettura spesso gotica e Art Nouveau, intrappola i ricordi all’interno dei suoi dettagli frastagliati. A differenza, i sensi vengono rapiti e messi sotto sequestro dai prodotti enogastronomici tipici.

L’unico modo per evadere è pedalare o scendere lungo il fiume con una barca fino a raggiungere quelle coste marittime che non ti aspetti: perché il Belgio è un evento, la cui partecipazione è pressoché un obbligo!

Lo stato si divide in tre regioni: l’area di Bruxelles, le Fiandre e la Vallonia. Non una primeggia sulle altre, ed è per questo che servono più viaggi per scoprire tutti gli antri magici celati.

 

Bruxelles: la capitale

Bruxelles non è solo la capitale del Belgio, ma anche la capitale de facto dell’Unione Europea. Con la sua ricca storia, la sua cultura variegata e la sua importanza politica, Bruxelles è una metropoli vivace che attrae sia i turisti sia i diplomatici.

La Grand Place di Bruxelles è il fulcro della città, da cui si può iniziare a passeggiare per poi seguire le direttive influenzate dal nostro spirito di flâneur o flâneuse.

Si tratta di un monumento che fa parte dell’UNESCO ed è abbellito da mercatini di vibranti fiori durante il giorno e luci sfavillanti la notte.

Le coordinate stradali sono organizzate in base alle antiche corporazioni artigiane – i birrai, i pittori, i sarti, eccetera – sebbene al centro troneggi il Museo della Storia di Bruxelles, un punto turistico da visitare.

Un altro sito imperdibile è l’Atomium, un concentrato artistico di forte rilevanza stilistica. Venne costruito in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1958 ed è formato da dei centri concentrici che racchiudono delle stanze e un ristorante panoramico sulla città.

Seguendo l’originalità non possiamo mancare una capatina per fotografare due statue: le Mannequin pis, e la controparte femminile Jeanneke pis.

Entrambi simboleggiano dei valori: il maschietto è l’emblema della capitale poiché la leggenda narra abbia fatto pipì sopra la miccia di una bomba, salvando la città. Mentre la bambina indica la fedeltà in una sua possibile declinazione.

L’Ilot Sacrè è un altro luogo distinto, il quale vanta autonomia nei confronti di Bruxelles e pertanto si autogoverna. La Place du Sablon, al di fuori delle mura cittadine, conserva le vestigia della Cattedrale di Notre Dame du Sablon.

La cattedrale esemplifica uno degli edifici più valorizzanti dello stile gotico, il quale si trova nei pressi della pasticceria Wittamer, molto amata dai turisti per la sua storia e per la produzione delle gauffres (dei waffle ricoperti di cioccolato).

Gli itinerari a piedi vengono intervallati dalle visite nei musei, presenti in città a rappresentare l’arte, l’architettura e altre rappresentazioni caratteristiche. Fra tutti ricordiamo il Museo di Magritte che vanta una raccolta di oltre duecento opere surrealistiche.

A Bruxelles ci si sposta a piedi, ma per agguantare degli itinerari distanti ci si può servire del treno o della metro. I collegamenti sono ben funzionanti e permettono di velocizzare i trasferimenti.

Waterloo e Spa (Vallonia)

Due città con una storia da raccontare. Sia Waterloo sia Spa sono situate nella regione della Vallonia e si contrappongono in base alla notorietà.

Difatti, Waterloo è una cittadina intrisa della sconfitta plateale delle truppe di Napoleone, mentre Spa è dove si sono strutturate le aziende omonime Spa così come le conosciamo oggi.

Il campo di battaglia di Waterloo è rimasto pressoché uguale, arricchendosi solo di musei, statue e riferimenti che ricordano ai visitatori lo svolgersi degli eventi che hanno segnato il destino europeo.

Lo stesso dicasi per la Perla delle Ardenne, dove si trova l’antica località termale europea che ha segnato il destino di tutte le altre strutture, le quali ancora oggi ripropongono la stessa linea di trattamenti termali.

 

Altre città da visitare

Nella lista delle città da visitare in Belgio dobbiamo aggiungere a Bruxelles, Waterloo e Spa anche Bruges, Gand, Anversa, Liegi, Namur e Mechelen. Ognuna di esse ha un valore intrinseco da considerare.

Bruges è compresa nelle Fiandre, e si sviluppa sui canali proprio come Venezia. È costellata da dedali di vie, palazzoni, parchi e chiese che creano un insieme architettonico ineguagliabile.

Gand è la sua vicina e si trova al centro di un ipotetico triangolo formato da Bruges, Gand e Anversa.Vanta l’area pedonabile più grande e una collezione di quadri fiamminghi di tutta eccellenza.

Anversa è la capitale dei diamanti, dove vengono quotati e determinano il valore delle gemme preziose in tutto il mondo. Se devi fare shopping, questo è il posto giusto.

Liegi è un luogo amato dallo scrittore Georges Simenon.Per quale motivo? Perché la città di primo acchito non cattura, eppure il suo Genius Loci è pronto ad accogliere chi ha la pazienza di scovare la sua essenza e originalità.In tal senso magari un bicchiere di Peket, il distillato di frumento al gusto di ginepro, aiuta.

Namur è fatta di ponti, non a caso si trova nella confluenza dei fiumi Sambre e Mosa. La sua fortezza sulla collina domina la città e anche il sottoterra, visto che è ricca di percorsi sotterranei da fare.

Inoltre, a sette chilometri dal centro si trova il Museo della Fragola, per gli amanti del frutto che potranno approfondire le loro conoscenze e acquistare i prodotti a base di fragola.

Mechelen si visita per la birreria più antica del mondo, sebbene nasconda una visione futuristica della città, che la vuole proiettare nell’avanguardia e nel progresso tecnologico.

Siti UNESCO: Top 10 Belgio

Il Belgio vanta ben 35 siti UNESCO, alcuni già incontrati come Bruges, la Grand Place di Bruxelles o la città di Spa. A questi si aggiungono altri siti storici, artistici e culturali collegati alla nazione.

Per esempio le Antiche Faggete primordiali o i Begghinaggi fiamminghi. Questi ultimi sono delle comunità chiuse progettate dalle donne, le beghine appunto, nate per esprimere le necessità spirituali e materiali, esigenze partorite fin dal Medioevo.

E non possiamo dimenticare la campagna di Waterloo, la quale entra a pieno titolo nella cultura non solo belga bensì europea. Pertanto un sito da custodire e ricordare.

Bicicletta nelle Fiandre: top 10 Belgio

L’etichetta Bicycle Friendly è ciò che identifica il territorio delle Fiandre, strutturato come una corsia preferenziale per le due ruote. In tutto si possono attraversare ben 250 chilometri sulla bici, andando a conoscere nel profondo il sottotono culturale della regione.

Non è necessario partire accessoriati poiché le bici possono essere prese a noleggio in zona. L’importante è l’attitudine volta a trascorrere un momento di spensieratezza, calma e desiderio di scoperta.

Bicicletta nelle Fiandre

 

Tour in barca fluviale

Le località fluviali in cui fare dei piacevoli tour in barca sono molteplici. Si tratta di mini crociere che permettono al turista di visitare i punti più caratteristici di una città.

Sono ideali per chi non ha troppo tempo a disposizione, e molte città da visitare. Grazie a questa soluzione è possibile non solo vedere i monumenti più caratteristici, bensì anche ascoltare delle guide incentrate sulle vicissitudini delle località in questione.

Inoltre, possono essere un ottimo inframezzo per chi decide di visitare le Fiandre in bicicletta. Così può rilassarsi e ricaricare le batterie prima dell’itinerario successivo.

Località costiere marittime

Nella lista delle top 10 Belgio non possono mancare le località costiere marittime. Tra le più importanti e frequentate, ricordiamo: Ostenda e De Hann.

Ostenda è il porto più importante sebbene non vanti delle spiagge spettacolari. Difatti, l’unica lunga dieci chilometri di sabbia finissima è artificiale e ideata per frenare l’avanzata dell’acqua verso la terraferma.

In ogni caso, un soggiorno al mare aggiunge una componente pepata al viaggio, per cui è l’occasione giusta per fermarsi e assaporare lo stile marittimo dell’Europa del nord.

A dodici chilometri da Ostenda è situata De Hann un’istantanea cristallizzata nel periodo della Belle Époque. In questa città soggiornò più volte Albert Einstein, prendendo residenza in uno dei tanti edifici in stile anglo romano disseminati lungo il territorio.

 

Mare in Europa del nord Top Belgio

 

Enogastronomia

Basterebbe nominare i cavoletti di Bruxelles per dare peso all’importanza alimentare. Tuttavia, non tutti amano questi ortaggi e prediligono viaggiare in Belgio per assaggiare la cioccolata e la birra.

Se la cioccolata è buona un po’ in tutta Europa, la birra è qualcosa di caratteristico. La lager è dilagata negli ultimi anni ma la birra belga in passato si differenziava in base alla località in cui veniva prodotta.

Il cioccolato si trova nei negozi, nelle pasticcerie e nei musei, mentre la birra si destreggia nei locali ma anche in un percorso di birre d’abbazia, conosciute con la denominazione di birre trappiste.

La birra va accompagnata a un piatto sostanzioso come le cozze e patatine fritte tipiche belghe o con una fetta di formaggio locale. Un itinerario di scoperta unico ma mi raccomando di fare attenzione: bere e guidare non sono due attività che vanno d’accordo, neanche in bicicletta!

 

birra belga trappista

 

Shopping

Fare shopping in Belgio è d’obbligo. Non solo di diamanti, ma anche di elementi artigianali raffinati. Purtroppo, i prodotti gastronomici, tranne il cioccolato, sono difficili da portare in aereo.

Perciò non rimane che vivere appieno il momento presente assaggiando tutte le specialità tipiche del luogo. Giustappunto, meglio concentrarsi su bijoux, prodotti della cura della pelle con gli ingredienti termali e accessori per la bici.

Anche i fiori tendono a sciuparsi presto ma possiamo approfittare della loro presenza nei saponi e nelle fragranze naturali per la pelle o per la casa. E non disdegniamo gli articoli di abbigliamento artigianali, realizzati con grande maestria nei vari atelier.

 

top 10 Belgio shopping

 

Eventi Top 10 Belgio

In qualsiasi mese dell’anno possiamo partecipare a un evento. Dalle classiche festività come i mercatini di Natale o il Carnevale, alle manifestazioni artistiche, culturali e architettoniche.

Il 9 maggio si festeggia l’Europe Day – la giornata dell’Europa – in cui si susseguono dibattiti, incontri ed eventi musicali che durano fino a notte inoltrata nella città di Bruxelles, sede del Parlamento Europeo.

La Rievocazione storica della Battaglia di Waterloo avviene in giugno, dove tornano a fronteggiarsi i due avversari ancora una volta, riscrivendo ogni volta lo stesso finale.

Invece, Tomorrowland è l’evento musicale più amato dai giovani poiché serpeggia la tecno e la elettronica per almeno due weekend. Sebbene ogni anno si ipotizza di aumentare la durata dell’evento.

La Top 10 Belgio è un semplice riassunto ma il paese promette altre tappe decisive per i nostri viaggi. Un solo soggiorno non basta, se non per rompere il ghiaccio ed entrare in contatto con un paese che promette un lungo chilometraggio di infinite sorprese.

La top 10 Minorca è una classifica che vuole contenere al suo interno tutti i siti turistici da valutare durante un soggiorno nell’isola. Una semplice vacanza da 7, 10 o 15 giorni non sarà esaustiva da un punto di vista turistico poiché troppe sono le località da visitare.

Questo però non deve spaventare il viaggiatore ma anzi esaltarlo con rinnovata energia nello scoprire che l’isola si presta a diverse variabili. Infatti, Minorca è scelta da famiglie, viaggiatori singoli o in coppia, da amanti del mare, della natura e dell’escursionismo.

Diciamo, in maniera sintetica, che abbraccia tutte le esigenze del viaggiatore così da poter accogliere tutte le diverse tipologie, offrendo in cambio un contesto unico e scenografico.

La capitale è Mahón ed è sede dell’aeroporto. Per raggiungere le varie località marittime si possono noleggiare le auto o ricorrere ai mezzi pubblici e privati.

Un interessante connubio è quello offerto dalla compagnia Spain Shuttle Transfert che con soli 15 euro a tratta ti porta direttamente all’entrata dell’hotel dall’aeroporto.

 

caletta minorchina

 

Top 10 Minorca

 

1 Spiagge e calette

Minorca è amata soprattutto per le sue spiagge, le sue coste frastagliate e le sue numerose calette. Queste ultime si raggiungono spesso a piedi dopo aver camminato lungo un percorso variabile da pochi minuti a mezz’ora.

È grazie a questa peculiarità, unita al desiderio degli abitanti di mantenere l’ambiente più integro possibile, se l’isola delle Baleari è considerata come la più autoctona e selvaggia.

Di solito, i turisti che visitano l’isola di Minorca si muniscono di un’applicazione come Windfinder per controllare la situazione dei venti.

In questo modo sanno sempre dove dirigersi e trovare le spiagge più tranquille e meno ondose. Per spostarsi si usano le macchine o i motorini a noleggio, le imbarcazioni oppure i mezzi pubblici come i bus.

Nel prossimo paragrafo ti lascio il link in cui controllare gli orari e le tratte di comunicazione. Le spiagge si alternano di sfondi sabbiosi e scogli donando un aspetto selvatico favorito anche dalla presenza delle piante tipiche della macchia mediterranea.

Quali calette sono le più amate? In realtà, è difficile stilare una classifica in quanto ognuno trova la sua caletta del cuore durante il soggiorno a Minorca.

Per questo ti consiglio di scegliere una zona e di concentrarti sulle calette vicine per poi spaziare in altre che ti paiono ispirare una maggiore attrazione. Ti basterà controllare su Google Maps per avere una carrellata delle numerose spiagge presenti a Minorca.

In ogni caso, le più amate dai turisti sono Cala en Bosh, Macarella, San Bou, Cala Blanca, Cala en Porter, Arenal e Fornells.

 

2 Le città 

Le città principali dell’isola di Minorca sono Mahón – la capitale – e Ciutadella, dov’è situato il porto vecchio e molto caratteristico. Diciamo pure che il porto di Ciutadella è uno fra i posti più fotografati e quindi tra i più iconici.

In queste zone si sviluppa anche la movida minorchina mentre in altre località latita, sviluppandosi solo fino all’approssimarsi del nuovo giorno.

Nelle due città principali, distanti circa 30 minuti di macchina, ci si può dedicare allo shopping, alla visita dei musei e degli edifici storici di Minorca o alla ricerca dei ristoranti stellati.

Le altre cittadine, meno sviluppate per numero di abitanti, sono suddivise fra la zona turistica e quella prettamente abitativa. Come dicevo per le spiagge, la stessa sorte tocca al piano residenziale.

Volere degli isolani è quello di mantenere la zona più naturale possibile delimitando in zone dedicate all’afflusso annuale dei turisti, preservando così il clima placido e tranquillo, tipico di Minorca.

In questo modo, si evitano problemi di usurpazione edilizia e gentrificazione.

Le due città sono collegate anche dai mezzi pubblici capitanate da tre diverse compagnie con orari e tratte diverse. In ogni fermata è comunque presente una tabella con gli orari, le fermate intermedie e la destinazione finale.

I biglietti si acquistano in bus e bisogna avere l’importo giusto perché l’autista spesso non riesce a dare il resto. Nelle fermate più grosse come quella di Ciutadella o Mahón si possono acquistare i titoli di viaggio in biglietteria.

 

porto vecchio di Ciutadella nella top 10 Minorca

3 Il Camí de Cavalls

Il Camí de Cavalls è un percorso da fare a piedi lungo circa 185 chilometri che costeggia l’intera isola. Molti turisti che amano questo tipo di escursioni vengono a Minorca proprio per compiere il giro completo.

Per ragioni climatiche si consiglia di fare il percorso nei mesi primaverili e autunnali, quando cioè le temperature non sono eccessivamente calde o fredde. Devi sapere che in inverno le temperature possono scendere fino agli 11°C e spira un vento freddo e piuttosto forte.

Il percorso è accidentato: per cui è necessario indossare dei scarponcini da trekking. A parte tutti questi piccoli inconvenienti lo spettacolo è impagabile e si possono scoprire le calette più nascoste e incontaminate.

Alcune agenzie di viaggi organizzano dei tour con guide esperte per compiere l’intero cammino sia a piedi che in bicicletta, provvedendo anche alla prenotazione delle strutture ricettive in base alle fermate previste.

 

Cami de Cavalls

4 I fari nella top 10 Minorca

A Minorca si possono ammirare ben 7 fari di inestimabile bellezza, contornati da un panorama ovattato. Il faro di Sa Farola si trova nei pressi di Ciutadella e visitandolo si può cogliere l’occasione di fare una piacevole passeggiata lungomare.

Il percorso è ben delimitato e permette (entro breve) di visitare anche il porto moderno in cui arrivano e partono tutte le imbarcazioni. I fari di Cavalleria nei pressi di Es Mercadal e quello di Cap d’Artrutx nei pressi di Cala en Bosh sono quelli più modaioli, in quanto ospitano rispettivamente un bar e un ristorante.

Quelli più ostici da raggiungere sono il faro della Isla de Aire, un isoletta a un chilometro dalla costa avvicinabile solo via barca, e quello di Punta Nati, anch’esso vicino a Ciutadella, per le sue scogliere alte e frastagliate.

Gli ultimi due fari sono i più vicini a Mahón, solo che il faro Favaritx si trova nel Parco Naturale di Albufera, a una distanza di 20 chilometri dalla capitale, mentre il secondo, il faro di Punta San Carlos, è il primo realizzato nell’isola e si trova all’entrata del porto di Mahón; può essere visitato solo tramite autorizzazione.

 

Faro Cap d'Artrutx

5 Archeologia

A Minorca, così come a Maiorca, durante l’età del bronzo e del ferro si sviluppò la Civiltà Talaiotica. Le testimonianze della loro presenza risalgono nel periodo protostorico e si pensa che gli abitanti venissero dal sud della Francia o dalla penisola iberica.

Questi abitanti primitivi edificavano delle costruzioni chiamate navette che erano riservate a uso abitativo o funerario, le quali ricordano i ben più famosi dolmen o menhir nonché le costruzioni megalitiche di Malta. Prima della conquista romana, dunque, la civiltà prosperò seguendo diversi sviluppi.

Il primo filone interessò la costruzione di grandi edifici abitativi di forma circolare chiamati ‘talaiot’ e le navette – o ‘navetas’ – come dimore funerarie.

Il progredire della civiltà vide l’ammassamento in villaggi degli abitanti protetti da alte mura di cinta e le navette vennero sostituite dagli apogei, ovvero delle cavità naturali in cui si deponevano i defunti.

Con l’intensificazione dei rapporti commerciali con i punici, i fenici e i greci le case cambiarono nuovamente riducendosi a semplici abitazioni provviste di un patio centrale.

Rimangono come testimonianza i talaiot, con una stretta somiglianza ai nuraghi sardi e ai sesi di Pantelleria e le navetas funerarie. Si contano ben 274 Talaiot in tutto l’arcipelago, sebbene le rovine più famose nella top 10 Minorca e visitabili siano:

  • Talatí de Dalt;
  • So na Caçana;
  • Trebalúger;
  • Torre d’en Galmés
  • Es Trepucó.

Resti di questi tipici villaggi sono dislocati su tutta l’isola e hanno suggerito l’idea di preservare questa testimonianza realizzando i tipici muretti a secco che decorano i vari panorami urbani e rurali.

 

 

6 Natura

La natura a Minorca svela la sua potenzialità attraverso una fitta rete di piante, fiori e arbusti. Le case sono contornate da fiori dalle diverse sfumature, le strade sono abbellite da piante di ogni sorta mentre le spiagge sono attorniate dalla macchia mediterranea.

Va da sé che tutta questa natura va preservata e protetta, soprattutto dall’afflusso costante e massiccio del turismo. Per questo l’intera isola di Minorca è stata inserita come Riserva della Biosfera e non c’è quindi angolo in cui non si debba rispettare il limite della natura.

Il Parco Naturale di Albufera des Grau è un territorio lagunare con un’enorme biodiversità. Non a torto è considerato il polmone verde, storico e culturale di Minorca.

Il parco si può raggiungere in macchina, con i mezzi pubblici o a piedi e all’interno si possono incontrare diversi tipi di piante autoctone e animali stanziali e di passaggio.

Gli amanti del bird watching qui trovano spazio in cui esprimere la propria passione ma anche chi necessita di trovare un angolo tranquillo sarà deliziato da un soggiorno rinfrancante.

 

natura a Minorca

7 Architettura nella top 10 Minorca

I due simboli architettonici riconoscibili a Minorca, e riportati anche nei souvenir, sono i tipici muretti a secco e i cancelli in legno. Li vedrai impreziosire alcune abitazioni come richiamo alle origini.

Le abitazioni sono anch’esse piuttosto distintive. Sono colorate di calce bianca che spicca in maniera impressionante nelle giornate assolate, contornate di piante e fiori di ogni sorta, sormontate spesso da un terrazzo aperto e dei mattoncini di scolo lungo una facciata esterna.

Le ville per i turisti sono provviste di piscina e di un portico in cui fare delle soste o mangiare. Sono inoltre costituite da ampie vetrate così da ammirare il mare all’interno della casa.

Gli edifici storici non sono molti e si trovano soprattutto nelle città principali. I fari sono un altro segno distintivo di Minorca in quanto sono uno differente dall’altro.

Alcuni edifici storici cittadini presentano delle tipiche gallarijias, ovvero dei balconi arabeggianti interni che estendono lo spazio abitativo sporgendo di fatto dalla facciata esterna. Sono dettagli da flâneur: ricercali!

Sono rimasta sorpresa di vedere questi particolari poiché sono tipici di Malta, soprattutto nelle abitazioni della capitale La Valletta.

 

architettura nella top 10 Minorca

8 Street art

La street art esprime la creatività degli artisti locali sui muri di Ciutadella e Mahón. Ti accorgerai, passeggiando lungo le strade cittadine, quanti murales siano ben nascosti dagli sguardi dei passanti.

Allo stesso tempo sarà difficile non notare queste immagini spiccare sul grigiore tipico delle vie assolate. Ce ne sono diversi, ognuno dei quali porta con sé una firma e una storia.

Alcuni parlano di attualità, come la figura di un bambino con una matita gigante e la bandiera dell’Ucraina, altri invece esprimono allegria, come il bambino con una parrucca realizzata dalle fronde degli alberi.

Insomma, è impossibile non trascorrere una giornata a caccia di questi tesori. Soprattutto se il tempo è incerto ed è preferibile non trascorrere il proprio tempo in spiaggia.

 

street art a Ciutadella

9 Degustazioni tipiche

Non pensare di soggiornare qui e continuare come se nulla fosse la tua dieta. All’interno della top 10 Minorca ci sono tantissimi prodotti da assaggiare. In particolare alcuni tipi di formaggi, dei salumi e dei dolci. Senza considerare il gin.

Il Queso di Mahón è un tipo di formaggio alquanto gustoso perché realizzato con il latte pastorizzato di mucca al quale viene aggiunto una piccola percentuale di latte di pecora. Le mucche presenti nell’isola sono di razza frisona come quelle tipiche di Sylt.

I salumi Sobresada e Botifarrò sono presenti in ogni negozio di alimentari e vengono realizzati con la carne di maiale. Hanno un gusto deciso e saporito ed è molto apprezzato da chi ama questo genere di insaccati.

Il dolce più famoso è l’Ensaimada che può essere accompagnato da un bicchierino di Pomada. Il dessert è una pasta sfoglia all’apparenza leggera ma che può contenere una farcia alla marmellata o al cioccolato e una cascata di zucchero a velo.

La Pomada è invece una bevanda alcolica composta da una parte di gin, prodotto sull’isola, e due parti di succo di limone o di granita al limone. Insieme fanno un’accoppiata perfetta e stemperano la fame e la voglia di dolce.

 

dolce ensaimada nella top 10 Minorca

10 Nightlife e relax nella top 10 Minorca

Minorca può essere scelta da chi vuole rilassarsi o da chi desidera divertirsi la sera e ricercare la movida. L’importante è selezionare la zona giusta.

Le discoteche si trovano nella capitale e a Ciutadella mentre nelle altre città turistiche l’offerta serale si limita a mercatini, negozi e locali aperti fino alle prime ore della notte.

Perciò se desideri fare un soggiorno improntato sulla spiaggia e sulle escursioni puoi scegliere varie località e stare distante dai centri più affollati. Fai attenzione anche a non selezionare un resort che propone musica dal vivo o serate di canto e dirigiti piuttosto verso un appartamento o un’abitazione privata.

Se preferisci vivere la notte dovrai soggiornare nei pressi delle città più grandi che rimandano maggiori offerte notturne. Avrai così l’occasione di godere del sole, passeggiare la sera in centro e concludere con un appuntamento musicale vivace e festoso.

Solo una cosa non si può fare a Minorca, ovvero annoiarsi. C’è spazio per ogni esigenza e per qualsiasi tipo di viaggiatore. E se conosci qualcuno che fatica ad apprezzare le località turistiche, forse con Minorca può accadere il miracolo.

 

Ciutadella by night

Top 10 Azzorre: dieci motivi per cui scegliere le Azzorre come tua prossima meta di viaggio (sebbene il conteggio sia puramente simbolico). Stiamo parlando di un’area facente parte dell’Europa ma che strizza gli occhi all’America, in quanto si posiziona quasi a metà strada fra i due continenti.

Il suo tessuto sociale e culturale è rimasto intatto nel tempo, senza subire la contaminazione di mode architettoniche e di sviluppi urbanistici responsabili di aver deturpato l’ambiente originale.

In sostanza, il Genius Loci delle isole Azzorre scandisce ancora le sue regole: regalando ai visitatori un’immagine pecuniaria e caratteristica di una terra che non cede il passo alla modernizzazione selvaggia. Piuttosto, costruisce una destinazione a uso esclusivo del turismo sostenibile.

Per organizzare le tue vacanze nell’arcipelago ascolta i consigli e segui le indicazioni di Maestro Turismo che da veri guru dei viaggi organizzati sanno far cogliere ai visitatori l’essenzialità di ognuna delle 9 isole messe a disposizione da questo incontaminato arcipelago.

Top 10 Azzorre

 

Le Azzorre sono isole portoghesi posizionate sull’oceano Atlantico. Da Flores dista circa 1900 km dal Portogallo e circa 1925 km da Terranova, quell’isola canadese considerata la località più vicina del suolo americano.

Flores è l’isola più a ovest dell’Europa: da qui si può ammirare l’ultimo tramonto prima di abbandonare il continente europeo. Ed è ciò che hanno fatto per tanti anni i navigatori in cerca di avventure nei territori sconosciuti delle Americhe.

Il clima è piuttosto particolare perché accarezza tutte le stagioni dell’anno in un singolo giorno. Durante la mia vacanza a Saõ Miguel ho potuto constatare che pioggia, sole, nebbia, caldo e freddo possono presentarsi in successione nello stesso giorno.

Ma anche questo fa parte dell’esperienza e soprattutto manifesta la disponibilità nel poterla visitare tutto l’anno (anche se l’estate – per ovvie ragioni – rimane il periodo più indicato).

 

L’arcipelago è costituito da 9 isole così suddivise:

  • Graciosa, Terceira, São Jorge, Faial e Pico: al centro;
  • Santa Maria, São Miguel: a est;
  • Corvo, Flores: a ovest.

La mia visita, ahimè, è iniziata e terminata a São Miguel ma spero di recuperare al più presto anche le altre visite così importanti da un punto di vista geologico, naturale, storico e sociale.

 

arte e cultura Azzorre


1 La sicurezza è una garanzia delle Azzorre

Quanto sta influenzando l’epidemia di Covid-19 le nostre vacanze? Molto, nonostante i contagi siano in netta diminuzione. L’arcipelago delle Azzorre è rientrato l’anno scorso fra le 15 destinazioni più sicure in Europa.

Non per una questione sociale ma da un punto di vista della diffusione del virus e dell’organizzazione del sistema sanitario. D’altronde il Portogallo è stato uno dei primi stati a predisporre un protocollo specifico per la sanificazione delle strutture turistiche, dei mezzi di trasporto e ha stilato una regolamentazione serrata per quanto concerne il distanziamento fra passeggeri.

Per quanto riguarda la sicurezza sociale, nessuna meta fa sentire più al sicuro i turisti come le Azzorre. La criminalità è pari a zero e la sicurezza percepita è ai massimi livelli. Nonostante ciò, è sempre meglio essere prudenti e non mettersi in condizioni di pericolo.

 

top 10 Azzorre

2 Le Azzorre come meta ufficiale del turismo sostenibile

Le tue vacanze sono improntate sulla sostenibilità? Le isole Azzorre ti danno il benvenuto! La natura è il Genius Loci dell’arcipelago. Queste nove isole, votate alla sostenibilità, tutelano le aree naturali e la biodiversità marina.

Si tratta di una collaborazione sponsorizzata dagli organi amministrativi e sostenuta dalla comunità, impegnandosi nel mantenere i valori e le tradizioni relativi alla propria identità, nonché alla conservazione del patrimonio naturale.

Tutti i percorsi turistici sono ben segnalati, vengono promosse le energie rinnovabili nelle abitazioni private e pubbliche e da tempo viene portata avanti una campagna per razionare il consumo dell’acqua.

A livello sociale, il Governo protegge le donne e i bambini dalla violenza domestica attraverso associazioni che operano al fine di salvaguardare le famiglie vittime di abusi.

Il Parco Naturale del Faial è un classico esempio dell’impegno alla conservazione e alla sostenibilità delle qualità naturali al fine di preservare intatte la biodiversità nonché la geo-diversità particolare della zona.

 

turismo sostenibile alle Azzorre

3 La top 10 Azzorre dei riconoscimenti UNESCO

Ti piace fare immersione? Sappi che le Azzorre vantano ben 30 siti archeologici subacquei in cui visitare oltre mille relitti databili tra il XVI e il XX secolo.

L’incontro più emozionante che farai qui nei fondali marini e nella superficie marittima sarà in compagnia di delfini e balene. La zona è una via di transito molto frequentata dai cetacei.

Le agenzie in loco organizzano tour giornalieri di qualche ora per avvicinarsi a questi meravigliosi animali che proteggono la salute dell’ecosistema marino.

Io purtroppo, non sono riuscita a vedere le balene però mi sono divertita ad ammirare i delfini. A casa non ho portato solo il ricordo del magico incontro ma anche lo stampo degli occhiali da sole che ho stupidamente tenuto addosso durante la gita.

Al rientro in hotel mi sono accorta della fascia bianca a incorniciare il viso abbronzato. Una meravigliosa immagine di batgirl al contrario. Mi raccomando, non fare il mio stesso errore!

Flores e Graciosa fanno parte del circuito Riserve della Biosfera dell’UNESCO, il Monte Pico che raggiunge l’altezza di 2.350 metri rientra nei Patrimoni dell’UNESCO così come Angra do Heroísmo a Terceira, Sete Cidades, il lago delle Sette Città a Saõ Miguel appartiene a una delle Sette Meraviglie Naturali del Portogallo.

I riconoscimenti Unesco non si fermano dunque alle sole bellezze marine ma proseguono in quelle terrestri. Nominarle tutte sarebbe impossibile sappi che, secondo l’Unesco, le Azzorre sono una delle mete d’eccellenza nel mondo. E ti assicuro che è proprio così.

 

follie top 10 Azzorre

4 Architettura, arte e cultura

L’architettura fiamminga dei Mulini a Vento dell’isola di Graciosa sono solo uno degli esempi capaci di suggerire la peculiarità architettonica dell’arcipelago.

Le chiesette, i musei, gli edifici si contraddistinguono per essere un arredamento architettonico che aderisce perfettamente al panorama e al tessuto sociale.

Non a caso Victor Hugo sosteneva che l’edilizia di una città o di un luogo corrisponde alle stratificazioni geologiche. In base a l’evolversi della società si vengono a creare delle sovrastrutture artistiche differenti.

Ebbene, nell’Azzorre tutto si è cristallizzato nel tempo, permettendo ai visitatori di scoprire un angolo d’Europa autentico, originale e immutato nonostante l’inesorabile conteggio dei secoli.

 

storia e tradizione alle Azzorre

5 Attività sportive che rientrano nella Top 10 Azzorre

Le attività sportive che puoi fare alle Azzorre sono davvero tante. Te ne elenco alcune senza considerare i vari percorsi di trekking e biciclettate che puoi fare.

Essendo un’isola che punta sull’ecosostenibilità puoi fare percorsi lenti a cavallo, parapendio, bird watching, canoa e kayak, vela, surf, canyoning e golf.

Per mezzo di una barca potrai fare il whale watching (l’avvistamento di balene e delfini), le immersioni subacquee e la pesca sportiva. A terra, invece, non mancare di fare una tappa benessere e dedicarti al geoturismo.

Nei percorsi di trekking e bici rientrano anche i tour enogastronomici e quelli selezionati ai luoghi caratteristici che vantano storia, architettura e arte locale.

 

whale watching top 10 Azzorre

6 Terme e benessere

Le terme più famose sono quelle circoscritte nell’area di Furnas. Ad aspettarti un’area attrezzata per fare bagni al sapore di zolfo. Qui potrai rilassare la muscolatura e distendere la mente. Goditi solo il momento presente e non pensare a tutto ciò che ti aspetta al di fuori.

Oppure potresti fare le terme selvagge quelle messe a disposizione gratis dalla natura come la “Caldeira Velha” a Saõ Miguel. Una piscina naturale di acqua riscaldata totalmente immersa nella natura. Puoi vedere un’immagine nel video che ti ho messo sotto l’articolo.

La sensazione di fare il bagno in questa piscina è impagabile, da provare almeno una volta nella vita. Ci sono altri punti dislocati nelle varie isole che nascondono terme selvagge ma prima di lanciarti nell’esperienza controlla che il calore dell’acqua non sia eccessivo. Non ti preoccupare: è ben segnalato.

 

terme Azzorre

7 Le follie da fare alle Azzorre

Le follie in una vacanza andrebbero sempre fatte. Quindi, ti consiglio di seguire una stradina stretta e di lasciarti guidare dall’istinto e dal panorama. Ti ritroverai a scoprire degli angoli unici e incantevoli.

Scatta numerose foto accanto alle piante di ortensie dai mille colori. Troverai ortensie dappertutto, anche nei bordi delle strade. La pianta è il simbolo delle Azzorre, in particolare nella tonalità blu che trovi soprattutto a Flores.

Conosci Dafne, la ninfa trasformata in una pianta di alloro? Ebbene a Terceira puoi trovare non una Dafne ma un’immensa foresta di piante di alloro. Una tipicità che non si trova in nessun’altra parte d’Europa.

Divertiti a cercare le varie spiagge di sabbia nera e anche di spiaggia bianca. A Santa Maria trovi le uniche spiagge bianche di tutto l’arcipelago delle Azzorre.

Sali sui crateri e visita i laghetti che si sono formati in seguito all’inattività come quello sull’isola di Corvo o Lagoa do Fogo, il lago di fuoco, a Saõ Miguel. Aspetta una giornata di bel tempo però, altrimenti saranno ricoperti dalla nebbia.

Vaga tra i resti dell’eruzione a Faial per comprendere la forza distruttrice e allo stesso tempo rigogliosa della natura. Oppure conta tutti e venti gli edifici con i tetti rossi in stile fiammingo dei Mulini a Vento di Graciosa.

 

8 Storia e tradizione

Da maggio a settembre a Pico, Terceira e São Jorge si festeggiano le Feste dello Spirito Santo, un evento che attrae fedeli e non in visita alle tante cappelle dislocate sulle isole.

La cerimonia ha un’origine medievale e, mentre in Portogallo la veste religiosa degli eventi è pressoché svanita, nelle Azzorre non è mai stata cancellata.

Per quanto riguarda la storia è di fondamentale importanza per gli isolani preservare l’evoluzione geologica, l’unica testimonianza tangibile della formazione delle isole.

In quest’ottica, in tutte le isole prevale la conservazione del sottofondo naturale. Quando ci si aggira per le strade più assolate o nei vari percorsi di trekking si respira l’impegno profuso.

Come ospite potrai apprezzare la magnificenza di Madre Natura che qui appare in uno spettro infinito di manifestazioni. Dal fondo oceanico alla crosta terrestre attraversando i contesti urbani realizzati per accorparsi alla naturale formazione degli elementi.

 

Azzorre meta sicura

9 L’incontro con le persone

Come sono gli abitanti delle Azzorre? Sono persone semplici, frugali e gentili, innamorati follemente della propria terra. A volte rivaleggiano con gli altri isolani ma questo fa parte del gioco.

Amano informare i turisti riguardo le bellezze del luogo e ne esaltano le peculiarità facendoti venir voglia di rimanere nell’arcipelago per sempre. E ce ne sarebbe bisogno di tempo per visitare tutti i panorami elencati!

Non appena scenderai dall’aereo ti ritroverai a casa perché ti sentirai un ospite accolto nella comunità. Potrai girovagare per le isole in tutta sicurezza come ho fatto io nel mio viaggio a Saõ Miguel.

Rimasta bloccata da un’acquazzone sono stata invitata da una signora a entrare a casa sua così nell’occasione ho avuto la possibilità di riscaldarmi con una fumante tazza di tè prodotto a Maya.

 

gli abitanti delle Azzorre

10 Un incontro enogastronomico che non ti aspetti

E, alla fine, dopo esserci divertiti a esplorare queste meravigliose isole e aver goduto del panorama manca solo da fare l’ultima esperienza che rientra nella Top 10 Azzorre: l’enogastronomia.

Ti piace il tè? Nella contea di Maia nell’isola di São Miguel puoi trovare l’unica coltivazione di tè in Europa. Un’esperienza davvero incredibile da provare una volta nella vita.

Se le piantine di tè ancora non ti sorprendono aspetta di vedere quelle di ananas. In aeroporto, al rientro in Italia, sarà semplice distinguere i viaggiatori portoghesi: tutti si portano a casa una scatola contenente una scorta di ananas. Si tratta di ananas piccoli, gialli e succosi: una delizia da assaggiare solo qui.

Se ami i gusti alcolici dovrai assaggiare il liquore Andaia, realizzato in seguito al processo di distillazione del vino rosso delle uve di Graciosa. Lo puoi portare a casa come souvenir in confezioni piccole adatte per il bagaglio a mano.

Ma la pietanza più sorprendente che ti ritroverai a degustare è il piatto di carne cotto con il calore di Madre Terra. No, non ti sto prendendo in giro, ti sto solo presentando il “Cozido das Furnas”.

Si tratta di una pietanza a base di carne e verdura, cotta all’interno di buche scavate nei pressi delle fumarole. I gas vulcanici cuociono a temperatura stabile la carne e le conferiscono un particolare sapore che richiamo lo zolfo.

A São Jorge, invece, puoi assaggiare un formaggio D.O.P. dal gusto piccante e dalla consistenza semidura. Si ottiene con la lavorazione del latte crudo di mucca, sale e caglio e poi viene fatto stagionare per 4 mesi. Da assaggiare dopo esserti stancato di mangiare la carne di Furnas.

 

Top 10 Azzorre: il formaggio

 


Un assaggio di ciò che puoi trovare nella top 10 Azzorre lo trovi nel video del mio viaggio:

Di ritorno dalla Top 10 Azzorre, non vuoi fare una sosta a Lisbona?

 

La top 10 Danimarca è una classifica che pare facile stilare ma che in realtà presenta delle mete incredibilmente affascinanti e insolite. D’altronde, diciamoci la verità, la Danimarca non è una delle scelte principali dei turisti italiani.

La maggior parte pensa che la Danimarca corrisponda alla capitale Copenaghen ma ti assicuro che c’è molto di più e la troveranno particolarmente avvincente, le persone che amano immergersi nella natura e perdersi nei scenari da favola.

Perché quando si ammirano le coste così alte e frastagliate e il vento sibila fra i capelli assomigliando a delle urla infernali, subito la mente tira in ballo i vichinghi e gli dei nordici. 

La natura ci appare all’improvviso ostile e pericolosa ma ci basta abbassare lo sguardo per cogliere la bellezza e la resilienza di un piccolo fiore campestre, per ritrovare di nuovo la dolcezza.

E quindi possiamo dire che la Danimarca nasconde sì un animo selvaggio, ma anche una natura ammaliante, nutrice, ordinata e rasserenante: tutte prerogative che convertono in un piano di viaggio notevolmente interessante.

Copenaghen

La capitale non può che essere l’inizio per conoscere la top 10 Danimarca: il suo simbolo, la sirenetta, incanta ancora oggi i turisti lasciandoli senza fiato. 

Mi è successo durante la visita di sentire un francese respirare affannosamente, tanto da farmi spaventare e girare, pensando stesse per svenire. Invece, stava solo prendendo fiato per esclamare: “Incroyable!” mentre tutti noi tiravamo un sospiro di sollievo.

Questo solo per darti l’idea di come quella statua, collocata lontano dalla riva e perennemente accarezzata dalle onde, sorprenda i visitatori lasciandoli stupiti.

Ma una volta lì non bisogna certo perdere tempo perché le cose da vedere sono tante. Østerbro è il quartiere in cui si trova la sirenetta, ai quali dovrai aggiungere Vesterbro per mangiare e bere, Frederiksberg per ammirare il parco reale, il lontano Amager per saggiare le spiagge danesi e, infine, il centro cittadino.

Dato che ti ho riportato in centro dovrai assolutamente fermarti al Tivoli che non è il giardino laziale ma un parco giochi adatto a bambini e adulti. Soprattutto se attraversato nei periodi festivi come Halloween o Natale in cui è al suo massimo splendore.

Numerosi i musei tra cui spicca il museo dell’architettura posizionato sul porto e altrettanti i monumenti e gli edifici. Il mio preferito? Sicuramente la torre rotonda (rundetarn) alta 35 metri da cui si vede la città. Se hai poco tempo, invece, ti consiglio di affittare una bici da vero danese oppure di approfittare di un giro in barca per i canali della città. 

Christiania

Gli hippie o i nostalgici della beat generation conoscono bene questa comunità che si trova nei pressi della capitale e che si è autoproclamata città libera. 

Ciò significa che i cittadini, circa 1000 abitanti, seguono una propria legislazione e tassazione e vivono in modo alternativo accogliendo però i turisti con locali ed eventi all’aperto.

Essendo poco controllata dalle forze dell’ordine può diventare pericolosa: per questo all’ingresso sono stati posizionati dei cartelli in cui si spiega cosa si possa e non si possa fare.

Tra le cose da non fare è girare con cellulare e macchine fotografiche per scattare delle foto ricordo in quanto potrebbero esserci delle persone mal disposte. Meglio evitare anche la zona nei dintorni di Pusher Street che già dal nome fa pensare… Al di là di queste raccomandazioni rimane un luogo da visitare in quanto piuttosto pittoresco e particolare.

 

Odense

C’è un motivo se Odense è una delle mete più visitate dagli amanti della letteratura: perché qui nacque e visse lo scrittore Hans Cristian Andersen. Le sue favole fanno parte del patrimonio culturale europeo e qui si può visitare la sua casa natale. 

L’isola in cui si trova Odense si chiama Fionia ed è fra le più amate dai danesi per la sua natura lussureggiante e il suo aspetto rilassante. Si possono visitare ben 123 castelli tra cui il più famoso è il castello rinascimentale di Egeskov.

Molte strade si trovano in mezzo al mare perché sono quasi cento le isolette che fanno parte di Fionia e avrai bisogno di molto tempo per visitarle tutte.

Le case hanno il tetto in paglia come quelle di Sylt e anche qui la bicicletta è il mezzo di trasporto più amato. Bisogna allenare la muscolatura, però, perché il vento a sfavore, quando capita, di certo non aiuta!

 

Aarhus (top 10 Danimarca)

La Lonely Planet la inserisce fra le dieci mete europee da visitare, per quale motivo?

Per la sua particolare architettura, vivacità e ricercatezza. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari tanto da sembrare quasi artificioso. Invece è solo creatività espressa all’ennesima potenza e desiderio di andare oltre i confini della normalità. 

La città si divide tra zona antica e moderna impedendo così alla noia di insinuarsi. Tra le cose da vedere figurano:

  • l’ARoS Art Museum con le sue vetrate colorate in forma circolare;
  • lo Street Food Market dove trovare il migliore street food locale;
  • il porto con i suoi edifici simbolo;
  • di nuovo il Tivolo Friheden, altro parco dei divertimenti;
  • palazzo del municipio e il Moesgaard museum;
  • una passeggiata a Møllestien sulla sua strada di sassi;
  • shopping nel quartiere latino e un salto per vedere la città dall’alto ai magazzini Salling o Godsbanen.

Jutland

La più a nord, quella che ti farà sentire per davvero un vichingo, dove ti perderai in paesaggi sconfinati che finiscono nella volta celeste. Se vuoi rendere questa esperienza ancora più avventurosa portati la tenda e muoviti con una bicicletta.

Attraverserai spiagge che paiono deserti, dune di sabbia in continuo movimento che nascondono addirittura una chiesa e lasciano visibile solo la cupola.

Scoprirai la storia del faro Rubjerg Knude che vuole essere mangiato dal mare del Nord tanto da far decidere alla Danimarca di spostarlo per lasciarlo vivere altri trent’anni. 

Un luogo carico di leggende e meraviglie che appaiono e scompaiono: solo i viaggiatori audaci e sinceri possono scoprire questi tesori. Tu sei uno di questi?

La città principale e la quarta per numero di abitanti è Aalborg famosa per il suo carnevale che avviene nel mese di maggio. Ma ciò che attira i turisti è la via pedonale Jomfru Ane Gade o meglio Gaden, dove si trovano i pub e le birrerie a prezzi stracciati praticamente impossibile da attraversare nel fine settimana.

 

Patrimonio dell’Unesco

Fra la top 10 Danimarca non potevano mancare i sette siti che fanno parte del patrimonio dell’Unesco:

  1. Il castello di Amleto, il personaggio di Shakespeare, chiamato Kronborg.
  2. La cattedrale di Roskilde che custodisce le spoglie dei reali danesi e quelle del re vichingo Aroldo I e suo figlio Sweyn I.
  3. Christiansfeld un esempio architettonico danese in cui vengono preparati dei dolci deliziosi e unici.
  4. A nord di Copenaghen la riserva di caccia preferita dal re Cristiano V.
  5. Le scogliere bianche di Stevns Klint.
  6. Wadden sea: parco e riserva naturale famoso per le sue basse maree.
  7. Jelling: la cittadina che custodisce le pietre runiche dei vichinghi.

 

Lego

Che top 10 Danimarca sarebbe se non parlassimo dei mattoncini colorati? Ebbene la storia iniziò nello Jutland nel 1930 quando un falegname per arrotondare e svagarsi nel tempo libero decise di costruire dei mattoncini in legno.

Li chiamò Lego, legando due vocaboli danesi che significano giocare-bene e furono così apprezzati dai genitori e amati dai bambini da portare il prodotto ad avere una fama internazionale.

A Billund per omaggiare l’invenzione è stato creato un parco giochi chiamato Legoland dove si trovano le riproduzioni delle città danesi fatte con i famosi mattoncini colorati.

All’interno si trovano giostre e continui spettacoli che impegnano i visitatori per un’intera giornata e la Lego House dove si possono passare ore a ideare fantastiche costruzioni.

Villaggi e spiagge nella top 10 Danimarca

Secondo il sito di promozione turistica Visit Denmark i villaggi e le cittadine più caratteristiche da non perdere sono 9. La città più antica della Danimarca con un suggestivo centro medievale e un museo vichingo è Ribe.

Vicino a Copenaghen si trovano: Præstø, Dragør e Faaborg mentre a Fionia si trovano Ærøskøbin e Rudkøbing. Sul mar Baltico si estende la cittadina di pescatori Gudhjem e nell’estremo nord Skagen altra meta rinomata per i ristoranti di pesce; Sønderho, infine, è posizionata nel meraviglioso Wadden Sea.

La lista delle spiagge più belle invece sale a quota 19 secondo l’ufficio del turismo e sono: Søndervig, Blåvand, Blokhus, Saltum, Skagen, Henne, Marielyst, Hestehoved, Bisnap, Amager Strand, Houg, Gudmindrup, Hornbæk, Nordstrand, Dueodde, Ristinge, Tisvildeleje, Saksil e l’isola di Rømø.

 

spiagge nella top 10 danimarca

 

Isole danesi

Ti sembrerà impossibile eppure in totale la Danimarca può vantare di avere circa 410 isole. Sono un numero impressionante ma sappi che la maggior parte di queste non sono abitate se non da fortunati animali.

Ciò che è ancora più affascinante, però, è che il numero non è statico in quanto nuove isole vengono continuamente costruite e distrutte dal fenomeno della sedimentazione. Se il vento trasporta la sabbia che fa nascere l’isola, il mare la distrugge riportandola negli abissi. 

La più popolosa è Selandia sul mar Baltico, segue Vendsyssel-Thy sul mare del Nord e poi Fiona con i suoi magnifici castelli di cui abbiamo già parlato prima.

La trasformazione è perenne e non accenna a fermarsi per questo è necessario visitare più volte il territorio danese: sarà sempre diverso, sarà sempre magico.

 

 

Faroe (Top 10 Danimarca)

Ben distanti dalla Danimarca, ma sotto la giurisdizione danese, si estendono le isole Faroe dove si può ancora trovare l’origine selvaggia della nazione. 

La rigogliosa natura, impreziosita dai benefici del mare e delle piogge, accoglie pascoli e casette colorate davvero particolari. Chi viene qui, infatti, sogna di vedere la pulcinella di mare, un bellissimo esemplare di uccello marino tipico delle coste nordiche.

La più amata è l’isola di Mykines in cui si riassume tutta la meraviglia delle isole e il suo verde manto risalta fra le alte coste che cadono sul mare. 

Top 10 Irlanda: le città da visitare e l’itinerario da creare per non perdersi nulla, neanche i risvolti più fantasiosi dell’isola. Sì, perché l’Irlanda non è solo da visitare ma anche da vivere attraverso le molteplici leggende, i riti propiziatori e i personaggi magici che vi abitano.

Non ti aspettare, dunque, un semplice viaggio ma un’immersione completa all’interno di una cultura dal fascino magico e magnetico.

Dublino

Dublino è la capitale irlandese e punto di arrivo per la maggior parte dei turisti. Conosciuta per i suoi pub e le passeggiate in città attraverso i suoi vicoli che costeggiano il fiume Liffey.

Le attività da svolgere sono davvero molte per cui una volta che avrai lasciato le valige in hotel dovrai darti da fare per partire alla scoperta della città.

Potresti trovare utile, se fai un viaggio non organizzato, prepararti per tempo un itinerario con l’ausilio di Google My Maps, è molto semplice, in questo articolo ti spiego come fare.

A Passeggio

 

Statua dello scrittore James Joyce

Una delle mete più battute a Dublino è Grafton Street la via commerciale in cui si trovano i negozi alla moda e dove si esprime la vivacità giovanile.

A pari merito è posizionato il famoso quartiere vicino al Temple Bar ricco di pub, musica fino a notte fonda e tasso alcolico alle stelle! Ti sconsiglio di prendere alloggio in questa zona se non sei un under 25 o se non ricerchi la movida.

Se vuoi allontanarti dalla confusione e mescolarti fra i turisti affaccendati a scoprire le top 10 dell’Irlanda muoviti verso l’Ha’Penny Bridge, il ponte sul fiume e poi continua in direzione Docklands.

Si tratta della vecchia zona portuale di Dublino che nel corso degli anni ha subito una riqualificazione trasformandosi in un centro per gli affari moderno ed eccentrico.

Sei pronto/a a fare un nuovo bagno di folla? Allora cerca nella cartina O’Connell Street, altra via commerciale dove perdersi a guardare le vetrine e ascoltare le esibizioni degli artisti di strada.

Prima di andare a riposare all’ombra di una pianta nel parco cittadino St. Stephen’s Green va alla ricerca delle statue di James Joyce autore dei celebri libri Ulisse e Gente di Dublino e di Molly Malone, pescivendola e prostituta, che se toccata porta fortuna.

Secondo la leggenda la povera donna, non avendo vissuto una vita soddisfacente, si aggira ancora fra i vicoli della città sfocati dalla nebbia, in cerca di un riscatto che mai avrà.

 

Dove si trovano non te lo dico! Sarà tuo compito scovarle!

 

Musei, chiese ed edifici

Il Trinity College è il simbolo di Dublino famoso non solo per l’università ma anche per contenere all’interno della Old Library il pregiato manoscritto miniato conosciuto come “The Book of Kells”.

Inoltre, nel giardino interno, è presente la statua “Sfera dentro la Sfera” dell’artista contemporaneo italiano Arnaldo Pomodoro. Un’altra simile si trova nel lungomare di Pesaro e di fronte agli uffici della Farnesina.

La Christ Church Cathedral è una chiesa che nasconde un passato piuttosto mbiguo: è nata, infatti, dai resti di un’antica chiesa vichinga costruita in legno.

Tutt’altra storia, invece, racconta la St. Patrick Cathedral che rappresenta il simbolo dell’Irlanda protestante ed è uno dei luoghi cristiani più antichi.

Gli ultimi due edifici significativi della storia culturale irlandese sono il Castello di Dublino, una fortezza di origine normanna eretta da Giovanni Senza Terra e il General Post Office dove venne firmata l’indipendenza e dove si rifugiarono i ribelli nella rivolta del 1916.

Bere & Mangiare a Dublino nella Top 10 Irlanda

La città è visitata anche per i suoi famosi prodotti alcolici: la birra e il Whiskey. La Guinness Storehouse è la fabbrica che produce la celebre birra scura che si può visitare per conoscerne tutti i processi di lavorazione. Allo stesso modo si può visitare la Old Jameson Distillery e degustare il whiskey della migliore tradizione irlandese.

La cucina irlandese proposta nei pub o nei ristoranti ti sorprenderà per le combinazioni di gusti semplici, provenienti dai prodotti agricoli locali. La mia ricetta preferita è  Seafood Chowder, l’antica ricetta di zuppa di pesce irlandese.

Per non parlare poi della colazione all’irlandese che propone piatti come fagioli, pane con il burro, caffè e altre delizie super proteiche.

 

Musicisti intenti a suonare all'interno di un pub irlandese: top 10 Irlanda

Belfast

Belfast è la capitale dell’Irlanda del nord tristemente nota in passato per gli attacchi dell’IRA, l’organizzazione che richiedeva indipendenza dalla Corona Britannica.

Fortunatamente i momenti bui sono stati cancellati e oggi è possibile visitarla in tutta sicurezza per scoprire i siti di interesse culturale. Per acquistare dovrai necessariamente cambiare gli euro in pound perché il sistema finanziario corrisponde a quello inglese.

Fatto ciò potrai dedicarti alla visita.Ciò che spiccherà agli occhi saranno i meravigliosi murales che enfatizzano l’architettura locale, la statua “The Big Fish” in cui ogni tassello racconta le vicissitudini della città e il St. Jones Market, un edificio vittoriano che ospita nel fine settimana un mercato vintage.

Cosa visitare nella top 10 Irlanda

Il museo più particolare presente in città è quello dedicato al Titanic, custodito all’interno del cantiere navale dove venne costruito il famoso e sfortunato transatlantico.

L’Ulster Museum è visitato, invece, per la sua raccolta di arte contemporanea oltre che a sezioni dedicate alla civiltà egizia, manufatti e suppellettili locali.

La City Hall rappresenta invece la Belfast dal passato ricco e glorioso vissuto nell’era d’oro mercantile. Può essere considerato come l’edificio più importante della città.

Infine la città consiglia una visita ai Botanical Gardens costruiti durante il periodo vittoriano per sopperire alla crescente curiosità riguardo il mondo botanico.

 

Strada cittadina e commerciale a Belfast, città da visitare fra la top 10 Irlanda

Cork nella top 10 Irlanda

Dal nord di Belfast al sud della top 10 Irlanda passando per Cork, la città dai venti ponti che si affacciano sul fiume Lee di origine medievale. Il centro storico e l’English Market sono i punti raggiunti dai turisti per avere un assaggio culturale ma anche gastronomico della contea.

Il quartiere Shannon è conosciuto per essere la zona residenziale operaia abbellita da soluzioni abitative di uguale fattura ma variopinte, nate forse per contrastare il grigiore della vita in fabbrica. Invece, sono due i siti culturali:

  • Cattedrale di San Finne Barre, di architettura neogotica prettamente francese;
  • Crawfort Art Gallery, mostre temporanee e permanenti con entrata gratuita.

 

Una mucca fra le migliaia presenti in Irlanda

Galway

Galway è una città chiassosa, vivace e festaiola grazie alla massiccia presenza di giovani universitari e dei numerosi e variopinti pub.

I visitatori sono attratti dal suo quartiere latino che a discapito del soprannome nasconde le radici che affondano nel medioevo con tanto di mercato con prodotti tipici.

Se invece hai voglia di passeggiare puoi dirigerti nella Long Walk dove puoi ammirare delle graziose casette in tinta pastello, sistemi di chiuse e canali che costeggiano la foce del fiume Corrib.

Uscendo, verso la zona residenziale, puoi ammirare in lontananza le isole Aran percorrendo la Salthill Promenade seguendo un percorso lungo almeno 2 chilometri.

Veduta sull'oceano

Isole Aran

Uno dei motivi che mi spinge a ritornare in Irlanda, oltre che per rivedere la sua natura incontaminata, sono la bellezza delle isole Aran. Sono delle conformazioni rocciose staccatesi dalla zona del Burren che hanno dato vita a tre piccole isole dai nomi gaelici Inishmaan, Inishmore e Inisheer.

Essendo relativamente lontane dalla terraferma hanno mantenuto intatte le radici e la tradizione della più antica cultura gaelica. L’abbigliamento tipico è divenuto famoso in tutto il mondo per la qualità della lana e il particolare intreccio dei maglioni che qualifica il mestiere di chi li porta.

Gli abitanti maschi delle isole Aran indossano un pesante gilet di tweed con annessa cintura colorata mentre la parte femminile si riconosce dalla tipica camicia in flanella rigorosamente rossa.

Barca solitaria sulla costa irlandese: top 10 Irlanda

Limerick: città della Top 10 Irlanda

Sulla carta Limerick è la terza città irlandese in ordine di importanza ma non ha molto da offrire al turista. Per quale motivo è citata fra la top 10 Irlanda?

Principalmente per il King’s John Castle, un edificio imponente di straordinaria bellezza che spicca sulle rive del fiume Shannon e meta di visita, seppur veloce, dei tour organizzati.

L’interesse turistico stenta a decollare a causa di un debole impulso industriale che relega la città a un sonnacchioso tessuto urbano non stimolato dalla vivacità culturale presente invece in buona parte dell’isola.

Un curioso cartello irlandese che avvisa i visitatori che possono essere colpiti da rocce e dardi infuocati (top 10 Irlanda)

I castelli

L’Irlanda è un’isola disseminata di castelli: alcuni ridotti oramai a ruderi, altri divenuti residenze chic dove soggiornare nel segno del lusso. Molti di questi sono stati scelti dai registi americani per girare le scene di alcuni tra i film più famosi grazie all’atmosfera magica che li circonda.

Uno tra i più famosi e visitati è sicuramente Blarney Castle che invita i visitatori a baciare una pietra sospesi nel vuoto perché, secondo una leggenda, questo atto coraggioso dona il potere dell’eloquenza.

La Rock of Cashel è invece un rudere dall’aurea molto suggestiva che nasconde un passato di potere dove risiedevano re ed ecclesiastici della regione.

 

Uno dei castelli presenti in Irlanda

Le contee della Top 10 Irlanda

Le contee irlandesi sono 28 a cui si aggiungono tre municipalità. Corrispondono alle nostre regioni e differiscono l’una dall’altra per varietà naturale e culturale.

All’apparenza l’Irlanda può sembrare una piccola isola visitabile in una sola settimana ma in realtà per conoscerla a fondo non basterebbe un mese.

Sono talmente tante le particolarità insite e sparpagliate per il territorio che sarà necessario tornarci più volte per affermare di averla visitata veramente.

Tra la top 10 Irlanda le scogliere delle Cliffs of Moher

Giant’s Causeway, Cliffs of Moher, Carrick-a-rede

Ti verrà sicuramente proposto, durante il tuo soggiorno in Irlanda, un tour diretto a questi tre diversi siti fra i più famosi dell’isola. Il primo, il Giant’s Causeway si trova nell’Irlanda del nord ed è conosciuto come il Selciato del Gigante.

Pare, infatti, che un gigante guerriero che viveva nella zona dell’Ulster, tale Fionn Mc Cumhaill, si fosse innamorato di una sua simile. Per non perdere tempo costruì una strada di pietra verso l’isola scozzese di Staffa in modo da poterla vedere tutti i giorni e dichiararle il suo amore.

In realtà si tratta di un’esplosione sotterranea avvenuta oltre 60 milioni di anni fa che ha dato vita a questa particolarissima conformazione rocciosa, unica del suo genere, entrata a far parte del Patrimonio UNESCO nel 1986.Veduta sulla Giant's Causeway tra le top 10 Irlanda

Wicklow Mountain National Park tra la top 10 Irlanda

Forse il Parco Naturale delle Wicklow Mountains è fra i più selvaggi dell’isola ed è consigliato agli escursionisti e agli amanti della natura. Fra le radici dei meravigliosi alberi presenti nella zona si nascondono anche quelle celtiche legate alle figure magiche e occulte dei druidi.

Tali personaggi, infatti, ricoprivano i ruoli di sacerdoti che agivano sotto il volere di Madre Natura preservandola ed esaltando i suoi componenti.

Veneravano le piante come esseri superiori e minacciavano gli uomini contro le barbarie perpetrate all’ambiente tacciandole come risvolti funesti che si sarebbero riversati sulla gente.

La cultura irlandese è molto complessa e di difficile interpretazione ma ciò dona una nota solenne e intrigante al viaggio mescolandosi fra storia, castelli, leggende, musica e tradizioni orali.

La top 10 di Malta: le dieci località che non devi assolutamente perdere durante il tuo viaggio nella meravigliosa isola del Mediterraneo. Malta è un’isola strepitosa che ti saprà sorprendere per la sua particolare conformazione e per le differenti nazionalità che ci vivono.

Nella storia ha subito invasioni europee, africane ed extraeuropee lasciando ognuna traccia di sé nell’architettura, nella cultura popolare e anche nella lingua.

Le spiagge, poca sabbia e molti scogli, offrono la possibilità di nuotare in acque cristalline tipiche del mediterraneo, immersi nella cornice di pesci e molluschi che si muovono fra sfumature che vibrano dall’azzurro più intenso al blu più scuro.

Ora non rimane che conoscerla nel dettaglio, nelle città e nei luoghi che più la rappresentano.

 

1. La Valletta nella top 10 di Malta

Fu il Gran Maestro dell’Ordine di San Giovanni Jean Parisot de la Valette che diede il nome alla capitale di Malta. Il centro storico non è molto grande ma all’interno nasconde dei palazzi e dei musei assolutamente da visitare e soprattutto è Patrimonio dell’UNESCO dal 1980.

All’entrata troviamo il City Gate, un ponte in pietra che porta alla Freedom Square, opera dell’architetto italiano Renzo Piano che ha edificato anche il nuovo Parlamento.

Proseguendo troviamo il National Museum of Archeology e subito dopo la St. John’s Co-Cathedral che contiene alcune tele del Caravaggio.Il Fort St. Elmo dominava la città e controllava i possibili attacchi dei nemici.

I Lower Barracca Gardens e il Castille Curtain li trovi costeggiando la sponda, mentre il luogo più fotografato è il Saluting Battery sotto gli Upper Barraca Gardens.

Ogni mezzogiorno, infatti, vengono fatti tuonare i cannoni e tutti i turisti si riuniscono per partecipare all’evento. La famosa ambasciata dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme e di Malta è ospitata al St. James’ Bastion and Cavalier che si trova vicino all’ingresso della città.

Da qui partono gli autobus per tutte le località maltesi, ti consiglio di prendere una cartina per capire come muoverti con i mezzi pubblici.

 

entrata a la valletta nella top 10 di malta

La valletta

2. Sliema

Sliema è la scelta preferita dalla maggior parte dei visitatori. Centro commerciale ricco di negozi, locali alla moda e pub notturni. Da qui partono gli autobus per Circewwa, per raggiungere le isole di Gozo e Comino, e i battelli per raggiungere La Valletta.

Passeggiando nel lungo mare arriverai a visitare San Julian, Balluta Bay e Pacevillesede della movida notturna. Ci sono anche numerose spiagge e un tratto di costa chiamato Fond Ghadir dove si sono formate delle interessanti piscine naturali fra le rocce.

Si tratta di una zona dove si trascorre il tempo in spiaggia, a fare acquisti, a sorseggiare un aperitivo o a mangiare. Non ci sono musei o attrazioni particolari da segnalare.

due che nuotano a sliema

3. Bugibba

Al terzo posto della Top 10 di Malta c’è Bugibba, ossia la seconda Sliema, dove si trovano numerose strutture turistiche  ma più economiche rispetto a Sliema.

Anche qui si può passeggiare nel lungo mare ma i negozi e i locali si trovano solo nel piccolo centro. Le spiagge sono prevalentemente di tipo roccioso e si può godere di molta intimità.

Nel 2006 è stata costruita una spiaggia sabbiosa vicino al centro dove sono nati ristoranti di pesce fresco. Anche i presidenti di Malta George Abela e Edward Fennech-Adamy hanno scelto di vivere qui.

Dove la vita sembra più tranquilla e isolata rispetto alla caotica Sliema. A Pasqua avviene il Palio di Bugibba che coinvolge tutta la città ed è un momento di festa per tutta l’isola.

Raggiungerla con i mezzi pubblici diventa quasi impossibile a causa della grossa affluenza di persone che arriva da ogni parte. Da visitare con i bambini è l’Acquario Nazionale di Malta di circa 20.000 metri quadrati, dove sono esposte 26 vasche di pesci del Mediterraneo.

Oltre a questi si possono ammirare esemplari di squali, razze, anguille e un meraviglioso tunnel ‘walk-through’ che passa attraverso le vasche e permette ai visitatori di vedere i pesci dal vicino.

A fianco all’acquario il Beach Club “Cafè del Mar”, un locale con piscina affacciato direttamente alla Baia di San Paul, ravvivato da feste e musica con deejay.

piscina a bugibba nella top 10 di malta

4. Mdina nella top 10 di Malta

Mdina è l’antica capitale di Malta e si trova nel punto più alto dell’isola dove è possibile vederla quasi nella sua interezza. L’ingresso è spettacolare, attraverso il ponte di Mdina Main Gate.

Si entrerà in una città medievale completa di cinta muraria millenaria e si potrà godere di un silenzio introvabile nel resto dell’isola. Finalmente troviamo la Cattedrale ufficiale dell’isola, dedicata a San Paolo, situata in piazza dell’Arcivescovo.

Di fianco un museo che conserva interessanti suppellettili e una collezione d’arte. Sempre in centro è presente Il Museo di Storia Naturale con mosaico della croce di Malta.

Potrai conoscere in modo accurato la formazione geologica dell’isola e scoprire allestimenti e collezioni permanenti di rocce e uccelli. Il Convento Carmelitano è l’unico a essere visitabile al pubblico ma è aperto solo in rare occasioni, per non interferire con la sacralità del luogo.

Due musei sono interconnessi: il Mdina Experience, centro che racconta la storia della Medina e come si è evoluta, e la sede dei Cavalieri di Malta, che ripercorre la storia dell’ordine attraverso i secoli.

Un altro interessante museo è il Mdina Dungeons Museum che illustra i metodi di tortura usati a Malta e nel mondo e infine il Palazzo Falson, una casa museo che illustra lo stile di vita di una famiglia del XIII secolo, attraverso l’arredamento e lo stile coloniale degli abitanti.

Entrata alla medina nella top 10 di malta

5. Rabat

Rabat si trova all’uscita della Medina. Divenne famosa in tutto il mondo per aver ospitato l’apostolo San Paolo, durante un nubifragio accorso nel 60 d.C., raccontato negli Atti degli apostoli.

La cittadina è fornita di viuzze strette e decorate di fiori ornamentali. Una piacevole passeggiata porta alla Catacomba di San Paolo, uno dei luoghi più visitati. Si tratta di un percorso scavato nella roccia fra il IV e il V secolo d.C. dove trovavano riposo le spoglie dei cristiani.

Il Museo e la Cripta di sant’Agata contengono degli affreschi ben conservati e degni di nota. Mentre la Domus Romana è una villa con orpelli antichi e un bellissimo mosaico che ha mantenuto intatto il suo colore nel tempo.

Tutto intorno delle colonne di pietra bianca fanno risaltare il disegno. Da visitare ancora a Rabat, il Museo di Wignacourt che possiede una pinacoteca e Casa Bernard, nata come torre di avvistamento su dei resti romani e poi riconvertito a palazzo con arazzi, librerie e oggetti preziosi.

Se sei un fedele devoto non puoi non inserire fra la top 10 di Malta una visita a Rabat.

via piena di piante a rabat nella top 10 di malta

6. I megalitici

Si tratta di sette siti megalitici dislocati tra Malta e Gozo e dichiarati Patrimonio dell’UNESCO. Si tratta di:

  • Gigantia (Ġgantija)
  • Scorba (Skorba)
  • Ta Hagrat (Ta’ Ħaġrat)
  • Hagar Qim (Ħaġar Qim)
  • Menaidra (Mnajdra)
  • Tarscen (Tarxien)

 

Gigantia si trova nell’isola di Gozo e si pensa sia stato edificato fra il 3600 ed il 3000 a.C. Fu scoperto e sistemato dal Colonnello John Otto Bayer che si fece aiutare dai detenuti della prigione gozitana negli scavi.

Scorba sorge a Mġarr, nell’isola di Malta, e comprende due templi megalitici. Ta Hagrat si trova sempre a Mġarr ed è composto di due strutture megalitiche.

Fu scoperta nel 1916 e il direttore del National Museum of Archaeology di La Valletta, Sir Themistocles Zammit, ne predispose gli scavi nel 1923.

Sia Scorba che Ta Hagrat sono dei siti piuttosto delicati e ne è permessa la visita solo a 15 visitatori per volta per un massimo di 45 al giorno e di 90 alla settimana.

Hagar Qim si trova invece a Qrendi e i suoi templi risalgono a 5000 anni fa. Vicino si trova anche la costruzione di Menaidra.

Menaidra si trova in basso rispetto a Hagar Qim, in discesa verso il mare, ed è costituito da tre elementi distinti.  Il più antico consta tre absidi costruiti con il calcare corallino nella parte esterna e da globigerina nella parte interna. Questo perché la prima è una pietra più resistente agli agenti atmosferici.

Tarscen è stato costruito nel 3600 a.c. e comprendeva anche un cimitero crematorio risalente successivamente all’età del Bronzo, nel 2500 a.C. circa.

All’interno degli edifici sono state ritrovate anche una notevole quantità di ossa a testimonianza dei vari sacrifici animali che furono fatti nello spazio religioso del complesso megalitico. Solo per vedere queste testimonianze antiche vale la pena di scalare la classifica della top 10 di Malta.

 

7. Le spiagge più visitate

Oltre alle spiagge già citate di Sliema e Bugibba ci sono altri punti marittimi amati dai turisti. Fra questi ne illustriamo i più importanti. Nella contea di Delimara si trova la famosissima San Peter’s Pool, scelta da chi ama fare i tuffi, con grandi scogli che scendono a dritti sul mare.

Dalla parte opposta si trova Marscia  Scirocco famosa per il mercato della domenica e per il piatto tradizionale “Lampuki”, ossia un pesce che attraversa le coste maltesi da aprile a novembre.

I due punti sono equidistanti grazie alla formazione a U della costa e, volendo, si raggiungono a piedi. Blue Grotto è una grotta visibile solo in barca dove si può entrare e ammirare i riflessi blu del mare.

Non si può scendere dall’imbarcazione per fare un bagno ma si può farlo lungo la costa. Ora arrivano le spiagge, secondo il mio parere, fra le top 10 di Malta…

A Manikata puoi visitare la spiaggia dorata di Golden Bay. La troverai molto affollata e quindi potrai preferire andare nella seconda spiaggia, dove si trova il forte Ghajn Tuffieha Tower, di dimensioni  più ridotte.

Se ancora non sarai soddisfatto potrai spostarti ancora più avanti, in direzione Gnejna Bay, per raggiungere “l’ultima spiaggia”. Mellieha Bay è un bellissimo pezzo di spiaggia sferzato però da un forte vento.

Dalla parte opposta si può camminare nella Ghadira Natural Reserve seguendo i sentieri.E non solo! Prima di arrivare alla spiaggia c’è la fermata Skrajda, se prendi l’autobus 101 ti porterà a visitare il famoso Popeye Village.

Allestita come set del famoso film di Braccio di Ferro con protagonista Robin Williams, oggi  è diventato parco di divertimento per i più piccoli.

 

spiaggia di mellieha nella top 10 di malta

8. La contea di Dingli

La contea di Dingli ti farà sognare di essere per alcuni istanti in Irlanda ad ammirare le maestose Cliffs of Moher. Un luogo selvaggio, rude e roccioso.

Il luogo che mi ha sorpreso di più fra la top 10 di Malta è sicuramente questo che non avevo trovato sulla guida ma mi è stato consigliato da un ragazzo maltese.

Un panorama a 360 gradi sul mare blu intenso con una strada panoramica di circa 1,5 chilometri che ti permette di passeggiare a strapiombo sul mare.

Lungo il cammino vedrai una piccola cappella di roccia bianca come se fosse un miraggio: si tratta della Magdalene Chapel spesso chiusa al pubblico.

Vicino dei furgoncini vedono bibite fresche e snacks.Da quel tratto la strada non è più pedonale ma se prosegui in direzione Inzul Ix Xmex, potrai visitare gli unici giardini pubblici di tutta l’isola, i Buskett Gardens.

Non ti aspettare nulla di grandioso! Ma ci sono dei bagni, delle panchine con annessi tavolini e delle bellissime piante di arance e mandarini. La domenica il parco si riempie di maltesi che vengono qui a fare picnic.

vista dalla scogliera di dingli sul mare nella top 10 di malta

9. Gozo

La “sorella” di Malta è anche la più selvaggia. Si raggiunge da Circewwa con la Gozo Channel Company. All’arrivo scenderai nel porto di Mgarr e un autobus ti porterà nella capitale Victoria o Rabat.

Rabat è l’antico nome dell’isola cambiato poi in Victoria nel 1897 in onore dei 60 anni di reggenza della Regina inglese. La somiglianza del nome con la sorella Malta non è casuale anche qui infatti si trova la Cittadella.

Ci sono molti siti da visitare tra cui la Cattedrale di Santa Maria che contiene un osso del braccio di Sant’Ursula, patrona di Gozo e ossa dell’addome di Santa Lucia, il Natural History Museum con una collezione di fossili marini impressi nella roccia e le Old Prison, una sorta di carceri vip.

Il Museo Archeologico invece conserva la famosa stele di Maymunah del 1174Malsalforn e Xlendi sono le uniche stazioni balneari dell’isola dove si accentrano gli hotel e i ristoranti.

A Malsalforn non aspettarti chissà che, la spiaggia di sassi è molto piccola e l’acqua non è fra le più pulite. In alternativa c’è un lungomare di cemento dove puoi sdraiarti e fare il bagno.

Xlendi invece è un villaggio di pescatori dall’aria selvaggia e incantata. Ricca di baie, insenature e grotte ci si può perdere fra i sentieri che la costeggiano in un mirabolante intreccio di natura e mare.

Qui puoi trovare il gemello dell’Azure Window, la finestra azzurra, andata distrutta a causa dell’erosione del mare qualche anno fa.

Si chiama Saint Andrew’s Divers Cove ed è un luogo dove vengono fatte le immersioni.

 

Prima di raggiungere Xaghra si trovano i Templi di Ggantija composti da monoliti che raggiungevano anche i 15 metri di altezza, di colore rosso ed erano fatti in pietra. Oltre a questo gli scavi hanno rivelato antichi simboli di fertilità, ossa di animali e varie sculture.

Nadur significa in arabo “vedetta” ed è abitata per la maggior parte da americani che si sono trasferiti stabilmente qui. La famosa spiaggia di Ramla Bay infatti richiama i turisti per la sua grandezza e per la tranquillità dei suoi fondali.

Al di sopra della spiaggia uno dei possibili siti che ispirò Ulisse a scrivere le sue peripezie per raggiungere Itaca. La dea Calypso l’avrebbe imprigionato in una caverna  qui presente e rinchiuso per sette anni negandogli la libertà.

A Gharb infine si raggiunge per visitare la Basilica di Ta’ Pinu prima di entrare in paese. Il papa Giovanni Paolo II è stato qui nel 1990 ed è stata consacrata da papa Pio XI.

La storia narra che una contadina di nome Carmela Grima ha sentito una voce soave provenire dalla cappella e tutti hanno pensato fosse quella della Madonna.

Un uomo ha confermato il fatto diventando un luogo di pellegrinaggio che attira ogni anno migliaia di maltesi e turisti. Un’altra tappa da fare fra la top 10 di Malta per chi è un cattolico fervente.

 

la spiaggia di malsalform a gozo

10. Comino nella top 10 di Malta

Comino è per me sulla vetta della top 10 di Malta! Si raggiunge con il battello da Circewwa da marzo a ottobre al prezzo di 10 €. Nell’isola vivono solo sei persone ed è presente un hotel.

Comino, prende il nome dal tipo di cumino che si coltivava in questa zona, anche se oggi si trova sempre più raramente. Con il traghetto si arriva direttamente nel luogo più bello, il Blue Lagoon.

Purtroppo essendo il punto di attracco è anche il più frequentato e il più caotico, dove sarà difficile rilassarsi e trovare spazio fra gli scogli.  Ma se ci si sposta nella parte opposta, seguendo i sentieri, si arriva all’hotel Comino dove si può nuotare relativamente in pace.

Caldo permettendo, potrai arrivare fino al Saint Mary Tower, una torre di guardia nata con lo scopo di avvistare i pirati e poi usata dall’esercito maltese. Se la bandiera è issata significa che è aperta e per visitarla dovrai lasciare un’offerta libera.

l'acqua blu di comino con due ragazze che osservano il mare

Su Amazon trovi in vendita la Guida di Malta, Gozo e Comino che ho scritto sia in versione ebook che cartacea a questo link, su Kobo, invece, la trovi a questo link!

Per scoprire la top 10 della Slovenia, uno degli stati più verdi dell’Europa, ti basterà leggere l’articolo e prendere appunti! Ognuno di noi, in questa nazione, potrà trovare ciò che gli aggrada perché l’offerta è differenziata e adatta a tutte le tasche.

Inoltre, la maggior parte delle strutture, accetta gli animali domestici senza dover pagare un supplemento se regolarmente vaccinati e con il proprio passaporto. Partiamo?

1. Lubiana nella top 10 della Slovenia

Partiamo con la top 10 della Slovenia con la capitale Lubiana, attraversata dal fiume Lubljanica, che divide in due la città. Da una parte c’è il centro storico, dall’altra la zona più commerciale.

Anche qui possiamo apprezzare il verde presente grazie ai numerosi parchi fra cui il Tivoli, uno dei più grandi della città con annesso lago, dove gli sloveni amano trascorrere il loro tempo libero.

Da turista, invece, puoi approfittare per fare un piacevole giro in barca per vedere da un’altra prospettiva i dettagli che rappresentano il centro storico della città.

L’offerta non finisce qua, grazie ai tanti musei che permettono di ammirare opere di straordinaria bellezza e di trovare a tutti un ambito dell’arte che ci interessa.

Ma anche gli amanti dell’architettura non rimarranno delusi perché basterà girare per le strade del centro per incontrare edifici e costruzioni memorabili.

Il protagonista che ti farà ricordare la capitale slovena, però, è il castello posto al di sopra della normale vita cittadina come a controllare l’andamento degli abitanti.

 

scorcio sulla capitale Lubiana la top 10 della Slovenia

Lubiana la top 10 della Slovenia vista dal fiume durante un tour in barca

2. Parco Nazionale del Triglav

Se ami la natura ti consiglio di visitare il Parco Nazionale del Triglav, una delle mete più appetibili della top 10 della Slovenia, avrai l’imbarazzo della scelta sugli itinerari da fare.

Nel Triglav puoi avvistare gli orsi, fare delle lunghe passeggiate bucoliche per ammirare le rocce carsiche, nuotare nei laghi e scoprire degli scorci indimenticabili.

Le mete più ambite sono: il lago di Bled, il lago di Bohinj, le cittadine medievali, le numerose cascate oltre ai vari sentieri. Perfetto per gli sportivi che possono: pescare, andare i bici, fare rafting o canyoning, andare in barca, nuotare, scalare, eccetera.

Eccoti alcuni suggerimenti più dettagliati:

 

immagine della chiesa nel lago di bled contornato dalle fronde degli alberi

Il meraviglioso lago di Bled con la sua chiesa nel centro

3. Grotte di San Canziano

La cittadina che ospita le famose grotte si chiama Skocjan e si trova poco distante dal confine italiano. Ogni anno migliaia di visitatori vengono ad ammirare questo monumento naturale facente parte del Patrimonio dell’UNESCO.

Si attraversano “stanze naturali” per poi giungere al canyon che ha dato vita a questo spettacolo, attraverso cascate e basse cavità seguendo un percorso vivo e particolare. Gli orari delle visite sono i seguenti:

  • novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo: tre turni di visita alle 10.00, 13.00 e 15.00.
  • aprile, maggio e ottobre ha quattro turni di visita alle 10.00, 12.00, 13.00 e 15.30.
  • giugno, luglio, agosto e settembre iniziano alle 10.00 fino alle 17.00 con un turno di visita ogni ora.

Il prezzo del biglietto varia dai 16 ai 24 € e cambia in base al periodo e al percorso che si sceglie di fare.

 

Cascata in Slovenia: l'acqua è una degli elementi dominanti

4. Grotte di Postumia e il castello di Pradjama nella top 10 della Slovenia

Le grotte di Postumia e il castello di Pradjama si trovano vicine e di solito si visitano entrambe in una giornata. Sono anch’esse in prossimità al nostro confine e quindi conosciutissime e frequentate da italiani e non solo.

La visita dura circa un’ora e mezza dove si percorre, con l’ausilio di un trenino, 3,5 chilometri sui 24 totali. Si entra accompagnati da una guida che lungo il percorso illustra la storia della formazione e della sua scoperta.

Il sito è frequentabile dai disabili, per i genitori con passeggino e, all’esterno, è presente anche un servizio di dog sitting. I biglietti costano dai 25,80 € ai 41,90 € per una visita completa del parco con i seguenti orari: novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo: tre turni di visita alle 10.00, 12.00 e 15.00.

Aprile e ottobre: sei turni di visita alle 10.00, 11.00, 12.00, 14.00, 15.00, 16.00. Maggio, giugno e settembre dalle 9.00 alle 17.00 un turno di visita ogni ora.

Infine luglio e agosto dalle 9.00 alle 18.00 un turno di visita ogni ora. Il Castello di Pradjama si trova poco distante e sorge all’esterno di una grotta amalgamandosi così bene a essa tanto da sembrarne la naturale continuazione.

L’ingresso costa 13,80 € ma può essere acquistato assieme al biglietto delle grotte ottenendo così un piccolo sconto. Nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto e settembre il castello è visitabile alle 11.00, 13.00, 15.00 e 17.00.

 

veduta sul castello di Pradjama

Castello di Pradjama, il bianco delle mura esterne in contrasto con il verde dei prati

5. Lipizza

Il nome sloveno corrisponde a Lipica ed è famoso in tutto il mondo per l’allevamento di cavalli, razza lipizziani originari dell’Impero austro-ungarico.

Fu l’arciduca Carlo, infatti, a posizionare qui l’allevamento e la tradizione continua ancora oggi.A ricordo di tale pratica spesso a Lipica si svolgono gli spettacoli fatti dalle scuole di equitazione e si concede ai turisti l’ebrezza di fare un giro in carrozza, con i cavalli opportunamente bardati a festa.

Le altre attività da fare sono visitare il museo di Lipikum, dedicato ovviamente ai cavalli o visitare il santuario di Karen Grunn.

6. Maribor nella top 10 della Slovenia

Maribor, conosciuta in italiano come Marburgo, è la cittadina vinicola della Slovenia. Si trova nei pressi del fiume Drava ed è la seconda città più popolosa della Slovenia.

Pensati che qui cresce la pianta di vite più antica al mondo che produce ancora vino di eccellente qualità tanto da esserne considerata il suo simbolo.

Cosa fanno i turisti a Maribor? Visitano il Castello, la Cattedrale di San Giovanni Battista, si divertono a sciare nella stazione di Maribor Pohorije Sky o navigano con le zattere lungo la Drava.

Il fiume nasce in Alto Adige e sfocia nel Danubio e una volta veniva considerato alla stregua del Nilo per l’Impero austro-Ungarico.

7. La costa adriatica

La Slovenia si affaccia per un breve tratto anche sulla costa adriatica. Le località di villeggiatura più rinomate sono quelle di Fiesa, Pirano, Capodistria e Portorose.

Fiesa si trova immersa in un paesaggio bucolico e ha la particolarità di avere due laghi, uno più grande e uno più piccolo, quasi a ridosso del mare.

Pirano, a differenza, è abbarbicata su un promontorio che segna la parte più occidentale del paese. È particolarmente amata per i percorsi ciclabili e la discreta vita notturna.

Il porto di Capodistria è riconosciuto dai dettagli in stile veneziano e da un delizioso centro storico medievale. Da vedere la famosa piazza Tito, il Palazzo Pretorio, la cattedrale dell’Assunta e San Nazario.

Portorose è la più vicina alla Croazia ed è famosa per le sue terme e i suoi fanghi. Per questo motivo è frequentata sia in estate che in inverno. Inoltre ci sono le più estese spiagge sabbiose di tutta la penisola.

un pezzo di mare adriatico fra la top 10 della slovenia

8. Le terme

Le terme in Slovenia sono uno dei motivi per cui gli italiani la scelgono tutto l’anno. C’è davvero l’imbarazzo della scelta tanto da poter valutare:

  • le cure appropriate delle terme;
  • le strutture di wellness e spa per ricercare soprattutto il relax;
  • i parchi termali acquatici per il divertimento.

9. Novo Mesto 

Novo Mesto è una ridente cittadina vicino ai confini con la Croazia, attraversata dal fiume Krka, che riesce a impreziosire il riflesso degli edifici e delle case nelle sue verdi acque.

Fu fondata dai regnanti Asburgici nel 1365 dandole l’impronta odierna nonostante fosse abitata fin dall’età del ferro. I punti turistici più importanti sono la Cattedrale e il museo di Dolenjska che racchiude una grande collezione di reperti archeologici.

I parchi e le zone verdi sono il Grajski Park Otec e il percorso pedonale sulle colline di Trska Gora. Nei pressi di Novo Mesto si può visitare anche un adorabile castello chiamato Grad Grm S Parkom.

 

10. Lasko

Conoscerai la Lasko, la birra più famosa di tutta la Slovenia, ma forse sai poco o niente della città nella quale viene prodotta. Ebbene, si trova proprio nel centro della Slovenia e accanto scorre il fiume Savinja.

I turisti che la raggiungono vogliono visitare ovviamente la fabbrica della birra ma subito dopo si dirigono dritti al centro termale. Nei dintorni si possono fare innumerevoli escursioni nella natura coniugando così gastronomia, natura e relax. Perfetto, no?

Monastero di Olimje un plus nella top 10 della Slovenia

In molti mi avete chiesto, in seguito a un reportage del programma Mela Verde, del Monastero e Castello di Olimje. L’edificio ospita una delle antichissime farmacie naturali curate dai monaci presenti nel monastero.

Si possono organizzare dei tour per visitare le varie stanze del castello previo prenotazione telefonica o in loco contattando i riferimenti che si possono trovare nel sito ufficiale. Sempre nel sito puoi trovare i collegamenti per raggiungerlo e altre utili informazioni sulla sua costruzione e vicissitudini nel tempo.

Dieci motivi per visitare la Polonia e vedrai che ti sembreranno pure pochi in rapporto alle numerose bellezze paesaggistiche e culturali!

Quali sono i dieci motivi per visitare la Polonia?

 

1- I mezzi pubblici sono molto efficienti e capillari in città. Anche gli spostamenti fra le diverse località sono ben collegati tramite i pullman di Przedsiebiorstwo Panstwowej Komunikacji Samochodowej (prova a ripeterlo!) o il Flixbus.

La rete ferroviaria è ben distribuita e per seguire l’andamento dei treni basta consultare il sito delle ferrovie nazionali Polskie Kaleje Panstwowe. Oppure gli intercity più veloci e per tragitti più lunghi.

 

2- In questa terra sono nati tantissimi personaggi famosi tra cui: il Papa Giovanni Paolo II, il musicista Fryderyk Chopin, lo scienziato Niccolò Copernico, la chimica Marie Curie, Leach Walesa, premio nobel per la pace nel 1983, lo scrittore Joseph Conrad e molti altri.

 

3- Il museo di Czartoryski a Cracovia ospitava uno dei più grandi capolavori dell’arte italiana: la dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci. Eseguito durante il primo periodo milanese di Leonardo non si conoscono i dati della commissione. Faceva parte della collezione della principessa Izabela Fleming ed è stato successivamente ceduto al comune di Varsavia per una somma irrisoria suscitando notevoli polemiche. Attualmente è esposto al Castello di Wavel.

 

“Partire continuamente era l’ossessione di papa Wojtyła e il nomadismo è una malattia nazionale polacca. Non è solo la voglia di libertà dopo il comunismo. È anche il riflesso di un’antica claustrofobia, quella nata dal sapersi schiacciati da ingombranti vicini, Russia e Germania“.  (Trans Europa Express – Paolo Rumiz)

 

4- Sempre a Cracovia si può visitare la miniera di sale Wieliczka, un’opera della natura e dell’uomo. Rappresenta un elemento del tutto unico nella cultura mondiale.

Le gallerie raggiungono una lunghezza di 300 chilometri e l’opera risale a 800 anni fa. All’interno si trovano laghi sotterranei, gallerie in legno, lampadari ricavati dalla salgemma e sculture di sale.

Inoltre si trovano tante altre attività come ristoranti, una sala da concerto e da ballo, un ufficio postale, eccetera. Un mondo sotterraneo incredibile e impensabile.

 

5- Un viaggio nella memoria ad Auschwitz. Per non dimenticare gli orrori della guerra e non ripetere gli stessi errori. Nella cittadina di Oswecim sorge uno dei più tristi ricordi della Seconda Guerra Mondiale: il campo di concentramento più grande in Europa ideato da Hitler. Per raggiungerlo si prende il National bus da Cracovia oppure il treno per Oswecim più il minibus diretto al campo.

 

6- Nella conca di Klodzko puoi trovare diverse stazioni termali a quattrocento metri sopra il livello del mare. Tra le più famose ci sono Kudowa Zdroj, Polanica Zdroj e Duszniki Zdroj. In una cornice fantastica puoi respirare aria pura e bere acqua salutare in un luogo paradisiaco.

 

zaino leggero per viaggiare: dieci motivi per visitare la Polonia

 

“Tradire. Parola grossa. Che significa tradimento? Di un uomo si dice che ha tradito il paese, gli amici, l’innamorata. In realtà l’unica cosa che l’uomo può tradire è la sua coscienza”. (Joseph Conrad)

 

7- A Varsavia, capitale della Polonia, puoi passeggiare nel cosidetto “Tragitto Reale” che comprende il Castello Reale, il parco di Lazienski e il Palazzo Wilanow.

La città era stata distrutta quasi per l’84% durante il secondo conflitto mondiale ed è stata ricostruita nel giro di soli 15 anni. Nel Teatro sull’isola che ospita il monumento di Chopin, in estate pianisti di fama internazionale si esibiscono in concerti che richiamano visitatori da tutto il mondo.

 

8- Il popolo polacco è molto ospitale e seguono l’antico detto: “un ospite in casa è come avere Dio in casa“. Amano imbandire le loro tavole a festa per accogliere parenti e amici con pasti sostanziosi e succulenti.

Secondo un’antica tradizione l’ospite va accolto con pane e sale. Il primo simboleggia la fiducia e il secondo la costanza. Non di meno si prodigano ad aiutare i turisti in difficoltà nelle loro escursioni, suggerendo gli itinerari migliori.

 

9- La cucina polacca attinge dai prodotti della terra creando degli accostamenti originali e unici. Gli ingredienti sono particolari e danno vita a contrasti che vibrano in tonalità piuttosto acidule. Immancabili sono i cetriolini in salamoia, le farine di cereali, la farina di avena acida, i crauti, i funghi essicati e il latte acido.

 

10- In Polonia convivono tranquillamente diversi gruppi religiosi. La maggior parte sono cattolici, ma non mancano gli ebrei, gli ortodossi, gli anglicani e i musulmani. Nella sua storia non si sono mai combattute guerre di religione. Fino alla Seconda Guerra Mondiale viveva la più grande comunità ebrea in Europa. I dieci motivi per visitare la Polonia sono terminati, sebbene viaggiando ne troverai molti di più.

I siti UNESCO da visitare sono:

 

  • la miniera di sale Wieliczka;
  • le chiese evangeliche della Pace a Jawor e Swidnica;
  • il Palazzetto del Centenario (o Palazzetto del Popolo) a Wroclaw;
  • i campi di sterminio di Auschwitz Birkenau a Oswiecim Brzezinka;
  • i centri storici di Cracovia, Varsavia, Torun e Zamosc;
  • le chiese in legno della  Malopolska meridionale;
  • il complesso conventuale di Kalwaria Zebrzydowska;
  • il parco paesaggistico di Muzakow
  • il castello gotico dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici a Malbork.