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Un’assicurazione viaggio personalizzata è quasi necessaria dopo la pandemia da Covid-19 che ha sconvolto le nostre esistenze. Non a caso, l’approccio del viaggiatore nei confronti delle vacanze è notevolmente cambiato.

Ovvero, è cresciuta la consapevolezza di partire informati e preparati contro gli eventuali ostacoli di ordine medico e pratico. Per fare un esempio calzante, quando sono partita per esplorare il Centro America per sei mesi nel 2015, non ho fatto alcuna assicurazione sanitaria.

Lo ammetto, è stato un azzardo e anche un imperdonabile leggerezza. Sono stata fortunata poiché non mi è accaduto nulla di preoccupante, ma più spesso di quanto si immagini la situazione in vacanza non è lineare, bensì irta di ostacoli.

Per questo, dopo l’avvento della pandemia, non dobbiamo più affrontare un viaggio senza un supporto concreto. E come ci muoviamo? Le offerte sono molteplici, sebbene quella di Heymondo sia insuperabile grazie alla sua innata versatilità.

 

viaggiare assicurati e tranquilli

 

In Italia e in Europa serve l’assicurazione sanitaria?

 

In Italia siamo dotati della Tessera Europea di Assicurazione Malattia, la cosiddetta TEAM, la quale permette di usufruire delle cure mediche gratuite in Italia e in Europa.

Perciò, se viaggiamo in Europa, o meglio nei paesi membri della Comunità Europea, abbiamo diritto alle cure mediche come se fossimo in Italia, al netto di alcuna spesa.

Se non un ticket così come previsto anche al Pronto Soccorso. Nonostante ciò in Svizzera e in Francia, avendo un sistema basato sull’assistenza in forma indiretta, richiedono il pagamento delle prestazioni.

Ma si può ottenere il rimborso tramite le autorità competenti francesi o svizzere o dall’ASL italiana, una volta rientrati all’interno dei confini nazionali. Inoltre, la Tessera Sanitaria ha validità in Islanda, in Norvegia e nel Liechtenstein.

Per quanto riguarda i paesi extra europei, sono pochi a validare la Tessera Sanitaria Nazionale e solo quelli con i quali sono state stipulate delle convenzioni bilaterali.

Gli stati convenzionati sono: San Marino, Principato di Monaco, Città del Vaticano, Argentina, Tunisia, Capoverde, Australia, Montenegro, Bosnia- Erzegovina, Serbia e Macedonia.

Tuttavia, anche questi stati potrebbero non garantire le cure urgenti relative a un soggiorno temporaneo come quello vacanziero. Pertanto, prima di partire è meglio consultare la ASL di competenza oppure andare sul sicuro e stipulare un’assicurazione sanitaria personalizzata e privata.

 

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Assicurazione viaggio personalizzata di Heymondo

 

Heymondo è una delle poche società che permette di personalizzare fin nei minimi dettagli la proposta commerciale. Ciò è perfetto, poiché aderisce alla nostra formulazione di viaggio.

Ma soprattutto permette di scegliere, oltre all’assicurazione di viaggio personalizzata, quella a lungo termine annuale, l’annullamento del viaggio e un’altra soluzione di lunga permanenza.

Queste soluzioni possono essere modulate e aggiunte alla protezione da Covid-19 per identificare una proposta ficcante per ciascuno di noi utenti.

Alla versatilità, si aggiunge un supporto attivo 24 ore su 24 e un’applicazione pratica da tenere nello smartphone, pronta a rispondere a qualsiasi emergente e improvvisa richiesta.

Poiché siamo ben consapevoli di quanto sia difficile telefonare quando ci troviamo all’estero e dobbiamo dotarci di una SIM del luogo. Grazie all’applicazione, la comunicazione diventa più fluida e pratica.

Ma soprattutto non dobbiamo essere superficiali, come lo sono stata io in passato. Piuttosto, parliamo direttamente con un operatore, così da trovare la proposta perfetta per il nostro prossimo viaggio.

Allora sì che saremo davvero in vacanza, poiché liberati da qualsiasi tipo di preoccupazione e rilassati nel poter contare su un supporto sempre attivo al nostro fianco.

Quindi, sul sito di Heymondo trovi diverse opzioni da vagliare e inoltre se entri con il link qui sotto potrai avere un’ulteriore sconto del 10% e farti un ottimo aperitivo per festeggiare la tua sicurezza durante il viaggio.

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Fare dei viaggi negli studi di registrazione più famosi, significa visitare delle città dal sentore quasi mistico per i fan di un artista. Da diverso tempo sto pensando di organizzare un tour a Montreaux in Svizzera.

Proprio in questa cittadina, adagiata sulle sponde del lago, i Queen registrarono diverse canzoni e Freddie Mercury addirittura acquistò una casa per viverci.

Ovviamente, non si potrà varcare la soglia degli studi di registrazione – a meno che non abbiamo la fortuna di incontrare qualche addetto compiacente – pronto a esaudire il nostro desiderio.

Ma comunque possiamo incrociare i desideri e le aspirazioni delle nostre star preferite, le quali hanno manifestato la loro massima creatività ed espressività artistica esattamente in quegli edifici.

Viaggi negli studi di registrazione in Europa

 

Iniziamo a parlare del primo che ho nominato, i Mountain Studio a Montreaux, una volta a libera disposizione degli artisti, ora divenuti museo dedicato ai Queen. D’altronde è stata proprio la band britannica ad acquisirne la proprietà.

All’interno si può visitare la mostra perenne dal titolo: “Queen: The Studio Experience”. I Queen hanno posseduto lo studio dal 1979 al 1993 ma oggi appartiene all’associazione Mercury Phoenix Trust.

Qui si può respirare la musica eclettica dei Queen, dalle sonorità rockeggianti e operistiche. Nei dintorni si può visitare la statua dedicata a Freddie Mercury e l’hotel in cui ha vissuto prima di acquistare casa.

Gli Abbey Road Studios sono famosi grazie ai Beatles, i quali si fecero fotografare per la copertina del disco omonimo attraversando le strisce pedonali, in prossimità dello studio.

In questo contesto, scoppiò il fenomeno dei Fab Four, il quale diede vita alla più grande rivoluzione musicale dell’epoca riversandosi anche a livello sociale e culturale.

Non solo i Beatles solcarono l’edificio, bensì anche i Pink Floyd, i quali registrarono tutti i loro dischi fino a Wish You Were Here, nonché i due album da solista del compianto Syd Barrett.

 

Abbey road studios

 

Viaggi nei studi di registrazione caratteristici

Sempre a Londra si trovano altri studi di registrazione famosi ma forse il più caratteristico è il Lightship95: uno studio realizzato all’interno dei una nave datata 1930 e ancorata al porto di Trinity Buoy Wharf, a Londra est.

Il proprietario è Ben Phillips e il tipico colore rosso della nave attira gli artisti all’interno della cambusa e della sala controlli favorendo l’interazione con la Musa ispiratrice.

Un altro particolare studio è il Rolling Stones Mobile Studio, di proprietà della band britannica in cui ha registrato diverse pezzi – che ascoltiamo ancora oggi – nonché l’ha messo a disposizione di altri artisti.

Per esempio, dagli anni Settanta fino a oggi, hanno registrato le loro hit artisti come i Led Zeppelin, Bob Marley, Carlos Santana, gli Iron Maiden, Lou Reed, i Dire Straits, i Deep Purple, eccetera.

 

Viaggi nei studi di registrazione nel mondo

 

Registrare musica nel mondo

 

Lo studio di registrazione che ha ospitato Jimi Hendrix è stato l’Electric Lady Studios nel centralissimo quartiere di Greenwich Village a New York. Purtroppo, solo dopo 4 settimane dalla fondazione dello studio il musicista morì per overdose.

In questo studio è stato registrato anche l’album Houses of the Holy dei Led Zeppelin, nel 1973 e l’album di Patty Smith del 1975 Horses. In tempi recenti altri artisti hanno suonato le loro hit.

Il Bernie Grundman Mastering Studios di Los Angeles ha ospitato artisti del calibro dei The Doors, The Carpenters, i Supertramp, Michael Jackson, Prince, eccetera.

Tra l’altro il proprietario Bernie Grundman ha collaborato nella realizzazione di diversi pezzi che sono entrati nella storia della musica mondiale, come per esempio Purple Rain di Prince e Thriller di Michael Jackson.

I Gateway Mastering Studios a Portland nel Maine di proprietà di Bob Ludwig hanno visto diversi artisti di fama mondiale alternarsi all’interno delle sue sale di registrazione.

Il merito è del proprietario, il quale è considerato un ottimo tecnico del suono avendo collaborato con diverse band, tra cui i Guns’N’Roses, i Nirvana, i Queen, i Metallica, eccetera.

E se ti trovi in viaggio nei studi di registrazione di Portland non dimenticare di visitare nei dintorni la gola del fiume Columbia e le sue cascate, o di avventurarti nel Monte Hood.

Nel panorama musicale esistono tantissimi altri studi in cui fare dei viaggi negli studi di registrazione: basta scoprire dove sono stati registrati i nostri album preferiti e preparare le valigie.

Il migliore compagno di viaggio è il cane per almeno dieci motivi, anche se forse in realtà sono molti di più. Perché un cane non è solo un compagno di viaggi ma un compagno fedele per la vita.

Sono trascorsi quasi cinque anni da quando mi sveglio tutte le mattine vedendo il musetto felice di Pepe, il mio cucciolo inseparabile. E da quando l’ho conosciuto, la mia vita è notevolmente migliorata.

Innanzitutto ogni risveglio è accompagnato da un sorriso nel vedere i suoi occhi gioiosi e poi le giornate trascorrono all’insegna della curiosità e dell’esplorazione. Le vacanze trascorse in sua compagnia sono tutte diverse e indimenticabili e non vedo l’ora di fare le prossime.

 

Dieci motivi per cui viaggiare con un cane

 

  1. Un cane sarà sempre d’accordo con le tue decisioni. A lui non importerà dove vorrai andare in vacanza purché rimaniate assieme. Potrai portarlo al mare, in montagna, al lago o in città e saprà sempre adattarsi.

  2. Non sarà mai stanco di esplorare. Anzi sarà proprio lui a spingerti a farlo! E se qualcosa gli farà paura, cercherà il tuo aiuto, consapevole del fatto che in te troverà protezione.

  3. Non litigherete mai per il cibo. L’unica condizione necessaria sarà quella di condividere. Soprattutto se come pasto principale ci saranno affettati e affini.

  4. I momenti di noia o sconforto saranno condivisi. Perdendoti nella dolcezza dei suoi occhi comprenderai la transitorietà delle emozioni e un nuovo sorriso non tarderà a sopraggiungere.

  5. Riposo, gioco e scoperta saranno egualmente importanti. Uno dei più grandi insegnamenti di un cane è quello di imparare a riappropriarsi della spensieratezza, come quando da bambini non esistevano i problemi e la vita appariva leggera.

  6. Ogni cosa sarà fatta assieme. E ti accorgerai che non sarà così fastidioso come se dovessi farlo con un altro ‘umano’. Perché i cani sanno essere invadenti senza risultare pesanti.

  7. Le coccole non mancheranno mai. Non importa se avrete camminato tutto il giorno e scalato le montagne. Alla fine di ogni giornata e all’inizio di ogni nuova giornata non dovranno mai mancare una sana dose di coccole. Faranno del bene al tuo cucciolo ma soprattutto a te.

  8. Attirerà le simpatie delle altre persone. Il cane è un catalizzatore di gioia e grazie al suo contributo avrai la possibilità di conoscere e avvicinare molte persone. Proprio come quando viaggi in solitaria, con la differenza che ci sarà da subito un argomento di cui parlare.

  9. Imparerai a fare delle foto perfette. Sì, perché non sarai facile centrare l’obiettivo e fare allo stesso tempo una foto decente con il tuo cane. Io ci ho messo una settimana prima di riuscire a fare la prima foto a Pepe e ora, beh, ho il carosello del telefono con solo foto sue! Inoltre, sono diventata una vera esperta nel fare delle foto decenti in velocità.

  10. Ti insegnerà che il silenzio vale più di mille parole. E che comunicare è molto più importante che parlare. Tra di voi ci saranno sguardi così pregni di significato che nessuna parola sarebbe in grado di esprimerlo in modo migliore.

 

Il migliore compagno di viaggio: Pepe l'esploratore

 

Io e Pepe: il mio migliore compagno di viaggio

 

Le più belle vacanze le ho fatte proprio assieme a Pepe e hanno di certo rafforzato il nostro rapporto. Ha imparato a sopportare l’acqua, nonostante il terrore, e ad abitare in spazi insoliti.

Siamo stati nella provincia di Belluno per ben due volte e a Lavarone in Trentino mentre non l’ho ancora portato all’estero per non dovergli fare la puntura antirabbica.

Ha dormito sia in hotel che in appartamento ed è riuscito a fare amicizia con altri cani mentre io conoscevo chi li accompagnava. La sua compagnia è stata un valore aggiunto perché vederlo felice nel correre libero mi ha fatto capire quanto sia importante lasciarsi andare.

Pepe non è solo un cane ma un compagno di giochi e di avventure, un amico fidato, un maestro e un contenitore di immensa serenità. Quei suoi occhi da furbetto sono riusciti a trasmettermi così tanto amore da avvolgermi e circondarmi creando una rete di protezione.

Un modo goffo per dire che ho finalmente trovato il mio migliore compagno di viaggio.


Alcuni consigli di Punto e Viaggio per muoversi con il migliore compagno di viaggio:

Le escursioni in autunno in Italia, in Europa e nel mondo fra natura e città, hanno un fascino particolare che ben si adatta alla stagione.

La nebbia che regala paesaggi suggestivi oppure le luci soffuse dei locali che si specchiano sulle pozzanghere di pioggia appena caduta mentre nell’aria si respira una fragranza umida e muschiata.

L’autunno, lo ammetto, è una delle mie stagioni preferite. Un inframezzo tra gli estremi del caldo e del freddo, un passo verso l’introspezione dove la natura offre i suoi ultimi bagliori prima di concedersi al riposo invernale.

Dove fare le escursioni in autunno in Italia

 

In questa particolare stagione ognuno di noi sente nascere un esigenza personale che lo spinge a immergersi nella natura per abbandonare un po’ alla volta i ricordi estivi o chiudersi in casa, in città o nei locali per ripararsi dai primi accenni del freddo.

Possiamo dedicarci al Foliage e gustarci la carambola di colori rappresentata dalle foglie delle piante. Per esempio a Lavarone o ad Arte Sella in Trentino Alto Adige, seguendo percorsi creati ad hoc, si può vivere l’esperienza di un incontro ravvicinato con la natura che si svela in tutta la sua bellezza.

Ad Arquà Petrarca in provincia di Padova, invece, scopriamo un prodotto locale antico famoso più per un detto che per il frutto stesso. Sto parlando delle giuggiole e, in particolare, del famoso “Brodo di Giuggiole” divenuto emblema del borgo.

Una delle spezie più ricercate e costose, ovvero lo zafferano, si può raccogliere fra metà ottobre e i primi di novembre a Città della Pieve in Umbria. In suo onore nasce la manifestazione “Zafferiamo” che richiama turisti da tutto il mondo.

Anche il mare ha un fascino magnetico in autunno quando le spiagge sono deserte e l’acqua riverbera sulla riva trasportando una vivacità che mai si spegne. Fra le più coinvolgenti ti consiglio quella nel litorale riminese o quelle abruzzesi a Punta Aderci e nella Costa dei Trabocchi.

La Puglia, frequentatissima in estate, nasconde nell’entroterra dei borghi magici intrappolati nella rete del passato da cui emergono testimonianze storiche di inestimabile valore. Ascoli Satriano, Troia, Biccari e Candela segnano il passaggio del popolo dei Dauni e le vie antiche della transumanza.

 

escursione in autunno sulla campagna di Troia

 

Le escursioni in autunno in Europa

 

Cosa c’è di più suggestivo che visitare un castello avvolto dalla foschia?

Con un po’ di fortuna si può vivere questa esperienza a Carcassonne in Francia. Fra i merletti delle mura e le gocce di bruma sulle feritoie possiamo ascoltare gli echi di un mondo medievale e lasciarci avvolgere da racconti leggendari.

Salire in Irlanda, invece, significa comprendere il linguaggio dei druidi avvolto dall’impermanenza della natura e scorgere, tramite un abile gioco di luci e ombre, personaggi fatati come gnomi e folletti.

Fra le sponde del lago di Bled in Slovenia, si intravede il profilo di una chiesetta posizionata nel mezzo dell’acqua. I rintocchi delle campane annunciano una profezia: chi le suonerà sarà obbligato dal suo cuore e dalla sua mente a tornare lì per sempre e in eterno.

L’autunno a Plitvice ha qualcosa di raro: sovente inganna gli occhi facendo credere che nulla sia più vitale e sfuggente. La natura si prepara a dormire eppure la si percepisce così fulgida e viva da ipnotizzare la mente e scuoterla nel profondo.

Ulm, in Germania, è un luogo perfetto da conoscere in autunno per via del suo Duomo che sale attraverso 768 scalini quasi alla sommità del cielo. La città natale di Albert Einstein promette interesse e curiosità grazie ai suoi numerosi aneddoti che hanno incasellato la cultura e le vicissitudini degli abitanti.

Sei un fashion addicted?

È il periodo ideale per conoscere i centri commerciali più trendy d’Europa a Parigi, Berlino, Madrid e Londra. I loro nomi ti faranno venir voglia di spese pazze e prematuri acquisti natalizi: scoprili qui!

 

Uno dei castelli presenti in Irlanda

 

Dove andare nel mondo in autunno

 

Si parte alla ricerca del caldo e dell’estate nelle nostre latitudini, ahimè, terminata. Possiamo puntare sul Centro America e immergerci nella cultura latina. Messico, Guatemala e le isole dell’Honduras e quelle del Belize la rappresentano appieno.

Potremmo però puntare su un clima temperato e virare verso il Marocco e il deserto del Sahara per entrare in contatto con la popolazione berbera e il disincanto delle loro peregrinazioni.

Bazzicare i luoghi degli antichi romani ed esplorare le nostre radici cristiane in Giordania mentre assistiamo esterrefatti al sito di Petra, una delle sette meraviglie del mondo.

 

 

Ovunque decidiamo di andare sarà una scelta azzeccata perché un viaggio significa insegnamento. È un cammino che scegliamo volontariamente di compiere.

Travel deriva dal vocabolo francese travail che significa lavoro fisico o mentale, un travaglio, un passaggio inevitabile o meglio un cammino verso una condizione migliore. Grazie alla vacanza abbandoniamo il carico quotidiano e ci muoviamo liberi fra i sentieri del mondo.

Perché visitare il Veneto? Basterebbe citare Venezia per convincere qualcuno a venire qui ma la realtà è che c’è molto di più da vedere.

Lo ammetto, sono di parte essendo veneta, ma questo territorio non smette mai di stupirmi e spesso mi ritrovo a conoscere itinerari nuovi e affascinanti.

Nella classifica fra le regioni italiane più visitate spicca proprio il Veneto è il merito va sicuramente alla posizione geografica favorevole ma anche alla sua grande offerta turistica.

Mare, montagna, colline, laghi, campagna e ancora città d’arte, percorsi naturalistici ed enogastronomici, storia e proposte allettanti per gli sportivi di ogni genere.

Un ventaglio di offerte che attrae l’interesse di qualsiasi tipo di turista dal più esigente al più avventuroso senza tralasciare famiglie e viaggiatori backpacker

Possiamo dividere 5 percorsi di interesse che possono rispondere agevolmente alla domanda “Perché visitare il Veneto?”:

  1. Arte, storia e cultura
  2. Elemento acqua
  3. Natura e percorsi enogastronomici
  4. Trekking e montagna
  5. Anima contadina

Perché visitare il Veneto?

 

edifici colorati a burano

Gli edifici colorati lungo un canale a Burano

 

Arte, storia & cultura

La Repubblica di Venezia ha avuto una durata di circa 1100 anni e ha strutturato la città e la sua laguna così come la conosciamo oggi. I pali in legno di ontano sorreggono ancora oggi gli edifici storici esaltati dalla bellezza delle finestre e dei comignoli che rappresentano l’arte decorativa veneziana. 

Ogni anno milioni di turisti giungono per visitare le sue chiese, i suoi edifici e le sue isole. Ogni calla trasuda storia e ogni ponte nasconde qualche vicenda da recuperare.

Impossibile non rimanere incantati di fronte alla sua maestosità: sembra quasi un miraggio, eppure è viva e vegeta, pronta ad accogliere nuovi tradizioni da tramandare. 

Le isole si dividono fra laguna nord e sud e fra le più ammirate ci sono: il Lido di Venezia e Pellestrina, Burano e Murano, Torcello e quelle meno frequentate come il Lazzaretto Nuovo, Sant’Erasmo, san Lazzaro degli Armeni, san Clemente, eccetera.

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Vicenza contiene nel suo centro e nei dintorni, le famose ville palladiane opera dell’architetto Andrea Palladio che ha edificato un particolare stile riconoscibile in tutto il Veneto.

Le stesse fanno bella mostra non solo nel vicentino ma anche nel veneziano, lungo la famosa “Riviera del Brenta“, nel trevigiano e nel padovano. Fa parte del progetto originale del Palladio anche il “Ponte degli Alpini” in legno a Bassano del Grappa

 

riviera del brenta e i suoi edifici

 

Verona si presenta come città degli innamorati perché fa da sfondo al dramma di Shakespeare “Romeo e Giulietta” ma è anche centro di importanti ritrovamenti archeologici romani e a testimonianza, infatti, si può ammirare in piazza Brà, la famosa Arena. 

I dintorni di Verona sono forse fra i più amati dai turisti tedeschi che amano rilassarsi fra le sponde del lago di Garda mentre sorseggiano, all’ombra di un cipresso, un buon bicchiere di vino Lugana. 

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Padova si può raggiungere per visitare l’arte in ogni sua magnifica sfaccettatura sia da un punto di vista architettonico che pittorico senza tralasciare l’aspetto culturale.

La più antica università al mondo è stata fondata qui e anche il più antico orto botanico che rientra a pieno titolo come Patrimonio dell’Unesco.

La sua piazza è una delle più estese al mondo dopo quella russa e il sabato non può mancare un piatto di “folpetti” con un bicchiere di spritz. Prima, però, si dovrà passare a salutare Sant’Antonio nella basilica in cui riposano le sue spoglie. Tra l’altro è anche uno dei santi protettori di noi viaggiatori!

E ancora: perché visitare il Veneto?

Possagno, in provincia di Treviso, ospita la Gipsoteca dedicata allo scultore Antonio Canova, formatosi a Venezia e divenuto famoso in tutto il mondo grazie alle sue statue neoclassiche.

Sembra quasi impossibile che un blocco di marmo possa svelare tanta delicatezza, eppure sotto mani esperti ogni cosa può essere plasmata e trasformata in arte.

Sulla cima del monte Grappa riposano i deceduti del conflitto mondiale affinché rimanga come monito alle generazioni che la guerra serve solo a distruggere e a rimpiangere.

Migliaia di soldati riposano in piccole tombe bianche uguali l’una all’altra a simboleggiare che non c’è nessuna differenza di bandiera o di nazionalità nella morte. 

 

Ci sarebbe ancora da parlare delle città murate come Marostica, Montagnana e Cittadella che permettono di fare un salto nel passato e di sognare a occhi aperti ma ne lascerei da parte moltissime altre e non mi sembra giusto!

 

Perché visitare il Veneto? Per vedere le mura di Cittadella

 

Elemento acqua

Come ho già detto in precedenza il mare lambisce le coste veneziane ma anche quelle padovane e rodigine. In particolare una gita nel “Parco Naturale Regionale del Delta del Po” sorprende per la sua varietà naturalistica.

Molte specie animali soprattutto pesci, insetti e uccelli hanno trovato in questo luogo un habitat ideale nel quale soggiornare e riprodursi. Ciò ha richiamato, di conseguenza, moltissimi turisti orientati al bird watching o alla vacanza immersi nella natura. 

I tour e le pratiche sportive sono innumerevoli e richiedono più che un semplice giorno di pernottamento. D’altronde per avvicinarsi alla natura ci vuole pazienza e sensibilità affinché essa si sveli in tutta la sua magnificenza.

Invece, le località marittime più amate sono Jesolo, Caorle, Eraclea, Cavallino Tre ponti e Sottomarina senza dimenticare le sopracitate isole della laguna veneziana.

 

Frangente di roccia con lago del mis perfettamente pulito come il nostro contributo all'ambiente può essere utile

 

Anche i fiumi e i laghi hanno un loro seguito: si tratta di turisti più avventurosi che si divertono a fare canoa, rafting, stand up paddle, hydrospeed o un semplice giro in barca. 

Le imbarcazioni più particolari sono però quelle di origini veneziane ovvero la gondola e il burchiello (o la burchiella). Il primo si può provare a Venezia, il secondo lungo la riviera del Brenta e nel Piovego a Padova.

I laghetti nella provincia di Belluno, invece, creano quelle formazioni chiamate “marmitte” che sembrano delle piscine naturali con annessa cascata cervicale!

L’acqua ovviamente è gelata e non sempre è possibile bagnarsi ma rimangono uno spettacolo davvero unico come testimoniano i “Cadini del Brenton” nella zona del lago del Mis.

Natura e percorsi enogastronomici: perché visitare il Veneto

Un altro sito UNESCO sono le Dolomiti: queste rocce dalle sfumature rosate che si accendono alla luce del sole e riflettono la sacralità della natura. Le foto non rendono giustizia alla realtà, per quanto siano affascinanti non trasmettono l’emozione che si prova trovandosi al loro cospetto.

Queste catene montuose fanno parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi che si estende dalla Valbelluna fino ai confini friulani e trentini e propongono anche una ricca esperienza sensoriale e gustativa. 

A Busche si possono assaggiare i migliori formaggi del Bellunese ma anche Asiago non scherza, ritrovandosi negli scaffali dei migliori negozi o centri commerciali esteri.

L’anno scorso, poi, sono entrate a far parte del Patrimonio UNESCO anche le colline trevigiane del Prosecco che si estendono per chilometri senza mai fermarsi e offrono un panorama davvero suggestivo. Le colline, soprattutto quelle beriche e euganee, sono una meta ideale per chi ama andare in bici, a piedi o in moto.

Piccoli borghi incantati come Arquà Petrarca rimangono intatti come scrigni segreti del tempo, mentre nella profondità della terra acque ricche di minerali affiorano dando vita a città termali come Abano o Montegrotto Terme.

 

Perché visitare il veneto: A Casera Ere nel comune di San gregorio nelle alpi

 

A queste mete si abbinano anche le proposte trekking e montagna e quelle dell’anima contadina che lavora instancabilmente per produrre i prodotti migliori.

Bettole, osterie e agriturismi sono le mete preferite dei veneti che le eleggono come tappa domenicale dove poter bere del “vin bon” e mangiare un buon “panin co a soppressa“.

La natura in Veneto è stata estremamente generosa e pertanto può vantarsi di avere dei prodotti alimentari di eccellenza conosciuti in tutto il mondo. Insomma, per farti capire, è quel luogo in cui dici: “La dieta la comincio lunedì”!

 

Ho tralasciato di nominare molte località turistiche per ovvie scarsità di spazio ma spero sia emerso l’amore che ho per questa terra che tanto sa dare a chi la sa apprezzare e soprattutto che sia riuscita a rispondere alla domanda sul perché visitare il Veneto. Che fai, allora, ci vieni? 😉

 

Ulteriori approfondimenti li trovi qui:

Nelle fabbriche e spacci di cioccolata in giro per l’Europa si fanno dei cioccoviaggi per assaggiare questo incommensurabile alimento. Siamo quasi a Natale, il cioccolato lo si vede in ogni pubblicità, ma dove producono il migliore?

Durante il mio viaggio in Guatemala ho avuto la fortuna di fermarmi in un laboratorio di cioccolato e scoprire le varie fasi di lavorazione. Non è stato semplice ma altamente istruttivo.

Come prima cosa bisogna sgusciare le fave di cacao, rosicchiando un po’ le dita che si devono abituare al lavoro, poi si scioglie la parte morbida facendola diventare liquida.

Si aggiunge lo zucchero perché il cacao è molto amaro e quasi immangiabile per come siamo abituati a gustarlo noi e, infine, si raffredda per creare la tavoletta.

I Maya lo bevevano liquido ed era considerato come una bevanda dai poteri magici. In effetti, consumato puro ha un potere energizzante pari o superiore a quello del caffè.

Io non sono un’amante fedele del cioccolato, ossia, non mi fermo ad acquistarlo al supermercato ma, se mi capita l’occasione durante un viaggio di vedere fabbriche o spacci di cioccolata, non nego di certo la visita!

Cioccoviaggi: fabbriche e spacci di cioccolata in Europa

 

Loacker

A settembre di quest’anno ho visitato la fabbrica della Loacker durante la biciclettata in compagnia di amici nella ciclabile Dobbiaco/San Candido – Lienz.

La fabbrica si trova lungo il percorso che costeggia il fiume Drava ed è praticamente impossibile non fermarsi dato che, non appena si nota la scritta, la bicicletta sembra prendere vita propria e girare improvvisamente il manubrio verso sinistra per fare una pausa.

Loacker fabbriche e spacci di cioccolataLa speranza, non appena si varca la soglia dello spaccio, è quella di incontrare i famosi gnomi della pubblicità, ma io non li ho visti, nonostante ci debbano essere, dato i parcheggi riservati a loro!

Intorno un vero paesaggio da fiaba circonda sia la zona produttiva che quella commerciale dedicata allo spaccio. Posso assicurarti che sarà difficile uscire senza aver sottomano un pacchetto di wafer, in fin dei conti pedalare richiede energia, giusto?

La fabbrica non è visitabile ma nella zona museale ci sono delle telecamere che mostrano i lavoratori a circolo continuo creare le famose tavolette di wafer ripiene di cioccolato. Gli store sono presenti, inoltre, in altre località tra cui figurano: Bolzano, Trento, Verona, Brennero, Innsbruck e Heinfels in Austria.

La sede principale e ufficiale, però, è ad Auna di Sotto e il paesaggio che si vede è esattamente quello raffigurato sulle confezioni. Capisci perché non sembra poi così strano trovarsi faccia a faccia con uno gnomo?

 

Ritter Sport

Forse una delle tavolette di cioccolata che preferisco perché compatte, tascabili e gustosissime. Non conoscevo nulla sulla storia della ditta Ritter Sport, se non il fatto di essere tedesca. Poi, camminando un giorno, mi sono trovata di fronte alla vetrina del negozio mono marca.

Dove? A Berlino.

Sono entrata in un mondo fatato: fuori il grigiore della vecchia area comunista berlinese, dentro il colore delle varie confezioni di cioccolata disposte in altezza sulle pareti. Credo di essere rimasta all’interno del negozio per circa un’ora, indecisa su cosa e soprattutto su quanto, acquistare.

Il negozio presente a Berlino è uno spaccio mentre lo stabilimento produttivo si trova a Waldenbuch una cittadina vicino a Stoccarda nel land del Baden-Württemberg.

Qui si trovano la fabbrica, il negozio e il museo Ritter che contiene una collezione varia di opere d’arte che richiamano la forma della tavoletta. Tra dipinti, sculture e manufatti. si arrivano quasi ai mille pezzi esposti.

P.S. Se ti trovi a Berlino oltre che fermarti a mangiare una tavoletta di cioccolata fa un giro al Kadewe (clicca qui) e assapora la storia di uno dei più antichi centri commerciali europei. 

Lindt

La fabbrica della Lindt, invece, nacque in Svizzera, più precisamente a Zurigo nel 1845, da un pasticcere di nome David Sprüngli. Oggi lo stabilimento si trova a Kilchberg mentre la sede logistica è collocata nel comune di Induno Olona nel Varesotto e, quindi, in Italia.

Chi non ha mai assaggiato i suoi cioccolatini? Hanno un gusto rotondo, piacevole e invitante, difficile da dimenticare. Si colloca in una fascia di prezzo medio alta grazie anche a un packaging ricercato.

La fabbrica non è visitabile se non in occasione di tour prenotati in anticipo ma si può entrare nel negozio dello stabilimento. Si raggiunge con i mezzi pubblici, basta prendere il bus da Buerkliplatz a Kilchberg e fare un breve pezzo a piedi.

Io non l’ho visto ma dalle recensioni pare che i prezzi non siano molto accattivanti e che sia consigliato acquistare il cioccolato in altri negozi. A Natale viene venduto al mercatino di Zurigo sempre a prezzi, però, non troppo convenienti.

 

Fabbriche e spacci di ciocciolata: Perugina

 

La Perugina si trova ovviamente a Perugia, per la precisione in Viale Sisto e lo stabilimento è visitabile. Il percorso didattico inizia con il filmato che racconta la storia dell’azienda, prosegue con la visita al museo e si conclude con la degustazione dei suoi prodotti tipici. È presente anche un negozio dove acquistare le ultime novità anche quelle che non sono ancora uscite nel mercato.

La parte più interessante, secondo me, è quella dedicata ai corsi. L’azienda propone, a cadenza mensile, vari corsi per imparare a realizzare varie forma di cioccolatini, dai classici baci alle tavolette, passando per le varie lavorazioni del cioccolato nella pasticceria.

Ti consiglio di visitare la ditta al di fuori del periodo dell’Eurochocolate per non trovarti nella confusione e perdere parte della preziosa esperienza.

La linea Perugina Nero offre una tavoletta di cioccolato fondente al 95% quasi introvabile a queste percentuali nelle altre marche di cioccolato. Assaggiandolo entrerai a far parte anche tu nella schiera dei pochi eletti che gustava il famoso “cibo degli Dei”!

 

Sai invece qual è il cioccolatino più costoso al mondo? Non è venduto nelle fabbriche e spacci di cioccolata!

Ti anticipo già che non lo trovarei nelle fabbriche e spacci di cioccolata del mondo… L’ha inventato il pasticcere Daniel Gonzales e gli ha dato la forma di un diamante. Gli ingredienti sono cioccolato nero equatoriale Valrhona, scaglie d’oro a 23 carati, filamenti di zafferano, olio al tartufo bianco e polvere di tartufo bianco di Perigord, vaniglia del Madagascar  e un ultimo ingrediente tenuto segreto.

Il prezzo?

Viene venduto alla “modica” cifra di 7800 € e recapitato direttamente a casa all’interno di una confezione di legno laccato nero con l’incisione del numero seriale in oro, riparato da una campana di cristallo con perle di Swarovski e una maniglia per l’apertura in nastro dorato.

 

Ti è piaciuto il cioccoviaggio nelle fabbriche e spacci di cioccolata più buoni d’Europa? Spero di averti accompagnato a scoprire un mondo nuovo da considerare per le tue prossime mete!

Sai quali sono i quattro Grandi Magazzini europei più famosi? Se sei un amante dello shopping li avrai sicuramente sentiti nominare. Io ho avuto la fortuna di visitarli tutti e quattro trascorrendo dei piacevoli momenti di distrazione durante i miei viaggi nelle capitali europee.

Per me il “Grande Magazzino”, quando viaggio in Europa, è come un importante punto di riferimento dal quale dirigere i miei futuri o imminenti spostamenti.

Non sto dicendo che inizio ogni giornata di vacanza partendo dalla visita del negozio, semmai il contrario, ossia termino la giornata con un giro serale prima di rientrare in hotel o nella struttura nella quale soggiorno.

Si tratta di una sorta di rituale al quale non riesco a rinunciare, come se fossi una moderna flâneuse in completa balia della dimensione consumistica nella quale è nata.

La mia passione per i centri commerciali termina non appeno rimetto piede in terra nostrana, evitando accuratamente i negozi come se fossero la peste, sarà normale?

 

Ora, però, ciancio alle bande e vediamo la mia classifica personale dei Grandi Magazzini europei più quotati:

  1. Harrods
  2. Le Galerie La Fayette
  3. Kadewe
  4. El corte Inglés

Grandi magazzini europei: Harrods

 

Harrods a Londra è il primo grande magazzino che ho visto, dopo la Rinascente. Lo avevo in qualche modo idealizzato e trovandomelo davanti ho potuto constatare la sua eleganza che si rispecchiava anche nella realtà.

Avevo sbavato per troppo tempo davanti alle sue borse, fatte in griffe originale e non appena ne ho avuto l’occasione le ho prese. Tre per l’esattezza: in un momento di tremenda indecisione.

Quando sono entrata dalla porta principale si è subito impossessato di me lo spirito di Rebecca Bloomwood della fortunata serie editoriale di ‘I love shopping‘ e ho ammirato con attenzione certosina ogni piano e ogni scaffale del negozio.

Ti sto parlando di 10 entrate da cui salgono otto piani di negozio con un arredamento che trae ispirazione all’antico Egitto. I 146 ascensori percorrono in un anno la distanza da un polo della Terra all’altro concludendo per due volte il giro del mondo. Se lo avesse saputo Jules Verne ci avrebbe sicuramente scritto un libro di fantasia.

Sono riuscita , visitandolo, a placare la mia sfrenata voglia di shopping e ho tenuto finalmente in mano le famose borse di plastica verdi con la scritta Harrods dorata.

Ogni sera, prima di rientrare in quel cubicolo che era la mia stanza di albergo, entravo da Harrods per fare un giro e rallegrarmi delle sue infinite offerte.

Era come se dovessi trovare degli indizi per entrare nel tessuto sociale londinese forse influenzata anche dalla presenza evanescente del detective Sherlock Holmes.

La Galerie La Fayette

 

Durante la mia vacanza a Parigi ho avuto la fortuna di soggiornare vicino a questo fantastico Centro Commerciale, quindi il passaggio serale prima di rientrare nell’altra stanza-cubicolo dell’hotel (ancora peggio di quello di Londra), era d’obbligo.

Avevo molta meno aspettativa rispetto al più blasonato Harrods e invece mi ha riservato delle insospettabili sorprese. Innanzitutto ho ritrovato una mia compagna di scuola trasferitasi a Parigi, che lavorava proprio all’interno del negozio, poi ho visto due celebrità che a prima vista non avevo riconosciuto.

Sto parlando di Stefani Germanotta, appena entrata nel limbo del successo con il singolo “Poker Face” e il regista David Lynch, famoso per la serie tv “Twin Peaks”.

Mi sono ritrovata immersa nella marea dei flash dei fotografi mentre li stavano immortalando, senza sapere chi fossero. I cartelloni pubblicitari affissi sulle vetrine sono accorsi in mio aiuto.

I grandi magazzini sono nati nel 1893 come semplice merceria, oggi contano oltre 14 000 dipendenti. Hanno una sede anche a Berlino, progettata dall’architetto Jean Nouvel e si trovano sulla Friedrichstraße, tra l’Unter den Linden e il Checkpoint Charlie.

In quella zona trovi anche il negozio di cioccolata della Ritter Sport quindi ti consiglio caldamente di andarci anche solo per sbaglio o per caso, non te ne pentirai!

Le Galerie La Fayette hanno anche una sezione alimentare dove spesso mi sono rifornita. Ho acquistato per ben due volte un piatto di gamberetti con un condimento delizioso e il famoso formaggio Camember.

Il lato negativo è stato svegliarmi la mattina dopo con l’odore da muffa tipico del formaggio francese che aleggiava in tutta la stanza senza che avessi la possibilità di aprire una finestra!

Grandi magazzini europei per lo shopping

 

 

Kadewe

 

Il Kadewe si trova a Berlino, nella Tauentzienstraße all’angolo con Wittenbergplatz, al termine della famosa via dello shopping Kurfürstendamm (ora voglio sentirti ripetere il nome delle vie!).

Il nome del Grande Magazzino è uno pseudonimo dell’impronunciabile (come se il nome delle vie fossero semplici) Kaufhaus des Westen, fondato nel lontano 1907.

L’ambiente è elegante ma allo stesso tempo amichevole e rappresenta l’essenza della città tedesca. Ho ritrovato dentro queste mura il Genius Loci della capitale della Germania.

Il Kadewe è una piccola Berlino dentro Berlino, distribuita in ben 60 000 metri quadri di superficie, dove si può trovare ogni sorta di oggetto per la casa e per la persona.

Perdersi fra i suoi piani e le sue sezioni è un gioco che diverte quasi quanto prendere tram a caso a Lisbona, perché in entrambi i casi non sai mai dove andrai a finire.

Se non sei particolarmente schizzinoso ti consiglio di attraversare il reparto macelleria, pescheria e anche l’ortofrutticolo dove si possono trovare prodotti di qualità in arrivo da ogni parte del mondo. L’Austern-Bar è una tappa irrinunciabile: una sorta di bar-ristorante che contiene fino a mille posti a sedere!

Ultimo tra i Grandi Magazzini europei: El Corte Inglés

 

A differenza degli altri Grandi Magazzini europei sopracitati El Corte Inglés ha negozi disseminati in tutta la Spagna e due in Portogallo, perciò batte i concorrenti europei in termini di guadagno classificandosi al primo posto per introiti.

La prima sede ufficiale fu a Madrid ed esattamente nella calle Preciados, all’angolo di calle Tetuán, presente ancora oggi, mentre il secondo negozio fu aperto nella capitale catalogna Barcellona.

Si possono trovare le migliori marche di abbigliamento spagnolo, le mono marca più vendute come Mango, Zara e H&M, oltre che altri articoli commerciali e alimentari.

Anch’esso dispone di un fornitissimo reparto alimentare dove si possono acquistare a prezzi, non certo contenuti, le migliori prelibatezze iberiche come il prosciutto jambón, la paella e tanto altro.

Quest’ultimo grande magazzino è quello che ho frequentato meno (anche se un po’ di shopping è stato fatto!) soprattutto da un punto di vista alimentare ma solo perché le tapas spagnole sono state per me un invito praticamente irresistibile!

Lo so hai speso tutti i soldi per le tue vacanze estive ma un city break in Europa low cost lo puoi ancora fare, no?

L’Europa è un continente che ha molto da offrire ed è ottimamente collegata con l’Italia tramite voli, corriere e treni, non ci sono scuse per non viaggiare.

Vorrei provare a convincerti indicandoti per ogni capitale europea un motivo per visitarla. Alla fine, poi, ti lascerò il link con le offerte più allettanti… accetti la sfida?

City break in Europa: lista

 

Amsterdam – Olanda

La capitale olandese è simbolo di tulipani, biciclette, formaggio, zoccoli e quartieri libertini. Un mondo cosmopolita che vive rispettando regole ferree. Conoscere questo equilibrio precario è un ottimo esempio di convivenza utile a chi non sa essere molto tollerante.

Atene – Grecia

L’antico che si fonde con il moderno in un intreccio di passato e presente. Quale elemento prevale? Per me Atene sarà sempre il simbolo della civiltà ellenica e della sua enorme sapienza e saggezza. Un tuffo nella nostra cultura europea da fare almeno una volta nella vita.

Belgrado – Serbia

Fascino balcanico quindi primitivo e viscerale, regno di mezzo fra diverse culture in contrasto fra loro. Romani, bizantini, serbi e austriaci si sono contesi questi confini fino allo sfociare della guerra di indipendenza che ha colpito duramente la città. Oggigiorno è un centro che attrae ancora pochi e ben definiti turisti ma le porte sono aperte e prima o poi, chissà!

Berlino – Germania

Ciò che rimane della vecchia Berlino è ben poco ma quei miseri resti donano un’impronta indelebile sul capitolo più triste della storia europea: quella dei conflitti mondiali. Il cielo sopra Berlino, fortunatamente, è tornato azzurro e ora è diventata una capitale giovane, vivace e movimentata.

Berna – Svizzera

La Svizzera spaventa per la sua ricchezza interna ma attrae il turista per la sua natura rigogliosa e abbondante. Le città sono strutturate a misura d’uomo affinché non si senta troppo il distacco fra elementi naturali e architettonici. Una rappresentazione di ciò che ogni città del mondo dovrebbe e potrebbe essere.

Bratislava – Slovacchia (city break in Europa)

Mi ci è voluto molto tempo per imparare a dividere la Repubblica Ceca dalla Slovacchia, nel mio cuore rimaneva sempre il ricordo della Cecoslovacchia. Dividendosi però Bratislava ha assunto un’importante connotazione ed è diventata un punto di incontro interessante in Europa Centrale. Non sempre le separazioni sono negative, a volte esaltano qualità che altrimenti rimarrebbero oscurate.

Bruxelles – Belgio

Da quando la sede della Comunità Europea ha messo le sue radici qui, il Belgio ha assunto una caratteristica importante anche dal punto di vista turistico. La capitale ha molto da offrire ma anche i suoi dintorni. I giovani però sono principalmente attratti dalle numerose e famose marche di birra reputate fra le migliori al mondo. Ecco perché si vedono sempre più ragazzi sceglierla come destinazione city break in Europa.

Bucarest – Romania

Il conte Dracula non ha lasciato un bel ricordo nell’immaginario collettivo ma proprio per questo la capitale rumena sorprende. Colpisce la forza di volontà nel diventare moderna e assumere una certa autorevolezza in Europa. I tempi difficili sono finiti ora è giunto il momento di farsi conoscere!

Budapest – Ungheria

Quando si parla di Budapest salta subito in mente il Gulasch, la specialità culinaria ungherese per eccellenza, eppure la città offre molto altro al visitatore. Musei, quartieri, statue, ponti, palazzi e stili architettonici innovativi. Senza dimenticare le meravigliose terme, fra le più antiche d’Europa.

 

per visitare budapest in un giorno potrebbe essere utile l'uso del tram in foto

 

Chisinau – Moldavia (city break in Europa)

Qui l’impero russo sconfisse quello ottomano definendo la personalità degli abitanti. Il paese è orientato al futuro e non vuole lasciarsi trascinare dal passato per risplendere e dimostrare il proprio valore. Giusto qualche ricordo di ciò che erano ma poi lo sguardo vira subito in avanti perché è quella la direzione da seguire.

Copenaghen – Danimarca

Forse Copenaghen non è una city break in Europa che colpisce di primo acchito a causa dei suoi edifici rigorosi, imbellettati, con una certa aria di supponenza; eppure se ci si lascia andare a un esame più approfondito si scopre un cuore pulsante e vivo.  Dietro la regalità si nasconde un melting pot di culture interessanti, una società libertina e un tessuto sociale vivace.

 Dublino – Irlanda (city break in Europa)

Il rosso delle insegne dei pub in contrasto con il verde vibrante dei prati contraddistinguono i colori dominati del paese. Ogni edificio trasuda storia ed è inevitabile fermarsi a riflettere di fronte a un’imperfezione cosa possa essere accaduto. Artisti di fama mondiale hanno sedimentato la loro arte qui: ci sarà pur un motivo, no?

Helsinki – Finlandia

Chissà che faccia farebbero i vichinghi se vedessero l’ordine rigoroso di Helsinki… Penserebbero che le divinità nordiche abbiano loro imposto un castigo, in contrasto con il loro animo selvatico. Si nasconderebbero nella natura rigogliosa e metterebbero dimora con una consapevolezza nuova, ossia che la pace fa prosperare più della guerra e regala all’anima la stabilità di cui necessita.

Kiev – Ucraina

Non dite a nessuno quando viaggiate a Kiev quanto sia affascinante! La città è misteriosamente ancora estranea al turismo di massa, quindi venire qui significa immergersi in una cultura autentica che pochi ancora conoscono. Il suo monastero principale è meta di pellegrini che vengono a visitare le catacombe e ad ammirare le sue cupole dorate. Il detto “non è tutto oro ciò che luccica” qui non vale.

La Valletta – Malta

Isola nel Mediterraneo che attrae per il clima favorevole con temperature gradevoli quasi tutto l’anno. Nel passato un susseguirsi di invasori hanno lasciato traccia del loro passaggio donando alla città aspetti arabeggianti, europei e asiatici. A La Valletta, capitale e centro nevralgico, non ci si annoia, ma si impara a capire le sfaccettature delle differenti culture.

Lisbona – Portogallo (city break in Europa)

Il cuore pulsante dell’Europa del sud con i suoi toni vivaci e i suoi contrasti richiamano l’attenzione dei viaggiatori. I tram che attraversano tutta la città, le grandi piazze e i locali con i tavolini all’aperto che invitano a una visione slow. Un intreccio di stimoli, un’attrazione che si sovrappone all’altra, una meta fuori dal tempo ideale per chi cerca una nuova dimensione.

Londra – Inghilterra

Londra è il cuore pulsante d’Europa, la storia nella storia dove ogni mattone ha qualcosa da raccontare. Ci vorrebbe una vita intera per descriverla e raccontarne le vicissitudini. Vale non solo un viaggio ma molti di più, perché scalfire la superficie richiede tempo ma regala grandissime emozioni.

Lubiana – Slovenia

La capitale verde racconta la passione per la terra e la natura. Un castello su di una collina sovrasta la città attraversata da un fiume che la circonda come un abbraccio. Ponti, draghi e misteri… Lubiana è un mondo incantato che si apre solo a chi sa guardare con occhi ricolmi di fantasia.

 

veduta della capitale slovena dalla barca

 

Madrid – Spagna

La capitale spagnola ha meno rilevanza turistica rispetto ad altre città più blasonate come Barcellona, Valencia o Siviglia. Proprio per questo lascia senza parole chi la visita. Perché Madrid ha un fascino del tutto particolare e invita alla flânerie tanto quanto Parigi. Perdersi fra i suoi vicoli e all’interno dei suoi prestigiosi musei è un’esperienza unica quindi indossa scarpe comode e mettiti in viaggio!

Minsk – Bielorussia (city break in Europa)

Ogni cosa in questa nazione ricorda il personaggio di Stalin e la sua figura imponente è penetrata in ogni piccola fessura. Uno spaccato della storia europea che si è fossilizzato nel tempo, e per fortuna, dato che la memoria dell’uomo sa essere così corta…

Mosca – Russia

Difficile rimanere indifferenti al fascino della Piazza Rossa dove il freddo pungente e la soffice neve invernale ammanta il Cremlino donando una sensazione di fissità ingannevole. Durante l’estate invece i caldi raggi del sole colorano gli edifici di vivaci tonalità che infondono allegria e voglia di sperimentare. Mosca è un invito a fare progetti e a reinventarsi una nuova identità per sfuggire alla noia e alla vacuità delle nostre esistenze.

Nicosia – Cipro (city break in Europa)

Sì, è in Europa, se te lo stai chiedendo… Ma è qualcosa di particolare… Divisa in due dalla linea verde, una recinzione militare che separa Cipro da Cipro del Nord. La via commerciale principale è Ledra Street, l’unica che permette il passaggio da una zona all’altra come se nello shopping ci si dimenticasse della realtà. Una vetrina che permette di guardare oltre i confini.

Oslo – Norvegia

Mare burrascoso, natura voluttuosa e panorami adrenalinici regalano paesaggi mozzafiato. La capitale, però, è prima di tutto un centro finanziario, culturale e lavorativo che ospita diverse multinazionali. Un’immersione nell’economia che fa da traino al mondo e cresce a dispetto dell’inflazione europea.

Parigi – Francia

Un fascino sofisticato ed elegante rovinato da scene di inciviltà cittadina. Basterebbe il Louvre a rappresentare la sua magnificenza ma poi i castelli, i quartieri, i vicoli, le statue, i ponti e gli edifici iniziano a parlare, raccontando una storia senza fine. Se cerchi un luogo in cui perderti per poi ritrovarti, eccolo: l’hai trovato!

Podgorica – Montenegro

Lentamente lo stato del Montenegro sta uscendo dall’oblio richiamando sempre più turismo all’interno dei suoi confini. La capitale, in particolare, ospita un Parco Nazionale con monasteri medievali, spiagge ed è una meta ideale per gli appassionati di birdwatching.

Praga – Repubblica Ceca (city break in Europa)

La linea low cost Czech Airlines continua ad attirare nella capitale ceca milioni di turisti grazie ai suoi prezzi competitivi. Si è visto così negli ultimi anni una crescita esponenziale dei viaggiatori che si immergono nel tessuto sociale e ne ammirano le bellezze architettoniche del paese. Una via di fuga a basso costo e in breve tempo, cosa chiedere di più?

Pristina – Kossovo

Autoproclamandosi stato e dichiarando l’indipendenza dalla Serbia il Kossovo è come un bocciolo pronto a esplodere. Al momento non sono in molti a varcare i suoi confini ma presto si farà visitare offrendo ogni tesoro che ancora tiene gelosamente celato.

Reykjavík – Islanda

Lo stato più a nord d’Europa non perde certo punti in fatto di turismo ma anzi ne guadagna ogni anno di più. Complice la natura selvaggia che qui detta le regole più dell’essere umano, attira ogni anno milioni di visitatori che ammirano estasiati i geyser, i vulcani e gli anfratti sul mare che evocano pensieri mistici e meditativi.

Riga – Lettonia

Affacciata sul mar Baltico si trova sulla foce del fiume Daugava. L’acqua è l’elemento principale che fa da cornice alla città e ne esalta le fattezze che seguono prevalentemente uno stile architettonico Art Nouveau. Nei suoi 800 anni di vita Riga si è data un’impronta originale che merita di essere visitata.

Roma – Italia

Fulcro della civiltà al pari di Atene ma sommersa dall’oblio delle genti che hanno dimenticato la sua importanza storica. Fortunatamente rimangono gli edifici, le colonne e i templi a ricordare la più alta forma di ingegno che ha dato forma a tutta l’Europa e, nonostante il tempo e l’incuria, non hanno perso la loro identità.

 

statua di orazio marinali al giardino bolasco

 

Sarajevo – Bosnia Erzegovina

Quando si parla di Sarajevo salta subito in mente l’assassinio di Francesco Giuseppe, il pretesto che ha dato il via al secondo conflitto mondiale. Ne ha fatta di strada la capitale anche se è stata pesantemente colpita durante la guerra di indipendenza. Oggi è in cerca di un riscatto che merita e che la sta portando fra le più gettonate città europee da visitare.

Skopje – Macedonia (city break in Europa)

La sua fortezza ha difeso per anni le varie invasioni nemiche e oggi fa libero sfoggio della sua asprezza e della sua forza. La pietra è il materiale che più la rappresenta e che determina l’identità della città: dura e resistente, feroce e combattiva, tenace e imponente.

Sofia – Bulgaria

Il massiccio montuoso della Vitosha ha visto passare tutte le civiltà del passato ma nessuna ha deposto qui le sue radici perché Sofia è una città unica e tale rimane nei secoli. Da quando è entrata a far parte dell’Europa ha visto una crescita del turismo interessato a scoprire un angolo rimasto intatto nel tempo destando meraviglia e curiosità.

Stoccolma – Svezia

Con le sue 14 isole e 50 ponti è un piccolo mondo da scoprire e da attraversare in lungo e in largo. Qui ci si muove prevalentemente in barca o in traghetto ed è emozionante navigare nel suo arcipelago.

Tallinn – Estonia

Un altro paese ottimo per un city break in Europa che si affaccia sul mar Baltico e vive quindi il suo rapporto con il mare in un modo viscerale e profondo. Ha una popolazione di soli 500 mila abitanti e il suo centro storico è Patrimonio dell’Unesco. I suoi caffè hanno un’aria bohemien che ricorda qualcosa ma non si sa esattamente cosa. Bisognerà visitarla per scoprirlo…

Tirana – Albania (city break in Europa)

La capitale dell’Albania negli ultimi anni sta suscitando interesse tra i viaggiatori grazie anche alle nuove tratte aeree che a basso costo conducono in terra albanese. Il paese nasconde dei gioielli di inestimabile valore sia per quanto riguarda la storia, che la natura, senza dimenticarci dell’architettura. E il mare? Dicono sia paragonabile all’azzurro più intenso… Andiamo a scoprire se è così?

Varsavia – Polonia

Una città dilaniata durante la Seconda Guerra Mondiale che ha visto una lenta ripresa sotto il regime comunista. Oggi è diventata una delle mete più ambite, i viaggiatori sono curiosi di scoprire tutta la bellezza di una capitale che è rimasta per troppo tempo oscurata. Direi che è arrivata ora anche per me di andarci!

Vienna – Austria

È una città che profuma di saggezza dove un tempo i fili politici venivano tirati e determinavano il destino dell’intera Europa. Oggi appare un po’ più leggera e spavalda, libera dall’aristocrazia e quindi a misura di cittadino. Rimangono però le vestigia del passato e a volte, a Stephansplatz, si sente addirittura il ticchettio degli stivali dei cavalieri teutonici.

Vilnius – Lituana

La capitale è rinomata per l’attenzione particolare all’architettura barocca che si sviluppa in modo eccelso nel centro storico. Se sei un appassionato dello stile, come me, devi obbligatoriamente prenotare il prossimo volo. Ci vediamo lì?

Zagabria – Croazia (city break in Europa)

Zagabria, come Madrid, è spesso dimenticata dai turisti che prediligono il mare cristallino croato o la bellezza dei parchi, ma seppur piccola, almeno il centro storico, ha un’architettura interessante da scoprire. Al pari di Lubiana ha degli spazi verdi molto grandi e dei locali che si affacciano sulla strada che invitano alla pausa. Una città che sorprende e seduce al primo sguardo.

 

angolo in una via cittadina zagabria in un giorno, city break in Europa

 

Nella lista ho omesso i vari microstati europei ma ne farò un articolo a parte. Ora dimmi: dove hai intenzione di andare al tuo prossimo viaggio?

Lo sai che puoi viaggiare nella zona blu e vivere più a lungo della media mondiale grazie ai benefici influssi energetici presenti? Starai pensando che abbia preso un colpo di sole, date le temperature cocenti, ma ti assicuro che esiste per davvero.

La Blue Zone

 

Sono stati i ricercatori Gianni Pes e Michel Poulain a scoprire questo particolare effetto durante i loro studi sulla crescita demografica. Volevano ottenere dei risultati concreti sulla correlazione tra longevità e crescita.

Hanno così scoperto delle zone specifiche in cui gli abitanti vivono più a lungo rispetto la media mondiale. Le aree interessate sono state identificate come Blue Zones e comprendono uno specifico territorio in cui l’aspettativa di vita supera di gran lunga quella generale.

Blu è stato preso dal colore del pennarello usato per tracciare le aree. A sorpresa, secondo la tesi pubblicata su Experimental Gerontology dagli studiosi, la città più longeva si trova proprio in Italia e in particolare a Nuoro, nella bellissima isola sarda.

Qui, infatti, vive la più alta concentrazione di ultracentenari, seguita dall’isola giapponese di Okinawa. Sono state tracciate anche la città di Nicoya, in Costa Rica, l’isola di Icaria in Grecia e la comunità di avventisti di Loma Linda in California.

 

viaggiare nella zona blu

 

Viaggiare nella zona blu: i segreti della longevità

 

Le caratteristiche che contraddistinguono queste zone sono non solo la longevità degli abitanti, ma anche la difficoltà a contrarre malattie o avere dei deficit immunitari e cognitivi.

Quindi le persone che vivono in questi territori hanno una vita lunga e sana. A questo punto viene spontaneo chiedersi quale sia il loro stile di vita e se c’è una somiglianza fra le diverse popolazioni.

Secondo gli studi e le risposte date dagli interessati i loro segreti si ridurrebbero a dei semplici consigli validi per tutti:

  • niente fumo;
  • ridotto consumo di carne a fronte di un maggiore apporto di legumi;
  • frutta e verdura coltivate in modo naturale;
  • attività fisica giornaliera e costante (senza strafare);
  • fulcro principale della vita la famiglia e massima importanza data alle relazioni sociali;
  • sentire di essere parte di una comunità in modo attivo e propositivo.

Segreti conosciuti da tutti eppure c’è chi sostiene possa essere merito di influssi energetici favorevoli. Un microclima salutare che favorisce il benessere generale.

Va da sé che viaggiare nella zona blu possa portare dei vantaggi anche ai visitatori che possono in questo modo scoprire in loco e carpire i segreti di un’esistenza soddisfacente, felice ma soprattutto intensa.