Qualche anno fa sono stata selezionata per fare una work experience digitale nella soleggiata Malta della durata di quattro mesi. Fu nello stesso anno in cui ritornai dai miei fantastici sei mesi in Centro America quando qui in Italia stava ritornando l’estate.
Cos’è una work experience?
Si tratta essenzialmente di un corso a Fondo Sociale Europeo al termine del quale è previsto un tirocinio in cui si esercitano le conoscenze imparate durante le lezioni.
Le mie, in particolare, si riferivano all’ambito digitale e, più precisamente, al web writing. In quel contesto ebbi l’occasione di studiare il copywriting, la SEO e la piattaforma di WordPress.
Era ciò che desideravo studiare per approcciarmi al mondo internauta applicato alla scrittura. Così trascorsi questi due mesi di lezioni sviluppate di otto ore ciascuna per 5 giorni alla settimana. Le frequentai tutte: persi solo due giorni che trascorsi a Bled in una vacanza precedentemente prenotata.
Il mio destino però non era quello di andare a Malta, nonostante ne avessi fatta richiesta, perché c’erano solo due posti disponibili ed entrambi erano già prenotati. Per cui mi aspettavo di trovare un lavoro nella zona colma di speranza nel mettere in pratica ciò che avevo con forte interesse studiato.
Ma l’ultima settimana del corso ci fu la sorpresa: la ragazza che doveva partire per Malta aveva trovato un lavoro vicino casa e di conseguenza rinunciò al tirocinio. Terza in lista c’ero io, e indovina quale fu il mio destino?
Work experience a Malta
Arrivai a Malta, assieme al mio compagno di corso, in una calda giornata di ottobre. Il sole splendeva sornione nel cielo come a salutarci e a darci il benvenuto.
Facemmo il primo incontro scioccante con gli autobus di Malta, entrando a suon di gomitate e spintoni. Non trovammo posto a sedere ma non ce ne preoccupammo perché sapevamo che il tragitto sarebbe stato breve. Invece, ci volle un’ora e mezza per raggiungere Gezira, la località in cui si trovava il nostro appartamento.
Non appena espletammo le formalità di ingresso scendemmo in spiaggia felici di fare un bagno ottombrino. La spiaggia distanziava venti minuti a piedi che facemmo volentieri, un po’ per ammirare la nostra nuova prospettiva di vita ma soprattutto per evitare di risalire su un autobus. Avevamo un intero fine settimana a disposizione per ambientarci e sistemarci prima di iniziare il lavoro, che sfruttammo al meglio, senza remore.
Il tirocinio
Il lunedì le nostre strade si divisero. Venne a prenderci il responsabile del progetto a Malta e ci portò alle nostre agenzie web di riferimento. La mia si trovava a Msida, non troppo distante da dove soggiornavo, e l’ambiente era rilassato e giovane.
Venni a scoprire che la mia mansione era quella di creare dei quiz online, ovviamente in inglese, e curare i social dell’agenzia. Rimasi interdetta: pensavo di esercitarmi nel web writing, invece dovevo fare tutt’altro; “Poco male” pensai, “Tutto fa esperienza“.
E così si avviò la mia esperienza lavorativa maltese scandita da un orario continuato dalle 9 di mattina alle 4 del pomeriggio, con una pausa pranzo di mezz’ora spesso farcita dagli invitanti pastizzi. Prima che cambiasse l’ora solare in legale (a fine ottobre) riuscivo a tornare a casa, cambiarmi e subito dopo correre in spiaggia a fare un bagno.
I mesi passarono in fretta e mi ritrovai quasi senza accorgermi a gennaio con il biglietto aereo di ritorno a casa. Da una parte triste di dover abbandonare l’avventura e dall’altra felice per aver visitato ogni più piccolo angolo di Malta e per aver fatto il bagno fino a dicembre.
Aspetti positivi e negativi di Malta
Come mai non sono rimasta? Ebbene, Malta mi è piaciuta ma a conti fatti non ci vivrei. Ci sono troppi elementi a sfavore che mi hanno fatto decidere di tornare in Italia. Te li elenco di seguito:
- il prezzo degli affitti è vergognoso: per una stanza con un letto si paga a partire da 250 € nelle zone più isolate e si vive in un appartamento con altre due, tre o più persone. Se si vuole affittare un appartamento i prezzi salgono vertiginosamente e si rischia di lavorare per pagarsi l’affitto;
- le strade e i mezzi pubblici sono spesso intasati, soprattutto nel weekend: mi è capitato più volte di dover raggiungere a piedi La Valletta dopo aver visto sfilare tre o quattro autobus senza fermarsi perché non avevano posto libero. La guida, invece, è a sinistra e l’affitto di un auto è piuttosto costoso;
- i generi alimentari non sono economici in quanto c’è una rete capillare di piccoli negozi con prezzi poco competitivi. Per fortuna, è presente il Lidl dove si può fare la spesa mensile e risparmiare sul costo della vita;
- ci sono pochi alberi, e per me è un problema: la mancanza di alberi mi crea una sensazione di soffocamento e mi dà l’impressione che l’aria non sia benefica. Tuttavia, ci troviamo nel bel mezzo del mar Mediterraneo anche se i suoi salubri venti non riescono a sovrastare l’inquinamento da gas di scarico dei centri urbani.
Una work experience a Malta di certo interessante ma poco formativa: in compenso, però, ho avuto la possibilità di soggiornare in una parte d’Europa ancora per me sconosciuta e di migliorare il mio inglese.
Ti è venuta voglia di scoprire Malta? Ho scritto alcuni articoli in merito e se vuoi sfogliarli ti lascio di seguito i link:
- La Top 10 di Malta: scopri le località da non perdere;
- Come muoversi a Malta e Gozo: tutte le informazioni pratiche;
- Informazioni utili su Gozo: la sorella selvaggia di Malta.
- Mini guida di Malta, Gozo e Comino (in vendita su Amazon e ).