Scegliere un libro per ogni viaggio è un modo per non dimenticare i bei momenti vissuti durante un’esperienza vacanziera. Io lo faccio sempre e quando incontro un titolo che mi ha fatto compagnia in automatico salgono in superficie le emozioni e le sensazioni provate.
Un libro per ogni viaggio
Durante il mio soggiorno di 4 mesi a Malta per una work experience in una web agency, ho letto la saga completa di “Harry Potter“. Una serie già di per sé epica ma divenuta ancora più emozionante collegata al contesto in cui stavo vivendo.
Per la verità in quel periodo mi sentivo emozionalmente disequilibrata e la mia permanenza all’estero è stata più impegnativa rispetto alle altre volte.
Mi sono impegnata per terminare tutti e sette i libri in tempo perché volevo che, in qualche modo, la Rowliniana lettura fosse strettamente collegata a quell’isola affascinante del Mediterraneo.
E ci sono riuscita! Ora, quando mi capita di vedere i personaggi, i film, le copertine dei libri o qualsiasi altro riferimento è inevitabile ripensare a quelle sensazioni traballanti del mio cuore. Ciò serve anche a ricordare la transitorietà delle cose e l’impermanenza delle emozioni.
Mi basta pensare a Daniel Radcliffe per sapere come risalire la corrente nel caso dovessero ripresentarsi le stesse situazioni. Ovviamente non ricordo solo i momenti più cupi ma anche il senso di libertà e la voglia di curiosare quell’angolo di mondo ancora sconosciuto.
Leonardo diceva che in gioventù dobbiamo collezionare i ricordi per trascorrere con gioia la vecchiaia, così li possiamo evocare associandoli a una sorta di “aggancio mentale”.
Un libro per ogni viaggio dovrebbe essere il leitmotiv di tutti noi. Tiziano Terzani sosteneva che:
“I libri sono stati i miei grandi amici, perché non c’è di meglio che viaggiare con qualcuno che ha fatto già la stessa strada, che ti racconta com’era per paragonare, per sentire un odore che non c’è più, o che c’è ancora”.
Facciamolo anche in concomitanza a certi eventi particolari della nostra vita come adesso che stiamo vivendo un isolamento forzato a causa del coronavirus.
Scegliamo un titolo per attaccarci a quello che stiamo vivendo sia a livello esperienziale che emotivo affinché, quando tutto ciò sarà terminato, non dimentichiamo i pensieri che hanno attraversato la nostra mente guidandoci verso la fine di questo incubo.
Io ho scelto di leggere la saga delle “Nebbie di Avalon” e tu?