Lord Byron ti aspetta in Europa per discorrere di viaggi e questa esperienza non la puoi evitare: devi farla almeno una volta nella vita. Perché ti saprà consigliare luoghi incantevoli, discorrendo per rime, mentre si lamenta dell’aristocrazia e del frastuono politico.
Sono tre le capitali europee in cui potrai bearti della sua compagnia: Londra, Roma e Atene. In ognuna di queste dovrai precipitarti in un luogo specifico e, magari, attendere pazientemente il tuo turno.
In cambio riceverai un ricordo prezioso da un uomo che ha vissuto ogni sua più piccola contraddizione, apparendo spesso insopportabile ma acquisendo una figura quasi mitologica. Un odierno brand, capace di avviare in patria inglese così come nel mondo, la “Byronmania”.
Lord Byron a Londra
Il nostro amico George Gordon Noel Byron nacque da un’antica famiglia normanna a Londra in Holles Street numero 16, il 22 gennaio del 1788. La sua infanzia non fu delle più serene: dovette trasferirsi in Scozia a causa della fuga in Francia del padre, lasciando la famiglia affogare nei debiti.
Nel 1798 morì il suo prozio e George acquisì il titolo nobiliare diventando Lord. Poté così concedersi un’educazione scolastica adeguata e ben presto divenne appassionato di letteratura e di poesia.
Fece parte della corrente del Romanticismo e viene citato come uno dei massimi esponenti della poetica britannica assieme a John Keats e Percy Bysshe Shelley (marito di Mary Shelley, autrice di Frankenstein).
Ebbe dei legami sentimentali tumultuosi e una sprezzante considerazione della nobiltà e della scena politica londinese. Ciò lo rese antipatico ai più tanto che lo convinse a viaggiare per l’Europa, con la speranza di ritrovare quella leggerezza e quella libertà che tanto bramava.
Lasciò dunque, in patria, un riflesso negativo della sua immagine tanto che alla sua morte venne sì celebrato ma non esaltato. La sua statua, infatti, è stata collocata all’esterno del bellissimo Park Lane, vicino a una strada trafficata e rumorosa.
Il poeta siede in contemplazione, immerso nel flusso della creazione, attorniato da due alberi di acero campestre (mi pare di ricordare). Ed è così che io l’ho trovato.
Sono rimasta da subito colpita dalla sua triste immagine e mi sono subito chiesta a chi appartenesse il busto. Non conoscevo la storia di Lord Byron e quindi ho approfondito la sua conoscenza.
Ciò che ha attirato la mia attenzione è lo sguardo che pare nuovamente sfidare lo sprezzo della comunità aristocratica inglese e ripetere a gran voce il suo desiderio di libertà.
Assieme a Lord Byron, sedendoti nella panchina sotto la statua, potrai discorrere di Londra e lamentarti delle scelte politiche attuali. Saprà sicuramente darti conforto e pareggiare il tuo reclamo.
La statua a Roma
Infastidito dal clima rivoltoso nei suoi confronti e da un matrimonio naufragato già in partenza, Lord Byron decise di intraprende un lungo viaggio in Europa. Come prima tappa scelse la Svizzera, invitato dai coniugi Shelley a soggiornare nella loro residenza.
Lì incontrò altri letterati inglesi in compagnia dei quali si scrollò di dosso l’insofferenza britannica. Non pago, continuò il viaggio dirigendosi a Venezia e più precisamente nell’isola di San Lazzaro a Venezia.
L’isola a quel tempo – e ancora oggi – apparteneva agli armeni e fu nella residenza che sovrasta l’intero appezzamento di terra che si fermò tre anni a studiare il veneziano, l’italiano e l’armeno. Se vai a visitare la residenza armena scoprirai la stanza abitata dal nobile inglese intitolata “Lo studio di Lord Byron”.
In quei tre anni girò calle e isole e si dedicò a visitare per brevi periodi anche altre città italiane. Tra queste: Roma. E proprio nel giardino di Villa Borghese si trova la seconda statua dedicata al nostro amato poeta.
Qui finalmente potrai sbizzarrirti a raccontare al lord dell’Italia parlando nella tua lingua madre. Potrai consigliare delle località che potrebbe trovare intriganti o richiedere informazioni sugli scorci più belli di Venezia.
L’ultimo viaggio di Lord Byron in Grecia, ad Atene
Dopo vari anni Lord Byron raggiunse la sua terra di adozione: la Grecia. Si era sempre sentito in sintonia con la filosofia greca e si raffigurava come un erede di quel classicismo fondatore della cultura europea.
Fu anche il luogo in cui, però, il poeta trovò la morte: a Missolungi, a causa di un attacco di febbre reumatica. Il suo corpo venne trasportato e tumulato in Inghilterra ma lasciò al paese un vivido ricordo del suo, seppur breve, passaggio.
Atene lo celebra con una statua dal significato ben preciso che troneggia vicino al Giardino Nazionale. Si tratta infatti dell’incoronazione di Lord Byron con un ramo di palma: simbolo di immortalità e riconoscenza per il suo ardore e sostegno per l’indipendenza del paese dall’Impero ottomano.
In questo frangente lo sentirai lodare le sue imprese e le sue innegabili capacità artistiche. Al contempo, saprà consigliarti sui meravigliosi paesaggi greci fondendo i racconti di viaggio con la filosofia per ricordarci di ringraziare questa terra per il contributo culturale lasciatoci.