Toccata e fuga a Marrakesh in la minore per assaporare la follia di piazza Jemma El Fna e fare un rilassante e tipico hamman. Dirigersi poi a Essaouira, recuperare le energie e ritornare a immergersi nel caos della frenetica città marocchina: questo l’itinerario del mio viaggio.
Marrakesh è la capitale del turismo mondiale, qui arriva la maggior parte dei visitatori che inizia a visitare il Marocco perdendosi nei suoi suk. Si mescola alla popolazione e finisce per assaggiare qualsiasi tipo di cibo o acquistare ogni genere di merce.
La mia esperienza toccata e fuga a Marrakesh
Alle 23 esco dall’aeroporto di Marrakesh dopo un viaggio di circa 3 ore e mezzo da Treviso. Per fortuna, poche persone si accalcano alle file passeggeri per fare il visto e in circa dieci minuti riesco a uscire.
Per circolare liberamente in Marocco bisogna essere provvisti di un passaporto in corso di validità e compilare il visto che si trova direttamente in aeroporto. Ricordati quindi di portare con te una penna.
All’esterno dell’aeroporto vengo accolta da una moltitudine di autisti e mi vedo costretta a contrattare il prezzo del taxi per raggiungere il centro.
Sarà difficile riuscire a risparmiare perché i tassisti sono molto abili a decidere i prezzi. Cerca comunque di non superare i 200 dirham (20 euro) per arrivare alla Medina.
La scelta del riad
I riad più caratteristici si trovano all’interno della Medina anche se non sono semplici da trovare a causa delle vie con le scritte in arabo ma puoi sempre chiedere un aiuto a qualche passante. In questo modo sarai comodo/a a visitare i principali punti turistici tra cui la famosa piazza Jemma El Fna e i colorati suk.
La stazione dei treni e quella degli autobus si trovano nella parte nuova, quella moderna, vicino agli hotel di lusso e internazionali ma se vuoi davvero immergerti nella cultura marocchina ti consiglio di soggiornare in un tipico riad.
Cosa sono i riad? Delle abitazioni con un inaspettato giardino interno, magari una piscina e le stanze in affitto tutte intorno.
La parte centrale adibita a giardino è la zona in cui si fa la colazione, se non viene proposta la terrazza.
L’importante è mangiare all’esterno anche con 5 gradi, questa è la filosofia! Ti consiglio pertanto di portare dei vestiti pesanti e di non sottovalutare il clima invernale.
Piazza Jemma El Fna
Eccola qui: una della piazze più famose al mondo dove poter assaggiare di tutto. Durante il giorno si incontrano incantatori di serpenti, venditori di denti, donne che vorranno farti l’henné o leggerti la mano, eccetera.
Sono talmente insistenti che il secondo giorno si cerca di evitare in tutti i modi di incrociare i loro sguardi. Attorno a loro troneggiano bancarelle di succhi freschi, che ti consiglio caldamente di assaggiare, e oggettistica che troverai anche nelle vie dei suk.
La sera la piazza si trasforma in un immenso ristorante all’aperto: cous cous, tajine e street food con le spezie più piccanti ed invitanti che ti faranno brontolare lo stomaco.
Dovrai essere abile a destreggiarti fra le varie proposte dato che i venditori saranno pronti a bloccarti per farti sedere al proprio tavolo.
Potresti optare durante la tua toccata e fuga a Marrakesh per un tè caldo che funge da aperitivo in una delle terrazze che si affacciano sulla piazza (l’alcol è vietato). In questo modo potrai gustare la frenesia della città senza esserne direttamente coinvolto.
Inoltre, se la serata lo permette, potrai godere del tramonto del sole che andrà a nascondersi dietro la moschea della Koutubia, una delle più importanti in città e ascoltare il richiamo alla preghiera.
I suk
Se ami fare shopping sei nel posto giusto: i negozi si alternano uno all’altro presentando i migliori prodotti dell’artigianato locale. Spezie, abbigliamento, carne, pelle e articoli per la casa saranno solo un assaggio di ciò che si nasconde all’interno.
Ti basta solo avere la voglia di visitare, di osservare e di scovare nel marasma generale l’oggetto dei tuoi desideri. A ogni tua indecisione risponderà lesto il commerciante che saprà sicuramente convincerti a non andartene a mani vuote.
Oltre ai tradizionali suk ti consiglio di visitare anche la Mellah, il quartiere ebraico, in cui puoi notare un repentino cambio di stile architettonico e una piazza dove confluisce il traffico cittadino.
Cosa visitare durante una toccata e fuga a Marrakesh
Marrakesh è stata l’antica capitale del Marocco, un punto di congiunzione fra le popolazioni del nord e quelle berbere del deserto: qui si veniva a scambiare i propri prodotti e, in parte, lo si fa ancora oggi.
Dalla piazza Jeema el Fna si diramano vicoli che portano alle principali attrazioni della città. Non dovrai assolutamente perdere:
- Palazzo Bahia, in cui risiedeva il Gran Visir con le sue mogli e le concubine, un tipico esempio di architettura del ‘900;
- le Tombe Saadiane in cui riposano le spoglie del sultano e dove si svolge il mercato più famoso al mondo;
- le rovine del Palazzo El Badi, una dimora che conteneva oltre 250 stanze, voluta dal sultano Ahmed Al-Mansour che si trova nella zona dei suk.
All’esterno della Medina
Potrai visitare i famosi Giardini Majorelle, voluti da Yves Saint Laurent, anche se ci sono dei giardini pubblici molto più belli che trovi in direzione dell’aeroporto o verso la stazione dei treni.
Considera che ogni attrazione ha un costo di entrata pari a 7 euro quindi ti consiglio di scegliere quelle più importanti.
Il giardino Menara invece fu costruito nel XII secolo dai Almohadi ed è uno degli scorci che fa capolino fra le foto dei turisti che amano fotografarsi dalla piscina rettangolare con sfondo la montagna dell’Atlante, spesso innevata.
La Palmerie è in direzione Casablanca e Fez ed è una zona residenziale e ricreativa in cui vengono proposti numerosi sport acquatici, giri con il quad, a cavallo o con i pattini.
L’hammam nella toccata e fuga a Marrakesh
Se ne avrai il tempo ti consiglio di fare un salto in un hammam: si tratta della versione marocchina delle terme romane. Si entra in un salone che ha la temperatura pari a quella di un bagno turco e lo si farà assieme a un’assistente.
Lentamente i pori della pelle si apriranno grazie al calore dell’ambiente. Si verrà cosparsi di sapone nero, una particolare miscela ottenuta dalle olive dal fantastico potere lavante.
L’assistente proseguirà togliendo il sapone con un particolare guanto chiamato kessa che eliminerà qualsiasi impurità dalla pelle. Poi verranno lavati i capelli, con un’altra miscela naturale.
Si proseguirà, volendo, con un massaggio decontratturante con l’olio di argan che scioglierà ogni tensione e ti lascerà completamente rilassato/a. Il trattamento durerà un’ora e avrà un costo di circa 30 euro.
Potresti essere rispedito in hotel con i capelli bagnati, come è successo a me! Quindi ti consiglio di portare un asciugamano in cui avvolgerli o un berretto per ripararti dal freddo se lo farai nei mesi invernali.
Ci sono diverse soluzioni di hamman:
- tradizionale marocchino: in cui dovrai portarti sapone, guanto e shampoo e dovrai arrangiarti a fare tutto. La pulizia dei locali dipende dal tipo di hammam scelto. Ce ne sono diversi a Marrakesh e in tutto il Marocco. Pagherai l’entrata con pochi euro;
- tradizionale ricercato, quello che ti ho illustrato sopra ideale per il turista ma apprezzato anche dai marocchini per il servizio e la pulizia;
- hammam spa in cui viene offerto anche il tè e i biscotti con un costo che si aggira sui 60 euro.
Marrakesh o la ami o la odi
Sarà difficile abituarsi ai motorini che sfrecciano nei stretti vicoli, i venditori che richiamano continuamente la tua attenzione, i tassisti che cercano di fare i furbi.
Senza dimenticare gli incantatori di serpenti, i banchetti che vendono denti, le donne che vogliono farti l’henné che ti strattonano per fornirti il servizio, eccetera.
Ma ti lascerà in bocca un sapore di ingegnosità che difficilmente saprai dimenticare, quindi goditi il momento e lasciati trasportare dal pazzo mondo marocchino e dalla sua immutabile confusione che ha il sapore di secoli.