Quali sono le 5 cose da sapere sul Messico per rendere il viaggio unico e indimenticabile? Quanto ne sai sulla terra dei maya? Il Messico è una destinazione che ho avuto la fortuna di visitare per ben due volte: la prima solo per 15 giorni, la seconda per 3 mesi.
È una terra che regala dei paesaggi mozzafiato, una natura rigogliosa e una vivacità latina contagiosa. Difficile dimenticare i colori del mare e del cielo, impossibile non pensare alla musica, all’allegria e al cibo piccante.
Prima di partire per un viaggio, però, ci sono alcune cose che dovresti conoscere per addentrarti meglio nella cultura messicana così affascinante e ricca di contrasti.
5 cose da sapere sul Messico
Il Messico non è tutto uguale
La prima cosa da sapere sul Messico è che non è uguale in ogni stato che visiterai: cambierà il clima, il temperamento degli abitanti e anche i panorami saranno differenti.
La zona più gettonata dai turisti è la Riviera Maya famosa per il suo mare caraibico, la vita notturna e le visite ai siti archeologici maya. Se la rapportiamo per esempio al Chiapas, troviamo un tessuto sociale completamento diverso.
Il Chiapas, regione al confine con il Guatemala, ha una connotazione nativa molto forte e i turisti non hanno molta importanza come nella Riviera Maya. In questa zona non si trovano grandi e rinomati resort ma piccoli alberghi dall’aria casereccia.
Lo stesso vale per la capitale Città del Messico dove l’altitudine offre smog e traffico impossibile da pensare in una rilassante spiaggia di Tulum.
Diventa quindi importante scegliere con cura la meta affinché soddisfi i nostri requisiti di viaggiatore. Cerchi il mare caraibico? Oppure la vera natura maya?
Il cibo messicano
Siamo abituati ai ristoranti messicani presenti in modo sempre più capillare nel nostro territorio, ma le proposte culinarie in Messico saranno le stesse?
Ebbene, diciamo che in linea generale sono uguali con una presenza massiccia di tacos, tortillas, guacamole e nachos, ma la tradizione presenta dei piatti molto più elaborati e particolari.
A fare la differenza è anche il territorio con piatti di pesce come il pescado, il mariscos e il ceviche nelle zone marittime, il pollo, il chimichanga, il chili nelle zone dell’entroterra. Di base non mancano mai le tortillas e i fagioli che sono una componente essenziale dei pasti principali.
La frutta fresca come il mango, l’ananas, il cocco, la papaya e l’avocado si trovano quasi dappertutto favorite dal clima tropicale e dai trasporti.
So che ti starai chiedendo se le pietanze sono veramente così piccanti… Molto dipende dai gusti personali, generalmente non ho mangiato troppo speziato e nelle taquerie sono indicati i gradi di piccante dei piatti, ma bisogna sempre fare attenzione a ciò che si ordina.
Mi è capitato in spiaggia di prendere delle fette di mango senza accorgermi del peperoncino spolverato sopra. Inutile raccontare la corsa al primo locale per bere un sorso d’acqua e calmare il bruciore delle labbra…
In quel frangente ho scoperto che un metodo efficace per far passare il bruciore è mangiare una o due fette di lime e in poco tempo sparisce l’effetto indesiderato.
L’amaca come istituzione familiare (da sapere sul Messico)
Una delle cose che ho imparato ad amare in Messico è la presenza dell’amaca. Da piccola, in famiglia, ne avevamo una sgangherata che usavamo portare nei giorni di vacanza in montagna ma io non mi fidavo a salire perché avevo paura di cadere.
In Messico è intesa in modo differente ed è presente all’interno di ogni casa, usata come se fosse un divano. Ce ne sono di diverse dimensioni e servono a far accomodare gli ospiti.
Se ne trovano dappertutto, in vari tipi e in diversi colori, dai più sgargianti ai più sobri, realizzate con un telaio di legno dalle donne in modo artigianale.
Appena sono tornata ne ho subito voluto comperare una e mi sono affidata a Tropilex, un’azienda che ha una selezione fornitissima di amache adatte a tutti i gusti. L’ho scelta perché l’azienda aderisce al progetto 1% For The Planet, ciò devolve l’1% del fatturato a progetti ambientali vari.
In questo modo ho pensato di compensare l’acquisto: non avrò preso un prodotto locale aiutando una famiglia messicana a causa dell’impossibilità di trasportarla a casa, ma almeno ho potuto dare il mio contributo all’ambiente.
Se vuoi acquistarne una anche tu prova a dare un’occhiata a questo link:
Negli hotel l’amaca è solitamente posta all’esterno e in particolare nel balcone per dare la possibilità ai clienti di godersi un meritato relax.
Non esiste solo Chichen Itzá
La piramide più famosa, quella presentata in ogni volantino pubblicitario del Messico, è quella conosciuta con il nome di Chichen Itzá, ma non è l’unica presente.
Ce ne sono molte altre e sebbene la maggior parte siano dislocate nello stato dello Yucatan, alcune si trovano nel Chiapas come Palenque o vicino alla capitale come la famosa Teotihuacan.
Le più affascinanti e selvagge che ho visitato si trovano in prossimità della città di Mérida e sono dislocate in quella che è conosciuta come la Ruta Puuc che collegava i vari siti e le diverse comunità maya.
Se la tua destinazione è Cancun, Playa del Carmen o Tulum troverai le piramidi più suggestive e meglio conservate. In particolare, ti consiglio di visitare Coba. Raggiungibile a piedi o in bicicletta dopo un tragitto nell’impenetrabile selva.
Vicino a questi siti ci sono anche i famosi “cenote”, delle depressioni carsiche simili a delle piscine naturali che si trovano prevalentemente in luoghi appartati e quindi più intriganti.
I messicani non fanno la siesta (da sapere sul Messico)
Un’immagine iconica del messicano è quella dell’uomo baffuto con un sombrero calato sugli occhi mentre fa una pennichella. In realtà i messicani, secondo un recente sondaggio, sono tra le popolazioni che lavorano di più al mondo a fronte di uno stipendio piuttosto misero.
Neanche i baffi sono più alla moda ed è veramente difficile vedere un messicano che ancora li porta. Gli unici a tenere fede a questa immagine sono i mariachi, suonatori e cantanti di musica tradizionale messicana.
Le donne invece, nella tradizione, vestivano abiti colorati e ricamati con fiori oppure camicette di cotone bianco con ricami e gonna fino alle caviglie. In alcune zone del Chiapas le donne si riconoscono per appartenenza alla comunità proprio dal colore e dal tipo di ricamo sfoggiato sui vestiti.
È qui, infatti, che l’orgoglio maya si manifesta più sentitamente, anche se la maggior parte dei messicani sono molto fieri delle loro origini. Se ci spostiamo però nella capitale incontriamo i discendenti dei Aztechi, ma ci furono anche in altri stati i toltechi, i zapotechi e gli olmechi.
La cosa più importante da sapere sul Messico è che i messicani sono delle persone veramente cordiali e disponibili anche se in certe zone bisogna fare massima attenzione. Questa regola però vale in generale in tutto il mondo essendo noi ospiti di questa meravigliosa terra.