Galleggiare nel mar Morto è sempre stato uno dei miei più grandi sogni e finalmente quest’anno sono riuscita a realizzarlo. Non è stato semplice però e ho rischiato di non riuscirci ma poi la fortuna mi ha teso una mano…
Sono stata in vacanza una settimana in Giordania ma ho trovato un tempo pessimo, come mai mi è successo in vacanza. Vento, pioggia e freddo 5 giorni su 7. Una vera sfortuna!
Insomma un’avventura iniziata nei peggiori dei modi ma non ho perso mai un attimo la speranza. Sono partita da Amman sotto una pioggia torrenziale per arrivare a Madaba.
Mi era impossibile visitare i musei all’aperto e gustare i meravigliosi capolavori in mosaico dei Romani. Il freddo era davvero pungente nonostante indossassi il piumino invernale.
Comunque il primo giorno a Madaba non sono riuscita a prenotare il taxi per andare nel mar Morto, la strada era chiusa. Il secondo giorno ho incontrato un tassista che mi ha assicurato che ci saremmo arrivati.
Il tempo non era dei migliori ma non pioveva a dirotto. Abbiamo fatto una strada che solitamente non si fa per raggiungere un punto di spiaggia libera e finalmente ho visto il mare e mi sono tuffata subito, quasi me lo potessero portare via.
Se avessi fatto la strada principale non ci sarei arrivata perché la polizia l’aveva chiusa a causa delle condizioni atmosferiche pessime.
Il mio galleggiare nel mar Morto è stato un modo per sciogliere tutte le tensioni che avevo accumulato e non sono mai stata meglio di così.
Questa è la strada che si pratica per raggiungere il mare. Da notare l’abbigliamento invernale!
Mar Morto dalla Giordania
Il mar Morto si trova diviso fra due stati: la Giordania e Israele. Per raggiungerlo dovrai quindi decidere quale dei due stati vuoi visitare.
Il lato giordano è più caro in quanto ci sono strutture ricettive di gran pregio che vanno dalle 4 alle 5 stelle e pochi tratti di spiaggia libera.
Per la verità la spiaggia libera non è una vera e propria spiaggia ed è un’avventura raggiungerla… Ma volendo si può fare se si trova un tassista compiacente e disposto a rischiare.
Dalla Giordania la via più veloce per raggiungere il mar Morto e dalla città di Madaba e solo con tour organizzati, taxi o auto a noleggio.
Non esiste infatti un servizio pubblico che ti porta direttamente al mare. Quando farai la strada capirai che per un autobus sarebbe una mission impossible attraversare quelle strade strette, piene di sassi e in pendenza che si attraversano per raggiungere il sito.
C’è un bellissimo hotel vicino al mare con una cascata termale da provare!
Mar Morto da Israele
Israele invece è più libero e non è necessario soggiornare in una struttura super costosa per passare una giornata a galleggiare nel mar Morto.
Si parte dalla centralissima Gerusalemme con taxi (costo circa 350 ILS), auto a noleggio, tour organizzati e anche con il bus pubblico.
Di solito si associa anche la visita a Masada, un altopiano patrimonio dell’Unesco e le grotte di Qumram dove furono ritrovate le i famosi “rotoli del mar Morto”.
Se si ha più tempo a disposizione si aggiunge alla visita l’oasi di Ein Gedi con cascate e palme e la città di Gerico. La strada è un susseguirsi di curve come quella giordana ma gli autobus sono ben attrezzati.
Dovrai prendere la linea Egged 486 che parte dalla stazione centrale dalla piattaforma numero 5. Ti porterà direttamente alla spiaggia pubblica dove potrai passare tutto il tempo che ti servirà. Il costo del biglietto andata e ritorno è di circa 63,80 ILS.
La fermata dell’oasi è quella prima di raggiungere il mar Morto, mentre per Masada è subito dopo. Se decidi di voler trascorrere più tempo in questa zona e fare le escursioni con calma puoi andare in direzione Ein Bokek, dove ci sono gli hotel sempre con lo stesso servizio di autobus.
Visto da distante perché quando mi sono avvicinata non ho più pensato a fare foto!
Perché visitare il Mar Morto?
Il mar Morto è praticamente un lago e si trova nella depressione più profonda della Terra attualmente misurata in 415 metri sotto il il livello del mare.
Il livello continua a scendere e sarà quindi destinato a scomparire a causa dell’effetto dell’evaporazione dell’acqua. L’afflusso di acqua non è compensata dai suoi immissari che gli causano anche un alto tasso di salinità.
Ti prego infatti di stare molto attento e di proteggere gli occhi e bocca perché il gusto è praticamente tossico! Per sbaglio sono stata colpita da un’onda e mi sono bagnata le labbra, per un attimo ho creduto di morire!
Il gusto è talmente pessimo da farti desiderare di uscire subito. Però non appena ti renderai conto della sensazione di leggerezza che questa salinità comporta e ti lascerai galleggiare nel mar Morto, ogni altro pensiero svanirà.
Un tratto della costa appartiene anche alla Cisgiordania nella parte del deserto della Giudea che appartiene alla Palestina, ma è improbabile che tu raggiunga il mare da lì.
Si può andare in qualsiasi stagione, la temperatura esterna e dell’acqua sono sempre gradevoli. Le precipitazioni previste sono solo 6 giorni all’anno il fatto che io ne abbia trovati due è stata un’eccezione (e una gran sfortuna, aggiungo!).
Il mar Morto è un’esperienza davvero unica: sei in un lago salato peggio delle patatine fritte, nella zona più profonda della Terra fra tre stati che si guardano in cagnesco e destinato a sparire…
Non ti pare che meriti davvero galleggiare nel mar Morto almeno una volta nella vita?
Se stai pensando di organizzare un viaggio in Giordania in questo link trovi tutte le informazioni per farlo in autonomia e in solitaria:
https://i1.wp.com/puntoeviaggio.it/wp-content/uploads/2019/05/galleggiare-nel-mar-morto.jpg?fit=560%2C315&ssl=1315560Tayanita4travelhttps://puntoeviaggio.it/wp-content/uploads/2020/11/punto-e-viaggio-logo-compresso.jpgTayanita4travel2019-05-16 06:15:562020-02-20 14:26:14Galleggiare nel mar Morto almeno una volta nella vita
Stai pensando di organizzare il tuo viaggio in Giordania in solitaria e fai da te? Nell’articolo troverai tutte le informazioni che ti aiuteranno a farlo.
Ho ceduto anch’io al fascino della Giordania, ma ho deciso di farlo in solitaria e utilizzando solo i mezzi pubblici. Queste le intenzioni. Poi la realtà è stata ben diversa, infatti, ho dovuto cedere ai tour organizzati e a diversi taxi a causa del tempo impietoso e gelido.
Una settimana di vacanza con 5 giorni di pioggia… Considera che sul mar Morto sono previsti all’anno un massimo di 6 giorni di pioggia. Ebbene, io ne ho trovati 2!
Incredibile vero? Eppure ciò non mi ha scoraggiato e sono riuscita a godere appieno delle bellezze paesaggistiche, culturali e storiche di questo fantastico paese. Sei pronto a conoscerle anche tu? Lasciati trasportare allora dal mio racconto…
Scopri la guida cartacea della Giordania in solitaria e fai da te che ho pubblicato su Amazon: può essere solo tua!
Dall’aeroporto ad Amman centro
Dopo aver trascorso la notte in aeroporto a Bologna arrivo alla mattina ad Amman. Uscendo dall’aeroporto, se non avrai precedentemente contrattato con il tuo hotel un taxi, ti converrà scegliere un autobus che ti porterà alla stazione di Tabarbour, conosciuta come Stazione Nord.
Aspettalo all’uscita della sezione partenze dell’aeroporto e munisciti di biglietto. Lo puoi acquistare al baldacchino vicino alla fermata specificando la destinazione. Dovrai però armarti di pazienza perché fino a che l’autobus non sarà riempito a sufficienza non si potrà partire. Il biglietto costa circa 4 dinari giordani, mentre il viaggio in taxi costa 25 dinari circa.
Da Tabarbour dovrai arrivare al tuo hotel e forse ti sarà necessario prendere un altro taxi. Fa’ molta attenzione ai tassisti giordani che prima ti dicono un prezzo per poi aumentarlo vertiginosamente all’avvicinarsi alla meta.
Una volta raggiunto il tuo hotel puoi iniziare a goderti la tua avventura in Giordania in solitaria e fai da te… Emozionante, vero?
Vista sulla mano e sulla cittadella di Amman
Amman
Amman per me ha qualcosa di mistico, di evanescente. Mi ha catturata dal primo sguardo, le strade brulicano di vita e di attività mentre le dimore sembrano quasi assopite, chiuse in un tempo senza fine.
Si tratta di una città che si divide tra presente e passato, antico e moderno, frenesia e calma, street art e moschee. Ogni cosa cela il suo contrario, vivendo in un equilibrio di opposti che si alternano all’infinito. Non sono solo i contrari ad alternarsi ma anche le sette montagne, chiamate Jabal, che formano la capitale. Tra queste la Cittadella.
La Cittadella
È considerata tra i più antichi luoghi abitati ininterrottamente al mondo. Le popolazioni che si sono succedute in ordine cronologico sono: romani, bizantini e la civiltà omayyade.
Puoi ammirare i resti di templi, colonne, mura, palazzi e chiese. Ogni passaggio ha lasciato un ricordo. Alcuni di questi sono conservati al Museo Archeologico che si trova all’interno della Cittadella. Uno spettacolo da non perdere da dove puoi vedere anche il Teatro Romano, guardando in basso, verso la cosiddetta “downtown“.
Teatro Romano
Una grande piazza porta a conoscere il teatro che rimane pressoché intatto nella sua bellezza autentica. Solo alcune parti in calcestruzzo sono state eroei dal tempo, ma permane l’aurea di sacralità e di storia vissuta, quando si trascorrevano all’interno le ore più liete.
All’interno dello stesso trovi anche il Museo del Folklore e delle Tradizioni Popolari con abiti e accessori tipici del diciannovesimo e inizi del ventesimo secolo oltre a una piccola raccolta di mosaici.
Altri musei
Se hai abbastanza tempo per fermarti a visitare la città di Amman ci sono altri musei che dovresti assolutamente vedere per affermare a pieno titolo di aver fatto un viaggio in Giordania in solitaria e fai da te:
Jordan National Gallery of Fine Arts, nel quartiere più antico della città il Jabal Al-Weibdeh, con una sezione dedicata alla mostre temporanee e una collezione che vanta 2000 opere di 520 artisti provenienti da 43 paesi arabi e islamici;
Darat al Funun, un museo immerso in una cornice particolare sempre nella zona di Jabal Al-Weibdeh che propone le opere contemporanee degli artisti arabi. Suddiviso in diversi edifici che si amalgamano fra piante di pepe e di rosmarino;
Museo della Numismatica, solo per veri appassionati con una raccolta di oltre 2200 monete in circolazione nel vicino Oriente nel quarto secolo a.C.;
Museo della Giordania che si trova nel polo Ras al-‘Ayn dove è possibile conoscere lo sviluppo della storia giordana attraverso il patrimonio del Regno Hashemita ivi collocato.
Veduta su Jerash
Jerash
Per arrivare puoi scegliere varie alternative: prenotando un tour al tuo hotel, con un taxi o con un autobus in partenza sempre dalla stazione di Tabarbour.
Gerasa, come l’avevano chiamata i romani, è un tripudio di bellezza inaspettata. Quasi un chilometro di strada acciottolata divisa a metà da un’altra intersezione, con due templi dedicati a Zeus e ad Artemide, due teatri in cui si svolgono ancora manifestazioni, bagni andati quasi completamente perduti e resti di chiese.
L’emozione di camminare attraverso un percorso fiancheggiato da colonne in marmo trasudanti di storia mentre si immagina la meraviglia che suscitava nei viaggiatori che qui arrivavano, non può essere spiegata a parole.
Una città completa di ogni comfort, per quel tempo, con sistemi di condotta dell’acqua e luoghi ricreativi, necessità e diletto, di nuovo ritorna la contrapposizione degli elementi che caratterizza un po’ tutto il territorio giordano.
Nelle vicinanze:
Se acquisterai un tour, assieme a Jerash, ti verrà proposta la visita al Castello di Ajloun. Si tratta di un castello che si trova a quasi 800 metri sopra il livello del mare nel Parco Nazionale di Dibbin. È un esempio di architettura araba circondato da un fossato e da una passerella che va a sostituire un antico ponte levatoio. Si trova a circa 30 minuti da Jerash.
Le Riserve di Azraq e Shawmari nascondono la fauna e la flora che vanno lentamente perdendosi nel resto del territorio giordano. Sono state istituite proprio con l’intento di preservarle.
Mosaico a Madaba
Madaba
Madaba è la città dei mosaici. Ne trovi dappertutto, lungo le vie del paese nascosti in piccoli musei che quasi non si vedono. Tra i più importanti c’è la Mappa della Terra Santa che è visibile all’interno della Chiesa di St. George, in centro città. L’entrata costa un dinaro e non è compresa nel Jordan Pass.
Per arrivare a Madaba da Amman si può prendere un taxi (circa 30 dinari), acquistare un tour che di solito comprende anche la visita al Mar Morto e al Monte Nebo, oppure con un minibus dalla stazione di Tabarbour o di Al-Muhajereen.
Altri mosaici li puoi visitare qui:
Parco archeologico di Madaba;
Church of the Apostles;
Chiesa di san Giovanni Battista
Madaba Museum
Nelle vicinanze:
I dintorni più visitati sono:
Monte Nebo, dove si dice fu sepolto Mosé;
Betania, il vero luogo in cui Gesù venne battezzato da Giovanni Battista;
Umm Ar-Rasas, un sito che custodisce il mosaico pavimentale datato 718 d.C. e che raffigura 15 grandi città della Terra Santa, su entrambe le sponde del Giordano, citato sia sull’Antico che sul Nuovo Testamento;
Mar Morto che si trova nella si trova nella depressione più profonda della Terra ed è il lago più salato al mondo;
Hammamat Ma’in, un complesso di sorgenti minerali dalle calde acque terapeutiche. Si trovano all’interno di una struttura ricettiva di alto livello e scendono a cascata da una parete rocciosa.
Per raggiungere il Mar Morto e Hammamat Ma’in si deve per forza utilizzare un auto noleggiata, un taxi o un tour prenotato in quanto non esistono mezzi pubblici che vi arrivano.
Petra
Petra oltre che essere stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO il 6 dicembre 1985 è anche considerata una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Raggiungerla da Amman è possibile tramite il servizio di Jett Bus in partenza alle 6.30 di mattina dalla Stazione Sud, vicino alla stazione Abdali e in 3 ore e mezzo arriva alla cittadina Wadi Musa, a neanche 5 minuti dall’ingresso di Petra. Riparte alle 17 per tornare ad Amman.
Il fascino senza tempo di Petra ti farà vivere una favola. La terra rossa che l’avvolge darà un tocco di scenografica illusione di essere proiettati al passato, ma ci penseranno i beduini con il loro fare assillante a riportarti presto alla realtà!
In base al tempo puoi scegliere le varie opzioni per visitare Petra: in un giorno, due giorni e di sera, con l’illuminazione fornita da candele che creano un gioco di luci molto suggestivo.
Non mi dilungo troppo a raccontarti il fascino di Petra perché è un’esperienza da vivere più che da raccontare. Ti basterà sapere che sentirai il tuo cuore fare Bum! e sarà difficile togliere dagli occhi l’immagine di tanta bellezza.
Roccia nel deserto del Wadi Rum
Il deserto di Wadi Rum in Giordania in solitaria e fai da te
A causa del tempo, purtroppo, non sono riuscita a visitarlo. Ti basterà sapere però che qui sono state girate le scene del film di Lawrence d’Arabia e l’autore T.E. Lawrence lo definì “echeggiante”, un aggettivo che penso possa illustrare al meglio il territorio.
Composto da rocce di arenaria, sparse qua e là, creano dei paesaggi surreali, spezzando così la monotonia di un ambiente che vira all’infinità. Si può visitare con una jeep o con il cammello e sarà facile prenotare un tour tramite la struttura ricettiva che sceglierai in loco.
Puoi raggiungere il deserto di Wadi Rum da Petra con un mini bus in partenza da Wadi Musa la mattina verso le 6, massimo 6.30, oppure con un tour organizzato.
Ti consiglio di trascorrere almeno una notte nel deserto per godere del silenzio e della pace più profonda e per poter guardare il cielo come non l’hai mai visto, con miliardi di stelle che fanno capolino fra la via Lattea. Il giorno dopo potrai riprendere un taxi o un minibus che ti porterà all’ultima tappa del viaggio: la città di Aqaba.
Aqaba
Aqaba è una città marittima che segna il confine con l’Egitto e la frontiera di passaggio con la terra di Israele. Da qui arrivano i voli da Roma mentre quelli da Bergamo e da Bologna giungono ad Amman.
Se arrivi dall’aeroporto di Aqaba sarai anche esonerato a pagare il Visto (40 dinari), mentre se arrivi ad Amman lo dovrai pagare. Per questo ti consiglio di acquistare il Jordan Pass, che oltre a darti la possibilità di vedere tutte le attrazione della Giordania, ti farà risparmiare sul visto.
Le uniche attrattive turistiche escluse sono la chiesa di St. George a Madaba e Betania, tutto il resto è compreso. Si acquista online qui e si può stampare o tenere in formato digitale sul proprio telefono.
Ad Aqaba non ci sarà molto da visitare se non l’Aqaba Museum che contiene una serie di importanti reperti trovati nel sito islamico del periodo islamico dell’alba dell’Islam e dei periodi Omayyade, Abbaside e Fatimide, dalla metà del settimo secolo fino all’inizio del XII secolo d.C. Ma ciò che prevalentemente i turisti amano fare ad Aqaba è affittare una barca per fare snorkeling e prendere il sole in spiaggia.
Cosa visitare ancora in Giordania…
La più grande riserva naturale in Giordania e la Biosfera di Dana, una delle zone biologicamente e storicamente più ricche di tutto il territorio nazionale. Uno dei luoghi più amati dai beduini che qui ritrovano le loro radici e vivono seguendo la saggezza della terra assieme alle pecore, agli asini e ai cani da pastore.
Il castello di Karak è uno dei più importanti feudi dei crociati costruito su un’altura a circa 900 metri di altezza e lungo più di 220 metri quasi come se fosse intrappolato in una cinta muraria.
La città di Irbid sorge anch’essa su un’altura sovrastante la Valle del Giordano e il Mare di Galilea. Anticamente era conosciuta come la “nuova Atene” perché ospitò molti poeti e filosofi classici, tra cui Teodoro, fondatore della scuola retorica a Roma. Vicino si possono visitare le sorgenti termali di Al-Himma con due stazioni termali distinte.
Contatti utili…
Se arrivi da Aqaba puoi contattare su facebook Jordan Jordan, una guida/tassista che parla in italiano.
A Wadi Rum puoi dormire e fare il tour del deserto contattando Emad Wadi Rum, trovi il suo profilo su Facebook, parla anche lui italiano.
A Madaba puoi contattare il tassista Ahmed per andare nel mar Morto o in aeroporto. Ti lascio il suo numero di telefono: 0779462879 (parla solo inglese). Grazie a lui sono stata anche da un suo amico pakistano che ha una piscina riempita dalla sorgente termale calda che sgorga in prossimità di una spiaggia libera sul mar Morto.
Al Cliff hotel, lo trovi su booking, puoi prenotare i vari tour a prezzi veramente concorrenziali. Di contro, però, l’ostello è un po’ fatiscente e quindi ti consiglio di sceglierlo solo se non hai particolari esigenze.
Foto di Ahmed il mio tassista per il mar Morto
VIAGGIO ESPERIENZIALE IN GIORDANIA IN SOLITARIA E FAI DA TE
Consiglio la flânerie nelle città di Amman, Madaba e Aqaba. Le ultime due sono molto piccole e quindi facili da girare. È piacevole perdersi fra le sue vie e ammirare l’architettura delle case, sorprendersi all’apparizione di una pianta di pepe o trovare dei visi sorridenti mentre si cammina.
Il Genius Loci della Giordania si diversifica nelle diverse zone. Da una parte la capitale è più aperta al turista e più impostata. Nei piccoli villaggi si respira diffidenza e una sorta di riverenza. Permane forte, soprattutto nei beduini, un’anima commerciale e invadente, con il rispetto degli spazi altrui. C’è desiderio di conoscenza e di interazione, una reale voglia di conoscere l’altro. La Giordania in solitaria e fai da te ti farà godere della massima espressione della libertà personale.
Il gusto è sopraffatto dall’amaro del fondo di caffè come viene presentato qui. Sembra rappresentare il paradosso della vita: il sapore vira all’amaro se non sappiamo come gustarla.
La vista sembra perdere punti di riferimento attratta dal bianco e dalla forma uguale delle case ma poi ritrova i suoi appigli attraverso le note di colore che ogni tanto si presentano.
L’udito è forte, fastidioso e disturbante nelle città mentre, come già scritto sopra, echeggiante nel silenzio del deserto. L’odorato è attirato dal cardamomo che viene messo a sorpresa all’interno del caffè, regala un diversivo che rapisce e intrappola gli altri sensi.
Il tatto è enfatizzato dagli eccessi. Il sale presente nel mar Morto ne è una dimostrazione con la sua scivolosità che dona un senso di fastidio. L’esagerazione va a discapito della funzionalità.
Musica consigliata: musica con rababa (strumento a corde dei beduini)
Lettura consigliata per la Giordania in solitaria e fai da te: Alif l’invisibile di Willow Wilson
La Giordania in solitaria e fai da te è anche la patria dei Falafel e non sto qui a numerarti tutte le volte in cui li ho mangiati… ma se vuoi prepararli in casa qui trovi una gustosa ricetta!
Oppure potresti assaggiare lo Zarb il tipico barbecue dei beduini che sicuramente proverai a Wadi Rum
https://i2.wp.com/puntoeviaggio.it/wp-content/uploads/2019/03/giordania-in-solitaria-e-fai-da-te.jpg?fit=446%2C365&ssl=1365446Tayanita4travelhttps://puntoeviaggio.it/wp-content/uploads/2020/11/punto-e-viaggio-logo-compresso.jpgTayanita4travel2019-03-07 06:16:122020-10-28 14:21:46Giordania in solitaria e fai da te: tutte le informazioni
Ricetta falafel, hummus e pane pitta per preparare un piatto perfetto per la stagione estiva e per accontentare anche i vegetariani.
I falafel sono delle polpette di ceci (a volte fagioli o fave) originari dei paesi Medio Orientali e particolarmente diffusi in Israele, Siria, Palestina, Giordania ed Egitto.
L’hummus è la salsa di ceci e pasta di semi di sesamo nata in Libano e diffusa anche in Siria e Giordania.
Il pane Pitta nasce dalla farina di grano e viene chiamato anche pane greco o pane arabo, è consumato dal Mediterraneo al nord Africa.
Ingredienti per il pane Pitta:
Farina di manitoba 250 grammi + farina 00 250 grammi
12 grammi di sale
1 cucchiaio di malto o zucchero
300 grammi di acqua
30 grammi di olio extravergine di oliva
4 grammi di lievito di birra disidratato o fresco (se fresco servono 12 grammi)
Risultato finale del pane pitta
Preparazione per il pane Pitta
Sciogliere il lievito di birra con un po’ di acqua tiepida, il malto o lo zucchero all’interno di un contenitore. Poi aggiungerlo alle farine precedentemente setacciate.
Impastare fino a creare un composto cremoso aggiungendo l’acqua, il sale e l’olio extravergine di oliva.
Una volta che il composto risulterà liscio ed elastico stenderlo in un piano di lavoro e modellarlo fino ad ottenere una palla. Lasciare riposare in una ciotola oliata coprendola con della pellicola trasparente per almeno due ore in un posto asciutto.
Quindi prendere la palla e dividerla in otto piccoli dischetti da stendere come se fossero delle tortillas. Ognuna avrà un peso di circa 100 grammi.
Inserirle all’interno di una teglia foderata con la carta forno e spennellare i dischetti con olio stemperato nell’acqua. Lasciarle lievitare per altri 40 minuti ricoperte con la solita pellicola trasparente.
Spostarle poi in un’altra teglia precedentemente riscaldata a 250 gradi in un forno statico e infornare i dischetti, sempre a 250 gradi, per almeno 5 minuti.
La cottura sarà ultimata quando le pitta saranno dorate nella parte superiore e bianche in quella inferiore. Tagliarle a metà fino quasi alla fine per inserire l’hummus e le falafel.
Ingredienti per le falafel
350 grammi di ceci secchi o già cotti
2 spicchi di aglio e mezza cipolla
prezzemolo o coriandolo un mazzetto
1 cucchiaio di cumino
olio, pepe e sale
Preparazione delle falafel
Se decidi di acquistare i ceci secchi ricordati di ammollarli nell’acqua per almeno una notte…
Polpette di ceci falafel – foto dal web
Se li acquisti già cotti potrai procedere subito a lavarli e metterli nel mixer assieme a tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Lasciare riposare per almeno mezz’ora a temperatura ambiente. Poi formare delle palline e metterle nuovamente a riposo, ma questa volta nel frigorifero, per un’ora.
Trascorso il tempo indicato sarà arrivato il momento di friggere i falafel con un po’ di olio in una padella poco profonda fino a quando non saranno ben dorati.
Ingredienti per l’hummus
300 grammi di ceci
succo di un limone
prezzemolo tritato o coriandolo
uno spicchio d’aglio
1 cucchiaino di sale
olio di oliva quanto basta
Preparazione dell’hummus
Salsa di ceci hummus – foto dal web
La salsa di hummus si prepara molto velocemente basterà frullare i ceci, l’aglio e il prezzemolo o coriandolo aggiungendo il succo di limone e l’olio.
Aggiustare di sale e se la consistenza risulta troppo grossolana aggiungere un po’ d’acqua. Riporre il composto che sarà diventato omogeneo con alcune gocce di olio sopra e una spruzzatina di prezzemolo o coriandolo.
Aggiungere spezie a piacimento se si preferisce aggiungere qualche sapore in più. Oppure aggiungere il tahini, una pasta di semi di sesamo che puoi trovare al supermercato biologico.
Infine unire i tre ingredienti all’interno del pane pitta con qualche foglia di insalata, pomodoro o altra verdura di stagione.
Falafel, hummus e pane pitta… che bontà infinita!!
https://i1.wp.com/puntoeviaggio.it/wp-content/uploads/2018/07/falafe-hummus-e-pane-pitta.jpg?fit=560%2C315&ssl=1315560Tayanita4travelhttps://puntoeviaggio.it/wp-content/uploads/2020/11/punto-e-viaggio-logo-compresso.jpgTayanita4travel2018-07-29 12:40:292020-10-28 14:31:29Ricetta Falafel, Hummus e pane pitta ottima per la stagione estiva
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