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Esiste una piccola produzione di tè in Europa: l’ho scoperta viaggiando in un’isola dal sapore esotico a metà strada fra Portogallo e USA. Sto parlando di Sao Miguel una delle isole delle Azzorre.

Le isole Azzorre

 

Lambite dall’oceano Atlantico, le isole Azzorre rimangono selvagge e incontaminate grazie alla lontananza dalla terra ferma. La più famosa, la più grande e anche la più vicina si chiama Sao Miguel ed è qui che la maggior parte dei turisti fanno scalo per conoscere questi territori assolati.

Un nutrito numero di nordeuropei, tedeschi e portoghesi partono alla scoperta dell’isola, affrontando i continui cambiamenti di tempo che il territorio propone. In un giorno può piovere fino a dieci volte con grande felicità da parte delle piante che qui crescono rigogliose e in salute.

Essendo l’isola di origine vulcanica, gode anche di un terriccio ricco di minerali che favorisce ogni tipo di coltivazione. Spesso, infatti, si vedono in aeroporto portoghesi partire con un contenitore carico di ananas.

Il frutto, di dimensioni più ridotte rispetto a quello africano, concentra in compenso un gusto decisamente più dolce e invitante. Un nettare dalle proprietà organolettiche estremamente salutari.

 

top 10 Azzorre: tè in Europa

 

Ma la particolare combinazione di terriccio e pioggia permette anche la produzione di una pianta totalmente estranea in Europa: il tè. Possiamo quindi affermare, con una certa sorpresa, che esiste una piccola produzione di tè in Europa.

Ciò è possibile solo in una determinata parte dell’isola, nella località Maia, riparata dalla ferocia del vento. In questo terreno il tè ha trovato un habitat ideale nel quale prosperare. La qualità è eccezionale proprio perché inaspettata. 

Si può quindi tornare a casa, a seguito di una piacevole vacanza sull’isola, con una grossa scorta di tè verde e tè nero, entrambe di ottima qualità, che causeranno grande invidia da parte dei tuoi amici. 

Qual è la differenza del tè in Europa?

 

La pianta è sempre la stessa, la Camellia Sinensis, ed è pronta quando i rami sviluppano tre foglie. La differenza fra i tè la fa l’età, a causa delle diverse composizioni chimiche e dell’aroma ma, soprattutto, la lavorazione finale che definisce i tre tipi di tè: tè nero, tè verde e Oolong.

Nel tè nero le foglie raccolte sono sottoposte a fermentazione. Durante il procedimento le catechine si ossidano e perdono il loro potere antiossidante. Il tè verde, invece, non è soggetto a fermentazione conservando così un alto numero di catechine che sono la principale componente delle foglie.

 

I prodotti per il tè verde sono: Hysson, Encosta de Bruma e la varietà Pearl. Per il tè nero trovi invece Moinha, Broken Leaf, Pekoe, Orange Pekoe, Orange Pekoe, Ponta Branca e Oolong.

 

L’azienda produttrice è Gorreana che dal 1883 ha avviato contro ogni pronostico questa fortunata produzione di tè in Europa. Il metodo di coltivazione è organico escludendo pertanto pesticidi e altre sostanze chimiche inquinanti.

Ciò è possibile grazie alla zona che non permette la proliferazione della mosca del tè precludendo pertanto la necessità di utilizzare alcun tipo di fertilizzante.

Le piante furono introdotte nel 1874 da due esperti cinesi e poi curate dalla famiglia proprietaria dell’azienda. Solo nel 1883 dopo vari tentativi e vari successi, la vendita è diventata possibile.

Oggi il prodotto viene venduto in minima parte nell’isola e il resto in Portogallo, Germania, USA, Canada, Austria, Francia, Italia, Brasile, Angola, Giappone e altri stati.

Nel sito dell’azienda Gorreana puoi anche acquistare i loro prodotti e assaggiare una specialità che può vantare di avere solo l’isola di Sao Miguel.

Essaouira è una città portuale in Marocco vivace, cosmopolita e variegata raggiunta e amata dai giovani surfisti in cerca dell’onda perfetta. Lambita dall’oceano Atlantico è una meta per sognatori e per i nostalgici della cultura beat.

 

Storia di Essaouira in Marocco

 

La città fu un’antica stazione commerciale berbera fino all’arrivo dei Romani che la usarono come punto per l’industria della salagione e la tintura a base di porpora.
Nel VII arrivarono gli arabi che la tennero fino alla conquista dei portoghesi facendola diventare un importante scalo marittimo lungo le vie delle carovane.
La chiamarono Mogador e il sultano Muhammad III del Marocco per ringraziare della rinascita della città la ridisegnò completamente, donandole uno stile europeo.
Infatti il moderno nome Essaouira significa proprio «La ben disegnata». Così come crebbe velocemente allo stesso modo perì, con l’instaurazione del protettorato francese sul Marocco avvenuto nel 1912 e il conseguente sviluppo di altri porti commerciali più vicini all’Europa.

Negli anni ’70 ritrovò il suo antico fascino assumendo una nuova connotazione, ossia quella di una città musicale e culturale, grazie al festival della musica Ghnawa che si svolge ancora oggi ogni anno in giugno, un ritmo importato in Marocco dagli schiavi neri.

Grazie alla manifestazione, in quegli anni giunsero numerosi musicisti di fama internazionale come Frank Zappa, Sting, Bob Marley e Jimi Hendrix, accomunati dalla ricerca di nuove sonorità.

 

vietta colorata di blu a essaouira

Essaouira oggi 

 

Se arrivi a Essaouira da Marrakech, come ho fatto io con un pullman della CTM (16 euro andata e ritorno), puoi assaporare il dolce cambiamento di paesaggio. Passerai dalla grande città alla zona residenziale fino ai villaggi più poveri.
Anche il terriccio sarà diverso: la terra rossa lascerà il posto al ruvido acciottolato fino a quando non incontrerai dolci pendii, dalle morbide forme, abitati dalla famosa pianta di argan: sarà un’occasione unica per vedere fino ad Agadir l’unico tratto al mondo a ospitare questa pianta dalle magiche virtù curative.
Essaouira ti apparirà così, all’improvviso, dopo una salita, quando il tuo cuore avrà iniziato a fare “bam” per aver scorto il mare.

La stazione dei pullman dista dal centro storico una quindicina di minuti a piedi. In alternativa puoi prendere un taxi, ma come al solito fa attenzione al prezzo che ti chiedono!

La corsa costa 8 Dirham, circa 80 centesimi. Se ti chiedono di più allontanati dalla stazione verso destra per trovare un altro taxi. Sì fermano alzando il braccio e vedrai che il prezzo sarà più ragionevole.

L’entrata principale e dalla porta chiamata “Bab Marrakech” dove sarai travolto da un miscuglio di odori, parole e colori.

Benvenuto/a nella Medina!

 

isole amministrative

 

I commercianti non cercano a tutti i costi di venderti qualcosa come a Marrakech e anche gli articoli saranno diversi, noterai una certa creatività e inventiva del tutto originale.

Dopo esserti immerso nella vita commerciale di Essaouira sarai pronto per dirigerti al porto e qui sentirai per la seconda volta il tuo cuore fare “bam“.

Vedrai gabbiani volare in cerca di cibo, gattini affamati guardarti con occhi spenti, sarai travolto da un forte odore forte di pesce fresco e sentirai parlare, confabulare, richiamare la tua attenzione, mentre dovrai districarsi fra persone e biciclette.

Vedrai i pescatori muoversi come formichine operose mentre tu, magari, già stanco da tutto questo rumore, butterai l’occhio al di là del mare scorgendo in lontananza la spiaggia.

Allora farai il percorso a ritroso e ti ritroverai quasi a correre pur di uscire dal trambusto e recuperare un momento di tranquillità. Eccoti in spiaggia ad ammirare la forza dell’oceano che con le onde riesce a spaventare anche i nuotatori più esperti.

 

tramonto sull'acqua a Essaouira

Cosa fare in centro città e fuori

 

Essaouira è una città che invita alla calma e quindi dovrai prenderti il tuo tempo per fare ciò che desideri senza fretta. I prezzi sono più abbordabili rispetto a Marrakech, quindi se hai intenzione di fare acquisti, falli qui.

Ti farò ridere, mai sai qual è il prodotto più interessante che ho visto? Il pigiama! Ce ne sono di bellissimi qui, di ogni fattura e di ogni colore, adatto a tutti i gusti.

Se lo shopping non ti interessa ma vorresti approfittare per assaggiare del pesce fresco vai verso il porto e dietro ai giardini pubblici vedrai dei ristoranti.

Con 100 Dirham, circa 10 euro, potrai scegliere il pesce che vuoi e fartelo preparare al momento sulla griglia. Contratta per avere il pesce migliore. Se sei vegetariano ti consiglio di prendere un buon succo fresco con frutta di stagione al prezzo di 5 o 10 Dirham, 5 o 10 centesimi.

Se ti piace surfare qui sei nel posto giusto. Ci sono scuole di surf e kitesurf, inoltre puoi noleggiare l’attrezzatura a prezzi abbordabili.

Dopo gli stabilimenti balneari vedrai dei cammelli sulla spiaggia. Non sono selvatici ma pronti ad aspettare i turisti per fare una passeggiata lungo la battigia.

Oppure se preferisci, puoi fare come ho fatto io, ossia fare un bel giro a cavallo di due ore al costo di 250 Dirham, 25 euro. Farai un percorso fra spiaggia e zona più boscosa vedendo dei panorami suggestivi e mozzafiato.