Cosa scoprire e visitare ad Assisi oltre che la basilica di san Francesco e santa Chiara? Tantissimi altri luoghi, che ti svelerò uno a uno. Per cominciare collochiamola nello spazio: si trova in provincia di Perugia, in Umbria quindi, beatamente adagiata fra le curve del monte Subasio.
Se hai a disposizione un giorno per vederla, come l’ho avuto io, sarà una corsa contro il tempo per ammirare tutte le testimonianze che hanno dato vita alla città così come la vediamo oggi. Non perdiamo altro tempo dunque, allacciamoci le scarpe e iniziamo a camminare.
Cosa scoprire e visitare ad Assisi
Alloggiando a Perugia mi è stato comodo raggiungere Assisi in treno. Una volta scesa dalla stazione ho dovuto acquistare il biglietto per l’autobus che si trova al bar e uscire dopo il parcheggio dei taxi, a sinistra dell’entrata della stazione.
Il mezzo passa ogni 20 minuti circa e ci sono diverse opzioni di fermata. Ti consiglio di scendere all’ultima così da non dover salire a piedi, anche se dovrai comunque prepararti a una scarpinata.
Sì, perché una volta raggiunta piazza Matteotti, ti suggerisco di andare subito a visitare l’Anfiteatro Romano che si trova proseguendo sulla via principale a destra della piazza. Per la verità ciò che rimane della struttura è solo un arco in cunei di travertino ma rende l’idea di come fosse strutturata la città in epoca romana.
Sei al pieno delle tue forze, giusto? Quindi, che ne dici di goderti la natura scegliendo un percorso che si discosta di qualche chilometro dalla città?
Sto convincendoti a visitare l’eremo delle Carceri, un tratto della via Francigena che prosegue in direzione Roma e che è stato per qualche tempo dimora di san Francesco.
La strada da seguire è molto semplice: da piazza Matteotti si sale lungo una stradina laterale, chiamata appunto eremo delle Carceri, e una volta oltrepassato una delle otto porte antiche della città, si prosegue attraverso un percorso acciottolato che porta nel bel mezzo del bosco.
Il tratto è prevalentemente in salita e dura circa un’ora. Prima di raggiungere l’obiettivo si fa un breve tratto in discesa fino a trovarsi dinanzi al cancello dell’eremo.
Se avrai fatto il percorso come me, canticchiando e fischiando, ora sarà giunto il momento di silenziarti perché questo è un luogo di meditazione e di preghiera.
Eremo delle Carceri e Rocca Minore e Maggiore
Ti ricordi prima quando ti ho detto che ci saremmo discostati dalla città per alcuni chilometri? Ecco, per la verità sono ben 4 chilometri di distanza da Assisi e San Francesco e i suoi seguaci lo scelsero proprio per la sua posizione isolata e tranquilla.
D’altronde sono qui per rispondere alla domanda su cosa scoprire e visitare ad Assisi, quindi non voglio farti perdere nulla!
Ritornando all’eremo al suo interno potrai vedere, per usare un eufemismo, il “giaciglio” dove soleva riposare il santo. Più che altro è una parte concava del pavimento dove veniva messa un po’ di paglia che fungeva da materasso.
Le stanze sono molto piccole e collegate da scale a chiocciola che portano all’esterno verso il vero cuore dell’abitacolo. Sto parlando di un percorso fra gli alberi, racchiuso nel verde, dove si respira tutta la sacralità della natura.
Il luogo è intervallato dai punti in cui i monaci pregavano ed è quindi da attraversare in punta di piedi. Ma credo non ci sia bisogno di sottolinearlo perché l’atmosfera è talmente satura di spiritualità che la percepirai anche tu. Prenditi un momento di raccoglimento e sii grato per questa meravigliosa esperienza.
Cosa ci sarà poi da scoprire e visitare ad Assisi?
È arrivato il momento di retrocedere in direzione Assisi seguendo il tragitto all’inverso. Scendendo, dato che non sarai offuscato dalla fatica, potrai ammirare la rocca Minore, uno dei simboli difensivi della città chiusa, ahimè, ai visitatori.
In compenso potrai visitare la rocca Maggiore, una volta che sarai giunto di nuovo in città. Ti costerà un’ultima salita ma vedrai che ne varrà la pena.
La rocca offre una bellissima vista campagna circostante e all’interno del castello potrai salire sulla torre, vedere armi e costumi dell’epoca ma soprattutto consultare un libro magico che ti darà finalmente le risposte che cercavi nella tua vita.
Non voglio svelarti di più, non è un compito che mi compete. 😉
Ci sono due opzioni per il biglietto d’entrata: il primo a 6 euro ti offre l’ingresso alla rocca, il secondo a 9 euro, invece, oltre alla rocca acquisti l’ingresso anche per la Pinacoteca e il Foro Romano. Vantaggioso, no?
Foro Romano e Pinacoteca
Già l’inizio sarà stupefacente, ovvero quando ti ritroverai davanti al fascinoso tempio di Minerva, ultimo baluardo della religione pagana, riconvertito nel cinquecento come chiesa di Santa Maria sopra Minerva, posizionato centralmente nella piazza del comune.
Proseguendo in via Portica giungerai all’entrata del Foro Romano: un museo nel museo. Sarà incredibile scoprire come tutta la civiltà moderna si basi, in realtà, sul prototipo del mondo romano.
Per accedere al Foro dovrai scendere sottoterra riscoprendo così i resti dell’antichità civiltà classica posizionati esattamente sotto le fondamenta della città nuova.
Il percorso museale è talmente ricco di informazioni, cimeli, statue, mosaici e curiosità che ti ruberà almeno un’ora. Non per niente è considerato uno dei meglio conservati del mondo antico.
Per arrivare alla Pinacoteca, invece, dovrai continuare per via Portica e poi cambiare in via Arnaldo Fortini che poi diventerà via S. Francesco (non manca mai!).
A metà via scorgerai l’entrata della Pinacoteca dove, ad attenderti, ci saranno i dipinti e gli affreschi di Giotto, Puccio Capanna, Andrea d’Assisi e molti altri.
Le chiese: cosa scoprire e visitare ad Assisi
Sarai stanco di camminare e di visitare chiese ma non hai ancora visto nulla! Ad Assisi c’è davvero l’imbarazzo della scelta, fra cui spiccano le due principali e più famose.
La Basilica di San Francesco che custodisce le spoglie del santo patrono d’Italia fa parte dei patrimoni dell’Unesco, mentre la basilica di santa Chiara contiene anch’essa le spoglie della santa ma è affrescata in toni decisamente minori.
Non è finita! Ci sono ancora la cattedrale di San Rufino, antico tempio romano dedicato alla Bona Mater, la chiesa Nuova considerata come la casa natale e paterna di San Francesco, la Parrocchia di santa Maria Maggiore anch’essa di epoca romana e infine l’Abbazia di San Pietro, voluta dai monaci di san Benedetto al Subasio.
Un’altra piccola chiesa che merita di essere vista è l’sratorio dei Pellegrini che si trova sulla stessa via della pinacoteca e anticamente ospitava i pellegrini che transitavano per Assisi con il desiderio di rendere omaggio al santo.
Contiene dipinti e affreschi come quelli di Andrea d’Assisi, allievo del Perugino, Matteo da Gualdo e Pierantonio da Foligno. Ancora oggi rimane come luogo di culto in cui i pellegrini di passaggio possono fermarsi e pregare.
Ora ti si è svelato cosa scoprire e visitare ad Assisi ma c’è una cosa ancora da comprendere…
Il filo conduttore di tutta la visita è sempre lui: san Francesco. Il quale, seguendo i suoi sentimenti, è riuscito a dare vita a un nuovo ordine religioso improntato sulla frugalità che spicca in modo consistente con la sua odierna rappresentazione. Il suo Cantico delle Creature è considerato a tutti gli effetti l’opera letteraria più antica, capostipite della letteratura italiana.
Assisi, dunque, non è solo una città umbra ma il cuore pulsante delle nostre radici che partono da una storia semplice: quella di un uomo che ha dato tutto sé stesso per insegnare e perseguire l’amore e il rispetto.
Possa questo “ritorno alle origini” risvegliare la parte più nobile e pura che alberga in ognuno di noi.
Chi lavora con le proprie mani è un lavoratore.
Chi lavora con le proprie mani e la propria testa è un artigiano.
Chi lavora con le proprie mani, la propria testa e il proprio cuore è un artista.