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Top 10 Azzorre: dieci motivi per cui scegliere le Azzorre come tua prossima meta di viaggio (sebbene il conteggio sia puramente simbolico). Stiamo parlando di un’area facente parte dell’Europa ma che strizza gli occhi all’America, in quanto si posiziona quasi a metà strada fra i due continenti.

Il suo tessuto sociale e culturale è rimasto intatto nel tempo, senza subire la contaminazione di mode architettoniche e di sviluppi urbanistici responsabili di aver deturpato l’ambiente originale.

In sostanza, il Genius Loci delle isole Azzorre scandisce ancora le sue regole: regalando ai visitatori un’immagine pecuniaria e caratteristica di una terra che non cede il passo alla modernizzazione selvaggia. Piuttosto, costruisce una destinazione a uso esclusivo del turismo sostenibile.

Per organizzare le tue vacanze nell’arcipelago ascolta i consigli e segui le indicazioni di Maestro Turismo che da veri guru dei viaggi organizzati sanno far cogliere ai visitatori l’essenzialità di ognuna delle 9 isole messe a disposizione da questo incontaminato arcipelago.

Top 10 Azzorre

 

Le Azzorre sono isole portoghesi posizionate sull’oceano Atlantico. Da Flores dista circa 1900 km dal Portogallo e circa 1925 km da Terranova, quell’isola canadese considerata la località più vicina del suolo americano.

Flores è l’isola più a ovest dell’Europa: da qui si può ammirare l’ultimo tramonto prima di abbandonare il continente europeo. Ed è ciò che hanno fatto per tanti anni i navigatori in cerca di avventure nei territori sconosciuti delle Americhe.

Il clima è piuttosto particolare perché accarezza tutte le stagioni dell’anno in un singolo giorno. Durante la mia vacanza a Saõ Miguel ho potuto constatare che pioggia, sole, nebbia, caldo e freddo possono presentarsi in successione nello stesso giorno.

Ma anche questo fa parte dell’esperienza e soprattutto manifesta la disponibilità nel poterla visitare tutto l’anno (anche se l’estate – per ovvie ragioni – rimane il periodo più indicato).

 

L’arcipelago è costituito da 9 isole così suddivise:

  • Graciosa, Terceira, São Jorge, Faial e Pico: al centro;
  • Santa Maria, São Miguel: a est;
  • Corvo, Flores: a ovest.

La mia visita, ahimè, è iniziata e terminata a São Miguel ma spero di recuperare al più presto anche le altre visite così importanti da un punto di vista geologico, naturale, storico e sociale.

 

arte e cultura Azzorre


1 La sicurezza è una garanzia delle Azzorre

Quanto sta influenzando l’epidemia di Covid-19 le nostre vacanze? Molto, nonostante i contagi siano in netta diminuzione. L’arcipelago delle Azzorre è rientrato l’anno scorso fra le 15 destinazioni più sicure in Europa.

Non per una questione sociale ma da un punto di vista della diffusione del virus e dell’organizzazione del sistema sanitario. D’altronde il Portogallo è stato uno dei primi stati a predisporre un protocollo specifico per la sanificazione delle strutture turistiche, dei mezzi di trasporto e ha stilato una regolamentazione serrata per quanto concerne il distanziamento fra passeggeri.

Per quanto riguarda la sicurezza sociale, nessuna meta fa sentire più al sicuro i turisti come le Azzorre. La criminalità è pari a zero e la sicurezza percepita è ai massimi livelli. Nonostante ciò, è sempre meglio essere prudenti e non mettersi in condizioni di pericolo.

 

top 10 Azzorre

2 Le Azzorre come meta ufficiale del turismo sostenibile

Le tue vacanze sono improntate sulla sostenibilità? Le isole Azzorre ti danno il benvenuto! La natura è il Genius Loci dell’arcipelago. Queste nove isole, votate alla sostenibilità, tutelano le aree naturali e la biodiversità marina.

Si tratta di una collaborazione sponsorizzata dagli organi amministrativi e sostenuta dalla comunità, impegnandosi nel mantenere i valori e le tradizioni relativi alla propria identità, nonché alla conservazione del patrimonio naturale.

Tutti i percorsi turistici sono ben segnalati, vengono promosse le energie rinnovabili nelle abitazioni private e pubbliche e da tempo viene portata avanti una campagna per razionare il consumo dell’acqua.

A livello sociale, il Governo protegge le donne e i bambini dalla violenza domestica attraverso associazioni che operano al fine di salvaguardare le famiglie vittime di abusi.

Il Parco Naturale del Faial è un classico esempio dell’impegno alla conservazione e alla sostenibilità delle qualità naturali al fine di preservare intatte la biodiversità nonché la geo-diversità particolare della zona.

 

turismo sostenibile alle Azzorre

3 La top 10 Azzorre dei riconoscimenti UNESCO

Ti piace fare immersione? Sappi che le Azzorre vantano ben 30 siti archeologici subacquei in cui visitare oltre mille relitti databili tra il XVI e il XX secolo.

L’incontro più emozionante che farai qui nei fondali marini e nella superficie marittima sarà in compagnia di delfini e balene. La zona è una via di transito molto frequentata dai cetacei.

Le agenzie in loco organizzano tour giornalieri di qualche ora per avvicinarsi a questi meravigliosi animali che proteggono la salute dell’ecosistema marino.

Io purtroppo, non sono riuscita a vedere le balene però mi sono divertita ad ammirare i delfini. A casa non ho portato solo il ricordo del magico incontro ma anche lo stampo degli occhiali da sole che ho stupidamente tenuto addosso durante la gita.

Al rientro in hotel mi sono accorta della fascia bianca a incorniciare il viso abbronzato. Una meravigliosa immagine di batgirl al contrario. Mi raccomando, non fare il mio stesso errore!

Flores e Graciosa fanno parte del circuito Riserve della Biosfera dell’UNESCO, il Monte Pico che raggiunge l’altezza di 2.350 metri rientra nei Patrimoni dell’UNESCO così come Angra do Heroísmo a Terceira, Sete Cidades, il lago delle Sette Città a Saõ Miguel appartiene a una delle Sette Meraviglie Naturali del Portogallo.

I riconoscimenti Unesco non si fermano dunque alle sole bellezze marine ma proseguono in quelle terrestri. Nominarle tutte sarebbe impossibile sappi che, secondo l’Unesco, le Azzorre sono una delle mete d’eccellenza nel mondo. E ti assicuro che è proprio così.

 

follie top 10 Azzorre

4 Architettura, arte e cultura

L’architettura fiamminga dei Mulini a Vento dell’isola di Graciosa sono solo uno degli esempi capaci di suggerire la peculiarità architettonica dell’arcipelago.

Le chiesette, i musei, gli edifici si contraddistinguono per essere un arredamento architettonico che aderisce perfettamente al panorama e al tessuto sociale.

Non a caso Victor Hugo sosteneva che l’edilizia di una città o di un luogo corrisponde alle stratificazioni geologiche. In base a l’evolversi della società si vengono a creare delle sovrastrutture artistiche differenti.

Ebbene, nell’Azzorre tutto si è cristallizzato nel tempo, permettendo ai visitatori di scoprire un angolo d’Europa autentico, originale e immutato nonostante l’inesorabile conteggio dei secoli.

 

storia e tradizione alle Azzorre

5 Attività sportive che rientrano nella Top 10 Azzorre

Le attività sportive che puoi fare alle Azzorre sono davvero tante. Te ne elenco alcune senza considerare i vari percorsi di trekking e biciclettate che puoi fare.

Essendo un’isola che punta sull’ecosostenibilità puoi fare percorsi lenti a cavallo, parapendio, bird watching, canoa e kayak, vela, surf, canyoning e golf.

Per mezzo di una barca potrai fare il whale watching (l’avvistamento di balene e delfini), le immersioni subacquee e la pesca sportiva. A terra, invece, non mancare di fare una tappa benessere e dedicarti al geoturismo.

Nei percorsi di trekking e bici rientrano anche i tour enogastronomici e quelli selezionati ai luoghi caratteristici che vantano storia, architettura e arte locale.

 

whale watching top 10 Azzorre

6 Terme e benessere

Le terme più famose sono quelle circoscritte nell’area di Furnas. Ad aspettarti un’area attrezzata per fare bagni al sapore di zolfo. Qui potrai rilassare la muscolatura e distendere la mente. Goditi solo il momento presente e non pensare a tutto ciò che ti aspetta al di fuori.

Oppure potresti fare le terme selvagge quelle messe a disposizione gratis dalla natura come la “Caldeira Velha” a Saõ Miguel. Una piscina naturale di acqua riscaldata totalmente immersa nella natura. Puoi vedere un’immagine nel video che ti ho messo sotto l’articolo.

La sensazione di fare il bagno in questa piscina è impagabile, da provare almeno una volta nella vita. Ci sono altri punti dislocati nelle varie isole che nascondono terme selvagge ma prima di lanciarti nell’esperienza controlla che il calore dell’acqua non sia eccessivo. Non ti preoccupare: è ben segnalato.

 

terme Azzorre

7 Le follie da fare alle Azzorre

Le follie in una vacanza andrebbero sempre fatte. Quindi, ti consiglio di seguire una stradina stretta e di lasciarti guidare dall’istinto e dal panorama. Ti ritroverai a scoprire degli angoli unici e incantevoli.

Scatta numerose foto accanto alle piante di ortensie dai mille colori. Troverai ortensie dappertutto, anche nei bordi delle strade. La pianta è il simbolo delle Azzorre, in particolare nella tonalità blu che trovi soprattutto a Flores.

Conosci Dafne, la ninfa trasformata in una pianta di alloro? Ebbene a Terceira puoi trovare non una Dafne ma un’immensa foresta di piante di alloro. Una tipicità che non si trova in nessun’altra parte d’Europa.

Divertiti a cercare le varie spiagge di sabbia nera e anche di spiaggia bianca. A Santa Maria trovi le uniche spiagge bianche di tutto l’arcipelago delle Azzorre.

Sali sui crateri e visita i laghetti che si sono formati in seguito all’inattività come quello sull’isola di Corvo o Lagoa do Fogo, il lago di fuoco, a Saõ Miguel. Aspetta una giornata di bel tempo però, altrimenti saranno ricoperti dalla nebbia.

Vaga tra i resti dell’eruzione a Faial per comprendere la forza distruttrice e allo stesso tempo rigogliosa della natura. Oppure conta tutti e venti gli edifici con i tetti rossi in stile fiammingo dei Mulini a Vento di Graciosa.

 

8 Storia e tradizione

Da maggio a settembre a Pico, Terceira e São Jorge si festeggiano le Feste dello Spirito Santo, un evento che attrae fedeli e non in visita alle tante cappelle dislocate sulle isole.

La cerimonia ha un’origine medievale e, mentre in Portogallo la veste religiosa degli eventi è pressoché svanita, nelle Azzorre non è mai stata cancellata.

Per quanto riguarda la storia è di fondamentale importanza per gli isolani preservare l’evoluzione geologica, l’unica testimonianza tangibile della formazione delle isole.

In quest’ottica, in tutte le isole prevale la conservazione del sottofondo naturale. Quando ci si aggira per le strade più assolate o nei vari percorsi di trekking si respira l’impegno profuso.

Come ospite potrai apprezzare la magnificenza di Madre Natura che qui appare in uno spettro infinito di manifestazioni. Dal fondo oceanico alla crosta terrestre attraversando i contesti urbani realizzati per accorparsi alla naturale formazione degli elementi.

 

Azzorre meta sicura

9 L’incontro con le persone

Come sono gli abitanti delle Azzorre? Sono persone semplici, frugali e gentili, innamorati follemente della propria terra. A volte rivaleggiano con gli altri isolani ma questo fa parte del gioco.

Amano informare i turisti riguardo le bellezze del luogo e ne esaltano le peculiarità facendoti venir voglia di rimanere nell’arcipelago per sempre. E ce ne sarebbe bisogno di tempo per visitare tutti i panorami elencati!

Non appena scenderai dall’aereo ti ritroverai a casa perché ti sentirai un ospite accolto nella comunità. Potrai girovagare per le isole in tutta sicurezza come ho fatto io nel mio viaggio a Saõ Miguel.

Rimasta bloccata da un’acquazzone sono stata invitata da una signora a entrare a casa sua così nell’occasione ho avuto la possibilità di riscaldarmi con una fumante tazza di tè prodotto a Maya.

 

gli abitanti delle Azzorre

10 Un incontro enogastronomico che non ti aspetti

E, alla fine, dopo esserci divertiti a esplorare queste meravigliose isole e aver goduto del panorama manca solo da fare l’ultima esperienza che rientra nella Top 10 Azzorre: l’enogastronomia.

Ti piace il tè? Nella contea di Maia nell’isola di São Miguel puoi trovare l’unica coltivazione di tè in Europa. Un’esperienza davvero incredibile da provare una volta nella vita.

Se le piantine di tè ancora non ti sorprendono aspetta di vedere quelle di ananas. In aeroporto, al rientro in Italia, sarà semplice distinguere i viaggiatori portoghesi: tutti si portano a casa una scatola contenente una scorta di ananas. Si tratta di ananas piccoli, gialli e succosi: una delizia da assaggiare solo qui.

Se ami i gusti alcolici dovrai assaggiare il liquore Andaia, realizzato in seguito al processo di distillazione del vino rosso delle uve di Graciosa. Lo puoi portare a casa come souvenir in confezioni piccole adatte per il bagaglio a mano.

Ma la pietanza più sorprendente che ti ritroverai a degustare è il piatto di carne cotto con il calore di Madre Terra. No, non ti sto prendendo in giro, ti sto solo presentando il “Cozido das Furnas”.

Si tratta di una pietanza a base di carne e verdura, cotta all’interno di buche scavate nei pressi delle fumarole. I gas vulcanici cuociono a temperatura stabile la carne e le conferiscono un particolare sapore che richiamo lo zolfo.

A São Jorge, invece, puoi assaggiare un formaggio D.O.P. dal gusto piccante e dalla consistenza semidura. Si ottiene con la lavorazione del latte crudo di mucca, sale e caglio e poi viene fatto stagionare per 4 mesi. Da assaggiare dopo esserti stancato di mangiare la carne di Furnas.

 

Top 10 Azzorre: il formaggio

 


Un assaggio di ciò che puoi trovare nella top 10 Azzorre lo trovi nel video del mio viaggio:

Di ritorno dalla Top 10 Azzorre, non vuoi fare una sosta a Lisbona?

La compagnia di bandiera portoghese si chiama Tap Portugal e ti accompagna in tutte le isole portoghesi e nelle ex colonie del Sud America. Ma non solo, perché potrai viaggiare anche verso le destinazioni europee, nord americane e africane.

In pratica puoi volare in quasi tutto il mondo facendo una piacevole sosta a Lisbona di alcuni giorni per visitare la città per poi avventurarti verso la meta esotica da te scelta.

Come prenotare

 

Il pannello di prenotazione è piuttosto facile e intuitivo. I dati da inserire saranno:

  • aeroporti di partenza e di arrivo;
  • le date;
  • il numero dei passeggeri;
  • voli diretti o date flessibili.

Puoi anche decidere di modificare i parametri di andata e di ritorno aggiungendo, se necessario, il multi-city o lo stop over. Di che cosa sto parlando?

Il multi-city è l’opzione da scegliere qualora volessi visitare più città prendendo quindi diversi voli, mentre con lo stop over indichi alla compagnia il desiderio di fermarti fino a un massimo di 5 giorni per visitare la caratteristica capitale portoghese.

Gli optional disponibili da aggiungere riguardano il transfer, l’hotel e il noleggio dell’automobile in primis ma puoi anche prenotare in anticipo tour, navi da crociera e altre opzioni cliccando su “vedi tutte le opzioni di boot“. 

Crea un account sul sito della compagnia di bandiera portoghese per controllare lo stato del volo, le informazioni sui bagagli e tutti i possibili aggiornamenti.

La mia esperienza con la compagnia di bandiera portoghese

 

Ho utilizzato Tap Portugal per visitare l’isola Saõ Miguel nelle Azzorre e devo ammettere che mi sono trovata molto bene. I voli sono stati 4: da Venezia a Lisbona e da Lisbona all’isola di Saõ Miguel. 

Nessuno di questi è arrivato in ritardo e le pratiche di trasferimento sono state precise e puntuali. Il pranzo a bordo è stato superiore alle aspettative e le hostess passavano continuamente per offrire acqua, tè o caffè.

Per la cronaca tè in portoghese corrisponde alla parola chá e viene pronunciata “sha“. Te lo dico perché non sapendo che rispondere alla domanda della hostess ho annuito e mi sono ritrovata un profumato bicchiere di tè alla menta fra le mani!

Prima di ritornare a casa mi sono fermata cinque giorni a visitare la capitale portoghese e ho scelto un hotel in centro, vicino alla stazione della metropolitana.

Avrei voluto fermarmi di più perché Lisbona è molto grande e offre tantissime opportunità e attrattive per i turisti. Le isole Azzorre poi sono un incanto, e consiglio a tutti di visitarle una volta nella vita.

 

Tram a Lisbona compagnia di bandiera portoghese

 

Recensioni su Trustpilot della compagnia di bandiera portoghese

 

Sono rimasta sorpresa nel vedere le recensioni lasciate dai viaggiatori per Tap Portugal in quanto, ahimè, denotano un peggioramento dei servizi.

Non so se questo sia dovuto alla situazione pandemica attuale ma chi ha volato con la compagnia di bandiera portoghese ultimamente non è rimasto affatto soddisfatto.

Le ultime recensioni, infatti, portano a stento il voto di una stellina e la maggior parte dei recensori lamenta di essere stato abbandonato a seguito di un volo cancellato.

Solo il 4% ha valutato il volo con 5 stelline, il 2% ha lasciato un voto di 4 stelline che corrisponde a molto buono e meno dell’1% ha qualificato il volo accettabile.

Aggiornamento gennaio 2024: le recensioni rimangono pessime ma la compagnia ha cambiato nome diventando Tap Air Portugal.

 

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Le tre follie da fare a Lisbona per affermare di aver vissuto la città sono: vagabondare con la metro, chiacchierare con Pessoa e bagnarsi. Seguimi in questo articolo per capire meglio.

TRE FOLLIE DA FARE A LISBONA

Numero 1. Fare della flânerie ma con la metro

Per fare ciò dovrai premunirti della Lisboa Card al fine di poter accedere in modo gratuito a tutti i mezzi pubblici della città e dintorni. L’obiettivo sarà quello di passare da un tram all’altro senza sapere esattamente dove  stai andando.

L’unica cosa da fare sarà osservare l’architettura urbanistica cambiare velocemente, i murales avvicendarsi e ascoltare la musica fado vibrare attraverso i balconi delle finestre socchiuse, come se si volesse mantenere l’intimità della melodia racchiusa all’interno della stanza.

Nel frattempo si possono indovinare quali siano gli edifici turistici da visitare con maggiore calma, una volta terminato questo pazzo tour solitario. Ma la cosa più divertente sarà accorgersi che non sei l’unico a girare senza destinazione, molte persone come te, infatti, stanno facendo la stessa identica corsa a vuoto!

Tre follie da fare a Lisbona: prendere il tram

Numero 2. Fermarsi a chiacchierare con Pessoa

Fernando Pessoa è uno dei più famosi autori di narrativa portoghese. Di lui si ricorda l’intensità della sua voce narratrice, la capacità di esaltare la cultura della sua terra e rivelare il Genius Loci di Lisbona. Per questo i suoi concittadini hanno deciso di immortalarlo in una statua, affinché non venga mai meno la sua presenza. Si trova in via R. Garrett.

Di cosa dovrai parlare?

Ma di tutto! Del tempo, della situazione sociale, economica o politica del mondo, dei libri, dei tuoi viaggi e dei tuoi pensieri riguardo la città. Raccontagli degli azulejos che hai visto. Anche a te toccandoli hanno dato la sensazione che la loro lucidità abbia intrappolato la bellezza?

Così rimarrà salva e protetta dalla bruttura del mondo, incarnata nell’eternità dell’arte. Fernando è lì pronto ad ascoltare i viaggiatori che decidono di fermarsi qualche minuto per conversare. Non essere timido ma goditi il momento. Quando mai ti ricapiterà?

Infine, discorri di avvenimenti divertenti come la tua pazza corsa nei tram per non lasciarlo con un velo di tristezza (già in vita era malinconico di suo) ma con una nota di vivacità ed entusiasmo!

Numero 3 follie da fare a Lisbona. Lasciarsi sorprendere dalle onde dell’oceano Atlantico

Dopo alcuni giorni trascorsi nella frenesia di Lisbona sarà giunto il momento per te di uscire dai suoi confini per dirigerti verso la costa atlantica.

Spingiti fino a Cascais non senza aver portato con te qualche specialità tipica della pasticceria portoghese e ammira come il mare, seppur nella sua forza e violenza, riesca a equilibrare gli elementi della natura creando armonia.

Il profumo di iodio, poi, farà il resto per calmare i tuoi pensieri. Qui siediti e lascia che i tuoi muscoli si rilassino fino quasi ad addormentarsi e proprio quando avrai ceduto alla forza di gravità ti sentirai brutalmente risvegliato da una sensazione di bagnato. Sarà colpa dell’acqua che, con la complicità dell’alta marea, ha permesso alle onde di raggiungerti.

Non avercela a male!

Il dio Nettuno è un burlone che si diverte a importunare i viandanti in cerca di pace. Fatti invece una risata e accosta l’esperienza a un insegnamento di vita: nel momento in cui assaporiamo la calma dei sensi e sopraggiunge un impedimento improvviso allora si manifesta la nostra vera tempra: saremo capaci di affrontarla o ci coglierà sbigottiti e impreparati?

Queste sono le tre follie da fare a Lisbona per non dimenticarsi che viaggiare non è semplicemente un contare le città visitate ma vivere esperienze che lascino in qualche modo un segno nel profondo della nostra anima.

 

Cosa vedere ancora a Lisbona e dintorni?

I quartieri sono l’anima di Lisbona. Fra i più interessanti cito il Barrio Alto con la sua piazza principale chiamata Praca do Principe Real dove vicino sorge il Giardino Botanico, il Miradouro di San Pedro di Alcantara e la funicolare di Bica e di Gloria. Una vista a 360 gradi dall’alto della città.
Dall’Elevador di Santa Giusta nel quartiere della Baixa si raggiunge il quartiere Chado amatissimo dal nostro, oramai amico, Fernando Pessoa. Qui si può ammirare la famosa Chiesa do Carmo, bellissima nella sua architettura autentica.
Il teatro Sao Carlos, invece, prende esempio dall’omonimo di Napoli e si trova vicino a Praca de Camoes, anch’essa vicina alla famosa via dove staziona la statua in bronzo di Pessoa.
Al quartiere dell’Alfama sono concentrate i più interessanti punti turistici della città:
  • Cattedrale di Lisbona;
  • Museo del Fado, museo di Arti Decorative;
  • Chiesa di Sao Vicente de Fora, di Sao Miguel e di Santo Estevao, San Antonio da Sé;
  • Miradouro di Santa Lucia e Rua Saudade;
  • Castello di Sao Jorge.

 

Il quartiere centrale Baixa con la sua famosa Praca do Rossio è l’anima commerciale della città ricca di negozi, ristoranti e locali aperti fino a tarda notte.

Una volta attraversata si raggiunge Praca da Figueira dove, dall’altra parte dell’ Arco di Trionfo si arriva all’ultima piazza principale, ossia Praça do Comércio.

In realtà mancano all’appello altre piazze come la Praca de Restauradores con un obelisco situato nel centro e la Praça Marquês de Pombal che porta verso la parte più moderna con edifici a vetrate di tipo commerciale.

Qui si riversano le vie dello shopping più famose e rinomate, intervallate da locali tipici e punti vendita a uso esclusivo dei turisti. Ci sarà da perdersi per ammirare tutto!

E, imperdibile, il quartiere Belem con la famosa torre eretta per ricordare un passato di conquiste avvenute per via marittima, un popolo di conquistatori che ha solcato ogni mare presente sulla Terra.

Il Monastero dos Jerónimos si trova sempre nel quartiere Belem e fu fatto costruire in memoria del conquistatore Vasco de Gama per aver scoperto una nuova rotta verso l’India.

È uno degli edifici più visitati, sai perché?

Perché qui ritroviamo le spoglie di Vasco de Gama, appunto, del poeta navigatore Luís de Camões e del nostro amico scrittore Fernando Pessoa.

 

Non potevamo che chiudere con il suo ricordo l’articolo dedicato alle tre follie da fare a Lisbona. Nella città aleggia il suo spirito per cui è doveroso rendergli omaggio, sempre.

 

Veduta di Sao Miguel una delle isole azzorre

 

E per finire: le tre follie da fare a Lisbona e nei dintorni

Dopo le tre follie da fare a Lisbona devi assolutamente recarti a Sintra per visitare il Palacio National de Sintra, il Palacio da Pena e il suo parco e il Convento dos Capuchos. Meglio prenotare organizzati se si intende fare una toccata e fuga.

Se invece intendi estendere i tuoi confini raggiungi le isole Azzorre come ho fatto io quella volta che ho visitato Lisbona. Le isole fanno sempre parte del Portogallo ma nascondono una sorpresa: l’unica coltivazione di tè in Europa.

 

Esiste una piccola produzione di tè in Europa: l’ho scoperta viaggiando in un’isola dal sapore esotico a metà strada fra Portogallo e USA. Sto parlando di Sao Miguel una delle isole delle Azzorre.

Le isole Azzorre

 

Lambite dall’oceano Atlantico, le isole Azzorre rimangono selvagge e incontaminate grazie alla lontananza dalla terra ferma. La più famosa, la più grande e anche la più vicina si chiama Sao Miguel ed è qui che la maggior parte dei turisti fanno scalo per conoscere questi territori assolati.

Un nutrito numero di nordeuropei, tedeschi e portoghesi partono alla scoperta dell’isola, affrontando i continui cambiamenti di tempo che il territorio propone. In un giorno può piovere fino a dieci volte con grande felicità da parte delle piante che qui crescono rigogliose e in salute.

Essendo l’isola di origine vulcanica, gode anche di un terriccio ricco di minerali che favorisce ogni tipo di coltivazione. Spesso, infatti, si vedono in aeroporto portoghesi partire con un contenitore carico di ananas.

Il frutto, di dimensioni più ridotte rispetto a quello africano, concentra in compenso un gusto decisamente più dolce e invitante. Un nettare dalle proprietà organolettiche estremamente salutari.

 

top 10 Azzorre: tè in Europa

 

Ma la particolare combinazione di terriccio e pioggia permette anche la produzione di una pianta totalmente estranea in Europa: il tè. Possiamo quindi affermare, con una certa sorpresa, che esiste una piccola produzione di tè in Europa.

Ciò è possibile solo in una determinata parte dell’isola, nella località Maia, riparata dalla ferocia del vento. In questo terreno il tè ha trovato un habitat ideale nel quale prosperare. La qualità è eccezionale proprio perché inaspettata. 

Si può quindi tornare a casa, a seguito di una piacevole vacanza sull’isola, con una grossa scorta di tè verde e tè nero, entrambe di ottima qualità, che causeranno grande invidia da parte dei tuoi amici. 

Qual è la differenza del tè in Europa?

 

La pianta è sempre la stessa, la Camellia Sinensis, ed è pronta quando i rami sviluppano tre foglie. La differenza fra i tè la fa l’età, a causa delle diverse composizioni chimiche e dell’aroma ma, soprattutto, la lavorazione finale che definisce i tre tipi di tè: tè nero, tè verde e Oolong.

Nel tè nero le foglie raccolte sono sottoposte a fermentazione. Durante il procedimento le catechine si ossidano e perdono il loro potere antiossidante. Il tè verde, invece, non è soggetto a fermentazione conservando così un alto numero di catechine che sono la principale componente delle foglie.

 

I prodotti per il tè verde sono: Hysson, Encosta de Bruma e la varietà Pearl. Per il tè nero trovi invece Moinha, Broken Leaf, Pekoe, Orange Pekoe, Orange Pekoe, Ponta Branca e Oolong.

 

L’azienda produttrice è Gorreana che dal 1883 ha avviato contro ogni pronostico questa fortunata produzione di tè in Europa. Il metodo di coltivazione è organico escludendo pertanto pesticidi e altre sostanze chimiche inquinanti.

Ciò è possibile grazie alla zona che non permette la proliferazione della mosca del tè precludendo pertanto la necessità di utilizzare alcun tipo di fertilizzante.

Le piante furono introdotte nel 1874 da due esperti cinesi e poi curate dalla famiglia proprietaria dell’azienda. Solo nel 1883 dopo vari tentativi e vari successi, la vendita è diventata possibile.

Oggi il prodotto viene venduto in minima parte nell’isola e il resto in Portogallo, Germania, USA, Canada, Austria, Francia, Italia, Brasile, Angola, Giappone e altri stati.

Nel sito dell’azienda Gorreana puoi anche acquistare i loro prodotti e assaggiare una specialità che può vantare di avere solo l’isola di Sao Miguel.