Articoli

Vilminore di Scalve è una cittadina a 1018 metri sopra il livello del mare, immersa tra le Alpi e le Prealpi Orobie, in Val di Scalve.

Una città dal fascino antico dove le tradizioni sopravvivono grazie al mantenimento dei propri cittadini che le tramandano da padre in figlio. Visitarla significa fare un tuffo nel passato e rivivere momenti rurali e comunitari.

VILMINORE DI SCALVE

 

Il paese si trova a  60 chilometri dalla provincia di Bergamo, all’interno della Val di Scalve, vicino alle più note Valcamonica, Valtellina e Valseriana.

La città racchiude al suo interno le frazioni di Nona, Pezzolo, Teveno, Bueggio, Vilmaggiore, Pianezza, Meto, S.Andrea e Dezzolo. Gli altri capoluoghi vicini, facenti parte della Val di Scalve sono: Azzone, Colere, Schilpario.

Per arrivare a destinazione si esce a Brescia Ovest e si prosegue in direzione lago d’Iseo. Si fa obbligatoriamente tappa al paese di Boario Terme per assaggiare le sue acque benefiche, per poi salire fino a oltrepassare la Valcamonica ed entrare in Val di Scalve fino a Vilminore.

Il borgo è fornito di ogni genere di necessità: dai negozi di alimentari, ai panifici, alle edicole, eccetera. Ma immagino siano i monumenti e i musei quelli che interessano anche a te, giusto? Ebbene, in centro città si trova il Palazzo Pretorio, edificato nel 1375, che ospita le cinquecentesche prigioni ottimamente conservate.

L’antica Pieve di Scalve, invece, sovrasta dall’alto del suo campanile. Le chiese sorsero nei borghi rurali delle valli proprio per permettere alla comunità di ricevere i sacramenti e per ritrovarsi. I popolani, infatti, si riunivano deliberando i principali fatti riguardanti la comunità e le vallate vicine.

Dal centro città parte, all’altezza della chiesa, una Via Crucis che attraversa in alto tutto il paese.

 

la diga del gleno com'è oggi

 

LA DIGA DEL GLENO

 

Dalla cittadina si può decidere di salire a piedi fino a raggiungere la Diga del Gleno oppure, per un percorso più semplice, salire in auto fino a raggiungere la piazza principale di Pianezza e da lì arrivare alla diga con una salita di un’ora circa.

La diga fu teatro di una tragedia avvenuta solo dopo pochi mesi dalla sua inaugurazione. Morirono diverse persone e alcuni borghi vennero completamente cancellati.

 

Il 22 ottobre 1923 si riempì il bacino per la prima volta e nel mese successivo ci furono numerose fuoriuscite d’acqua. Il 1° dicembre del 1923 alle ore 7:15 la diga crollò e 6 milioni di metri cubi d’acqua con scivolarono senza trovare impedimento verso il lago d’Iseo. Occorsero 45 minuti perché la massa d’acqua giungesse il lago d’Iseo. I morti furono ufficialmente 356, ma i numeri sono ancora oggi incerti. (fonte Wikipedia)

 

 

abitazione tipica montanara a Vilminore di Scalve

 

DA VISITARE

 

Partendo da Ronco si raggiunge il rifugio Tagliaferri dove si possono ammirare, lungo il tragitto, le cascate del Vò, il fiume che attraversa la vallata.

La valle è abitata dall’Orso Valdevò, simbolo della Val di Scalve e protettore della natura. Ma se ti interessano i trekking impegnativi puoi affrontare dei percorsi per escursionisti esperti come quelli al:

  • massiccio della Presolana a 2521 mt;
  • Pizzo Tornello a 2687 mt;
  • Cimon della Bagozza a 2409 mt.

Ritornando a ritroso nella valle si può visitare Luine nella Valcamonica dove si trovano numerose incisioni rupestri con scene di caccia, di guerra, di vita quotidiana degli antichi abitanti della Valle Camonica, i Camuni dell’Età del ferro (I millennio a.C.).

Più in basso, come ti anticipavo all’inizio dell’articolo, si trova il comune di Darfo Boario con le sue famosissime Terme di Boario: le 4 acque (Antica Fonte, Fausta, Igea, Boario) sono vere fonti di benessere, note per la loro azione benefica nell’alleviare i disturbi dell’apparato digerente ed epatico, disturbi da ricondurre allo stress e alle tensioni della vita quotidiana.