Le isole dell’Honduras sono cinque e non molto grandi ma ognuna si differenzia dall’altra per larghezza, popolosità e atmosfera. La prima di cui vorrei parlarti (e l’unica che ho visitato) è Roatán.
Roatán è una bellissima isola caraibica posizionata a circa un’ora di aereo da San Pedro Sula, la malfamata città dell’Honduras, considerata la seconda città più pericolosa al mondo. L’altra città nell’entroterra che permette l’accesso alle isole dell’Honduras è La Ceiba.
Dal Guatemala all’Honduras
Ho raggiunto l’Honduras dopo aver soggiornato oltre un mese in Guatemala. Sono partita una mattina presto da Antigua con lo Shuttle bus fino a raggiungere Copán.
La cittadina si trova appena oltre i confini del Guatemala ed è famosa per le piramidi Maya che la sua selva custodisce. Imponenti costruzioni che si amalgamano perfettamente alla rigogliosa vegetazione con visi attenti di divinità a controllare gli ultimi abitanti rimasti.
Pappagalli dai colori sgargianti e timide scimmie saltano da un ramo all’altro mentre le piante di ceiba continuano la loro crescita in altezza, preoccupandosi di stabilizzare le forti radici all’interno del terreno. Si tratta di un sito Patrimonio dell’UNESCO fondato da uno “straniero” proveniente dalla maestosa città di Tikal, in Guatemala.
Da Copán ho preso un autobus sgangherato, frequentato dai locali per raggiungere San Pedro Sula. È stato un azzardo: quella linea di autobus è tristemente nota per gli assalti improvvisi atti a derubare i passeggeri.
Per fortuna durante il viaggio, non è successo niente di tutto questo se non un interrogatorio piuttosto insistente da parte di un ufficiale di polizia che voleva sapere il motivo per cui mi trovassi in Honduras.
Ho trascorso quattro ore di viaggio e di preghiere prima di raggiungere la stazione degli autobus di San Pedro Sula, poi con una corsa in taxi sono arrivata all’hotel prenotato.
Il giorno dopo, sempre in taxi e sempre con lo stesso tassista, ho raggiunto l’aeroporto e ho risentito i suoni della lingua italiana, dopo tanti mesi trascorsi a girovagare nel centro America.
La mia vacanza a Roatan (isole dell’Honduras)
Ho seguito il consiglio della proprietaria dell’hotel e mi sono allontanata a piedi dall’aeroporto per trovare un servizio di taxi più economico. Pare infatti, che i prezzi dei taxi presi appena scesi dal volo siano molto più alti rispetto a prenderli qualche metro più in là.
Avevo prenotato un bungalow nella località di West End e ad attendermi c’era una simpatica gattina di nome Princesa in attesa di qualcuno che le fornisse compagnia e una dose quotidiana di coccole e di carezze al suo morbido pelo nero e rossastro.
All’esterno dell’alloggio un’amaca faceva capolino. Il suo scopo era quello di aspettare il rientro dalle dalle mie innumerevoli esplorazioni per restituirmi la forza e l’energia consumata.
Espletato le formalità, mi sono dedicata alla scoperta della meravigliosa isola: spiagge bianche e fine come il borotalco, profumo intenso di salsedine, mare azzurro e musica caraibica in sottofondo.
Ho subito assaggiato un cocco seduta in spiaggia e poi ho inforcato gli occhialini per vedere sott’acqua: un mondo altrettanto animato si muoveva lì sotto, più silenzioso e variegato.
Cosa fare nell’isola
Le due località preferite dai turisti sono West Bay e West End. La prima è la zona scelta dalla maggior parte degli italiani con resort, spiagge attrezzate e movida riminese.
La seconda è prevalentemente frequentata da vacanzieri americani con minore presenza di strutture ricettive e più case di proprietà, dove si respira un ritmo più autentico e disinteressato.
Le due spiagge sono collegate – si fa per dire – da una bellissima passeggiata lungomare di circa un’ora e mezza attraversando alternativamente case sulla spiaggia e paesaggi incontaminati.
La presenza di localini spezza il rumore delle onde che dolcemente si infrangono sulla battigia mentre le grida dei gabbiani segnalano la presenza dei banchi di pesce.
Altre località, meno rinomate, si alternano lungo la costa di tutta l’isola con la presenza massiccia di proprietà perlopiù estere e ville con entrata diretta al mare.
Se si desidera visitare l’isola nella sua interezza consiglio di affittare un motorino ma di rifornirsi di benzina. C’è mancato poco, infatti, che rimanessi a piedi perché avevo sopravvalutato il numero di distributori presenti!
La strada principale è chiamata Carretera Principal ma purtroppo corre al centro dell’isola impedendoti di vedere le spiagge. Dovrai quindi cercare i pochi percorsi alternativi che scendono verso la costa per ammirare il mare.
Da vedere e da evitare
Le attività da fare sono perlopiù in mare: snorkeling, immersioni, semplici nuotate e passeggiate; l’unico sito che ti consiglio di vedere è il Carambola Botanical Gardens & Trails.
Un parco naturale e piuttosto selvaggio dove si possono ammirare tante varietà di piante esotiche come il cacao, l’anacardio e piccoli insetti come le formiche taglia foglie.
È stato davvero uno spettacolo per me vedere le famose formiche trasportare in fila indiana un numero notevole di foglie attraverso il sentiero. Poi l’incanto è svanito non appena ho sentito un ragnetto pungermi l’alluce che avevo lasciato libero nelle infradito. Meglio portare scarpe chiuse, quando ci si aggira nella natura selvaggia!
Evita il parco con le scimmie e i bradipi dato che sono rinchiusi e non sono originari dell’isola, come anche il parco acquatico con i delfini. Vero che si trova in mezzo al mare e che possono uscire quando vogliono ma se li abituano con il cibo, che motivo hanno per andarsene?
Ti consiglio, invece, di assaggiare le Baleadas che sono una specialità dell’Honduras, e di assaggiare la frutta fresca locale come anche il cioccolato.
Le altre isole dell’Honduras
Le altre isole dell’Honduras sono Utila, Guanaja e le Cayes Cochinos. Utila è la più vicina alla costa e alla città di La Ceiba con la quale ha dei collegamenti diretti mediante traghetti. Controlla il sito Rome2Rio per avere tutti gli orari delle corse e i prezzi aggiornati.
Subito dopo c’è Roatán e più distante ancora c’è Guanaja. Si possono organizzare dei tour con delle agenzie locali per visitare le isole, basta prenotare in tempo. Considera sempre le condizioni meteo altalenanti e l’impossibilità di entrare in mare.
Le Cayes Cochinos sono due e si dividono in Cayo Cochino Grande e Cayo Cochino Piccolo. Sono sicura che le hai già viste in TV perché sono quelle che ospitano i partecipanti dell’Isola dei famosi.
Ultimi suggerimenti
Le attività da fare nelle altre isole dell’Honduras sono le stesse per Roatán ossia immersioni, snorkeling, nuotate e relax. La barriera corallina è una fra le più belle al mondo e la varietà di pesci che questa richiama è davvero notevole.
Presta attenzione la sera quando ti siederai in spiaggia, come ho fatto io, per ammirare il sole scendere all’orizzonte sul mare mentre magari sbocconcelli una baleadas perché ci sarà una compagnia indesiderata.
Purtroppo al tramonto si presentano, pur senza invito, le fastidiosissime sand flies: sono dei moscerini che pungono come le zanzare ma siccome sono minuscole quasi non si sentono.
Trascorso qualche tempo inizierai a sentire un prurito irrefrenabile e inizierai a chiederti il motivo, ma non dovrai grattarti perché potresti infettarti e renderai così difficile la guarigione. Una protezione consigliata dagli abitanti di Roatán è l’olio di cocco che impedisce alle mosche di appoggiarsi alla pelle.
Un altro capitolo spiacevole sono le piogge. Io sono stata in un periodo considerato secco, con scarsa presenza di precipitazioni ma in realtà su 14 giorni ne ha piovuti 7. Diciamo che sono temporali passeggeri ma comunque limitano notevolmente gli spostamenti e le organizzazioni dei vari tour.