Sei vie per Santiago recensione film: un intreccio di storie, di lacrime e ricordi che si incontrano lungo il cammino più famoso al mondo .
Sei vie per Santiago (recensione film)
Il film documentario “Sei Vie per Santiago” presenta alcuni dei possibili approcci grazie ai quali migliaia di persone decidono ogni anno di affrontare il cammino. Vincitore di numerosi Film Festival è diretto da Lydia B. Smith e distribuito da Cineama.
In origine la tratta da Saint Jean Pied de Port fino a Santiago de Compostela veniva percorsa dai pellegrini con l’intenzione di rafforzare la propria fede o di espiare le proprie colpe. Attualmente si intraprende il viaggio per lasciare andare ciò che non appartiene. Prima si aggiungeva, oggi si toglie.
Ogni città è una tappa da raggiungere. Ogni tappa indica una nuova consapevolezza. Nell’approssimarsi al traguardo si ricompongono i pezzi di un puzzle, dove ogni pezzo trova il giusto collocamento all’interno dell’anima. Lungo il cammino il viandante impara a capire quale elemento combacia e quale invece è da scartare.
I protagonisti
I protagonisti del film Sei Vie per Santiago sono:
- Misa: in ricerca della solitudine si ritroverà a condividere quasi tutto il percorso in compagnia di William, imparando che talvolta la vita prende strade inaspettate e che ogni attimo va vissuto intensamente.
- Waine: da quattro anni ha perso la moglie e decide di accompagnare l’amico Jack in questa avventura. Lungo il cammino lascerà alle spalle un po’ di dolore e apprezzerà il valore del tempo.
- Sam: viaggia alla ricerca di un’identità. Ogni passo le indicherà il tragitto da seguire per ritrovare sé stessa.
- Tatiana: con il figlio e il fratello parte per motivi religiosi. Il fratello è ateo e spesso si ritrovano a litigare. Nel cammino capirà che le differenze sono un valore aggiunto e che il rispetto è alla base di ogni rapporto.
- Tomas: indeciso se fare windsurf o il cammino, spenderà ogni goccia di forza per raggiungere il traguardo, mentre Allie dovrà abbandonare lo spirito di competizione per conoscere il meraviglioso lento ritmo del suo passo.
Grazie alle difficoltà i pellegrini porteranno a casa una fonte di forza interiore dalla quale potranno attingere in qualsiasi momento, e scopriranno che camminare non è un semplice esercizio fisico ma una sorprendente via per ritornare a sé stessi.