Come funziona il fenomeno Sliding Doors nei viaggi? Ti sei mai chiesto quali sono le conseguenze applicabili alle tue decisioni?
L’altra sera stavo guardando la TV e facendo zapping mi sono imbattuta nel film di Gwyneth Paltrow “The Sliding Doors” in proiezione per la millesima volta.
Non mi sono fermata sul quel canale ma la mia mente ha iniziato a vagare riguardo le scelte fatte e non fatte durante i miei viaggi e alle conseguenze che talune hanno riportato.
Improvvisazione
Nella mia vita di tutti i giorni sono una persona piuttosto riflessiva che tende a rimuginare molto sulle decisioni da prendere, diciamo pure che mi faccio un sacco di problemi e ingigantisco le sensazioni a essa collegate.
Durante i viaggi, però, mi trasformo: divento una specie di Wonder Traveler che segue l’intuito, sperimenta e si lascia trasportare dal momento presente.
Per questo mi considero come scissa in due parti: la Tania razionale e la Tayanita Travel (sì, le ho dato anche un nome!), una specie di alter ego che si attiva quando sono nel bel mezzo di un’escursione in qualche località straniera.
Se non avessi questa parte istintiva probabilmente i miei viaggi sarebbero molto più noiosi e meno movimentati invece, in qualsiasi contesto, riesco perennemente a stupirmi.
Non è che mi trasformo completamente, bada bene, la movida continua a non attirarmi tanto da preferire la flânerie per 40 chilometri al giorno all’inseguimento dei dettagli, piuttosto che trascorrere le serate al bar.
Solo che prevale la mia parte istintiva, atavica, viscerale, sorprendendomi sempre.
È come se quella parte uscisse solo in una situazione completamente nuova e inaspettata, ed è effettivamente così. Per cui vago guardando negli occhi le persone che incontro, cercando di cogliere delle similitudini collegate al luogo che mi appresto a visitare, scovando, insomma, il Genius Loci.
Poi, come quando faccio trekking in montagna, acuisco i sensi amplificando l’ascolto dei suoni, dei profumi, del gusto, del tatto e ovviamente della vista.
Mi soffermo a cogliere questi aspetti che rendono il mio viaggio molto più intenso di quanto possa essere semplicemente camminando senza prestare troppa attenzione al contorno.
Fenomeno Sliding Doors nei viaggi
Questo ragionamento mi fa pensare a come sarebbe diverso il racconto post viaggio se non lo vivessi in questi termini. Le scelte sarebbero più banali e calcolate?
Sicuramente sì, seguirei un percorso già tracciato da altri e magari sfiderei meno la paura scegliendo mezzi più comodi e meno pubblici. Per esempio, durante il mio soggiorno in Guatemala, ho testato tutti i vari mezzi di trasporto trovandomi in situazioni a dir poco paradossali!
Mi sono ritrovata a viaggiare tenendo la gabbia dei pulcini a una signora che aveva appena fatto la spesa al mercato e non sapeva dove sistemarli nel camioncino.
Per non parlare, poi, della Giordania! Ho scoperto troppo tardi che non tutti i tassisti ti possono portare all’entrata dell’aeroporto ma solo quelli accreditati.
La conseguenza è stata farmi un pezzo di strada a piedi prima di essere fermata dalla polizia. Dopo aver compreso la situazione hanno fermato una macchina e hanno intimato al conducente di accompagnarmi all’aeroporto, con un senso di imbarazzo inenarrabile da parte mia!
Eppure non possiamo sapere che piega possa prendere il nostro viaggio perché veniamo sopraffatti dal senso della libertà così a lungo soffocato nella routine quotidiana.
Il fenomeno Sliding Doors è inevitabile, quindi, ma anche emozionante!
L’effetto più interessante è quello di non sapere cosa sarebbe successo se avessimo compiuto un’altra scelta ma goderci solo quella che abbiamo fatto.
E ciò che risulta essere ancora più importante, dopo queste riflessioni, è che dobbiamo prendere delle decisioni in modo da non doverci pentire successivamente.
Non tanto per aver fatto delle cose sbagliate che, secondo il mio parere durante un viaggio ci stanno, ma il fatto di non averle fatte. L’unica restrizione che devi fermarti è di fronte gli avvertimenti del tuo cuore. Se una situazione ti appare troppo esagerata o preoccupante, lascia perdere. Il nostro istinto ne sa sicuramente sempre più di noi, per il resto sii implacabile!