Un documentario africano che ti voglio consigliare è “From Zero to Kilimangiaro” che racconta l’avventura dell’atleta Nico Valsesia. Con l’aiuto di una guida ha toccato la vetta in circostanze pressoché impossibili da affrontare.
From zero to Kilimangiaro (documentario africano)
Nico Valsesia è un atleta visionario, un po’ folle, che completa dei percorsi impegnativi in bicicletta e a piedi. Il documentario africano racconta proprio una delle sue avventure.
L’impresa è stata quella di conquistare la vetta del Kilimangiaro in poco più di un giorno. Ti sembrerà impossibile eppure ci è riuscito nonostante le disavventure.
Con un gruppo di supporter e amici è giunto alla città costiera di Tanga in Tanzania a zero metri sul livello del mare. Qui ha trascorso alcuni giorni per acclimatarsi dal caldo africano di giugno.
Il giorno prestabilito è partito in macchina per arrivare a Moshi. Ci sono volute all’incirca 6/7 ore e quindi ha trascorso il resto della giornata a completare i preparativi ed espletare le ultime formalità.
Il pomeriggio successivo è partito da Moshi fino ad arrivare all’entrata Umbwe Gate del Parco Nazionale del Kilimangiaro. Lungo la strada ha sofferto mal di pancia, ha forato la gomma e ha rischiato di venire investito più volte.
Ma alla fine, intorno alle 5 di mattina, ha finalmente raggiunto la meta prefissata. Ad attenderlo c’era l’atleta Gaudence Phesto, esperto scalatore e recordman di salita e di discesa della montagna.
Il problema principale riscontrato nell’organizzare l’impresa fu proprio riguardo le leggi tanzanesi che prevedono l’entrata al parco solo accompagnati da una guida e nel rispetto dell’orario di apertura e chiusura che combacia con l’orario solare: dalle 6 di mattina alle 6 di sera.
Una guida qualsiasi non sarebbe stata in grado di tenere il ritmo di Nico ma la fortuna volle che Gaudence fosse, oltre che un’atleta, anche una guida certificata.
La fortuna aiuta gli audaci
Dopo le 17 ore di bici e aver consumato circa 400 chilometri, senza neppure dormire, Nico doveva affrontare un ulteriore tragitto di 24 chilometri per arrivare alla vetta dell’Uhuru Peak.
Non so come (e non ci proverò neanche mai!) ma ci riuscì: seguendo un percorso prima pianeggiante poi in salita, alternando corsa e camminata, fino a raggiungere la vetta che si trova sui 5.895 metri.
Un documentario africano (vedi il trailer) entusiasmante che insegna l’attitudine alla volontà, al sacrificio e alla fatica. Ognuno di noi nel suo piccolo può realizzare degli atti eroici seguendo le proprie inclinazioni e capacità. Le sfide ci mantengono vivi e ci mettono alla prova rendendo il tessuto quotidiano maggiormente stimolante.
Il documentario ci sprona nel porci degli obiettivi sempre più ambiziosi e distanti da noi per ritrovare la soddisfazione, una volta raggiunti, di esserci pienamente riusciti.