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Il Marocco e il suo artigianato agguanta sempre i turisti di passaggio svelando agli acquirenti le meravigliose tipicità prodotte.

La tradizione dell’artigianato in Marocco ha origini antichissime e tocca diversi accessori e materiali, come i tappeti, famosi in tutto il mondo, i gioielli e la ceramica.

Perciò, sarà difficile prenotare un viaggio in Marocco e non scendere a compromessi con i venditori locali. E quindi, ricordati di lasciare un bel po’ di spazio libero in valigia!

 

tappeti marocchini colorati

 

Il Marocco e il suo artigianato locale

 

La produzione di tappeti è sicuramente l’attività più radicata, non solo per la loro bellezza e fruizione, ma anche per la loro antica origine. Infatti, la produzione risale alle tribù berbere del nord Africa.

Il mestiere legato alla tecnica, ai disegni, simboli e colori, viene tramandato da madre in figlia, essendo un’attività perlopiù attribuita delle donne.

Originariamente, i tappeti marocchini erano utilizzati soprattutto come coperte o materassi per dormirci sopra oppure come stuoia per le tende.

Il materiale più utilizzato è la lana di pecora. Per quanto riguarda lo spessore, i tappeti prodotti nelle zone rurali sono più caldi e spessi, diversamente da quelli delle zone desertiche, i quali si presentano in forma più sottile.

La fase di annodatura è la più complessa e può durare mesi. I colori sono naturali, derivati dalla polvere di henné, dalle bacche e da erbe come le foglie di tè.

I tappeti berberi Beni Ourain sono i più ricercati e famosi del Marocco, e prendono il nome dall’omonima tribù berbera. La loro particolarità è quella di essere creati esclusivamente con lana naturale non tinta.

Questi modelli sono facilmente riconoscibili per il colore bianco e i motivi geometrici a diamante. A differenza, i tappeti Kilim sono i più moderni e riconoscibili per il pelo corto, spesso utilizzati come arazzi o tappeti per la preghiera.

Infine, i tappeti berberi Chichaoua sono originali per i loro motivi a zigzag, a losanghe e a strisce orizzontali.

 

tipici gioielli marocchini artigianali

 

Un altro patrimonio culturale tipico marocchino riguarda la gioielleria, un settore che ricopre un ruolo fondamentale non solo per le donne, ma anche per gli uomini, i quali indossano l’argento e mai l’oro.

Già dal 5.000 a.C. i gioielli fanno parte della quotidianità della popolazione berbera, tra cui i più famosi sono i Tuareg con le loro tipiche croci, a sottolineare la libertà.

Indossare i gioielli in Marocco non ha solo una finalità estetica, poiché vengono utilizzati anche per proteggersi. Per esempio, l’argento vanta proprietà antinfiammatorie, secondo le credenze locali.

Nei gioielli vengono inserite anche delle pietre, diventando così protagoniste dei collier. I gioielli berberi nelle zone rurali e meridionali si distinguono per la sontuosità e la preferenza delle parure, sormontati da coralli e filigrane con smalti dai colori accesi.

In generale, tutti presentano disegni geometrici e floreali di pregiatissima manifattura.

La loro realizzazione è sempre tradizionale. Difatti, nel laboratorio gli artigiani lavorano su banchi piccolissimi, a volte per terra, eppure la loro manualità è celebre in tutto il mondo.

In Marocco c’è la possibilità di partecipare a un workshop dedicato alla realizzazione di un gioiello con l’affiancamento di un artigiano specializzato.

Questa è l’essenza del Marocco e il suo artigianato.

 

il Marocco e il suo artigianato di ceramiche

 

Ultima, ma non certo per importanza, la ceramica. I colori delle ceramiche ne descrivono la provenienza. Le ceramiche bianche provengono da Fez, quelle verdi da Meknes e quelle gialle da Safi .

Quest’ultima è considerata la capitale marocchina della ceramica, poco conosciuta dai circuiti turistici, ma molto affermata nel settore. Non a caso, due dei maestri più stimati di tutto il paese, Serghini e Salah, vivono proprio a Safi.

Non solo piatti, ma anche ciotole, ornamenti e soprattutto tajin. Si tratta di una ciotola a base rotonda rivestita da un coperchio conico, utilizzata per cucinare a fuoco lento sulla brace, utile per realizzare il famoso piatto da cui prende il nome.

Altra particolarità in Marocco è l’utilizzo dello zellige, le piastrelle artigianali realizzate a mano dalle tonalità acquarellate. Ogni zellige è un pezzo unico e si differenzia per forma, dimensione e rifiniture.

Come per il gioiello, anche per la ceramica è possibile partecipare a un workshop per la realizzazione di uno zellige personalizzato: un ricordo tipico marocchino realizzato con le proprie mani.