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La meravigliosa cittadina inglese di Epsom si trova nella contea del Surrey e fa parte dell’area metropolitana di Londra. È collegata alla capitale inglese tramite una linea ferroviaria che passa dalle stazioni di Victoria e Waterloo e anche da alcuni autobus. 

Il popolo britannico la adora, tanto da considerarla come una delle migliori città del Regno Unito in cui vivere.

Le attrazioni turistiche di Epsom

 

La passione degli inglesi per i cavalli ha permesso di distribuire all’interno dello stato diversi ippodromi e uno dei più importanti e famosi si trova proprio qui. Il suo nome è l’Epsom Downs Racecourse e ogni anno ospita il Derby di Epsom. Ma se anche tu, come me, non sei un grande appassionato di corsa di cavalli, cosa potresti visitare a Epsom?

La cittadina ha un occhio di riguardo per i più piccoli, i quali possono trovare parchi a tema, parchi avventura, parchi di divertimento e zipline. L’Hobbledown racchiude queste attrattive ed è uno dei luoghi amati anche dagli adulti. In alternativa si possono testare avventure alternative come l’ Escape Room o il minigolf nel Jungle Island Adventure Golf.

Gli appassionati di shopping, invece, si possono rilassare fra gli scaffali del centro commerciale dell’Ashley Center e acquistare curiosi maglioni o gilet in tweed, in tartan o di lana delle isole irlandesi di Aran.

La Contea del Surrey è famosa per il suo verde ed è per questo che molte persone l’hanno scelta come casa, mentre si spostano quotidianamente per lavorare a Londra. Ma è inutile venire qui e aggirarsi per tutta la Contea alla ricerca di Little Whinging: il sobborgo in cui ha vissuto Harry Potter è un’invenzione di J.K. Rowling e come Hogwarts, rimane interdetto ai babbani!

Non ti rimane, dunque, che ripiegare sui parchi dove potrai rilassarti e leggere uno dei libri dell’autrice inglese: Nonsuch Park, Rosebury Park, Alexandra Recreation Ground e per finire la riserva naturale di Epsom Common. Niente male, vero? Sono tappe amene che puoi associare alle cure benefiche dell’epsomite, il solfato di magnesio, isolato per la prima volta qui a Epsom.

 

sali epsom e benefici

 

I sali di Epsom

 

Difficile non parlare del sale inglese che procura innumerevoli benefici a chi lo utilizza. Serve a depurare fegato e intestino ed è ideale come trattamento durante i cambi di stagione, soprattutto in primavera e in autunno. 

Come si estrae? Questo tipo di minerale si forma in tre ambienti differenti: nei depositi di salgemma, nelle efflorescenze di aree dolomitiche o calcaree e in zone ossidate dalla presenza di giacimenti di pirite. Viene quindi raccolto naturalmente e poi lavorato artificialmente affinché diventi utilizzabile dall’uomo.

In questo contesto possiamo comprendere come la presenza di epsomite non sia limitata al Surrey ma si trovi un po’ in tutto il mondo. Gli altri giacimenti rilevati si trovano:

  • in America: nei laghi salati dei monti Kruger, nello Stato di Washington e nella Valle della Morte in California;

  • nei laghi magnesiferi di Djaman-Klych, in Russia;

  • a Hodrusa in Slovacchia e a Sedlitz in Boemia.

Anche in Italia ne possiamo trovare e più precisamente in Valle d’Aosta, lungo il tragitto che da Châtillon porta a Ussel, in provincia di Vicenza nella zona delle Valli del Pasubio, a Rio delle Laste a Sarentino in Alto Adige, come pure nello Stelvio, nelle fumarole del Vesuvio e in Liguria nella miniera di piriti a Libiola e nel monte Ramazzo. 

Se diamo un’occhiata ai negozi di benessere scopriamo che ci sono diversi tipi di sale come, appunto, il sale di Epsom, il sale del mar Morto o il sale dell’Himalaya.

Qual è la differenza fra essi?

Il sale di Epsom, come già anticipato, serve per depurarsi e per alleviare dolori articolari e muscolari. In questo senso è molto utilizzato dagli sportivi che lo usano dopo impegnative competizioni sportive. Può essere utile anche disciolto nell’acqua per rilassare il corpo e contrastare l’effetto jet lag.

Quello del mar Morto, invece, è indicato per gli inestetismi della pelle e non va assolutamente ingerito in quanto ha una presenza di salinità 10 volte superiore alla media. Cura i problemi dermatologici seri come la dermatite, l’acne, gli eczemi, la psoriasi e la vitiligine. Ottimo anche come trattamento per la cellulite.

I sali dell’Himalaya vengono usati prevalentemente in cucina o nel bagno in quanto essendo sali in cristallo hanno mantenuto le loro proprietà inalterate e contengono ben 84 oligoelementi che vanno a combattere la ritenzione idrica, l’ipertensione e i problemi alla tiroide. Anche se, gli scienziati sostengono che questo tipo di sali non abbiano alcun potere curativo.

Per scoprire la top 10 della Slovenia, uno degli stati più verdi dell’Europa, ti basterà leggere l’articolo e prendere appunti! Ognuno di noi, in questa nazione, potrà trovare ciò che gli aggrada perché l’offerta è differenziata e adatta a tutte le tasche.

Inoltre, la maggior parte delle strutture, accetta gli animali domestici senza dover pagare un supplemento se regolarmente vaccinati e con il proprio passaporto. Partiamo?

1. Lubiana nella top 10 della Slovenia

Partiamo con la top 10 della Slovenia con la capitale Lubiana, attraversata dal fiume Lubljanica, che divide in due la città. Da una parte c’è il centro storico, dall’altra la zona più commerciale.

Anche qui possiamo apprezzare il verde presente grazie ai numerosi parchi fra cui il Tivoli, uno dei più grandi della città con annesso lago, dove gli sloveni amano trascorrere il loro tempo libero.

Da turista, invece, puoi approfittare per fare un piacevole giro in barca per vedere da un’altra prospettiva i dettagli che rappresentano il centro storico della città.

L’offerta non finisce qua, grazie ai tanti musei che permettono di ammirare opere di straordinaria bellezza e di trovare a tutti un ambito dell’arte che ci interessa.

Ma anche gli amanti dell’architettura non rimarranno delusi perché basterà girare per le strade del centro per incontrare edifici e costruzioni memorabili.

Il protagonista che ti farà ricordare la capitale slovena, però, è il castello posto al di sopra della normale vita cittadina come a controllare l’andamento degli abitanti.

 

scorcio sulla capitale Lubiana la top 10 della Slovenia

Lubiana la top 10 della Slovenia vista dal fiume durante un tour in barca

2. Parco Nazionale del Triglav

Se ami la natura ti consiglio di visitare il Parco Nazionale del Triglav, una delle mete più appetibili della top 10 della Slovenia, avrai l’imbarazzo della scelta sugli itinerari da fare.

Nel Triglav puoi avvistare gli orsi, fare delle lunghe passeggiate bucoliche per ammirare le rocce carsiche, nuotare nei laghi e scoprire degli scorci indimenticabili.

Le mete più ambite sono: il lago di Bled, il lago di Bohinj, le cittadine medievali, le numerose cascate oltre ai vari sentieri. Perfetto per gli sportivi che possono: pescare, andare i bici, fare rafting o canyoning, andare in barca, nuotare, scalare, eccetera.

Eccoti alcuni suggerimenti più dettagliati:

Dopo tanti sport non dovrai assolutamente mancare di assaggiare la famosa Torta di Bled.

 

immagine della chiesa nel lago di bled contornato dalle fronde degli alberi

Il meraviglioso lago di Bled con la sua chiesa nel centro

3. Grotte di San Canziano

La cittadina che ospita le famose grotte si chiama Skocjan e si trova poco distante dal confine italiano. Ogni anno migliaia di visitatori vengono ad ammirare questo monumento naturale facente parte del Patrimonio dell’UNESCO.

Si attraversano “stanze naturali” per poi giungere al canyon che ha dato vita a questo spettacolo, attraverso cascate e basse cavità seguendo un percorso vivo e particolare. Gli orari delle visite sono i seguenti:

  • novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo: tre turni di visita alle 10.00, 13.00 e 15.00.
  • aprile, maggio e ottobre ha quattro turni di visita alle 10.00, 12.00, 13.00 e 15.30.
  • giugno, luglio, agosto e settembre iniziano alle 10.00 fino alle 17.00 con un turno di visita ogni ora.

Il prezzo del biglietto varia dai 16 ai 24 € e cambia in base al periodo e al percorso che si sceglie di fare.

 

Cascata in Slovenia: l'acqua è una degli elementi dominanti

4. Grotte di Postumia e il castello di Pradjama nella top 10 della Slovenia

Le grotte di Postumia e il castello di Pradjama si trovano vicine e di solito si visitano entrambe in una giornata. Sono anch’esse in prossimità al nostro confine e quindi conosciutissime e frequentate da italiani e non solo.

La visita dura circa un’ora e mezza dove si percorre, con l’ausilio di un trenino, 3,5 chilometri sui 24 totali. Si entra accompagnati da una guida che lungo il percorso illustra la storia della formazione e della sua scoperta.

Il sito è frequentabile dai disabili, per i genitori con passeggino e, all’esterno, è presente anche un servizio di dog sitting. I biglietti costano dai 25,80 € ai 41,90 € per una visita completa del parco con i seguenti orari: novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo: tre turni di visita alle 10.00, 12.00 e 15.00.

Aprile e ottobre: sei turni di visita alle 10.00, 11.00, 12.00, 14.00, 15.00, 16.00. Maggio, giugno e settembre dalle 9.00 alle 17.00 un turno di visita ogni ora.

Infine luglio e agosto dalle 9.00 alle 18.00 un turno di visita ogni ora. Il Castello di Pradjama si trova poco distante e sorge all’esterno di una grotta amalgamandosi così bene a essa tanto da sembrarne la naturale continuazione.

L’ingresso costa 13,80 € ma può essere acquistato assieme al biglietto delle grotte ottenendo così un piccolo sconto. Nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto e settembre il castello è visitabile alle 11.00, 13.00, 15.00 e 17.00.

 

veduta sul castello di Pradjama

Castello di Pradjama, il bianco delle mura esterne in contrasto con il verde dei prati

5. Lipizza

Il nome sloveno corrisponde a Lipica ed è famoso in tutto il mondo per l’allevamento di cavalli, razza lipizziani originari dell’Impero austro-ungarico.

Fu l’arciduca Carlo, infatti, a posizionare qui l’allevamento e la tradizione continua ancora oggi.A ricordo di tale pratica spesso a Lipica si svolgono gli spettacoli fatti dalle scuole di equitazione e si concede ai turisti l’ebrezza di fare un giro in carrozza, con i cavalli opportunamente bardati a festa.

Le altre attività da fare sono visitare il museo di Lipikum, dedicato ovviamente ai cavalli o visitare il santuario di Karen Grunn.

6. Maribor nella top 10 della Slovenia

Maribor, conosciuta in italiano come Marburgo, è la cittadina vinicola della Slovenia. Si trova nei pressi del fiume Drava ed è la seconda città più popolosa della Slovenia.

Pensati che qui cresce la pianta di vite più antica al mondo che produce ancora vino di eccellente qualità tanto da esserne considerata il suo simbolo.

Cosa fanno i turisti a Maribor? Visitano il Castello, la Cattedrale di San Giovanni Battista, si divertono a sciare nella stazione di Maribor Pohorije Sky o navigano con le zattere lungo la Drava.

Il fiume nasce in Alto Adige e sfocia nel Danubio e una volta veniva considerato alla stregua del Nilo per l’Impero austro-Ungarico.

7. La costa adriatica

La Slovenia si affaccia per un breve tratto anche sulla costa adriatica. Le località di villeggiatura più rinomate sono quelle di Fiesa, Pirano, Capodistria e Portorose.

Fiesa si trova immersa in un paesaggio bucolico e ha la particolarità di avere due laghi, uno più grande e uno più piccolo, quasi a ridosso del mare.

Pirano, a differenza, è abbarbicata su un promontorio che segna la parte più occidentale del paese. È particolarmente amata per i percorsi ciclabili e la discreta vita notturna.

Il porto di Capodistria è riconosciuto dai dettagli in stile veneziano e da un delizioso centro storico medievale. Da vedere la famosa piazza Tito, il Palazzo Pretorio, la cattedrale dell’Assunta e San Nazario.

Portorose è la più vicina alla Croazia ed è famosa per le sue terme e i suoi fanghi. Per questo motivo è frequentata sia in estate che in inverno. Inoltre ci sono le più estese spiagge sabbiose di tutta la penisola.

un pezzo di mare adriatico fra la top 10 della slovenia

8. Le terme

Le terme in Slovenia sono uno dei motivi per cui gli italiani la scelgono tutto l’anno. C’è davvero l’imbarazzo della scelta tanto da poter valutare:

  • le cure appropriate delle terme;
  • le strutture di wellness e spa per ricercare soprattutto il relax;
  • i parchi termali acquatici per il divertimento.

9. Novo Mesto 

Novo Mesto è una ridente cittadina vicino ai confini con la Croazia, attraversata dal fiume Krka, che riesce a impreziosire il riflesso degli edifici e delle case nelle sue verdi acque.

Fu fondata dai regnanti Asburgici nel 1365 dandole l’impronta odierna nonostante fosse abitata fin dall’età del ferro. I punti turistici più importanti sono la Cattedrale e il museo di Dolenjska che racchiude una grande collezione di reperti archeologici.

I parchi e le zone verdi sono il Grajski Park Otec e il percorso pedonale sulle colline di Trska Gora. Nei pressi di Novo Mesto si può visitare anche un adorabile castello chiamato Grad Grm S Parkom.

 

10. Lasko

Conoscerai la Lasko, la birra più famosa di tutta la Slovenia, ma forse sai poco o niente della città nella quale viene prodotta. Ebbene, si trova proprio nel centro della Slovenia e accanto scorre il fiume Savinja.

I turisti che la raggiungono vogliono visitare ovviamente la fabbrica della birra ma subito dopo si dirigono dritti al centro termale. Nei dintorni si possono fare innumerevoli escursioni nella natura coniugando così gastronomia, natura e relax. Perfetto, no?

Monastero di Olimje un plus nella top 10 della Slovenia

In molti mi avete chiesto, in seguito a un reportage del programma Mela Verde, del Monastero e Castello di Olimje. L’edificio ospita una delle antichissime farmacie naturali curate dai monaci presenti nel monastero.

Si possono organizzare dei tour per visitare le varie stanze del castello previo prenotazione telefonica o in loco contattando i riferimenti che si possono trovare nel sito ufficiale. Sempre nel sito puoi trovare i collegamenti per raggiungerlo e altre utili informazioni sulla sua costruzione e vicissitudini nel tempo.

Budapest in un giorno è stata un’esperienza per testare le terme di Széchenyi. L’idea era quella di rilassarmi ma ci sarò riuscita?

A volte le compagnie aeree ci sorprendono con delle offerte davvero convenienti. Se siamo rapidi a cogliere le occasioni possiamo ottenere dei soggiorni vantaggiosi come il volo a 20 euro con Ryanair per Budapest.

L’offerta comprendeva solo due notti ma viste le temperature gelide ho deciso di dedicarmi alle sue antiche terme e di lasciare una visita più approfondita della città a temperature migliori.

L’arrivo a Budapest

 

Sono arrivata il mercoledì verso le 15.30 in aeroporto, ho preso l’autobus 200E che porta a Kobanya Kispest M e poi la metro fino a Ferenciek Tere. L’appartamento era posizionato qualche centinaio di metri più avanti. Fortunatamente non troppo distante, dato che pioveva.

Una volta sbrigate le formalità di accesso, mi sono data una sistemata veloce e ho svuotato lo zaino. Guardando fuori dalla finestra mi sono accorta che il tempo era dalla mia parte in quanto aveva smesso di piovere. Così, con un sorriso stampato in faccia, sono partita alla scoperta della città dell’antico impero austro-ungarico.

Le vie dello shopping hanno cominciato a ripopolarsi di turisti e una mescolanza di francese, tedesco e italiano ha iniziato a colpire le mie orecchie. Ma ciò che maggiormente ha destato il mio interesse è stato ascoltare la musica proveniente dai locali alla moda.

Il repertorio era quello di Albano, Ricchi e Poveri e Pupo remixati in chiave moderna. Dappertutto vin brulée e gulash e all’esterno, appoggiate alle sedie, dei plaid per riparare dal freddo gli avventori.

Nonostante le porte fossero chiuse era inevitabile sentire arrivare gli effluvi del tipico piatto ungherese e delle sue famose zuppe.

Ho camminato facendo della flânerie, quindi senza seguire un percorso preciso, solo per ammirare il gioco di luci che si rifletteva sul Danubio, il fiume che, come a Ulm, taglia in due la città. Una breve sosta al supermercato per assaggiare un pane strepitoso con dei semi e una corsa verso l’appartamento dato che aveva ricominciato a piovere.

 

passeggiando a budapest in una via cittadina vista su un magnifico edificio

Budapest in un giorno alle terme Széchenyi

 

Dopo colazione esco in strada per visitare la città. È tempo di togliere le luci di Natale e di buttarsi alle spalle le bucoliche feste natalizie. Così però appare tutto più grigio e fermo nel tempo.

Cammino lungo il Danubio fino ad arrivare al Parlamento per vedere l’installazione denominata “scarpe della memoria” in ricordo della tragedia dell’Olocausto. Un’opera toccante che non lascia certo indifferenti.

Prendo la strada che scende verso le terme e vado alla disperata ricerca di un negozio che venda un paio di ciabatte dopo essermi accorta di averle scordate a casa. Come un miraggio appare un bazar di cinesi e le trovo.

Sono un numero più piccolo ma calzano comunque bene. Cammino osservando i palazzoni riccamente decorati (non con le ciabatte, eh!?) e le vie che si incrociano veicolando in modo ordinato le auto. Attraverso la stazione dei treni e proseguo fino a raggiungere il parco Varosliget dove si trovano anche le terme.

Ho voglia di calore, vapore e relax.

 

Finalmente raggiungo l’entrata. Mi dirigo subito alle piscine esterne, sono troppo invitanti nonostante il freddo. C’è molta gente ma non da riempire le piscine. Mi accoccolo e lascio che il tepore si impadronisca di me.

Respiro con calma e ritrovo la pace dei sensi. Poi mi avventuro in sauna e lo sbalzo termico fa aumentare il respiro. Poi tutto si ristabilizza. Di nuovo caldo e benessere.

Faccio un giro all’interno per vedere le differenti piscine. La struttura è molto grande: datata 1881 da sempre ha ospitato le famiglie più abbienti d’Europa.

Vanta una sorgente di acqua minerale potabile oltre a saune e bagno turco. Se l’afflusso di persone non è particolarmente esagerato sono un toccasana per la mente e il corpo.

Un soggiorno Budapest in un giorno da concedersi come regalo.

 

momento di svago alle terme in una delle piscine esterne da fare a Budapest in un giorno

 

Sono rimasta fino alle 16, poi esausta ho deciso di visitare un altro pezzo della città camminando senza meta e senza destinazione, ho cenato e sono rientrata in appartamento. La stanchezza però mi ha sopraffatta. Non sono riuscita a visitare quanto avrei voluto.

Ma ho lasciato spazio a prossime visite.

 

Al ritorno in aeroporto il cielo plumbeo, il grigiore delle fabbriche e dei palazzoni, alternato alle tinte pastello sbiadite, hanno offuscato i pensieri rendendoli un po’ tristi.

Per alcuni istanti mi sono sentita come Dorotea, la protagonista del libro “Il Mago di Oz” quando si trovava nell’Arkansas prima che la sua casetta finisse nel regno di Oz. Poi, però, ho girato l’angolo e voilà: l’ultimo saluto di Budapest.

 

bici colorata e ricoperta di fiori vista a Budapest in un giorno

 

Peccato non aver scoperto il Genius Loci di Budapest ma forse anche questo è un trucco per farmi ritornare questa volta per restare un po’ di più.

Consigli pratici per visitare Budapest in un giorno

 

  • Ti consiglio di cambiare i soldi, l’euro non è ben visto e preferiscono la valuta locale. Già in aeroporto ho dovuto pagare con la carta di credito i biglietti dei mezzi pubblici.

  • Ricordati di portare tutto il necessario per le terme: i prezzi di noleggio sono piuttosto elevati e non ne vale la pena se hai intenzione di rimanere lì qualche ora.

  • La notte prende vita e la città si illumina di luci scintillanti porta con te un cavalletto se usi la reflex.

  • La stazione termale consiglia di acquistare prima il biglietto di entrata per evitare le code. Si trova con le stesse tariffe sia negli uffici del turismo che negli hotel oppure online al sito delle terme.

  • C’è una corriera che secondo me vale la pena di provare: si chiama River Bus e oltre a portarti in giro per la città, ti fa attraversare un pezzo di Danubio trasformandosi in barca. Credo sia unica nel suo genere in Europa.

Il lago di Bled in Slovenia fa parte del Parco Naturale del Triglav e racchiude nelle sue acque il potere curativo delle terme.

Dieci anni. Dieci anni che ritorno sempre sullo stesso posto. Il lago di Bled mi ha stregata e rubato il cuore, intrappolandolo per sempre nei fondali delle sue acque termali.

Una cittadina che non conosceva nessuno fino a che un medico elvetico, tale Arnold Rikli, scoprì il potere terapeutico delle acque del suo lago.

Ogni anno io, mia zia, mia cugina, i cani, e quest’anno anche mia nipote, facciamo i bagagli e con la macchina che scoppia partiamo alla volta della Slovenia.

Mi incanta attraversare il confine e sedermi a sorseggiare un caffè a Tarvisio, mentre piano piano mi abituo al paesaggio montano. Le case con i tetti spioventi, i fiori, il fieno e i bizzarri orpelli che adornano le abitazioni.

E quei campi sterminati di fiori che emanano dei profumi inebrianti, mentre sciami di api operose ne succhiano insaziabilmente il nettare. Sì, da quando ho messo piede in questo luogo me ne sono completamente innamorata.

 

immagine della chiesa nel lago di bled contornato dalle fronde degli alberi

Il meraviglioso lago di Bled con la sua chiesa nel centro

 

Il lago di Bled

 

Il lago si trova nascosto tra le Caravanche austriache e il Parco Nazionale del Triglav e fa parte del circuito le Perle delle Alpi, un’associazione nata per promuovere lo sviluppo eco-sostenibile dei territori.

Le acque del lago sono di origine termale e quindi la temperatura è piuttosto piacevole. Si può fare il bagno anche quando il tempo non è dei migliori.

E il tempo è spesso variabile. L’estate può essere anche molto fresca, per non dire fredda. Durante un soggiorno alla mattina c’erano 11 gradi per intenderci (mese di luglio) fino a che le nuvole non si sono allontanate e hanno fatto capolino i raggi del sole.

Il lago di Bled si può girare a piedi in un’ora e mezza circa e scegliendo così i posti migliori dove fare il bagno. Ogni angolazione offre uno scatto indimenticabile dell’isola e del castello.

Ci sono posticini in cui ti trovi in compagnia di anatre, di cigni, di ninfee. Alcuni sono più impervi e selvaggi da raggiungere, altri invece sono riservati ai pescatori o perimetri con pontili in legno e piccole spiaggette.

Le attività da fare a Bled sono molteplici. Si può visitare il castello medievale che controlla dall’alto il territorio, salire su una tipica imbarcazione e visitare la chiesa proprio al centro dell’isola, fare sup o canoa, lanciarsi con lo slittino a tutta velocità giù per la collina, fare passeggiate nel verde o sedersi in qualche caffè e sorseggiare del buon vino.

Se vai nell’isolotto non dimenticarti di suonare la campana, segnerà il tuo destino e sarai costretto a tornare ancora una volta a visitare questi luoghi magnifici.

Dintorni di Bled

 

Non saprei proprio da dove iniziare ma vediamo di fare ordine. Innanzitutto partiamo dai luoghi più vicini al lago di Bled:

 

  • Il fiume Sava Dolinka, che attraversa il Parco e permette escursioni interessanti e bagni ghiacciati;

  • La gola di Vintgar, da raggiungere in corriera da Bled oppure in macchina, per scoprire il lavoro millenario del fiume che lentamente ha scavato la gola;

  • l’altopiano di Pokljuka, salendo in bici, che si può noleggiare a Bled, fino a visitare gli angoli più remoti. E tra un mirtillo e una fragolina di bosco scendere a visitare le grotte;

  • slap (cascata) Iglica a Bohinjska Bela dove si può fare una semplice ferrata per ammirare la città dall’alto;

  • lago di Bohjni e da lì salire a visitare la slap Savica  o prendere la funivia per arrivare al monte Vogel;

  • la chiesa di Brezje, visitata anche da Giovanni Paolo II (ha le porte che si aprono da sole, a me è venuto un mezzo infarto ;);

  • la città antica e monumento culturale di Radovljca;

  • visitare la città di Kropa, la sua antica tradizione della lavorazione del ferro e i suoi dintorni caratteristici;

  • Lubiana, la capitale verde slovena a circa mezz’ora di macchina.

 

Questi sono solo alcuni spunti delle attività che si possono fare nella bellissima cittadina di Bled e nei dintorni. Il resto lo lascio scoprire a te!

E non dimenticare di assaggiare la torta tipica di Bled fatta di crema e panna, oppure i cevapcici, le salsicce gustose tipiche dei balcani.

 

Ricordati che per circolare in Slovenia è necessario acquistare la Vignette. Si tratta di un adesivo che si trova nei distributori di benzina che permette di circolare nelle autostrade senza prendere multe. I prezzi sono suddivisi per due categorie di veicoli: classe 1 e classe 2.

CLASSE 1 (moto):

  • 55 euro annuale;
  • 30 euro semestrale
  • 7,50 euro settimanale

CLASSE 2A (auto, camper e altri veicoli con un’altezza del primo asse inferiore a 1,30 metri):

  • 110 euro annuali
  • 30 euro mensili
  • 15 euro settimanali

CLASSE 2B (veicoli a più assi e superiori a 1,30 metri, eccetto camper):

I prezzi per questa categoria sono raddoppiati.