Articoli

Il lago di Lases è un caratteristico specchio di acqua che si trova nella val di Cembra, formatosi dalla cavità di un terreno in porfido. Devi sapere che il porfido è un materiale diffuso in tutta la zona e te ne accorgerai attraversando in macchina i vari paesaggi.

Vedrai profili dalle tonalità rossastre stagliarsi contro il verde dei boschi e l’azzurro del cielo. A tratti, invece, ti sembrerà di attraversare i monti dell’Atlante in Marocco, per i cumuli di materiali che si sostengono in un equilibrio precario.

Percorrendo la Strada Provinciale 71, la stessa che porta alle meravigliose e appariscenti piramidi di Segonzano, possiamo passare di fianco al lago e trovare i parcheggi in cui sostare con la macchina, le moto o le bici.

A piedi, invece, sono presenti diversi accessi poiché è possibile fare un bel giro di circa un’ora intorno a tutto il lago per ammirare non solo le sponde ma un insospettabile biotopo.

 

costeggiando il lago

Il lago di Lases e le sue caratteristiche

 

Il lago di Lases si trova in val di Cembra a circa 20 minuti da Trento. La sua formazione è dovuta a una cava di estrazione del porfido rimasta in secca e successivamente riempita di acqua.

Con la sua lunghezza di circa 700 metri e una larghezza pari a 225 è considerato un lago alpino a tutti gli effetti. Le persone che si fermano ad ammirare le sue coste – e a percorrere l’intero giro del lago di circa 2 chilometri – ne apprezza il profilo caratteristico.

Inoltre, è piuttosto frequentato anche dai pescatori, data l’alta percentuale di pesce presente nell’acqua. Il contorno del lago è interamente percorribile a piedi attraverso un percorso a volte piuttosto impervio.

Se da una parte, infatti, il sentiero ha pochi sali scendi, dalla parte del bosco è alquanto altalenante e richiede un certo sforzo fisico per affrontare le salite e le discese. Meglio quindi munirsi di scarponcini qualora si volesse fare il giro completo del lago.

Considera inoltre, la presenza massiccia di formiche, le quali non avranno remore ad attaccare senza pietà i tuoi piedi qualora calzassi delle ciabatte o dei sandali.

In alternativa, ci si può rilassare e prendere il sole. Il lago è balneabile e l’acqua è fredda al punto giusto. In estate, con il calore eccessivo, dobbiamo fare attenzione a bagnarci un po’ alla volta per evitare lo shock termico.

Insieme a noi nuoteranno pesci di varie specie nonché ci affiancheranno anatre e altri uccelli acquatici. A vegliare sulla nostra incolumità c’è anche un servizio di salvataggio con bagnini e barche attrezzate. Sdraio e ombrellone, invece, li dovrai portare tu.

I cani possono girare a guinzaglio ma non possono entrare in acqua per cui avvisa il tuo cucciolo, come ho fatto io con Pepe, che il bagnetto dovrà farlo in un’altra occasione.

In prossimità del parcheggio c’è anche un comodo chiosco dove acquistare bibite, cibo e anche frutta della zona. Sia mai che a un certo punto ci investa un languorino!

 

biotopo lases

Il biotopo

 

La parte finale del lago è riservata al biotopo. Il percorso del lago si divide per ritornare sulle coste balneabili del lago o per attraversare, appunto, il biotopo.

La parte è riservata agli uccelli acquatici e agli altri animali che vivono e soggiornano sul lago. La superficie dell’acqua è poi quasi del tutta ricoperta da giunchi e piante acquatiche che nascondono diversi rettili come rane, rospi e serpenti.

Il biotopo è particolarmente interessante durante la stagione invernale in quanto presenta lo strano fenomeno delle buche di ghiaccio. Il motivo è da riportare alla conformazione della val Fredda, la quale è costellata da cavità e fessure.

Le dissonanze sono state realizzate a seguito di una frana che fa fuoriuscire aria fredda. L’aria è responsabile di creare ghiaccio per lunghi periodi dell’anno.

Visitare il biotopo del lago di Lases richiede un’altra oretta di tempo per ammirare, fotografare e ricercare delle presenze animali sebbene si nascondano piuttosto bene. La zona del biotopo non è balneabile.

 

tra biotopo e lago balneabile

 

Parcheggi e altri guai al lago di Lases ma con sorpresa finale

 

L’unica nota dolente nel trascorrere un piacevole pomeriggio o un’intera giornata al lago di Lases è il parcheggio. Purtroppo, il parcheggio è a pagamento per le auto mentre è gratuito per motocicli e biciclette.

Il prezzo è di 1,50 euro ogni ora oppure 7 euro per l’intera giornata (aggiornato a luglio 2022). Il pagamento può essere fatto con monete e banconote o con carta di credito e di debito. La macchinetta non dà resto.

Ci sono zone ombreggiate che riparano l’auto dalla calura estiva. Il biglietto va messo sul cruscotto e deve essere ben in evidenza. I vigili passano spesso a controllare, quindi non dimenticarlo.

Le moto hanno un posteggio alla fine del parcheggio e per loro è gratuito. Non occupare un posto auto altrimenti potresti rischiare di prendere una multa.

Ma io ti avevo parlato di una sorpresa. Qual è?

Ebbene ci sono due posti in cui puoi parcheggiare l’auto gratuitamente. Il primo è alcuni metri di spazio proprio dove c’è la Valcembra Porfidi. Si tratta di un pezzettino libero in cui puoi lasciare la macchina senza disturbare il parcheggio dell’azienda.

L’altro è in prossimità della strada che va in direzione zona industriale Dossi. Se guardi nella cartina lo trovi prima del lago ma ti posso assicurare che in realtà è nel percorso del lago.

In questo modo ti faccio risparmiare 7 euro. Lasciami un commento se lo trovi a conferma di quanto ho detto per gli altri lettori. E non dimenticarti di lasciarmi un tuo parere sul lago. Ti è piaciuto quanto son riuscita ad apprezzarlo io?

 

veduta dalla costa

 

Link di geolocalizzazione dei parcheggi gratuiti:

La ciclabile del Brenta è un percorso di circa 70 km che parte dal lago di Caldonazzo e arriva fino alla città alpina di Bassano del Grappa. Se si segue il corso del fiume si può raggiungere anche la gloriosa città di Venezia.

In questo articolo, però, ci fermeremo a Bassano del Grappa perché troppi sono i punti turistici da visitare e da conoscere, quindi è meglio non avere troppa fretta.

Trentino Alto Adige: la ciclabile del Brenta

 

Lago di Caldonazzo e lago di Levico

Ci troviamo in Trentino Alto-Adige e più precisamente in quella striscia di terra che divide i due laghi. Possiamo gustare i piatti tipici trentini, dedicarci agli sport acquatici oppure rilassarci alle terme.

Le occasioni per fermarci ancora prima di partire per la ciclabile del Brenta non mancano ma noi abbiamo deciso di affrontare la discesa fino alla cittadina veneta.

Ti sto già dando un consiglio da amica, ovvero quello di partire da Caldonazzo e non da Bassano in modo da trovare un percorso in discesa per non affrontare il dislivello di quasi 400 metri che c’è in senso contrario!

Comunque, se ti avanza del tempo, ti consiglio di fare il “Sentiero dei Poeti”. Si tratta di un percorso di un’ora che parte dalla piazza principale di Calceranica al Lago e si snoda verso il torrente Mandola.

Lungo il chilometro di percorso si trovano 16 punti di sosta corredati ognuno da una poesia fino a raggiungere una pieve da cui si può godere il panorama del lago dall’alto.

< Puoi vedere i due laghi dall’alto anche dalla cittadina di Lavarone, scoprila cliccando qui >

 

A Levico Terme, sul versante nord del lago, invece, si può fare la “Strada dei Pescatori” per una lunghezza di circa 2 chilometri e continuare con il percorso ad anello completo aggiungendo altri 4 chilometri di puro relax e silenzio.

Famosa per le terme, la cittadina di Levico nasconde edifici di inestimabile bellezza come il Forte Colle delle Benne e il Grand Hotel con il Parco Secolare degli Asburgo.

Il forte, costruito nel 1890, si raggiunge con una camminata di un’ora circa dal centro del paese, mentre il Parco Secolare si trova in città e a Natale si anima con casette e luci colorate.

 

Borgo Valsugana e Selva

Scendendo a valle con la nostra bici verso la ciclabile del Brenta incrociamo il comune di Borgo Valsugana famoso per aver visto perire uno dei firmatari della Costituzione Italiana, il politico Alcide de Gasperi.

Scelse, come luogo di ritiro, la val di Sella dove oggi ha sede “Arte Sella” un museo a cielo aperto che custodisce opere in legno, sassi e altri elementi naturali che vanno a creare un paesaggio unico e suggestivo.

< Scopri l’articolo su Arte Sella cliccando qui >

 

percorso verde ad Arte Sella, piccolo giardino

 

Salendo, invece, in direzione Scurelle si può fare tappa al rinomato rifugio Il Crucolo che si posiziona fra le montagne della catena del Lagorai.

In questo locale vengono servite pietanze della migliore tradizione culinaria trentina e il famosissimo liquore “Parapampoli”, un miscuglio di caffè, vino, grappa e zucchero a cui viene dato fuoco prima di essere servito.

Seguendo le anse nervose del Brenta che creano una continua serpentina si raggiunge il paese di Selva dove si può visitare la Riserva Naturale Provinciale Fontanazzo e il suo biotopo.

Qui, ad accoglierti, ci saranno uccelli, rettili e insetti che amano vivere negli acquitrini oltre a numerose piante acquatiche che traggono nutrimento dalla sorgente che arriva dal complesso carsico delle grotte della Bigonda e del Calgeron.

L’entrata del parco la trovi sulla riva destra del Brenta costeggiando quindi la strada secondaria ossia dall’altra parte della statale 47. Nella stessa direzione trovi anche la grotta del Calgeron a Grigno dove si può fare una piacevole escursione adatta a tutti, previa prenotazione.


Veneto

Primolano e Cismon del Grappa lungo la ciclabile del Brenta

La ciclabile del Brenta continua a Primolano dove sovrasta il Forte Tagliata della Scala edificato per combattere i nemici durante la Prima Guerra Mondiale. Fortunatamente non è servito allo scopo ma ne ha lasciato un ricordo indelebile, difficile da dimenticare.

Da Primolano si può fare una deviazione per visitare il lago di Corlo nella cittadina di Arsié per rilassarsi e riprendere fiato lungo le sponde del bacino artificiale e gustare uno spuntino in compagnia degli abitanti del luogo.

< Maggiori dettagli sul lago di Corlo li trovi cliccando qui >

 

immagine autunnale del lago di corlo, tappa della ciclabile del Brenta

Lungo la Statale 47 e più precisamente nella zona dell’albergo Forte Tombion e della birreria “Il Cornale” si può visitare il Covolo del Butistone.

Si tratta di un fortino militare scavato sulla roccia raggiungibile attraverso un percorso fatto di scale metalliche che salgono lungo la parete della montagna, offrendo così una visuale alquanto particolare della Valsugana.

La visita deve essere prenotata in quanto è accompagnata da una guida (tel. 338 830 8984).

 

Valstagna

Nella cittadina ridente di Valstagna ogni anno in estate avviene il “Palio delle Zattere”, una manifestazione folkloristica che richiama migliaia di persone.

Nove contrade cittadine si battono nel Brenta per mezzo di imbarcazioni a remi per guadagnare il drappo di velluto rosso, simbolo di forza e coesione fra contrade.

Lungo lo stesso percorso scendono quasi quotidianamente i gommoni per il rafting, uno sport che anima le acque del fiume a qualsiasi ora del giorno e, a volte, anche della notte.

Per gli escursionisti, invece, c’è il famoso sentiero della Calà del Sasso formato da 4444 gradini, che salgono fino alla località Sasso di Asiago, nell’Altopiano dei Sette Comuni.

Il percorso è impegnativo e impervio se le condizioni metereologiche non sono favorevoli, serve comunque un certo allenamento per raggiungere la meta finale.

Il Laghetto di Ponte Subiolo o dell’Elefante Bianco sempre a Valstagna è uno dei sistemi più importanti a livello europeo di risorgive carsiche frequentato da sub e speleosub.

Essendo piuttosto profondo, però, è tristemente noto per molteplici incidenti mortali ma anche per una leggenda misteriosa che dal profondo degli abissi sale fino alla superficie dell’acqua…

 

 

Grotte di Oliero

Quattro grotte da visitare comodamente seduti su un’imbarcazione con una guida che spiega in modo esaustivo i segreti della geologia e della botanica. Si trovano nell’omonima cittadina di Oliero a qualche chilometro di pedalata di distanza da Valstagna.

Grazie al lavoro di bonifica svolto dal botanico bassanese Alberto Parolini, si ammirano le cavità nominate in modo bizzarro coi soprannomi di Covol dei Assasini, Covol dee Soree, Covol dei Siori e Covol dei Veci.

Un grande parco con un sentiero naturale aiuta a riconoscere piante e arbusti e con lo stesso biglietto dell’ingresso alle Grotte si può accedere al Museo di Speleologia e Carsismo Alberto Parolini.

Un’idea per trascorrere alcune ore nel cuore della terra, all’interno delle sue rocce che sprigionano la sorgente della vita, l’acqua, e alimentano il regno vegetale.

 

Bassano del Grappa: tappa finale della ciclabile del Brenta

La meta finale della Ciclabile del Brenta è raggiunta con l’arrivo sul Ponte degli Alpini, rimesso a lucido da recenti lavori di ristrutturazione dove potrai finalmente abbandonare la bici e riposarti.

Bassano è una città che vanta la Medaglia al Valor Militare per essersi distinta nei due conflitti mondiali. Divisa dalla riva destra e sinistra del Brenta ha ospitato grandi personaggi del passato come testimoniano le varie targhe posizionate sui muri della città.

Una città graziosa con le fronde dei salici che toccano la superficie dell’acqua per specchiare la loro naturale bellezza mentre nel centro i bar frequentati dai giovani si animano con bicchieri di spritz e stuzzichini.

Meriti anche tu uno spritz e se sei in zona chiamami, che raddoppiamo! 😉

 

Per altre informazioni: