San Vito lo Capo fai da te, nella provincia di Trapani, è un viaggio sorprendente che ha deliziato le mie ultime vacanze estive. Non solo estive, ma quasi autunnali.
Infatti, il mio penultimo giorno di vacanza è coinciso con il primo giorno di autunno, e passando dal sud al nord ho perso dieci gradi di temperatura.
A parte questo, sono rientrata carica di energia e con nuove, interessanti storie da raccontare.
San Vito lo Capo fai da te
Atterrata all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo ho atteso la corriera di Autoservizi Russo, l’unica che fa la spola tra l’aeroporto e la cittadina di San Vito lo Capo. L’alternativa è accordarsi con un servizio di transfert online o direttamente in aeroporto.
A cambiare è ovviamente il prezzo e il tempo trascorso. Dieci euro di corriera contro un minimo di cento euro per il transfer. La corriera impiega un’ora e quarantacinque mentre in auto si impiega circa un’ora e un quarto, dipende dal traffico.
Si attraversa un paesaggio vario, brullo e spigoloso. Due cittadine in particolare hanno attirato la mia attenzione. La prima si chiama Custonaci ed è specializzata nell’estrazione del marmo, tanto da venir venduto come marmo di Carrara.
La seconda, Purgatorio, era dedita alla coltivazione del fico d’India anche se ora la produzione è decisamente diminuita. Il nome non richiama alcun luogo dantesco ma si riferisce alle conseguenze fisiologiche date dell’alto consumo dei frutti.
Pare infatti, che consumare troppi fichi d’India, crei problemi di stipsi causati dai fastidiosi semi all’interno. Per ovviare il problema si utilizza la purga, il metodo usato dagli stessi abitanti, definendo così il nome del comune.
A qualche chilometro prima di San Vito lo Capo sorge il comune di Macari, divenuto famoso per la serie TV in onda sulla RAI, che nasconde diverse calette e una spiaggia di colore marrone, quasi rossastro.
Rispetto a San Vito lo Capo quest’ultimo è più selvaggio e meno frequentato, sebbene sia facilmente raggiungibile da San Vito lo Capo grazie a un servizio di navetta gratuito. Con lo stesso bus navetta si possono raggiungere la Baia Santa Margherita e la frazione di Castelluzzo.
A San Vito lo Capo
Moltissimi turisti decidono di raggiungere la località verso metà settembre in occasione del Festival Internazionale del couscous. E così ho fatto anch’io, pur non sapendo nulla dell’evento.
Quest’anno, causa pandemia, la manifestazione ha presentato diversi appuntamenti culinari ma meno bancarelle artigianali e pochi punti di ristoro, in realtà solo due. In condizioni di normalità, invece, il couscous viene servito lungo tutte la vie principali, nel lungomare e all’interno di ristoranti e locali.
Ma com’è San Vito lo Capo?
Una cartolina dai contorni caraibici: sabbia bianca, mare azzurro, palme e il contorno del monte Monaco in lontananza, a fare da cornice. I prezzi dei lettini, a settembre, si aggiravano fra i 10 o 15 euro ma sono presenti ben due spiagge libere.
Una località votata al turismo anche se c’è chi ci vive tutto l’anno data la presenza di una scuola. Non è semplice da girare in macchina a causa dei numerosi sensi unici e zone ZTL, mentre è quasi rilassante camminare o andare in bici.
Le vie in verticale sono dedicate ai ristoranti, ai locali, ai negozi e allo shopping. La sera prendono vita e si anima di bancarelle che propongono varie escursioni.
Nella piazza Marinella ogni sera si giocano partite a scacchi con degli scacchi giganti, capitanati dai cittadini locali che invitano i turisti a sfidarli. Se decidi di cimentarti in una partita ricordati che i Sanvitesi non sono abituati a perdere!
Escursioni da fare
Se una settimana dedicata esclusivamente al mare e alla spiaggia non è fra le tue priorità, allora potresti spostarti per fare delle escursioni in qualche località vicina. Le più gettonate sono:
- Erice e le saline di Trapani;
- tour delle isole Egadi (Favignana e Levanzo);
- visita al Parco Archeologico di Segesta;
- Riserva dello Zingaro;
- Scopello e Castellammare del Golfo.
Io fortunatamente, le ho fatte tutte, ma considera che per fare i giri in barca o in traghetto per le Egadi devi sempre fare attenzione alla presenza del vento di scirocco. Per questo ti consiglio di prenotarle in tempo, evitando di dover rinunciare causa mare mosso.
Tutte le attrazioni si trovano nella provincia di Trapani e distano al massimo un’oretta di macchina. Differiscono l’una dall’altra e ciò rende la vacanza ancora più interessante.
ERICE
A mio avviso, la più sorprendente, grazie alla sua particolare cornice storica e l’unicità della sua pavimentazione. La cittadina sorge su un antico tempio pagano dedicato alla divinità femminile della Venere Ericina.
Le vie acciottolate sono state calpestate dagli Elimi, dai cartaginesi, dai romani e da altre civiltà che hanno lasciato il segno del loro passaggio. Mentre il conte Pepoli ha lasciato la sua testimonianza sotto forma di un castello, ahimè privato, e quindi non visitabile.
Ma oggi Erice è famosa per la sua pasticceria e per l’intraprendenza di due donne, le quali in tenera età, vissero all’interno di un convento carpendo le ricette segrete delle monache. Poi, una volta libere, aprirono dei laboratori di pasticceria riscuotendo fin da subito un notevole successo.
Erice si può raggiungere da San Vito lo Capo tramite un’escursione organizzata che toccherà anche i siti di Segesta e le saline di Trapani. L’alternativa è affittare una macchina.
Per organizzare il tour fai da te: da San Vito lo Capo a Trapani prendi il bus di Azienda Siciliana Trasporti (trovi il sito online). Una volta a Trapani prendere il bus ATM Trapani (www.atmtrapani.it) e la funicolare (www.funiviaerice.it.). Il bus 203 in estate scende da Erice fino al centro di Trapani se si vuole evitare di prendere la funicolare.
LE SALINE DI TRAPANI
Il sale e la sua capacità di trasformare il gusto di un cibo, liberato nel cielo ha un sentore fresco e salubre. E vedere le saline di Trapani dona questo senso di leggerezza.
Le saline fanno parte della Riserva naturale, della convenzione di Ramsar e sono gestite dal WWF. Vantano la presenza di numerosi mulini di vario tipo ma il più visitato è quello di Nubia.
In particolari periodi dell’anno si possono vedere anche gruppi di fenicotteri che pasteggiano alacremente alla ricerca di gamberetti mentre l’avocetta nidifica all’interno dell’area protetta.
Per raggiungere le saline di Trapani da San Vito lo Capo fai da te dovrai affidarti all’Azienda Siciliana Trasporti (www.aziendasicilianatrasporti.it) per arrivare a Trapani e poi affittare una bici. La distanza è di circa 5 chilometri su superfice piana. Il costo dell’affitto si aggira sui 10€.
SEGESTA
Il Parco Archeologico di Segesta è uno spettacolo a cielo aperto che testimonia il passaggio del popolo degli Elimi. Le attrattive principali sono il tempio incompleto e il teatro.
Si tratta di un assaggio di ciò che potresti vedere alla valle dei Templi ad Agrigento, ciononostante, non è così facile trovare templi pagani ancora in ottimo stato, per cui è un’occasione da non perdere.
Per visitare l’intero parco è necessario decidere se fare una lunga passeggiata o approfittare della navetta. Il tempio si trova in basso, vicino all’entrata del parco, mentre il resto dei siti sono posizionati piuttosto lontani.
Il prezzo del biglietto varia in base alla scelta:
- sei euro senza navetta;
- otto euro con navetta.
Il mio consiglio è di prendere la navetta se ti appresti a visitare il sito in estate e di goderti la passeggiata se le temperature sono clementi, perché ti assicuro che il caldo potrebbe essere insopportabile.
È impossibile raggiungere il parco con i mezzi pubblici, l’unico modo è prendere un taxi, prenotare un tour o un transfert o affittare una macchina. Affitta una bici solo se è elettrica o se sei allenato perché le salite da fare sono implacabili!
ISOLE EGADI
L’arcipelago delle Egadi comprende:
- Favignana;
- Formica;
- Levanzo;
- Marettimo;
- e altre isole più piccole.
Le più visitate sono Favignana, che è anche la più grande, Levanzo e Marettimo. Formica è un’isola privata che appartiene all’associazione “Mondo X” gestita da Padre Eligio che si occupa di recuperare le persone con problemi di tossicodipendenza.
Le isole appartennero alla famiglia genovese dei Pallavicini-Rusconi di Genova fino all’acquisizione della famiglia Florio che ne potenziò le tonnare. Sono famose altresì per essere state testimoni della Prima Guerra Punica combattuta fra Cartaginesi e Romani.
Se si visitano tramite un tour organizzato si vedranno Favignana e Levanzo, le più vicine, mentre dal porto di Trapani si possono acquistare i biglietti anche per Marettimo.
Troverai un mare dai riflessi blu e azzurri mentre l’entroterra spicca per le abitazioni in tufo bianche e gialle. Numerose le calette da cui tuffarsi e sondare i fondali ma anche nascondigli in cui rilassarsi lontano dagli altri turisti.
RISERVA DELLO ZINGARO E SCOPELLO
Un tour assolutamente da fare a San Vito lo Capo e dintorni è un giro in barca a Scopello e nella riserva dello Zingaro. La prima è una borgo che si affaccia sul mare famoso per i suoi faraglioni.
La riserva dello Zingaro, invece, è un area terrestre protetta in cui ci si può avventurare a piedi per scoprire le sue meravigliose calette e incontrare numerosi, ma schivi, animali selvatici.
Da San Vito lo Capo partono giornalmente tour diretti a queste due destinazioni sia da mezza giornata che da giornata intera. Si possono raggiungere anche in autonomia con l’auto a noleggio o con la corriera che arriva a Castellammare del Golfo, per poi spostarsi a Scopello.
CASTELLAMMARE DEL GOLFO
Una cittadina dai toni solari che dalla strada principale che collega Trapani a Palermo scende vertiginosamente verso il mare. L’entroterra è un incontro di rumori, immagini e odori.
La sera si anima: i numerosi locali riempiono le vie e le piazze di tavolini e di musica per gustare le meravigliose pietanze siciliane. La mattina e il pomeriggio sembra quasi disabitata perché i turisti si dirigono tutti verso il mare.
La spiaggia sabbiosa si trova a qualche chilometro di distanza dal centro storico anche se una piccola spiaggetta è posizionata sotto la piazza che anticipa il porto.
Ti consiglio di allontanarti dalla la spiaggia ‘cittadina’ la quale non è molto ordinata, ma soprattutto perché se vuoi mangiare qualcosa, ti dovrai necessariamente spostare al litorale.
Castellammare del Golfo è collegata a San Vito lo Capo grazie alle corriere Autoservizi Russo. La stessa compagnia copre le distanze per l’aeroporto Falcone-Borsellino e il centro di Palermo.
I leoni di Sicilia
Viaggiando fra San Vito lo Capo e dintorni è impossibile non incappare nella storia della famiglia Florio, soprattutto se ci si avventura alle Egadi, a Palermo o a Marsala.
Questa importante famiglia siciliana ha dato lustro alla regione portandola dal punto di vista commerciale e industriale a livelli elevati di produttività. Ha dato lavoro a molte famiglie ed è stata ricevuta nelle più importanti corti europee.
Due libri di Stefania Auci raccontano le vicissitudini di Paolo, Ignazio, Vincenzo e le altre donne Florio che hanno attraversato indenni due secoli di storia, prima di chiudere definitivamente tutte le loro attività.
Le loro peripezie vengono narrate dal sussurro caldo dello Scirocco, dallo sciabordio del mare che si infrange sulle pareti di tufo e nella polvere che si adagia sopra le foglie degli ulivi.
Perché le parole, come sostengono gli Aborigeni, si attaccano alla terra. E così fuoriescono e narrano storie indimenticabili, passate da corpo a corpo, fino a imprimersi nel territorio.
Ascolta la Terra quando viaggi, perché saprà guidarti alla ricerca di quel Genius Loci che ti sussurrerà leggende, storie e vite consumate, affinché tu possa tornare a casa e dire che quel viaggio, è stato veramente indimenticabile.