La lista dei musei di storia naturale si ferma a quelli più blasonati, poiché in totale nel mondo ne esistono oltre novecento sedi. E nessuno vorrebbe mai scorrere l’intera lista.
Pertanto ci soffermeremo solo sui musei che presentano qualche pezzo interessante e unico nel suo genere. Per esempio, come non si può considerare il Natural History Museum di Londra, sede di lavoro di Charles Darwin?
Tra l’altro, quando sono andata a visitare il museo a Londra mi ricordo che la guardia mi guardò negli occhi e poi mi chiese: “Hai qualche coltello?”.
Al che sono rimasta un po’ interdetta e risposi di no. Lui fece un gran sorriso e aggiunse: “No, ma infatti. Non mi sembri il tipo che va in giro con dei coltelli!”.
Non mi rimase che fare un sorriso di circostanza e accettare di buon grado il mio aspetto ‘per bene’. 😀
Lista dei musei di storia naturale in Italia e in Europa
I musei di storia naturale contengono reperti storici che scavalcano la paleontologia, mentre in questo articolo mi voglio focalizzare sui ritrovamenti di fossili e dinosauri.
Il Museo di geologia e paleontologia di Firenze vanta il maggior numero di fossili e rocce in Italia. Difatti, sono presenti ben oltre 300.000 pezzi in totale.
L’itinerario è studiato per fornire un vero e proprio tracciamento della storia paleontologica italiana a partire dai fossili più antichi fino ad arrivare alle esposizioni degli scheletri dei mastodonti toscani, appartenenti al periodo del Pleistocene.
Un altra interessante sezione verte nell’evoluzione vegetale, comprensiva di circa ottomila reperti suddivisi per comparse geologiche.
Gli altri musei italiani da prendere in considerazione sono: Museo civico di storia naturale di Milano, Museo di storia naturale di Ferrara, Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo, Museo di storia naturale di Trieste, Museo di storia naturale di Venezia Giancarlo Ligabue e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.
In Europa, il museo più importante è il Natural History Museum di Londra, sede lavorativa di Charles Darwin. Fa parte del circuito dei musei gratuiti di Londra, per cui all’entrata non dovrai pagare nessun biglietto.
La visita è caldeggiata dalla presenza di settanta milioni di reperti, i quali sono suddivisi in macro aree di zoologia, paleontologia, botanica, entomologia e mineralogia. Alcune sezioni con mostre temporanee potrebbero essere a pagamento.
All’interno si possono visionare dei dodo e dei panda imbalsamati. Il pezzo forte è lo scheletro del Tyrannosaurus Rex, nonché una sezione circolare del tronco di una sequoia gigante.
A seguire, per ordine di importanza è il Muséum National d’Histoire Naturelle a Parigi, che vanta 650 pezzi fra scheletri e fossili. Rimanendo in tema di scheletri, dobbiamo nominare il Museo Nazionale d’Irlanda ricco tra l’altro di animali impagliati.
Mentre il Museo di Storia Naturale Vienna, il quale è considerato un centro di ricerca a livello mondiale. Tra i suoi reperti figurano la Venere di Willendorf, la maggiore collezione di meteoriti e persino una mucca di mare di Steller dall’età di 200 anni.
Nel mondo: America, Asia e Oceania
Il nostro viaggio inizia nel continente americano e più precisamente al Il Museo Americano di Storia Naturale di New York. Non posso esimermi dal presentare il museo, poiché è considerato il più grande al mondo.
Lo scheletro del Titanosauro è il pezzo forte, ma durante la visita si riscopre l’intera epopea della storia americana. Dall’avvento del film ‘Una notte al museo‘ sono state aperte anche le visite in notturna. Tuttavia, nessuno finora è incappato in qualche guaio con Gengis Khan.
Sullo stesso tono ma in forma ridotta sono gli altri musei americani: Field Museum of Natural History di Chicago con la sua mascotte T. Rex, il Museo Nazionale Smithsonian di Storia Naturale di Washington più famoso per il suo diamante blu maledetto – l’Hope Diamond – che per la collezione di fossili e dinosauri. Infine, il l Museo di Storia Naturale di Harvard con il suo spettacolare scheletro del Kronosaurus.
In Asia sono tre i musei di storia naturale da citare, i quali sono collocati a Pechino, a Singapore e in Giappone. La Cina non può mancare con la collezione di scheletri di dinosauri, visto che più della metà dei ritrovamenti è avvenuta nel suolo cinese.
Il sauropode Mamenchisaurus jingyanensis è un esemplare lungo ventisei metri e si trova solo qui. Un altro sauropode dislocato su due piani del museo di storia naturale si trova a Singapore.
Un plesiosauro sospeso fa invece mostra nel museo di Tokyo assieme ad altri scheletri marini tra cui il più grande di tartaruga mai ritrovato. Ma la star del museo è il cane Hachiko, divenuto famoso per la sua lealtà riprodotta dalla pellicola con protagonista Richard Gere.
Nel sud America vanno elencati i musei di Buenos Aires e di Rio de Janeiro. Il Museo La Plata conserva lo scheletro di un Argentinosaurus proveniente dal tardo Cretaceo.
Invece, a Rio de Janeiro oltre a Luzia, lo scheletro umano più antico delle Americhe, possiede scheletri di animali autoctoni che presentano assieme agli altri resti il patrimonio naturale unico di biodiversità del Brasile.
Manca solo l’Oceania all’appello nella nostra lista dei musei di storia naturale, la quale si presenta con due sedi a Melbourne e a Wellington. In Australia, a Melbourne, il museo si concentra più sulla storia aborigena, la fauna e i piccoli animali australiani.
A differenza, a Wellington in Nuova Zelanda al Te Papa Museum, ci si sofferma più a indagare sull’unicità dei suoi animali, i quali trattengono ancora oggi una componente paleontologica che li caratterizza. Basti pensare all’uccello Kiwi che non vola.