Top 10 Minorca: l’isola delle Baleari dal fascino magnetico
La top 10 Minorca è una classifica che vuole contenere al suo interno tutti i siti turistici da valutare durante un soggiorno nell’isola. Una semplice vacanza da 7, 10 o 15 giorni non sarà esaustiva da un punto di vista turistico poiché troppe sono le località da visitare.
Questo però non deve spaventare il viaggiatore ma anzi esaltarlo con rinnovata energia nello scoprire che l’isola si presta a diverse variabili. Infatti, Minorca è scelta da famiglie, viaggiatori singoli o in coppia, da amanti del mare, della natura e dell’escursionismo.
Diciamo, in maniera sintetica, che abbraccia tutte le esigenze del viaggiatore così da poter accogliere tutte le diverse tipologie, offrendo in cambio un contesto unico e scenografico.
La capitale è Mahón ed è sede dell’aeroporto. Per raggiungere le varie località marittime si possono noleggiare le auto o ricorrere ai mezzi pubblici e privati.
Un interessante connubio è quello offerto dalla compagnia Spain Shuttle Transfert che con soli 15 euro a tratta ti porta direttamente all’entrata dell’hotel dall’aeroporto.
Top 10 Minorca
1 Spiagge e calette
Minorca è amata soprattutto per le sue spiagge, le sue coste frastagliate e le sue numerose calette. Queste ultime si raggiungono spesso a piedi dopo aver camminato lungo un percorso variabile da pochi minuti a mezz’ora.
È grazie a questa peculiarità, unita al desiderio degli abitanti di mantenere l’ambiente più integro possibile, se l’isola delle Baleari è considerata come la più autoctona e selvaggia.
Di solito, i turisti che visitano l’isola di Minorca si muniscono di un’applicazione come Windfinder per controllare la situazione dei venti.
In questo modo sanno sempre dove dirigersi e trovare le spiagge più tranquille e meno ondose. Per spostarsi si usano le macchine o i motorini a noleggio, le imbarcazioni oppure i mezzi pubblici come i bus.
Nel prossimo paragrafo ti lascio il link in cui controllare gli orari e le tratte di comunicazione. Le spiagge si alternano di sfondi sabbiosi e scogli donando un aspetto selvatico favorito anche dalla presenza delle piante tipiche della macchia mediterranea.
Quali calette sono le più amate? In realtà, è difficile stilare una classifica in quanto ognuno trova la sua caletta del cuore durante il soggiorno a Minorca.
Per questo ti consiglio di scegliere una zona e di concentrarti sulle calette vicine per poi spaziare in altre che ti paiono ispirare una maggiore attrazione. Ti basterà controllare su Google Maps per avere una carrellata delle numerose spiagge presenti a Minorca.
In ogni caso, le più amate dai turisti sono Cala en Bosh, Macarella, San Bou, Cala Blanca, Cala en Porter, Arenal e Fornells.
2 Le città
Le città principali dell’isola di Minorca sono Mahón – la capitale – e Ciutadella, dov’è situato il porto vecchio e molto caratteristico. Diciamo pure che il porto di Ciutadella è uno fra i posti più fotografati e quindi tra i più iconici.
In queste zone si sviluppa anche la movida minorchina mentre in altre località latita, sviluppandosi solo fino all’approssimarsi del nuovo giorno.
Nelle due città principali, distanti circa 30 minuti di macchina, ci si può dedicare allo shopping, alla visita dei musei e degli edifici storici di Minorca o alla ricerca dei ristoranti stellati.
Le altre cittadine, meno sviluppate per numero di abitanti, sono suddivise fra la zona turistica e quella prettamente abitativa. Come dicevo per le spiagge, la stessa sorte tocca al piano residenziale.
Volere degli isolani è quello di mantenere la zona più naturale possibile delimitando in zone dedicate all’afflusso annuale dei turisti, preservando così il clima placido e tranquillo, tipico di Minorca.
In questo modo, si evitano problemi di usurpazione edilizia e gentrificazione.
Le due città sono collegate anche dai mezzi pubblici capitanate da tre diverse compagnie con orari e tratte diverse. In ogni fermata è comunque presente una tabella con gli orari, le fermate intermedie e la destinazione finale.
I biglietti si acquistano in bus e bisogna avere l’importo giusto perché l’autista spesso non riesce a dare il resto. Nelle fermate più grosse come quella di Ciutadella o Mahón si possono acquistare i titoli di viaggio in biglietteria.
3 Il Camí de Cavalls
Il Camí de Cavalls è un percorso da fare a piedi lungo circa 185 chilometri che costeggia l’intera isola. Molti turisti che amano questo tipo di escursioni vengono a Minorca proprio per compiere il giro completo.
Per ragioni climatiche si consiglia di fare il percorso nei mesi primaverili e autunnali, quando cioè le temperature non sono eccessivamente calde o fredde. Devi sapere che in inverno le temperature possono scendere fino agli 11°C e spira un vento freddo e piuttosto forte.
Il percorso è accidentato: per cui è necessario indossare dei scarponcini da trekking. A parte tutti questi piccoli inconvenienti lo spettacolo è impagabile e si possono scoprire le calette più nascoste e incontaminate.
Alcune agenzie di viaggi organizzano dei tour con guide esperte per compiere l’intero cammino sia a piedi che in bicicletta, provvedendo anche alla prenotazione delle strutture ricettive in base alle fermate previste.
4 I fari nella top 10 Minorca
A Minorca si possono ammirare ben 7 fari di inestimabile bellezza, contornati da un panorama ovattato. Il faro di Sa Farola si trova nei pressi di Ciutadella e visitandolo si può cogliere l’occasione di fare una piacevole passeggiata lungomare.
Il percorso è ben delimitato e permette (entro breve) di visitare anche il porto moderno in cui arrivano e partono tutte le imbarcazioni. I fari di Cavalleria nei pressi di Es Mercadal e quello di Cap d’Artrutx nei pressi di Cala en Bosh sono quelli più modaioli, in quanto ospitano rispettivamente un bar e un ristorante.
Quelli più ostici da raggiungere sono il faro della Isla de Aire, un isoletta a un chilometro dalla costa avvicinabile solo via barca, e quello di Punta Nati, anch’esso vicino a Ciutadella, per le sue scogliere alte e frastagliate.
Gli ultimi due fari sono i più vicini a Mahón, solo che il faro Favaritx si trova nel Parco Naturale di Albufera, a una distanza di 20 chilometri dalla capitale, mentre il secondo, il faro di Punta San Carlos, è il primo realizzato nell’isola e si trova all’entrata del porto di Mahón; può essere visitato solo tramite autorizzazione.
5 Archeologia
A Minorca, così come a Maiorca, durante l’età del bronzo e del ferro si sviluppò la Civiltà Talaiotica. Le testimonianze della loro presenza risalgono nel periodo protostorico e si pensa che gli abitanti venissero dal sud della Francia o dalla penisola iberica.
Questi abitanti primitivi edificavano delle costruzioni chiamate navette che erano riservate a uso abitativo o funerario, le quali ricordano i ben più famosi dolmen o menhir nonché le costruzioni megalitiche di Malta. Prima della conquista romana, dunque, la civiltà prosperò seguendo diversi sviluppi.
Il primo filone interessò la costruzione di grandi edifici abitativi di forma circolare chiamati ‘talaiot’ e le navette – o ‘navetas’ – come dimore funerarie.
Il progredire della civiltà vide l’ammassamento in villaggi degli abitanti protetti da alte mura di cinta e le navette vennero sostituite dagli apogei, ovvero delle cavità naturali in cui si deponevano i defunti.
Con l’intensificazione dei rapporti commerciali con i punici, i fenici e i greci le case cambiarono nuovamente riducendosi a semplici abitazioni provviste di un patio centrale.
Rimangono come testimonianza i talaiot, con una stretta somiglianza ai nuraghi sardi e ai sesi di Pantelleria e le navetas funerarie. Si contano ben 274 Talaiot in tutto l’arcipelago, sebbene le rovine più famose nella top 10 Minorca e visitabili siano:
- Talatí de Dalt;
- So na Caçana;
- Trebalúger;
- Torre d’en Galmés
- Es Trepucó.
Resti di questi tipici villaggi sono dislocati su tutta l’isola e hanno suggerito l’idea di preservare questa testimonianza realizzando i tipici muretti a secco che decorano i vari panorami urbani e rurali.
6 Natura
La natura a Minorca svela la sua potenzialità attraverso una fitta rete di piante, fiori e arbusti. Le case sono contornate da fiori dalle diverse sfumature, le strade sono abbellite da piante di ogni sorta mentre le spiagge sono attorniate dalla macchia mediterranea.
Va da sé che tutta questa natura va preservata e protetta, soprattutto dall’afflusso costante e massiccio del turismo. Per questo l’intera isola di Minorca è stata inserita come Riserva della Biosfera e non c’è quindi angolo in cui non si debba rispettare il limite della natura.
Il Parco Naturale di Albufera des Grau è un territorio lagunare con un’enorme biodiversità. Non a torto è considerato il polmone verde, storico e culturale di Minorca.
Il parco si può raggiungere in macchina, con i mezzi pubblici o a piedi e all’interno si possono incontrare diversi tipi di piante autoctone e animali stanziali e di passaggio.
Gli amanti del bird watching qui trovano spazio in cui esprimere la propria passione ma anche chi necessita di trovare un angolo tranquillo sarà deliziato da un soggiorno rinfrancante.
7 Architettura nella top 10 Minorca
I due simboli architettonici riconoscibili a Minorca, e riportati anche nei souvenir, sono i tipici muretti a secco e i cancelli in legno. Li vedrai impreziosire alcune abitazioni come richiamo alle origini.
Le abitazioni sono anch’esse piuttosto distintive. Sono colorate di calce bianca che spicca in maniera impressionante nelle giornate assolate, contornate di piante e fiori di ogni sorta, sormontate spesso da un terrazzo aperto e dei mattoncini di scolo lungo una facciata esterna.
Le ville per i turisti sono provviste di piscina e di un portico in cui fare delle soste o mangiare. Sono inoltre costituite da ampie vetrate così da ammirare il mare all’interno della casa.
Gli edifici storici non sono molti e si trovano soprattutto nelle città principali. I fari sono un altro segno distintivo di Minorca in quanto sono uno differente dall’altro.
Alcuni edifici storici cittadini presentano delle tipiche gallarijias, ovvero dei balconi arabeggianti interni che estendono lo spazio abitativo sporgendo di fatto dalla facciata esterna. Sono dettagli da flâneur: ricercali!
Sono rimasta sorpresa di vedere questi particolari poiché sono tipici di Malta, soprattutto nelle abitazioni della capitale La Valletta.
8 Street art
La street art esprime la creatività degli artisti locali sui muri di Ciutadella e Mahón. Ti accorgerai, passeggiando lungo le strade cittadine, quanti murales siano ben nascosti dagli sguardi dei passanti.
Allo stesso tempo sarà difficile non notare queste immagini spiccare sul grigiore tipico delle vie assolate. Ce ne sono diversi, ognuno dei quali porta con sé una firma e una storia.
Alcuni parlano di attualità, come la figura di un bambino con una matita gigante e la bandiera dell’Ucraina, altri invece esprimono allegria, come il bambino con una parrucca realizzata dalle fronde degli alberi.
Insomma, è impossibile non trascorrere una giornata a caccia di questi tesori. Soprattutto se il tempo è incerto ed è preferibile non trascorrere il proprio tempo in spiaggia.
9 Degustazioni tipiche
Non pensare di soggiornare qui e continuare come se nulla fosse la tua dieta. All’interno della top 10 Minorca ci sono tantissimi prodotti da assaggiare. In particolare alcuni tipi di formaggi, dei salumi e dei dolci. Senza considerare il gin.
Il Queso di Mahón è un tipo di formaggio alquanto gustoso perché realizzato con il latte pastorizzato di mucca al quale viene aggiunto una piccola percentuale di latte di pecora. Le mucche presenti nell’isola sono di razza frisona come quelle tipiche di Sylt.
I salumi Sobresada e Botifarrò sono presenti in ogni negozio di alimentari e vengono realizzati con la carne di maiale. Hanno un gusto deciso e saporito ed è molto apprezzato da chi ama questo genere di insaccati.
Il dolce più famoso è l’Ensaimada che può essere accompagnato da un bicchierino di Pomada. Il dessert è una pasta sfoglia all’apparenza leggera ma che può contenere una farcia alla marmellata o al cioccolato e una cascata di zucchero a velo.
La Pomada è invece una bevanda alcolica composta da una parte di gin, prodotto sull’isola, e due parti di succo di limone o di granita al limone. Insieme fanno un’accoppiata perfetta e stemperano la fame e la voglia di dolce.
10 Nightlife e relax nella top 10 Minorca
Minorca può essere scelta da chi vuole rilassarsi o da chi desidera divertirsi la sera e ricercare la movida. L’importante è selezionare la zona giusta.
Le discoteche si trovano nella capitale e a Ciutadella mentre nelle altre città turistiche l’offerta serale si limita a mercatini, negozi e locali aperti fino alle prime ore della notte.
Perciò se desideri fare un soggiorno improntato sulla spiaggia e sulle escursioni puoi scegliere varie località e stare distante dai centri più affollati. Fai attenzione anche a non selezionare un resort che propone musica dal vivo o serate di canto e dirigiti piuttosto verso un appartamento o un’abitazione privata.
Se preferisci vivere la notte dovrai soggiornare nei pressi delle città più grandi che rimandano maggiori offerte notturne. Avrai così l’occasione di godere del sole, passeggiare la sera in centro e concludere con un appuntamento musicale vivace e festoso.
Solo una cosa non si può fare a Minorca, ovvero annoiarsi. C’è spazio per ogni esigenza e per qualsiasi tipo di viaggiatore. E se conosci qualcuno che fatica ad apprezzare le località turistiche, forse con Minorca può accadere il miracolo.
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