Tre mantra da viaggio: gli insegnamenti della cultura vedica indiana
I tre mantra da viaggio che potrai recitare durante i tuoi soggiorni all’estero sono: So Ham, Om Gum Ganapatayei Namaha e Om Shanti. Se, però, non sei avvezzo a lezioni di yoga o filosofia orientale, ti starai chiedendo di che cosa sto parlando, procediamo quindi per ordine.
Cos’è un mantra?
Mantra è un vocabolo che deriva dalla lingua sanscrita ed è composto da due distinte parole:
- man, significa “mente”
- tra, significa “strumento”
Il significato letterale è quindi “strumento che aiuta a svuotare la mente” e liberarla, di conseguenza, dai pensieri paralizzanti. Si usa come forma di meditazione in varie discipline per calmare e arrestare l’afflusso continuo dei pensieri.
A volte siamo legati a idee che nascono spontaneamente nella nostra testa a seguito di un dato avvenimento. Le rendiamo inconsciamente un meccanismo abituale nei comportamenti somiglianti senza renderci conto che stiamo agendo con una sorta di pilota automatico.
Io me ne rendo conto soprattutto quando sono in vacanza e quindi lontana dalla solita routine. Mi accorgo, infatti, di voler adottare gli stessi atteggiamenti di quando sono a casa.
Per esempio, quando ho fatto la mia esperienza di lavoro in Germania mi ostinavo i primi tempi, a cercare i classici cornetti per fare la colazione all’italiana.
Dopo averne assaggiati diversi di pessimo gusto perché secchi, vuoti o eccessivamente burrosi, ho deciso di provare a mangiare come facevano i tedeschi e mi si è aperto un mondo di delizie culinarie!
Ho scoperto così le torte, il pane alle noci e anche qualche prelibatezza salata. Non contenta ho alzato il tiro e mi sono abituata a bere il caffè allungato che all’inizio consideravo brodaglia: superare questo ostacolo si è dimostrato importante soprattutto per i viaggi e i soggiorni all’estero consecutivi.
Fermarsi a riflettere sull’esperienza presente che si sta vivendo e decidere di immergersi completamente nel tessuto sociale porterà la tua mente a fare un salto di qualità.
Per aiutarti potresti recitare questi tre mantra da viaggio che ti sosterranno nel caso tu riscontrassi difficoltà o nell’evenienza in cui ti sentissi fuori luogo. Vediamoli uno a uno.
Tre mantra da viaggio: So Ham
So Ham è il mantra che ripetiamo a noi stessi per dire semplicemente “Io Sono Questo“. Quali risultati possiamo ottenere da questo mantra?
Il più evidente è la sensazione di benessere e leggerezza nel considerarci ciò che siamo: delle persone normali con pregi e difetti che cercano di fare il loro meglio.
Possiamo sbagliare o riscuotere grandi successi, l’importante è avanzare seguendo i nostri ideali legati al nostro essere interiore più profondo.
Siamo stimolati dunque, durante il viaggio, a seguire il nostro istinto e a cercare i luoghi di maggior assonanza con il nostro mondo interiore.
Il mantra può essere recitato in due modi differenti:
- pronunciando la parola So durante l’inspirazione e Ham nell’espirazione;
- ripetendo mentalmente facendo risuonare il mantra dentro di noi.
In questo video potrai capire come fare: clicca qui.
Om Gum Ganapatayei Namaha
Questo mantra si rifà alla divinità induista di Ganesh, rappresentato come un elefante con una sola zanna e quattro braccia, che aiuta chi lo invoca a superare gli ostacoli che intralciano il suo cammino.
Potrebbe essere utile recitare l’invocazione nel momento in cui incappiamo in qualche problema di difficile soluzione. Durante i viaggi, infatti, non sempre le situazioni sono positive: può sorgere una complicanza nella prenotazione o con la struttura ricettiva, abbiamo difficoltà nella comunicazione, mancano i mezzi con cui spostarsi, eccetera.
Prenderci del tempo per chiedere una soluzione ai nostri guai mettendoci a meditare può calmare la mente e fare di conseguenza emergere nuove utili idee.
Il mantra andrebbe recitato come vuole la tradizione per 108 volte. Puoi utilizzare una collana, chiamata Mala, per tenere il conto dei passaggi.
Om Shanti: tre mantra da viaggio
Sh in sanscrito significa “Pace” e non è un caso se quando vogliamo far tacere qualcuno usiamo il suono “Shhh!” L’esclamazione invita subito la persona a calmarsi e attira l’attenzione sul comportamento fastidioso che sta tenendo.
Ovviamente non è per questo che ti suggerisco di recitare questo mantra ma per il suo messaggio intrinseco di pace. Se durante il nostro soggiorno abbiamo vissuto dei momenti indimenticabili, recitare il mantra potrebbe essere un modo per ringraziare quel paese e i suoi abitanti per averci fatto vivere delle emozioni piacevoli.
In questo modo, grazie all’ultimo dei tre mantra da viaggio, potremmo amplificare le vibrazioni positive nel mondo e realizzare che non esistono confini, differenze o contrasti.
Possiamo dare un significato più profondo e spirituale al nostro modo di viaggiare. In tal senso ti lascio la versione del mantra cantato da Tina Turner con 30 bambini di religioni diverse.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!