Veneto e Friuli Venezia-Giulia: legati da un filo rosso
Veneto e Friuli sono due regioni confinanti e molto simili fra loro, a legarle una tradizione contadina che evoca sapori della terra. Quando Momondo mi ha chiesto di scegliere fra i consigli personali dei suoi Ambassador, io mi sono subito orientata verso Federica, una collega blogger che ho avuto la fortuna di conoscere nel blog tour in Umbria.
La leggenda del filo rosso del destino
Un’antica leggenda cinese, diffusasi soprattutto in Giappone racconta di un filo rosso invisibile che ogni persona ha legato al mignolo della mano sinistra.
Per quale motivo?
Per una questione d’amore: un legame indissolubile che ci unisce alla nostra anima gemella e che nessun impedimento potrà mai spezzare.
La storia racconta di Wei, un uomo rimasto orfano in giovane età che fin da piccolo nutre un fortissimo desiderio di matrimonio. Nonostante questo trova difficoltà a incontrare una moglie, pertanto decide di andare a pregare in un tempio.
Lì incontra un signore anziano che si presenta come il Dio dei Matrimoni. Ai suoi piedi tiene un sacco contenente dei fili rossi invisibili. Incuriosito, Wei chiede alla divinità chi sarà la ragazza a lui predestinata.
Con modi piuttosto garbati gli descrive una bambina di soli tre anni che al compimento della maggiore età diventerà sua moglie. Wei rimane infastidito dalla risposta perché non ha alcuna intenzione di aspettare così tanto tempo per sposarsi. Da troppo tempo, si ripete, attende di convolare a nozze.
Per risolvere il problema decide di farla uccidere da un suo amico: pensa così di liberarsi dal legame divino. L’amico compie la sua missione e Wei continua la sua disperata ricerca.
Il destino, però, ci mette sempre lo zampino.
La bambina non perì durante l’aggressione ma rimase solo ferita e, all’insaputa di Wei e dell’amico, prosegue la sua vita. Dopo 14 anni, in modo del tutto casuale, i due si incontrarono.
L’uomo, ancora celibe, se ne innamora perdutamente e riconosciuta la cicatrice, si piega al volere della natura, vivendo un matrimonio che durerà fino alla fine dei loro giorni.
Tradizioni e sapori in Veneto e in Friuli Venezia-Giulia
Ti starai chiedendo cosa c’entra questa leggenda con il Veneto e il Friuli: Il territorio in cui viviamo si impossessa in parte della nostra anima facendoci assumere atteggiamenti condivisi.
Questo succede per colpa del Genius Loci o dello spirito del luogo che non solo ci lega alla terra in cui nasciamo ma ci plasma a sua immagine e somiglianza.
Quando scorgiamo un panorama familiare subito si mobilitano sentimenti di appartenenza che fanno emergere sensazioni di benessere. La campagna friulana e quella veneta hanno un passato contadino molto simile e, tale similitudine, si fa sentire nel momento del contatto.
Se vogliamo rapportare la leggenda alle emozioni suscitate da un territorio, possiamo tranquillamente affermare che Veneto e Friuli Venezia-Giulia sono legate da un filo rosso invisibile.
I panorami e le sensazioni che evocano sono pressoché uguali: le coltivazioni vinicole, la friabilità delle rocce carsiche, l’ampiezza dei fiumi (Piave e Tagliamento) che disegnano tracciati di bianca sabbia e infine le sponde bagnate dal mare Adriatico, si intervallano da una regione all’altra, mettendo in mostra analogie e diversità.
All’interno del blog puoi trovare molti suggerimenti sulle città venete ma per quanto riguarda il Friuli lascio la parola a Federica; la quale, da esperta, ci lascia dei preziosi consigli per visitare Trieste, durante il suo evento più celebre, ossia “La Barcolana”.
Ma di che cosa si tratta?
“La Barcolana è una competizione internazionale che richiama velisti da tutto il mondo”. Federica consiglia di vederlo direttamente da una barca in mare o, se questo non è possibile, di salire sulla sommità del monte Carso.
Come si raggiunge la città?
Arrivando dall’aeroporto si può prendere un treno acquistando i biglietti in stazione o nel sito di Trenitalia.
Cosa fare in città?
Federica elenca tre interessanti percorsi:
- seguire la Strada Napoleonica o la via del Prosecco con un’auto o con il bus nr. 44 che si prende da Piazza Oberdan;
- raggiungere dalla stazione centrale con il bus 42 il Santuario di Monte Grisa situato a 8 chilometri dal centro città;
- salire al castello San Giusto situato proprio in centro città.
Come si prenota il bus?
Prenotare il bus è semplicissimo: ti basterà inviare un SMS al 4850850 con la scritta “TST” per il biglietto di corsa valido un’ora o “TSTG” per il biglietto valido la giornata intera. Ti sarà scalato l’importo dal telefono e il messaggio di risposta sarà quello che dovrai mostrare al controllore.
In alternativa puoi scaricare l’applicazione “Trieste Trasporti APP”, sia per Android che per IOS, e cliccare su “Compra biglietto” scegliendo il tipo di pagamento preferito.
Il prezzo è invariato sia per l’SMS che l’acquisto sull’applicazione e corrisponde a 1,30 € per la tariffa di un’ora e di 4,50 € per la giornata intera.
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