Viaggiare secondo i chakra (e aprire tutti i canali energetici)

Viaggiare secondo i chakra: presentazione

Viaggiare secondo i chakra vuol dire fornire l’energia al nostro organismo, nonché nutrire in profondità la nostra mente. D’altronde i chakra, secondo la filosofia yogica, sono i canali energetici in cui scorre la kundalini.

Per chi non conoscesse i vari termini collegati allo yoga, la kundalini è l’energia vitale che scorre sotto forma di un serpente in tutto il nostro corpo.

A detta degli antichi filosofi orientali, talvolta l’energia è bloccata in prossimità dei canali per varie cause. Perciò, tocca a noi liberare il flusso energetico tramite esercizi pratici, di respirazione e di meditazione.

Tuttavia, prima di riconoscere il canale ostruito è necessario comprendere la funzione di ciascuno dei sette chakra.

 

viaggiare secondo i chakra: cosa sono

 

I canali energetici: nomi e funzioni

 

Esistono sette chakra principali, ciascuno con un nome e una funzione precise. Si dice che questi chakra siano situati lungo la colonna vertebrale, dalla corona della testa fino all’osso sacro.

Ogni chakra è associato a diversi aspetti del nostro benessere fisico, emotivo e spirituale. Riconoscere la loro espressione, significa poter intervenire laddove serve.

Il primo chakra si chiama Muladhara e significa “sostegno delle radici”. Si trova alla base della colonna vertebrale ed è associato al radicamento e alla stabilità.

Si ritiene che il chakra Muladhara sia responsabile del nostro senso di sicurezza, dell’istinto di sopravvivenza e della connessione con il mondo fisico. Quando questo chakra è equilibrato e aperto, ci sentiamo radicati e sicuri nella nostra vita.


Il secondo chakra è noto come Svadhisthana, equivalente a “la propria dimora”. Si trova nella parte inferiore dell’addome, intorno all’area sacrale.

Il chakra Svadhisthana è associato alla creatività, al piacere e al benessere emotivo. Governa la nostra energia sessuale e la nostra capacità di provare gioia e passione nella vita.

Se è equilibrato, proviamo un senso di fluidità e un’estrema facilità nell’esprimere le nostre emozioni e i nostri desideri.


Il terzo chakra si chiama Manipura, che in sanscrito vuol dire “gemma lucente”. Si trova nell’area del plesso solare, appena sopra l’ombelico.

Il Manipura chakra è associato al potere personale, alla fiducia e all’autostima.

Definisce il nostro senso di identità e la nostra forza di volontà. In equilibrio ed energizzato, richiama un forte senso di sé e noi siamo in grado di affermarci con sicurezza.


Il quarto chakra è noto come Anahata, il cui nome è al pari di “non colpito” o “non ferito”. Si trova al centro del petto, vicino al cuore. Anahata è associato all’amore, alla compassione e al perdono.

Nondimeno, attesta la nostra capacità di dare e ricevere amore, nonché la nostra capacità di empatia e comprensione. Quando questo chakra è aperto ed equilibrato, sperimentiamo profonde connessioni emotive e un senso di armonia in noi stessi e con gli altri.


Il quinto chakra è chiamato Vishuddha, il cui significato è “purificazione”. Si trova nella zona della gola ed è associato alla comunicazione, all’espressione del sé e alla veridicità.

Grazie alla sua presenza vantiamo una forte capacità di esprimerci in modo autentico e di comunicare con efficacia i nostri pensieri e sentimenti. Ed è per questo che quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di dire la nostra verità con chiarezza e sicurezza.


Il sesto chakra è noto come Ajna, ovvero “comando” o “percezione”. È collocato tra le sopracciglia, nella zona del terzo occhio. La sua posizione lo associa all’intuizione e alla consapevolezza spirituale.

Determina la nostra capacità di vedere oltre il regno fisico e di accedere a livelli superiori di coscienza. Se aperto e attivo, abbiamo un maggiore senso di percezione e di guida interiore.


Il settimo chakra si chiama Sahasrara, che corrisponde al valore etimologico “dai mille petali” ed è posizionato esattamente sulla corona della testa.

Rappresenta la nostra connessione con la coscienza divina e l’illuminazione spirituale, nonché la nostra capacità di trascendere le limitazioni dell’ego e di sperimentare l’unità con tutto ciò che esiste.

Quando il chakra viene completamente risvegliato, sperimentiamo un profondo senso di appagamento e connessione spirituale.

 

A ciascun chakra una località corrispondente

Viaggiare secondo i chakra: le destinazione per ciascun canale energetico

 

A questo punto non rimane altro da fare che conoscere quali luoghi di viaggio siano più indicati per riaprire i canali energetici corrispondenti. Ossia come viaggiare secondo i chakra.

Muladhara è il chakra della terra, per cui risuona in prossimità della natura. In tal senso, vanno privilegiati i luoghi selvaggi, come l’Isola di Minorca in Spagna, dove puoi cullarti nelle onde o immergerti nella boscaglia, lungo il percorso che costeggia il mare.

Svadhisthana richiama la passione, perciò il luogo ideale in cui riaprire questa fonte energetica è una città d’arte come per esempio Parigi. Durante la vacanza dovrai perderti per ritrovarti, come farebbe un flâneur, e quindi immergerti nella comunità e nelle sue radici culturali.

Manipura è un chakra che richiede coraggio e avventura. Pertanto, entrambi gli elementi si trovano in Africa, affrontando un temerario safari nel territorio keniota.

Anahata simboleggia il cuore, e i ricordi a noi più cari. Dove sei andato in vacanza o all’estero per qualche esperienza lavorativa lasciandoci il cuore? Io a Sylt, dove ho trascorso un piacevole soggiorno di otto mesi lavorando in una gelateria.

Vishuddha è il luogo ideale per comunicare, come potresti fare a Ischia, incontrando pescatori e locali disposti a concedersi in chiacchiere con i turisti.

Ajna è lo spettro della rivelazione. Approfitta di paesaggi incantati come quelli giordani per cambiare punto di vista e rivedere i valori fondanti del tuo essere.

Infine, Sahasrara è il punto culminante dell’energia, dove riprende il passo per il circolo completo. Le porte della percezione sono state purificate come direbbe Aldous Huxley ed è pertanto il momento di osare, andando a esplorare luoghi attraenti ma anche pericolosi, al fine di testare la nostra consapevolezza.

Io l’ho fatto in Honduras, tentando la sorte. E tu? Quando ti sentirai pronto per viaggiare secondo i chakra?